Edilizia, l'appello dei sindacati: "Vanno tutelati i lavoratori"

Martedì, 15 Febbraio 2022 09:30 | Letto 456 volte   Clicca per ascolare il testo Edilizia, l'appello dei sindacati: "Vanno tutelati i lavoratori" Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nellambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni. «E chiaro che linsieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità - sottolineano -  per qualità del lavoro le organizzazioni sindacali intendono unoccupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività» Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essereirregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza. «Questo dato - aggiungono -, appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera. Il settore dell’edilizia marchigiano - concludono- si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, ritengono che sia necessario tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità».
Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, nell'ambito di una valutazione positiva del provvedimento, ritengono che il superbonus 110% e tutti gli incentivi debbano servire per dare qualità al settore delle costruzioni.
«E' chiaro che l'insieme delle misure prese determina in se quantità di lavoro (aumento delle masse salari nelle Marche del 37% anno su anno), ma non qualità - sottolineano -  per qualità del lavoro le organizzazioni sindacali intendono un'occupazione stabile, sicura e ben retribuita ma anche formazione costante e qualificazione del settore. Le aziende mordi e fuggi, create da imprenditori estranei al settore, fanno solo danni ai lavoratori, alle imprese sane e a tutta la collettività»
Nelle Marche questo fenomeno è in parte fotografato dai dati di Unioncamere: nel 2021 le imprese delle costruzioni erano 21.516 di cui il 57% erano imprese individuali. Mentre il sistema bilaterale delle Marche registrava nell’anno cassa edile circa 15.000 imprese regolarmente iscritte alle casse edili, dunque un differenziale di circa 6.000 imprese di costruzioni non censite dal sistema bilaterale che potrebbero essereirregolari e che potrebbero applicare contratti collettivi differenti dall’edilizia, non iscritte alle nostre casse edili marchigiane e, cosa più grave, prive di competenze professionali specialistiche e formazione sulla sicurezza.

«Questo dato - aggiungono -, appare più preoccupante guardando i dati nazionali dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro sulle visite di cantiere che ci dicono che nell’ultimo semestre 2021, su 100 cantieri visitati 91 non erano in regola con le norme contrattuali, assicurative, di sicurezza. E da settembre a dicembre 2021 i provvedimenti di sospensione di cantiere edili sono stati più di 400 a causa, principalmente, di gravi carenze su salute e sicurezza.
L’assurdo oggi è che per costituire un’impresa edile basta recarsi alla Camera di Commercio, senza che l’imprenditore faccia formazione preventiva, abbia titoli di studio o abbia esperienza nelle costruzioni. Ciò è ancora più paradossale se si pensa che l’edilizia oggi è iper-regolata, con una serie di norme, anche tecniche, che servono per dare qualità, sicurezza e regolarità a tutti gli interventi nel settore, come il durc di congruità. Tuttavia, ancora una volta, dentro questa importante ripartenza del settore delle costruzioni assistiamo al fenomeno delle imprese mordi e fuggi e al lavoro “grigio” se non anche, nei casi più gravi, somministrazione illecita di manodopera.

Il settore dell’edilizia marchigiano - concludono- si appresta a tassi di crescita importanti legati ai lavori del superbonus 110%, ai lavori della ricostruzione post sisma e alla ripartenza degli investimenti pubblici legati anche al PNRR e le organizzazioni sindacali di settore, Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil delle Marche, ritengono che sia necessario tenere alta l’asticella della qualità e regolarità del settore perché nei prossimi mesi assisteremo a ingenti risorse pubbliche che arriveranno nei nostri territori e dobbiamo fare sistema come parti sociali dell’edilizia per promuovere un edilizia di qualità e sicura e contrastare i fenomeni di illegalità e irregolarità».

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