Cicilista investito da un'auto, soccorso e trasportato in codice rosso all'Ospedale di Macerata.
L' incidente stradale è avvenuto nella tarda mattinata di oggi nel territorio comunale di Sant'Angelo in Pontano.
La dinamica del sinistro è al vaglio delle forze dell'ordine intervenute per i rilievi.
Sul posto è immediatamente giunto il personale sanitario del 118 a bordo dell'auto medicalizzata. Dopo le prime cure del caso, il ciclista ferito è stato stabilizzato e trasferito in ospedale per essere sottoposto a tutti gli accertamenti e approfondimenti sanitari necessari
C.C.
“Se non ci fosse stato frate Nicola, non esisterebbe il paese di Sant'Angelo in Pontano”

Con questa frase forte e significativa, la prima cittadina di Sant’Angelo in Pontano, Vanda Broglia, lo scorso mese di agosto a San Ginesio, in occasione della presentazione del libro di Mario Baldassarri dedicato al processo di canonizzazione di San Nicola da Tolentino, ha voluto testimoniare la forza di questo uomo.

“Riscoprire San Nicola significa anche riscoprire le radici vere e profonde del nostro paese – continua la prima cittadina – ogni angolo della città parla del Santo, c'è una chiesa a lui dedicata che purtroppo in questo momento è inagibile a causa del sisma. Ci sono tanti luoghi molto belli come le Fontanelle in cui il Santo andava a pregare. Pensi, proprio in questa giornata un monaco agostiniano di Cascia è venuto fino a Sant'Angelo per andare a scoprire questo luogo di preghiera che è immerso nella più profonda campagna.

Riscoprire San Nicola per un santangiolese e riscoprire se stesso e riscoprire le radici vere della sua terra che sono radici importanti, radici che possono vantare anche la nascita di un Santo”

Il Comune, in occasione delle festività dedicate al Santo Patrono promuove un importante convegno di studio dedicato ad approfondire varie tematiche inerenti al celebre Taumaturgo che sarà festeggiato, come vuole la tradizione, il 10 settembre, anche grazie alle relazioni di eminenti studiosi ed esperti.

(il sindaco di Sant’Angelo in Pontano, Vanda Broglia)

Vanda Broglia sindaco SantAngelo in Pontano 900 x 600

L’evento si terrà sabato 11 settembre, alle ore 17, al Centro Comunità di Sant’Angelo in Pontano.

“Umiltà dell’uomo e santità del monaco Nicola” è il titolo dell’incontro che vedrà, dopo i saluti del Sindaco Vanda Broglia, gli interventi di Rossano Cicconi che affronterà l’argomento “San Nicola: dal processo di canonizzazione del 1325 al VII Centenario della Morte del 2005”, di Mario Baldassarri che presenterà il libro “San Ginesio e il processo di canonizzazione di San Nicola” e di Padre Marziano Rondina O.S.A., già Priore della Basilica di San Nicola e della Basilica di San Giacomo a Bologna, che parlerà di “San Nicola, una spiritualità che si radica nel divino e fiorisce nell’umano”.

“Vogliamo rendere onore alla figura del santo concittadino - sottolinea il Sindaco - ma anche iniziare a riscoprire la figura stessa di San Nicola sia sotto il profilo umano che spirituale.

San Nicola è conosciuto ed onorato in tutto il mondo come un grane santo e taumaturgo, tanto emerge anche dagli atti del processo della sua canonizzazione, ma era anche un uomo dalla grandissima umiltà.

(il programma) 


manifesto convegno

Si tratterà del primo di una serie di convegni di approfondimento sulla figura di San Nicola, in quanto è intenzione dell’amministrazione di dare un seguito annuale a questo primo evento, con l’intento, fra gli altri, anche di scoprire le ragioni dell’enorme devozione tributata al nostro santo concittadino in Italia e nel mondo.



Mario Staffolani
Far conoscere, comprendere e amare Dante anche agli studenti più giovani. Renderlo attuale, leggerlo con gli occhi della contemporaneità e divertirsi facendolo. È per questo che l’Istituto Comprensivo “Vincenzo Tortoreto” di Sant’Angelo in Pontano e San Ginesio ha pensato a una rappresentazione scenica. Una recita per coinvolgere i ragazzi della seconda media per accompagnarli alla scoperta del Sommo Poeta, a 700 anni dalla sua morte. “Avventura senza tempo tra luci e ombre di Dante” il titolo della rappresentazione. Quaranta ragazzi dal vivo a recitare sugli scenari dell’Inferno, del Purgatorio e del Paradiso. Una rivisitazione moderna, sulle note dei Pink Floyd e con Beatrice in monopattino circondata da palloncini bianchi. Una grande occasione formativa, a sottolineare come lo studio dei classici sia eterno, declinabile in ogni forma e anche divertente per i più giovani.

Sabrina Giansanti, tra le docenti che, insieme a Dominga Cervigni e a Genny Ceresani, hanno accompagnato gli studenti alla scoperta della Commedia, ha raccontato come il percorso di preparazione alla rappresentazione sia stata “la giusta via per comprendere e avvicinarsi a un’opera difficile. L’occasione dei sette secoli dalla morte di Dante è stata il giusto input per provare a fare qualcosa di diverso – commenta la professoressa – , che coinvolgesse maggiormente gli studenti. Studiare Dante in questo modo aiuta a memorizzarlo, a comprenderlo meglio quando poi verrà approfondito alle superiori e magari all’università”.

Soddisfatta anche la preside, Grazia Maria Cecconi, che ha parlato di un grande lavoro alla “riscoperta dell’attualità di Dante. Sono stati i ragazzi – spiega la preside –, grazie agli input delle insegnanti, a riscrivere e a reinventare il canovaccio. Hanno saputo calarlo nell’attualità, con dei riferimenti alla pandemia, all’isolamento: davvero un grande lavoro. Assistendo allo spettacolo abbiamo potuto capire come davvero il linguaggio e il messaggio di Dante siano universali e senza tempo”.

l.c.
È stata presentata questa mattina, in una conferenza stampa a Caldarola, l’edizione 2020 di TeatrOpera Festival.
“Alle radici dell’anima” il titolo di un calendario che quest’anno conta 8 serate che unisce altrettanti Comuni delle due vallate Maceratesi e che ha l’obiettivo di permettere ad ogni spettatore, in questo momento storico, di compiere un percorso che lo porti a ritrovare se stesso, a riconnettersi con la Natura che gli è Madre, a ricucire quei fili invisibili dell’anima.
Ancora una volta sono l’arte e la bellezza a risollevare i territori feriti dal sisma e fiaccati dal Covid. È per questo che, con tutte le norme da rispettare, non si è voluto rinunciare ad un appuntamento che è diventato caratteristico delle estati Maceratesi.

Le prime cinque serate saranno in programma ad agosto, con al serata inaugurale il 14, e porteranno nelle piazze di Sant’Angelo in Pontano, Cessapalombo, Camporotondo, Penna San Giovanni e Caldarola, il “Salotto lirico sotto le stelle”; mentre i tre appuntamenti di settembre saranno ospitati nelle chiese di Monte San martino, Serrapetrona e Belforte del Chienti (Ente capofila del progetto) con “Suor Angelica era mia madre”. 

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Sindaci e assessori dei comuni che ospiteranno le serate, con il presidente dell'Unione Montana Giampiero Feliciotti e l'assessore regionale Angelo Sciapichetti

Voce di tutti i Comuni che ospitano l’edizione 2020 del Festival è stato il consigliere con delega al Turismo e alla Cultura del Comune di Caldarola, Giovanni Ciarlantini: “Un evento che ci vede tutti riuniti - ha detto - per dare un segnale di ripartenza dal punto di vista culturale ed un bel messaggio al territorio e a chi ama lo spettacolo. Siamo convinti che abbiamo iniziato un percorso ottimale che ci possa vedere uniti nei futuri anni, in condizioni sempre migliori e con la speranza di essere supportati dalle autorità centrali, perché da soli siamo piccoli e possiamo ben poco”.

Ad illustrare lo spirito del Festival la direttrice artistica, Serenella Pasqualini insieme alla collaboratrice artistica Luisa Sanità: “Per noi solo collaborare con questi 8 Comuni è già bellissimo. Lo vediamo come un inizio di qualcosa che dovrebbe continuare, con l’obiettivo di avere una struttura che possa essere sempre più presente nel territorio. Anche in questo momento di fermo mi sembra una cosa meravigliosa poter dare il via al nostro Festival.

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Cinque comuni ospiteranno nelle piazze il “Salotto lirico sotto le stelle” con cinque professionisti di fama internazionale e il coinvolgimento di un coro. Sarà la musica la vera protagonista perché ci sono delle restrizioni per il contesto che di solito si era abituati a vedere. 
Poi le tre serate dedicate a “Suor Angelica era mia madre” una rilettura che ci permette di inserire il teatro all’interno dell’opera e renderla fruibile anche ai meno appassionati. Viste le restrizioni le tre serate dello spettacolo si articoleranno in due turni con due cast diversi: uno alle 18 e l’altro alle 21.15”

A dimostrare la ferma volontà di ricominciare con un Festival di successo il presidente dell’Unione Montana dei Monti Azzurri, Giampiero Feliciotti: “Siamo sulla strada giusta affinché la musica sia protagonista in un territorio eccellente come il nostro. Come Unione Montana saremo al fianco dell’iniziativa e ci auguriamo che da questa esperienza si consolidi l’opportunità di programmare appuntamenti futuri. Questa è la strada giusta per far sì che le amministrazioni impieghino le giuste forze per la promozione del territorio, sempre con un occhio di riguardo alle eccellenze enogastronomiche presenti anche oggi con Valentino Lampa rappresentante del marchio Coroncinus”.

Ha ribadito l’importanza della sinergia l’assessore regionale Angelo Sciapichetti: “Lo scorso anno ho potuto toccare con mano la validità dell’organizzazione e del Festival.

I sindaci hanno dato dimostrazione di saper fare squadra. Soprattutto per la fase che stiamo attraversando, relativa alla ricostruzione, se non riconosciamo la capacità di fare squadra aldilà delle passioni e del credo politico, non potremo mai ripartire. È una storia che dobbiamo portare avanti insieme, da soli non si esce da questa situazione.
Da maceratese credo che un format come questo sia propedeutico all’attività dello Sferisterio perché in questo modo viene trasmessa la cultura del bel canto”.

GS






Al via la coltivazione del luppolo nell'Unione Montana dei Monti Azzurri.
Per discutere di questo progetto ci sarà un convegno sabato 30 novembre, nel pomeriggio, a Sant'angelo in Pontano.

"Dopo la promozione della mela rosa di Monte San Martino - dice il presidente Giampiero Feliciotti - con i suoi ben 15 seminari di divulgazione e la coltivazione di oltre 15.000 piante di mela rosa, inizia ora un nuovo percorso per la valorizzazione del luppolo, attraverso una ricerca secondo gli indirizzi del CREA nazionale, e in accordo con la Federazione Coltivatori Diretti di Macerata e tutti i birrifici dell’area.

Si inizia non a caso a Sant’Angelo in Pontano - aggiunge - , grazie alla collaborazione della giovane azienda Luppoleto Malesta di Giusanna Di Masi che porterà la sua esperienza".

Ci saranno anche testimonianze di aziende nonchè della associazione nazionale luppoli italiani, con l'esposizione del progetto di ricerca HIGHOPS della Università Politecnica delle Marche.
"L’intenzione - conclude Feliciotti - è quella di fare ricerca e certificare un luppolo autoctono che dia possibilità di recupero dei seminativi abbandonati e, contestualmente, porti ad una crescita economica".

GS

Foto di Alessia Limone

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