Al via ad UnicamNuove ed emergenti prospettive per la società digitale”, primo ciclo di seminari di carattere divulgativo proposti dalla Sezione di Informatica 

L’emergenza della pandemia sta permettendo di valutare se siamo davvero pronti a cambiare la nostra cultura verso il digitale ed è importante capire quali potranno essere in futuro le sue potenzialità di crescita e di sviluppo e i vantaggi che ne potranno derivare alle imprese, alle pubbliche ammnistrazioni e alla vita quotidiana delle persone. Ideata dal prof. Flavio Corradini docente della Sezione di Informatica di Unicam, la prima serie di seminari accessibile dalla piattaforma Webex Meet inizia questo giovedì 9 aprile per concludersi nel primo ciclo venerdì 29 maggio. A cadenza settimanale, i docenti informatici di Unicam si alterneranno in modalità telematica per discutere di diversi argomenti. Al centro degli incontri moderati da Flalvio Corradini, le nuove prospettive che le scienze e tecnologie informatiche stanno offrendo alla nostra società.

L’emergenza della pandemia sta infatti permettendo di valutare se siamo davvero pronti a cambiare la nostra cultura verso il digitale e importante è capire quali potranno essere in futuro le sue potenzialità di crescita e di sviluppo, i vantaggi che ne potranno derivare alle imprese, alle pubbliche ammnistrazioni e alla vita quotidiana delle persone

“Con questa iniziativa- spiega il prof. Flavio Corradini- vogliamo offrire il nostro contributo alla situazione di grandissimo imbarazzo che tutti stiamo vivendo. Da più parti leggiamo e ascoltiamo che non sarà più come prima e, da parte nostra, stiamo cercando di interpretare come sarà la nostra società una volta  usciti da questa situazione emergenziale.  Considerato che le infrastrutture e i servizi digitali, stanno avendo in questi giorni un ruolo davvero significativo perché continuano a farci lavorare, e svolgere il nostro ruolo, a  divertirci, a farci guardare film o a farci decidere cosa leggere, evidentemente la questione digitale si impone sulla nostra vita in maniera importante e strategica, se dunque la società del digitale deve avere un ruolo sempre più importante nella nostra vita- continua Corradini -  con la sezione di Informatica  di Unicam- ci siamo interrogati per capire  quali siano le nuove ed emergenti prospettive per la società digitale e  quale contributo possiamo anticipare alle nostre imprese  alle nostre pubbliche amministrazioni e alla nostra vita quotidiana.
Abbiamo pertanto identificato  un primo ciclo di tematiche alle quali sicuramente ne seguiranno altre,  Si tratta di 8 seminari di approfondimento divulgativo, nel corso dei quali promettiamo di utilizzare un linguaggio comprensibile a tutti.
Le tematiche  sono di ampio interesse - prosegue il professore- ; si parlerà di dati e di sicurezza, di come trasformare i dati in informazioni per  simulare il futuro ed eventualmente cambiarlo  per fare business, per imparare in maniera professionale a gestire i processi di business  amministrativi nelle imprese e nelle pubbliche amministrazioni e ovviamnte sempre  nel rispetto delle regole. Affronteremo il ruolo che avrà internet e l'internet delle cose per controllare gli ambienti, per monitorare i nostri parametri vitali.  Insomma,  tematiche  di grandissimo interesse in un periodo nel quale secondo noi il linguaggio è ancora troppo  quello degli addetti ai lavori.  Noi crediamo tuttavia che una volta usciti da questa fase emergenziale ed entrati nella fase 2, questi temi rivestiranno un ruolo decisamente significativo ed è per questo che invitiamo tutti a partecipare a questi incontri totalmente gratuiti ulteriore testimonianza della sensibilità di Unicam sempre a disposizione dei nostri territori. Basta fare un click per entrare nella sala in streaming audio-video per trovarci tutti insieme a discutere". 
Primo appunatmento giovedì 9 aprile alle ore 18.30 con il prof. Francesco Tiezzi che approfondirà l'argomento: " Dalle criptovalute alla tracciabilità di beni e prodotti: il fenomeno emrgente delle BlockChain".  
" Si tratta di una tecnologia che riguarda  anche il mondo imprenditoriale della nostra regione e- conclude Corradibi- anche su questo tema siamo in contatto con degli imprenditori;  la questione della tracciabilità dei beni prodotti come tutti sapiamo e di grandissima rilevanza il digitale ci mette a disposizione queste tecnologie che si stanno sempre più usando  per un monitoraggio professionale dei fenomeni e dei percorsi dei nostri bene prodotti per una commercializzazione più sicura per memorizzare tutte le varie informazioni sui beni e prodotti che abbiamo a disposizione".
C.C.
La sezione di Informatica dell’Università di Camerino è pronta ad accogliere la settimana della “summer school” dedicata al linguaggio Python, a conclusione della quale il 7 settembre avrà luogo l’inaugurazione del laboratorio che andrà ad arricchire in maniera stabile le dotazioni dell’ateneo.

Il Progetto Python@Camerino, si deve alla Fondazione TIM, decisa a di sostenere l’Università di Camerino nelle attività di ripresa dagli eventi sismici del 2016, per rafforzarne il ruolo nella ricerca e nella didattica, attraverso un’iniziativa che offre concrete opportunità di inserimento nel mondo del lavoro. L’avvio del progetto, reso possibile dal contributo di 100.000 euro erogato attraverso un bando da Fondazione TIM, ha permesso l’organizzazione dell’edizione 2019 della Python Summer School, con l’apporto e il fondamentale impegno del gruppo di lavoro della sezione di Informatica di Unicam coordinato dal prof. Flavio Corradini, unitamente ai ricercatori di e-Lios, spin off di Unicam. Linguaggio di programmazione emergente in ambito accademico, Pyton risulta essere sempre più utilizzato dal mercato. Le esigenze di programmatori sono infatti stimate in aumento del 30% entro il 2020 e Python è tra i linguaggi più richiesti.

Grande soddisfazione per il successo del progetto, è stata espressa dal Rettore dell’Università di Camerino prof. Claudio Pettinari: “Ringrazio, a nome di tutta la comunità universitaria, la Fondazione TIM per aver voluto sostenere il nostro Ateneo attraverso il finanziamento di questo progetto che prevede azioni sia sull’offerta formativa che sulle strutture messe a disposizione dei nostri studenti, per poter fornire loro una formazione sempre più specifica e professionalizzante e spendibile nel mondo del lavoro. Unicam ha saputo trasformare le criticità sorte in seguito al sisma in opportunità e la progettualità emersa dai nostri docenti e ricercatori ha evidenziato come si possa trarre il meglio in ogni occasione e quanta competenza e creatività siano bagaglio necessario in ogni ambito”.

Giunta alla dodicesima edizione, la scuola estiva Python, oramai, attrae a livello internazionale studenti da tutto il mondo; trenta i giovani studenti universitari provenienti da Paesi quali Germania, Argentina, Polonia, Olanda, Messico, USA, Giappone, Canada e Italia che lo scorso anno vi hanno partecipato all’Università di Camerino. Altrettanti saranno gli studenti partecipanti all’edizione di quest’anno, provenienti da tutto il mondo, per una settimana di formazione alla quale interverranno esperti docenti di livello internazionale e, volta a consolidare le competenze di programmazione (utilizzo di git e GigHub, NumPy, decorator, context managers, generator e parallel programming, documentazione del software, testing, ecc) e gli skill sempre più necessari in ambito informatico come la programmazione in team

Python@Camerino - spiega la dott.ssa Loredana Grimaldi, Direttore Generale di Fondazione TIM- è un progetto emerso grazie ad un’iniziativa con cui ogni anno la Fondazione TIM da’ spazio all’espressione delle migliori energie dei colleghi del Gruppo TIM al servizio di cause socialmente utili. Tale progetto è coerente con la nostra mission di innovazione sociale e con la volontà di essere impegnati con un contributo concreto per la ripresa del territorio dopo il sisma del 2016. La formazione dei giovani nell’ambito delle tecnologie più innovative e richieste da un mercato in forte sviluppo e il respiro internazionale che l’eccellenza di un partner come Unicam ha garantito al progetto sono la migliore risposta alle difficoltà presenti e la premessa per generare un impatto positivo di medio e lungo termine, vero obiettivo di tutti i progetti con capacità trasformative”.


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