A Caccamo di Serrapetrona torna ad essere attivo un distributore. Si trova in un punto molto trafficato e secondo il sindaco Silvia Pinzi la riapertura di questa pompa di benzina era assolutamente necessaria

“Non era solo necessario ma indispensabile in questo momento. Era l’ultimo presidio dove poter fare rifornimento prima dell’altro distributore che si trova in superstrada in direzione mare e verso Sfercia. Era davvero importante – sottolinea – come lo era mantenere i servizi sul territorio, cosa che stiamo facendo in tutti i modi”. Per far questo però serve la collaborazione dei privati e delle altre istituzioni, la cosa diventa assai complicata specie in un territorio non certo semplice e con le difficoltà generate dal terremoto. “In questo caso non solo c’è stata la collaborazione del proprietario del distributore ma anche del nuovo gestore che ha già un altro distributore a Caldarola e si è rimesso in gioco accogliendo il mio appello per ridare un servizio al territorio. Oggi questi impianti – aggiunge – sono poco remunerativi e chi è del settore potrebbe ampliare l’offerta come avvenuto nel caso di Caccamo”. Da parte del sindaco Pinzi i ringraziamenti a tutte le parti che hanno collaborato per la riapertura di quello che può sembrare un servizio scontato ma che nella frazione di Serrapetrona non era. La pompa di rifornimento partirà in modalità selfservice e più avanti si valuterà se ampliare anche con la presenza di un benzinaio.
g.g.

distributore 2

distributore 1

Oggi pomeriggio Serrapetrona ha festeggiato il taglio del nastro del nuovo punto consulenza di BPrM. La nuova sede, dotata anche di uno sportello bancomat intelligente, attivo 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, si trova nella piazza del Comune. Qui si potranno eseguire molte delle principali operazioni bancarie autonomamente ed in qualsiasi momento della giornata. Inoltre, gli uffici saranno presidiati dai Consulenti Finanziari della Banca che offriranno assistenza e saranno a disposizione per consulenza esperta e competente riguardo tutte le operazioni bancarie, finanziarie ed assicurative di Banca Macerata.

Uno sviluppo a macchia d’olio, quello della banca maceratese, attraverso un processo di crescita ragionato, prudente ed attento nelle zone interne della provincia.

Con questa nuova inaugurazione, promossa è favorita anche dal prefetto Iolanda Rolli, Banca Macerata intende confermare le proprie caratteristiche di banca giovane e moderna ma, al tempo stesso, attenta ai bisogni della collettività, in particolar modo quella colpita dal recente terremoto.

È anche una scelta controcorrente rispetto alle politiche di altri istituti di credito che hanno recentemente abbandonato i territori colpiti dal sisma come Serrapetrona o Fiuminata dove Banca Macerata, nel giro di due mesi, aprirà un ufficio simile a quello inaugurato oggi. L’interese è quello di confermare la propria volontà di continuare ad assistere da vicino la clientela, puntando a diventare sempre di più la Banca di riferimento del territorio, la Banca locale.
g.g.

A Serrapetrona tornano a risplendere 26 opere d’arte salvate dal sisma del 2016. Immagini ed arte sacra recuperate dalle chiese inagibili del territorio comunale, verranno esposte in mostra nella Chiesa di Santa Maria di Piazza, che riapre al pubblico sabato prossimo dopo i restauri del terremoto del 1997. 

Un progetto ambizioso per il quale hanno lavorato in sinergia l'Assessorato alla Cultura del Comune di Serrapetrona, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio delle Marche, l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche e la Parrocchia di San Clemente

Fondamentale il sostegno della Regione Marche e della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. 

Sabato 17 alle 17durante l’evento “Il Bello…della ricostruzione. L’arte salvata si mostra”, verranno rese visibili le opere e la Chiesa. Si tratta di una vera e propria restituzione alla città di tele e crocifissi a cui i residenti sono molto devoti, immagini patrimonio culturale e sociale della comunità, entrate a far parte per tanti anni della vita quotidiana dei cittadini, tornano ad essere nuovamente fruibili. 

Nell’edizione de L’Appennino Camerte della prossima settimana saranno pubblicate le foto dell’inaugurazione e un approfondimento con l’intervista al sindaco Silvia Pinzi.

 

Giulia Sancricca

Chiusura delle filiali Ubi Banca nei comuni dell’entroterra.Votata all'unanimità  una mozione che impegna la Giunta regionale ad attivarsi con i vertici di Ubi Banca per valutare tutte le possibilità per impedire la totale chiusura degli sportelli presenti nei piccoli comuni, specie montani e terremotati. L’hanno presentata il consigliere regionale Francesco Micucci e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti. La mozione intende anche sollecitare Governo e Parlamento italiano ad intraprendere un tavolo di trattative con ABI, Poste Italiane e tutti gli altri soggetti interessati, al fine di garantire la copertura di sportelli bancari in tutti i comuni, in particolare quelli piccoli colpiti dagli eventi sismici e delle aree interne. Il fine è anche quello di sollecitare il Governo ed il Parlamento italiano ad aggiornare la normativa per garantire la presenza di sportelli bancari in tutti i comuni colpiti dal sisma nella Regione Marche. Pochi giorni fa, dopo l’annuncio da parte dell'istituto bancario della chiusura imminente delle filiali di Fiuminata e Serrapetrona, i primi cittadini si sono detti profondamente amareggiati e sconcertati da una simile decisione, giunta senza preavviso, in danno alle comunità.

“ Il mio sconcerto- spiega il sindaco  di Serrapetrona Silvia Pinzi- l'ho anche esternato in una lettera fatta pervenire alla dirigenza nazionale, oltre che provincialee regionale della Ubi stessa, dimostrando tutta la contrarietà per una decisione che arriva  in una  fase post sisma,delicatissima per i nostri territori.  Oltre che inopportuna  crediamo che in un momento come questo, si tratti di scelta nemmeno lungimirante perché questi territori, hanno tutte le aspettative di poter risorgere effettivamente e quindi, ora più che mai, vi è necessità di servizi e servizi essenziali,  e la banca credo che rientri tra quelli a pieno titolo. Siamo consapevoli di  tutti i cambiamenti che gli istituti  bancari hanno avuto in questi anni - continua il sindaco- sapppiamo  che stiamo parlando di aziende e di entità che debbono avere un loro tornaconto, ma in questi frangenti, in territori montani svantaggiati che stanno sopportando la durezza di problematiche derivanti da una tragedia come lo è un terremoto, crediamo che siano scelte quantomeno inopportune. Abbiamo naturalmente  interessato  la prefettura, perché è una questione  molto sentita. dalle nostre comunità; non vogliamo ulteriormente penalizzarle e impoverirle e da parte dell’amministrazione  c'è tutta la volontà e l'impegno per poter trovare una soluzione. Ubi Banca, a tutt'oggi non ha dato segni di risposta  nemmeno come segnale di correttezza istituzionale  che non abbiamo ricevuto tra l'altro fin dall'inizio, in quanto abbiamo saputo della chiusura dalle semplici lettere che sono pervenute ai clienti dell'istituto.  La chiusura è prevista per il 15 ottobre; la prefettura intanto si è presa carico anche di questa problematica, così come ha fatto anche la regione Marche e sono felice di poter constatare che l'abbia dimostrato oggi, votando all'unanimità una mozione al riguardo.  Ci sono ulteriori sviluppi sui quali stiamo lavorando perché le strade da percorrere sono diverse e- conclude Silvia Pinzi- nei prossimi giorni sicuramente avremo un quadro più definito;  il tempo stringe ma non vogliamo che le persone si disperdano ulteriormente anche nel ricercare servizi: il servizio deve rimanere sul territorio e per questo, ci stiamo battendo fortemente e quindi,  speriamo di ottenere risultati tangibili da qui a breve".

C.C.

 

E' stato presentato il Distretto Turistico della Marca Maceratese.

Tanti i Comuni che faranno parte di questo progetto, 34 in tutto, molti dei quali compresi nel cratere sismico, un modo per veicolare i territori dell'entroterra e dell'Alto maceratese fuori da questa difficilissima situazione generata terremoto.

Ma c’è un vuoto, anzi più di uno. Nell'elenco non figurano Caldarola, Serrapetrona e Tolentino.

Abbiamo chiesto proprio ai sindaci maggiori spiegazioni.

Un errore del ministero, sindaco, o una precisa scelta?

Nessuna delle due – spiega il sindaco di Caldarola Luca Giuseppetti - perché innanzitutto il ministero non è competente. Non è una precisa scelta perché noi avevamo in mente di aderire, come già verbalmente avevo anticipato al vicesindaco di Macerata Monteverde. Poi, complice il fatto che sono trascorsi diversi mesi e complice il fatto che il Comune ora ha sede in un container di quindici metri quadrati, qualche mail o p.e.c. può sfuggire. Inoltre, la comunicazione inviataci via mail è arrivata proprio durante il periodo di Natale, ci è sfuggita e automaticamente siamo rimasti fuori per questo. Io ho subito chiamato quando poi ho letto la comunicazione e ci siamo accordati per l’inserimento di questi comuni perché non è rimasta fuori solo Caldarola. Ripeto, siamo rimasti fuori perché purtroppo tutto è avvenuto in quel periodo in cui si sono accavallati diversi eventi, come la consegna delle casette. Non tutto è perduto. Rientreremo nel progetto più avanti, faremo la nostra procedura, ne ho già parlato con il comune di Serrapetrona perché anche noi vorremmo aderire a questa iniziativa”.

Anche il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi fornisce chiarimenti sull'assenza del suo Comune dal Distretto Turistico della Marca Maceratese.

E' un progetto che sicuramente farà del bene al territorio. Ma nel progetto figurano dei Comune che hanno avuto problemi legati al terremoto e per questo hanno avuto bisogno, per ovvie ragioni, dei debiti spazi temporali per poter dedicare attenzione e quindi arrivare ad una conclusione più ragionata rispetto agli altri. Ma questo non vuol dire che questi comuni che hanno ragionato di più su questo progetto non avranno interesse a far parte dell'iniziativa nei prossimi giorni”. 

Sauro Ciarapica

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