Risponde al nome di Lorenzo Simoni il vincitore della XXVII edizione del Premio Internazionale Massimo Urbani, conclusosi domenica a Camerino. Ventiquattro anni, il sassofonista di Gragnano, in provincia di Lucca, ha sorpreso tutti con un gusto e una tecnica smaliziata, un buon interplay e grande conoscenza dello strumento. Assieme al gradino più alto del podio, il sassofonista conquista anche il Premio Paolo Piangiarelli.

Una finalissima di grande livello che ha costretto la giuria tecnica presieduta da un ex vincitore del Premio Internazionale Massimo Urbani, Francesco Cafiso, a valutare con grande attenzione ogni dettaglio al fine di stilare una classifica quanto più rispondente alle effettive qualità dei musicisti in gara.

«Il Premio rappresenta un momento importante di condivisione, di scambio artistico, di crescita, di riflessione – commenta a caldo Cafiso – e nell’ascolto dei 10 talentuosi finalisti, ho cercato personalmente di valutare, assieme ai tratti principali quali il timing, lo swing, il linguaggio, la conoscenza della tradizione, tantissimi dettagli che costruiscono una impressione artistica dei musicisti nell’ascoltatore – evidenzia il sassofonista – Ad esempio l’interplay, il numero di chorus, la padronanza e il controllo, la varietà nei soli, gli attacchi, i finali e molto altro. Dettagli che fanno la differenza – conclude – e che sono stati la traccia per valutare i ragazzi e scegliere il vincitore. Benché la musica, il jazz in particolare, non sia competizione, siamo all’interno del più importante concorso per solisti jazz e quindi necessariamente, quelli che sono gli aspetti che ho attenzionato si sono rivelati la strada per leggere l’esibizione di Lorenzo. Siamo stati tutti concordi in giuria nell’assegnare a lui il primo premio».

«È stata un’esperienza incredibile, una grande sorpresa e sono ovviamente molto contento del risultato – commenta Lorenzo Simoni – Ho cercato di pensare il meno possibile al contesto del concorso e di concentrarmi esclusivamente sul piacere di suonare insieme, come ad un concerto, valorizzando inevitabilmente l’individualità ma basandomi molto sulle possibilità che emergono dall’interplay. Questa occasione la vivo come un trampolino di lancio, di quelle cose che ti accadono nella vita e che ti consentono di spingerti un po’ più in là, di andare avanti nella costruzione della propria identità musicale».

Sul secondo gradino del podio è salito Vitantonio Gasparro, vibrafonista di 25 anni di Sammichele di Bari che si aggiudica anche il premio del pubblico e quello della giuria critica formata da Fabio Ciminiera di Jazz Convention, Massimiliano Viti, giornalista del Corriere Adriatico, Giancarlo di Napoli, presidente di Ancona Jazz, e da Libero Farnè di All About Jazz Italia.

A seguire al terzo posto un ex aequo, quello aggiudicatosi dal chitarrista Gianmarco Ferri, 24 anni di Campobasso e dal contraltista israeliano Igor Senderov, di 22 anni. La cantante maceratese Perla Palmieri, vince il Premio Social e la borsa di studio a Nuoro Jazz, mentre la borsa di studio Fara Music Summer School, è stata assegnata al chitarrista Edoardo Cimino.

«Una XXVII edizione davvero bellissima – racconta il direttore artistico del Premio Internazionale Massimo Urbani, Daniele Massimi – che nonostante un esordio bagnato che ci ha costretti a spostarci all’Auditorium Benedetto XXIII, si è poi chiusa alla Rocca Borgesca in un contesto meraviglioso. Voglio ringraziare personalmente il Sindaco Lucarelli e l’amministrazione di Camerino, il numeroso pubblico di appassionati accorso e i tanti esperti che hanno composto le nostre giurie, quella tecnica e quella critica. Un grazie va anche ai musicisti del trio, Alessandro Lanzoni, Massimo Manzi e Gabriele Pesaresi che hanno accompagnato i finalisti in modo eccellente, nonché al presidente di giuria Francesco Cafiso, un gradito ritorno al Premio che aveva vinto da giovanissimo nel 2001.  La qualità dei musicisti in gara è stata, come sempre, di altissimo livello e mi auguro che tutti i ragazzi abbiano tratto il meglio da questa esperienza, che la serbino nei ricordi e che possano farne tesoro per il prosieguo della loro carriera».

Il Premio Internazionale Massimo Urbani è organizzato dall’associazione Musicamdo, in collaborazione con il Comune di Camerino, la Regione Marche, l’Università degli Studi di Camerino, I-Jazz, MIDJ, Nuoro Jazz, Fara Music Festival, Emme Record Label, NUOVO IMAIE, nonché con il supporto del MIBACT
Tre giornate per celebrare e onorare la magia della musica Jazz che, sin dalla sua nascita, stimola il dialogo culturale tra i popoli. Musicamdo Jazz, in collaborazione con la Regione Marche, il Ministero della Cultura, il Comune di Camerinol’Istituto Musicale Nelio Biondi e l’Istituto Musicale Nicola Vaccaj aderisce all’International Jazz Day, la Giornata Internazionale dichiarata dall'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura) nata nel 2011 "per evidenziare come la musica jazz contribuisca ad unire le persone in tutti gli angoli del globo". 

«La musica jazz contribuisce al dialogo tra culture diverse, sostenendo il confronto libero e democratico – spiega il Presidente di Musicamdo Daniele Massimi – Ciò accade ad ogni concerto con i musicisti che interagiscono in un fraseggio che lascia spazio all’improvvisazione, seguendo però delle regole grazie ad un linguaggio musicale che si rinnova sempre contaminandosi di generi musicali e mescolando tradizione e innovazione. Il jazz è un linguaggio che costruisce ponti di dialogo e di unione tra i popoli e culture, che diffonde un messaggio di pace e fratellanza, dà valore alle diversità nel rispetto reciproco delle libertà. Un messaggio, celebrato in tutto il mondo con l’International Jazz Day, oggi molto attuale».

Da venerdì 28 a domenica 30, in tre comuni, Macerata, Tolentino e Camerino, oltre 20 musicisti e ben 7 appuntamenti per scoprire, ascoltare e, in alcuni casi, “gustare” il jazz in tavola grazie alla sinergia con i locali del territorio.

Si parte venerdì 28 con tre appuntamenti, uno a Camerino e due a Macerata. All’Enjoy Pub di Camerino dalle ore 22,30 appuntamento con il Grounded Trio con la voce di Giuliano Bruscantini accompagnata da Leonardo Francesconi alle tastiere e synth e Roberto Bisello alla Batteria.

Macerata invece doppia location. Da Centrale Macerata, dalle ore 20, si potrà cenare in compagnia della voce di Alessandra Doria e del suo Dolcevita Trio composto da Giulio Spinozzi alla tromba e Marco Fermani al pianoforte, mentre da Verde Caffe, sempre a partire dalle 20, si cena a ritmo di bossanova con Bossa Experience Trio con Carlo Stella Fagiani al flauto, Fabrizio Caraceni al sax baritono e Tonino Monachesi alla chitarra.

Sabato 29 a partire dalle ore 10,30, le porte dell’Accademia della Musica Franco Corelli di Camerino si aprono per ospitare il concerto per avvicinare i ragazzi dell’Istituto Comprensivo Ugo Betti alla musica jazz. L’International Jazz Day a Scuola vedrà esibirsi Alessandro Menichelli al pianoforte, David Padella al contrabbasso e Roberto Bisello alla batteria.

In serata invece, dalle 21.15, presso l’Istituto Musicale Nicola Vaccaj di Tolentino, verrà presentato il disco “Different Moods” di Stefano Conforti Quintet, uscito per l’etichetta Notami Jazz con un concerto che vedrà salire sul paco Stefano Conforti ai sassofoni, Doriano Marcucci al trombone e percussioni, Tonino Monachesi alla chitarra, David Padella al contrabbasso e Roberto Bisello alla batteria.



Domenica 30 aprile ancora un doppio appuntamento. Alle ore 18 presso l’Accademia della Musica F. Corelli di Camerino, Vincenzo Correnti al clarinetto, Chiara Ercoli al pianoforte, Francesco Cicconi al contrabbasso e Giacomo Correnti alla batteria daranno vita a “Il mio Henghel, musiche e ricordi di Vincenzo Correnti”omaggio a Henghel Gualdi, “l’angelo del clarinetto” con il quale il M° Correnti ha avuto la fortuna di collaborare per circa un decennio.

La tre giorni si chiude poi alle 22.30 al Green Room Pub di Tolentino con il duo composto da Pietro Murri alla tromba e Marco Raccichini alla chitarra.




Tutto pronto per la data di apertura della manifestazione nazionale “Il jazz italiano per le terre del sisma” che, per il secondo anno, chiama a raccolta i maggiori musicisti jazz del panorama nazionale solidali nei confronti delle popolazioni e dei territori colpiti dal terremoto.

L’iniziativa promossa dalla federazione “Il jazz italiano” con l’Associazione I-Jazz, MIDJ (Musicisti Italiani di Jazz) e Casa del Jazz, il MiBAC (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali), il Comune dell’Aquila-Comitato Perdonanza, e sostenuta da SIAE – Società Italiana degli Autori ed Editori, in qualità di main sponsor sceglie quest’anno come prima tappa, curata dall’Associazione Musicamdo Jazz e da Tam Tutta un’Altra Musica, proprio Camerino. Giovedì 30 agosto presso la Rocca Borgesca a partire dalle 19.30, si avvia la maratona musicale sino all’attesissimo concerto delle 21.30 con Paolo Fresu e Daniele Di Bonaventura.

Si inizia, orario aperitivo con Alberto Napolioni al piano e i Penta Res, formazione che annovera Edoardo Petracci al contrabbasso, Diego Massimini e Andrea Esposto al violino, Vincenzo Pierluca alla viola e Federico Bracalente al violoncello. A seguire, alle 20.30 è il momento di “Pescara Jazz Messangers” con Emanuela Di Benedetto alla voce, Giulio Gentile al pianoforte, Christian Mascetta alla chitarra, Emanuele Di Teodoro al contrabbasso e Michele Santoleri alla batteria.

Si chiude poi con il concerto delle 21.30 che vede l’eccezionale duo composto dal trombettista Paolo Fresu, direttore artistico della manifestazione, e il bandoneonista Daniele Di Bonaventura, in un concerto davvero imperdibile.

Mentre la musica fluisce in uno dei luoghi simbolo della resistenza camerte al sisma, la rocca posta proprio al confine della zona rossa, a partire dalle 18 sarà possibile gustare un aperitivo o cenare presso l’area food allestita dalle attività commerciali di Camerino colpite dal sisma.

In caso di maltempo, tutta la serata si sposterà all’Auditorium Benedetto XIII.

“Il jazz italiano per le terre del sisma” continuerà poi con altre tre tappe. Il 31 agosto a Scheggino (PG) con una fitta partecipazione di alcuni giovani jazzisti usciti dalla fucina del Premio Internazionale Massimo Urbani di Camerino, il 1 settembre ad Amatrice (RI) e il 2 settembre si chiude a L’Aquila con tantissimi concerti e un palco affidato al Marche Jazz Network, dove si avvierà una staffetta musicale tutta marchigiana.

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