Notizie religiose nelle Marche
Rafforzati i controlli sul territorio da parte dei carabinieri della Compagnia di Tolentino nella lotta allo spaccio di sostanze stupefacenti e per prevenire il fenomeno delle cosiddette “stragi del sabato sera”.

A San Severino Marche i carabinieri della locale stazione hanno fermato un uomo che ha mostrato subito un atteggiamento di nervosismo e agitazione, destando il sospetto dei militari. Sottoposto a perquisizione l’uomo, un quarantacinquenne, è stato trovato in possesso di 13 grammi di cocaina suddivisa in due involucri. La droga è stata sequestrata e il quarantacinquenne denunciato.

f.u.
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Materie prime alle stelle e rincari energetici, la filiera marchigiana del latte già in sofferenza è ora alle corde. È l’allarme lanciato da Coldiretti Marche rispetto agli allevamenti bovini orientati verso il latte, un settore che nella nostra regione vale circa 20 milioni di euro ma che nel corso del 2021 ha subito un ulteriore calo del 5,5% rispetto all’anno precedente, superando di poco le 25mila tonnellate di conferimenti. “È necessario un intervento da parte della Regione per sostenere il settore – avverte Alberto Frau, direttore di Coldiretti Marche – perché l’accordo arrivato nei mesi scorsi in sede nazionale con l’aumento di 4 centesimi del prezzo minimo ai produttori non basta più a coprire l’ondata di rincari che si sta abbattendo sugli allevamenti". L’agroalimentare assorbe oltre l’11% dei consumi energetici industriali totali con un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. Parliamo di consumi che riguardano i combustibili per trattori, serre e i trasporti, fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica, vetro e carta. Nelle Marche si contano oltre 3.200 allevamenti con circa 48mila bovini ma di questi appena il 13% è orientato verso il latte. In 20 anni la produzione di latte si è dimezzata. La stabilità della rete zootecnica italiana ha un’importanza che non riguarda solo l’economia nazionale ma ha una rilevanza sociale e ambientale perché quando una stalla chiude si perde un intero sistema fatto di animali, di prati per il foraggio, di formaggi tipici e soprattutto di persone impegnate a combattere, spesso da intere generazioni, lo spopolamento e il degrado dei territori soprattutto in zone svantaggiate.


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È fissata per lunedì prossimo 22 febbraio l'inaugurazione del 686esimo anno accademico dell'Università di Camerino. Alla cerimonia inaugurale che si terrà a partire dalle ore 11 all'auditorium Benedetto XIIII, saranno presenti il ministro Elena Bonetti e la senatrice a vita Elena Cattaneo. 
A dare il via sarà il videocollegamento con Ferruccio Resta, presidente della Crui (Conferenza dei rettori delle Università italiane). Ai saluti del direttore generale Andrea Braschi, del presidente del consiglio degli studenti Yari Ferroni, dei rappresentante del personale tecnico e amministrativo Irene Pisani e del personale docente e ricercatore Stefania Silvi, farà seguito la relazione inaugurale del rettore Claudio Pettinari. Quindi, interverranno la senatrice a vita Elena cattaneo e il ministro per le pari opportunità e la famiglia Elena Bonetti. In occasione dell'inaugurazione del nuovo accademico di Unicam, nella basilica di San Venanzio martire, monsignor Francesco Massara, arcivescovo di Camerino San Severino Marche, alle ore 9 celebrerà la messa per la comunità universitaria.  

c.c.
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Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nell'ambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni.
«E' chiaro che l'insieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità - sottolineano -  per qualità del lavoro le organizzazioni sindacali intendono un'occupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività»
Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essereirregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza.

«Questo dato - aggiungono -, appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.
L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera.

Il settore dell’edilizia marchigiano - concludono- si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, ritengono che sia necessario tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità».

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La giunta regionale ha definito, con l’approvazione della relativa delibera, il quadro degli investimenti relativi alla programmazione sanitaria in attuazione del Pnrr, che sono stati presentati dal presidente Francesco Acquaroli e dagli assessori Filippo Saltamartini, Francesco Baldelli, Stefano Aguzzi e Guido Castelli.

“ Un passaggio molto importante per disegnare il futuro della sanità marchigiana – ha affermato il presidente Acquaroli – perché destiniamo risorse a progetti specifici e molto significativi per i territori. È una mole ingente di risorse per riqualificare servizi, ridisegnare la rete ospedaliera e territoriale marchigiana e assicurare i bisogni di salute riequilibrando l’offerta sul territorio. Sono cifre rilevanti che in questa fase sono state destinate ad alcune infrastrutture e servizi ma ciò non significa tagliare fuori alcune zone, anzi ci stiamo già impegnando ad intercettare nuove risorse per coprire al massimo grado le esigenze della sanità per la quale, come sappiamo, ci vorrebbero risorse infinite.”

“In 14 mesi siamo stati in grado di rispondere alla domanda di sanità di prossimità come ci avevano chiesto i cittadini – ha evidenziato l’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini illustrando più dettagliatamente il Piano di interventi - con un grande lavoro da parte dei dirigenti sanitari, degli organismi sociali, degli ordini professionali, degli enti locali e quindi con una forte concertazione e interlocuzione con i territori. Per definire una ricognizione e identificazione dei siti idonei dove attivare le Case della Comunità (CdC), gli Ospedali di Comunità (OdC) e le Centrali Operative Territoriali (COT) previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che si concentra appunto sul potenziamento e sulla creazione di strutture e presidi che rappresentino il riferimento territoriale per la presa in carico del bisogno di salute dei cittadini e prevede essenzialmente la realizzazione di strutture territoriali. Avremo a disposizione oltre 68 milioni di euro per la sanità territoriale che è stata riconosciuta l’anello mancante tra rete ospedaliera e strutture per acuzie, il segmento intermedio per omogeneizzare i servizi”.

Nello specifico, il PNRR identifica due tipologie di strutture: le Case della Comunità (CdC) e gli Ospedali di Comunità (OdC). La Casa della Comunità (CdC), un modello organizzativo che rende concreta l’assistenza di prossimità per la popolazione di riferimento. È infatti, il luogo fisico, di prossimità e di facile individuazione al quale il cittadino può accedere per poter entrare in contatto con il sistema di assistenza sanitaria e socio-sanitaria. Nella casa di Comunità un ruolo fondamentale è assolto da team multidisciplinare di MMG, PLS, medici specialisti, infermieri di comunità e altri professionisti non solo afferenti al sistema sociosanitario ma anche al sistema sociale. La compresenza di questi professionisti, lo sviluppo di un’adeguata struttura informatica che consenta l’interazione tra questi e le altre unità di offerta del sistema sanitario, sociosanitario e sociale, la possibilità di erogare prestazioni di specialistica di primo livello e servizi a supporto dell’utenza fragile, ne fanno un punto di riferimento continuativo e di prossimità per la popolazione, garantendo promozione della salute, prevenzione e presa in carico dei bisogni.

 
La ricognizione condotta dalle strutture regionali e dall’ ASUR ha individuato :

  • 29 siti da destinare CdC, per un importo di 42.494.802,81
  • 9 siti da destinare a OdC, per un importo di 23.178.983,35
  • 15 siti da destinare a COT per un importo di 2.596.125,00
Ecco in particolare gli interventi suddivisi per Aree vaste



AREA VASTA 3 | MACERATA

CIVITANOVA MARCHE - Casa della Comunità € 3,8 mln e COT

RECANATI - Casa della Comunità € 5,1 mln

CORRIDONIA - Casa della Comunità € 1 mln e Ospedale

di Comunità € 1,7 mln

MACERATA - Casa della Comunità € 1,8 mln e COT

TREIA - Casa della Comunità € 0,2 mln e Ospedale di Comunità € 0,8 mln

CAMERINO - Casa della Comunità € 1,8 mln

SAN SEVERINO MARCHE - Casa della Comunità € 2 mln e COT






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Fervono i preparativi in Ateneo per l’edizione 2022 di Porte Aperte in Unicam, il consueto appuntamento dedicato all’orientamento alla scelta universitaria. Quest’anno gli incontri si terranno in presenza il 18 e 19 febbraio a Camerino. Le giornate dedicate alla scelta degli studi universitari rappresentano ormai un appuntamento importante per conoscere da vicino i corsi di laurea e i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con docenti, tutor e personale dei servizi dell’ateneo.

Docenti, ricercatori, professionisti, studenti universitari e personale Unicam, saranno a disposizione dei partecipanti per illustrare l’offerta formativa dell’Ateneo e per ogni approfondimento ed informazione.

Le registrazioni dei partecipanti inizieranno alle ore 9.00, mentre alle ore 9.30 si avvieranno le attività dei corsi di studio che dureranno per tutta la mattinata, dislocate nei diversi poli didattici.

Per consentire la più ampia partecipazione degli studenti delle scuole superiori di tutta Italia sono previsti inoltre anche appuntamenti in modalità telematica il 23 febbraio, il 14 marzo ed il 7 aprile.

Sempre on line saranno anche gli appuntamenti per conoscere da vicino le numerose lauree magistrali attivate dalle Scuole di ateneo, previsti per il 4 marzo, il 21 aprile ed il 20 maggio

“Questa iniziativa rappresenta sempre – ha sottolineato la prof.ssa Valeria Polzonetti, delegata del Rettore per l’Orientamento – un importante momento di contatto in cui le ragazze ed i ragazzi che interverranno avranno l’opportunità di avere tutte le informazioni per iniziare a ‘costruire il proprio futuro’. Queste giornate dedicate alla scelta del proprio percorso universitario rappresentano un appuntamento importante per conoscere Unicam, i corsi di laurea ed i loro sbocchi professionali, attraverso un confronto diretto con i docenti e gli studenti dell’Ateneo”.

“Gli open day rappresentano una grande opportunità – ha ribadito il Rettore Unicam Claudio Pettinari – per illustrare al meglio l’offerta formativa del nostro Ateneo, un Ateneo vivo e vivace che non si è mai fermato, né con il sisma né con la pandemia, garantendo alle studentesse ed agli studenti tutti i servizi, le attività didattiche e la possibilità di conseguire il titolo di studio nei tempi previsti. Non solo: anche per il prossimo anno accademico ci saranno importanti novità nell’offerta formativa per adattarla prontamente alle esigenze del mercato del lavoro. Abbiamo posto l’attenzione su tutti i punti di forza e le eccellenze di Unicam, attraverso i quali formeremo donne e uomini capaci di essere attori consapevoli dello sviluppo del nostro Paese”.

Il programma completo di tutte le giornate ed il modulo di partecipazione sono disponibili nel sito https://orientamento.unicam.it

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I volontari settempedani del gruppo comunale di Protezione Civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri hanno preso parte al corso di formazione per addetti alla segnalazione aggiuntiva della Federciclismo riservato a tutte le persone che svolgono compiti di presidio ai bivi e incroci durante le competizioni ciclistiche. Si tratta di figure obbligatorie nelle gare di fondo, medio fondo e gran fondo per le quali è richiesto un blocco del traffico superiore a 15 minuti e che vedono la partecipazione di un numero significativo di atleti iscritti.

Il corso Asa, oltre ad alcune lezioni teoriche e pratiche, si è concluso per tutti con un esame scritto che, di fatto, abilita i volontari a prestare il loro servizio a supporto delle forze dell’ordine.

All’evento formativo è intervenuto per un saluto il comandante della Polizia Locale del Comune di San Severino Marche, il sostituto commissario Adriano Bizzarri, il quale oltre a dare il benvenuto ai partecipanti ha ricordato come il ruolo del volontario sia ormai divenuto essenziale in ogni tipo di manifestazione e, specialmente, nelle competizioni ciclistiche su strada. A sottolineare l’importanza dell’iniziativa anche l’assessore comunale alla Sicurezza, Jacopo Orlandani, che ha voluto ringraziare il presidente dell’Asd Tormatic Pedale Settempedano, Maurizio Bordi, il comandante Bizzarri e i presidenti delle due associazioni coinvolte, Dino Marinelli per la Protezione Civile e Francesco Cicconi per l’Associazione Nazionale Carabinieri.

I volontari Asa venerdì 11 marzo saranno operativi in occasione del transito della gara ciclistica Tirreno-Adriatico anche nel territorio settempedano.

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A Camerino, in occasione della Giornata Internazionale dell'Epilessia che ricorre oggi, lunedì14 febbraio, la statua dedicata a Francesco Vitalini si illuminerà di viola.

Anche la città aderisce all’iniziativa simbolica promossa dall’Anci accendendo uno dei suoi monumenti più rappresentativi.

L'epilessia è una delle malattie neurologiche croniche più diffuse al mondo, colpisce 50 milioni di persone di diversa età, sesso ed etnia. È anche una condizione curabile: il 25 per cento dei casi è prevenibile e più del 70 per cento delle persone affette da epilessia potrebbe vivere una vita senza crisi epilettiche se avesse accesso a un trattamento sanitario appropriato. Solo in Italia si registrano oltre 500mila persone affette da questa patologia.

Accanto alle problematiche cliniche, spesso si è costretti ad affrontare anche pregiudizi legati alla mancanza di conoscenza che generano sconforto e isolamento non solo nelle persone che soffrono, ma anche nei loro familiari.

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È in corso a Camerino l’intervento di disboscamento sulla scarpata sottostante le mura nord lungo viale Emilio Betti. Vegetazione sovrabbondante e arbusti  cresciuti a dismisura erano soggetti ad incuria da più di vent’anni. Uomini e mezzi, al lavoro già da una settimana, stanno provvedendo ad un intervento che era stato deciso dalla passata amministrazione. Il lavoro, che dovrebbe essere ultimato entro il corrente mese, oltre al risultato di  un’opera di pulizia tanto attesa dalla popolazione, renderà più agevole l’accesso alle mura per lo studio di fattibilità del restauro dell’intera cinta muraria, previsto dal piano sisma approvato nel dicembre 2020.
c.c.

Mura nord

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Il Rotary Club Tolentino continua a sviluppare service per il territorio. Il sodalizio ha donato all'Asp civica assistenza “Vincenzo Porcelli”, casa riposo di Tolentino, dei tablet da adibire per la cartella informatica infermieristica della struttura.
Service similari, comunque, saranno attuati anche per altre strutture ospitate in città che ricadono nel comprensorio del club.
La donazione ha avuto luogo nel corso di un incontro con i soci del club, presieduto da Ovidio Ciarpella, al convento della Comunità degli agostiniani di Tolentino, al salone San Giorgio, sul tema “Residenze per anziani oggi … e domani: realtà attuale e prospettive”.
Sono intervenuti, per l'occasione, il presidente dell'Asp civica assistenza “Vincenzo Porcelli”, Giorgio Sbaraglia; la psicologa Laila Cervigni, responsabile sanitaria della struttura; Katiuscia Torresi, coordinatrice infermieristica.
«Da quando sono presidente della struttura – ha detto Giorgio Sbaraglia - ho visto un continuo miglioramento dei processi organizzativi e della qualità dell'assistenza unitamente all'aumento di professionalità assistenziale ed amministrativa. Sono molto felice per aver attivato da qualche mese una convenzione con l'Ircr di Macerata, sia per la direzione generale che per gli uffici amministrativi anche perchè il futuro va affrontato insieme. Il covid-19 ci ha insegnato anche questo, essere uniti per essere più forti. Mi auguro vivamente che nel futuro queste progettualità crescano e diventino sempre più di riferimento per tutto il territorio provinciale.»
Attualmente nella struttura tolentinate ci sono 72 ospiti, mentre in lista di attesa ci sono dalle 70 alle 80 persone. «Nel corso dell'ultimo anno – ha spiegato Laila Cervigni – nella struttura si sono svolte 200 tombole, 12.000 partite a carte, sono stati consumati 50.352 pasti, 5.350 chilogrammi di pasta, 8.350 di frutta, 3.500 di pane, 1.300 di carne bovina e 350 di carne suina, 7.250 di verdure fresche e 1.100 congelate.»
Al termine della serata è stato annunciato che il Rotary di Tolentino contribuirà a realizzare il centro di ascolto per giovani da allestire nel cortile del convento della Comunità degli agostiniani di Tolentino dove solitamente gravitano tanti ragazzi.

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Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

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Cellulare: 335.5367709

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L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
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