L’Angelus, Papa Francesco parla alla comunità

Domenica, 16 Giugno 2019 10:43 | Letto 1511 volte   Clicca per ascolare il testo L’Angelus, Papa Francesco parla alla comunità Nell’Angelus il Sommo Pontefice ha avuto un pensiero per tutti, dalle istituzioni ai santi del territorio, da coloro che hanno lavorato per l’organizzazione della sua visita a Camerino agli abitanti di San Severino Marche, che ha annunciato di salutare sorvolando sopra la città con l’elicottero.  “Ieri, a Pozzomaggiore, in Sardegna ha esordito nell’Angelus - , è stata proclamata Beata Edvige Carboni, una semplice donna del popolo che nell’umile quotidianità abbracciò la Croce, dando testimonianza di fede e di carità. Rendiamo grazie per questa fedele discepola di Cristo, che ha speso tutta la sua vita al servizio di Dio e del prossimo. Un applauso alla nuova Beata.Oggi vogliamo ricordare in modo particolare i rifugiati, nella Giornata Mondiale che l’ONU dedica a loro. Questa ricorrenza invita tutti alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali. Le nostre comunità ecclesiali e civili siano loro vicine e attente alle loro necessità e alle loro sofferenze”.Poi il messaggio ai presenti: “Al termine di questa celebrazione - ha detto - , saluto cordialmente tutti voi qui presenti. Estendo con affetto il mio saluto ai malati, agli anziani, ai carcerati, e a tutti coloro che, attraverso la radio e la televisione, si sono uniti spiritualmente a questa Santa Messa. Rivolgo un sentito ringraziamento a quanti – istituzioni, enti, associazioni e singole persone – hanno lavorato per questa mia breve ma intensa visita, collaborando generosamente con l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche.  Cari fratelli e sorelle - ha aggiunto - , possiate camminare uniti e gioiosi nella via della fede, della speranza e della carità, fedeli alle numerose testimonianze di santità di cui è ricca la vostra terra. Penso, fra gli altri, a San Venanzio, San Severino, Sant’Ansovino, San Nicola da Tolentino, San Pacifico, e alla Beata Battista Varano. Penso altresì alle numerose figure di “santi della porta accanto” non beatificati o canonizzati, ma che hanno sostenuto e trasformato famiglie e comunità con la forza della loro vita cristiana”.Giulia Sancricca
Nell’Angelus il Sommo Pontefice ha avuto un pensiero per tutti, dalle istituzioni ai santi del territorio, da coloro che hanno lavorato per l’organizzazione della sua visita a Camerino agli abitanti di San Severino Marche, che ha annunciato di salutare sorvolando sopra la città con l’elicottero. 
“Ieri, a Pozzomaggiore, in Sardegna ha esordito nell’Angelus - , è stata proclamata Beata Edvige Carboni, una semplice donna del popolo che nell’umile quotidianità abbracciò la Croce, dando testimonianza di fede e di carità. Rendiamo grazie per questa fedele discepola di Cristo, che ha speso tutta la sua vita al servizio di Dio e del prossimo. Un applauso alla nuova Beata.
Oggi vogliamo ricordare in modo particolare i rifugiati, nella Giornata Mondiale che l’ONU dedica a loro. Questa ricorrenza invita tutti alla solidarietà con gli uomini, le donne e i bambini in fuga da guerre, persecuzioni e violazioni dei diritti fondamentali. Le nostre comunità ecclesiali e civili siano loro vicine e attente alle loro necessità e alle loro sofferenze”.
Poi il messaggio ai presenti: “Al termine di questa celebrazione - ha detto - , saluto cordialmente tutti voi qui presenti. Estendo con affetto il mio saluto ai malati, agli anziani, ai carcerati, e a tutti coloro che, attraverso la radio e la televisione, si sono uniti spiritualmente a questa Santa Messa. Rivolgo un sentito ringraziamento a quanti – istituzioni, enti, associazioni e singole persone – hanno lavorato per questa mia breve ma intensa visita, collaborando generosamente con l’Arcidiocesi di Camerino-San Severino Marche. 

Cari fratelli e sorelle - ha aggiunto - , possiate camminare uniti e gioiosi nella via della fede, della speranza e della carità, fedeli alle numerose testimonianze di santità di cui è ricca la vostra terra. Penso, fra gli altri, a San Venanzio, San Severino, Sant’Ansovino, San Nicola da Tolentino, San Pacifico, e alla Beata Battista Varano. Penso altresì alle numerose figure di “santi della porta accanto” non beatificati o canonizzati, ma che hanno sostenuto e trasformato famiglie e comunità con la forza della loro vita cristiana”.


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