Notizie di politica nelle Marche

Tutto secondo cronoprogramma. Puntuale, con l’inizio del 2018, l’ ”Ufficio Speciale Ricostruzione Marche”, voluto dal Commissario Vasco Errani per la ricostruzione post sisma 2016 e confermato da Paola De Micheli, da alcuni giorni è operativo a Caccamo di Serrapetrona. Sarà il centro nevralgico per l’esame dei progetti della costruzione e ristrutturazione degli edifici danneggiati.

Come riportato nel numero in edicola del settimanale Appennino Camerte, nella struttura troveranno” posto” tutte le pratiche da gestire relative al sisma, insieme ad un’autentica task force di circa 100 unità, tra tecnici ed esperti del settore.

E’ questo in sostanza  il progetto definitivo previsto da Regione e Protezione civile, anche se i primi “utenti del servizio” hanno riscontrato alcuni “disagi”, dovuti al trasloco delle pratiche, provenienti dall’ufficio di Macerata, ubicato nel palazzo della Provincia. Al riguardo, tuttavia, gli ingegneri Cesare Spuri, direttore dell’ufficio speciale per la ricostruzione post sisma della regione Marche, e Francesca Claretti, dirigente dell’ufficio speciale post sisma delle province di Ancona e Macerata, hanno assicurato che, nel giro di pochi giorni, tutto diventerà efficiente e funzionale alle esigenze di professionisti e cittadini.

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     Nella foto l'Ing. Francesca Claretti

 

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      Nella foto l'Ing. Cesare Spuri

A lungo contestata, la scelta di Caccamo probabilmente si rivelerà comoda per l’intero territorio e utile a servire  un più largo bacino di utenza.

E’ questa la prima pietra della ricostruzione sulla quale si esprime con soddisfazione lo stesso ingegnere Cesare Spuri.  “ L’operatività dell’Ufficio di Caccamo è partita- dichiara - Intanto il numero di riferimento per i contatti telefonici è lo 0733-904711. All’interno della sede è racchiusa  tutta l’istruttoria delle pratiche di edilizia privata e tutta “la coda” dell’antecedente sisma del 1997. I primi giorni ci vedono ancora attivi nella sistemazione del tutto, tuttavia - aggiunge- l’Ufficio è già operativo. Caccamo è la nostra sede principale di lavoro, utile a servire sia la Valle del Fiastra, che le Valli del Potenza e del Chienti. Un luogo baricentrico, che vale ad accorciare le distanze fisiche con chi ha bisogno di rivolgersi a noi. Siamo riusciti a trovare una sede che riteniamo soddisfacente per le nostre esigenze che sono sempre abbastanza importanti; abbiamo la disponibilità di 1400 metri quadrati che ci permettono di poter sistemare negli uffici, fino a 100 persone. All’incirca una sessantina gli attuali operatori di un organico destinato a crescere in una sistemazione che riteniamo buona, sia per possibilità di parcheggio, sia per la facilità di essere raggiunta, attraverso  una comoda viabilità. Da qui insomma, contiamo di riuscire a lavorare bene, a contatto con la popolazione e con gli operatori”.

Da ultimo, un commento positivo anche riguardo alle nuove ordinanze del Commissario alla Ricostruzione De Micheli. “ Nascono da un lavoro con il quale, sentendo bene tutti gli operatori,- spiega Spuri- si è cercato di analizzare i vari  passaggi, modificandoli  per renderli più leggeri, più brevi e, ci auguriamo capaci di poter produrre il maggior numero di pratiche possibile”. 

C.C.

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Elezioni politiche 2018 anche il Partito Comunista scende in campo con un candidato maceratese, il sindaco di Gagliole Mauro Riccioni candidato capolista alla Camera dei Deputati.

Vedere il simbolo del Partito comunista è diventato quasi una rarità.

“Una rarità fino a un certo punto – risponde Riccioni - nel senso che finalmente siamo l’unico partito che si presenta alle elezioni sotto la falce e martello. Fino allo scorso anno sotto questo simbolo erano diversi a spartirsi le briciole.

Noi siamo quelli che portiamo avanti la storia, per così dire, dell’Unione Sovietica fino al ’53 senza rigettare i principi del marxismo, la grande storia della resistenza italiana fino a Togliatti”.

Con quale programma vi presentate agli elettori?

“Incentriamo tutto il nostro programma sul lavoro perché i diritti sociali possono scaturire solamente da una linea politica che porti a garantire il lavoro a tempo indeterminato.

Quindi abolizione totale della legge Fornero, per quanto riguarda le pensioni, e di tutto il precariato. Occorrono assunzioni a tempo indeterminato soprattutto nell’ambito della pubblica amministrazione per la prevenzione delle calamità naturali. Attorno a questo ruota un’altra linea politica che è quella dell’alta considerazione della classi sociali più deboli: disabili, anziani e giovani per fare un’attività di prevenzione da un lato nei confronti delle dipendenze, per i giovani, e di tutela degli anziani che sono stati la nostra memoria. Riguardo, poi, al terremoto vogliamo pensare ad una legge più snella che faccia partire subito i lavori con più potere ai sindaci”.

Per fare tutto questo bisogna raccogliere firme per presentarsi e al riguardo lei è piuttosto polemico.

“Sì perché occorrono per la Camera dei Deputati 800 firme e se qualche mecenate manda in giro a raccogliere le firme persone a pagamento per partiti che raccoglieranno lo 0,1 - 0,2% potranno essere presenti in parlamento. Noi non mandiamo nessuno in giro a pagamento per raccogliere le firme e quindi sarà molto molto dura riuscirci.

C'è tempo, però, per cui fino a giovedì prossimo per firmare e quindi l'invito è a farlo per sostenere la mia candidatura”.

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Dodici famiglie potranno rientrare a casa. Conclusi i lavori per la riparazione di danni lievi per 12 abitazioni di Caldarola.

Un piccolo ma importante segnale di ripartenza per il territorio”, così lo definisce uno dei proprietari, Giorgio Di Tomassi.

L’importo dei lavori è stato di circa 250mila euro, stanziati il 7 giugno 2017 con tre diversi decreti. Il progetto ha interessato tre edifici quadrifamiliari ed i lavori, da concludere in sei mesi, sono stati avviati il 19 giugno. Ad eseguirli, la ditta Cimini Costruzioni Generali di Potenza Picena che, dice Di Tomassi, “aveva già una pregressa esperienza nel settore, facendo parte del gruppo Cimini impegnato a l’Aquila e in Emilia Romagna”. Il tecnico che ha redatto il progetto è il geometra Alessandro Butinelli di Caldarola e i lavori sono consistiti nella demolizione e nel rifacimento dei tramezzi completamente lesionati, nella stuccatura di lesioni, nel ripristino delle murature e nella sostituzione di architravi lesionati; nel consolidamento di tamponature e tramezzi lievemente lesionati con malte e fibre apposite, nella realizzazione di connessioni antiribaltamento delle murature, nel ripristino di pavimenti e rivestimenti, così come degli impianti e delle tinteggiature. Infine si è provveduto al miglioramento termico delle abitazioni.

Le abitazioni - torna a dire Di Tomassi - non solo sono state riportate in condizioni abitabilità ma sono anche state migliorate dal punto di vista della resistenza sismica. È la prima ricostruzione da danno lieve completata nel comune di Caldarola. Credo che ciò rappresenti un piccolo ma importante segnale di ripartenza per il territorio, nell'auspicio che sia soltanto il primo di una lunga serie di interventi di ricostruzione portati a termine con celerità, così - conclude - da ricostruire la comunità locale ancora purtroppo fortemente frammentata per le difficoltà enormi causate dal sisma”.

 

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g.g.

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Pochi giorni di attesa e di ultimi preparativi e la grande avventura dell’Aconcagua Team Experience sarà pronta a partire. Scalare il 7000 metri della vetta più alta della catena delle Ande e piantarvi in cima la bandiera di Montecavallo. A mettersi in gioco con spirito solidale sono tre recanatesi, un veneto e un romagnolo, fondatori della Onlus Aconcagua Team Experience. Guidati da Roberto Pellegrini, tenteranno l’impresa Marco Capodacqua titolare di un agriturismo di Montefano, Giovanni Dall’Armellina, il fotografo Danilo Maceratesi che curerà immagini e video della scalata e Mattia Baffone. La data di partenza per l’Argentina è fissata per il prossimo 23 gennaio, quando prenderà avvìo l’originale sfida solidale intrapresa per dare un segnale di aiuto e visibilità al piccolo centro dell’entroterra danneggiato dal sisma dell’ottobre 2016. “ Save Marche 6.5il motto della Onlus costituitasi la primavera scorsa e attivatasi con una raccolta fondi a favore della comunità.

Porteremo il nome di Montecavallo a 7000 metri di altezza, insieme a quelli della provincia di Macerata e della Regione Marche- dichiara Roberto Pellegrini-. Abbiamo voluto portare avanti questo progetto, proprio per dare risalto al più piccolo comune della provincia, decisi ad offrire il nostro contributo per risollevare le sorti di queste zone così duramente colpite. L’idea iniziale, era quella di coinvolgere in una sfida degli amici, come me, non più propriamente ragazzini. Se vogliamo –prosegue Pellegrini- è stato un momento di follia, eppure, ad animarci fin da subito è stato l’istinto di fare un qualcosa che potesse motivarci; nel frattempo è arrivato il dramma del sisma e, unendo le motivazioni private a quelle istituzionali, abbiamo pensato che in qualche modo avremmo potuto essere d’aiuto. Siamo pienamente consapevoli che il nostro piccolo gesto non servirà a risolvere i gravi problemi della zona, tuttavia, è una piccola goccia che offriamo con gioia. Insomma- continua Pellegrini- siamo 5 persone come tante, senza alcuna esperienza di alpinismo, che si mettono in gioco; si è scelta l’Argentina in quanto, pur residente a Recanati, sono nativo di quel continente e si è deciso di raggiungere il posto più alto dell’America, per ottenere il massimo della visibilità per il territorio. Anche il sindaco Pietro Cecoli ha accolto con entusiasmo l’iniziativa per cui, ci siamo caricati ancor di più. E’ un anno che ci stiamo preparando e, naturalmente, il tempo della spedizione dipenderà dal fattore meteorologico, dall’acclimatamento che faremo in quota.. A seconda delle condizioni climatiche, potremo impiegare da una settimana a una decina di giorni. In Argentina è estate ma parliamo sempre di una vetta di 7000 metri. Ma nelle impegnative giornate che ci aspettano, porteremo nei nostri cuori Montecavallo e tutte le zone devastate dal sisma, per dare un segnale forte e per dimostrare che, con volontà e spirito di sacrificio, si possono ottenere grandi risultati”.

Carla Campetella

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Riunione speciale del comitato sisma a Pieve Torina alla presenza del Commissario straordinario alla ricostruzione Paola De Micheli, del capo del dipartimento della Protezione civile Angelo Borrelli, dei presidenti delle regioni Abruzzo, Luciano D’Alfonso, Lazio, Nicola Zingaretti, Marche, Luca Ceriscioli, e Umbria, Catiuscia Marini. Al centro della cabina di regia i contenuti delle ordinanze sulla ricostruzione post-sisma che sono state approvate di recente. Importanti chiarimenti che dunque riguardano priorità come scuole, università, caserme, edifici comunali, immobili demaniali o di proprietà di enti ecclesiastici sottoposti a tutela. Un’opportunità che dovrebbe essere utilizzata subito quella del nuovo piano delle opere pubbliche anche per alcuni interventi inclusi nel piano scuole varato a suo tempo dal commissario Errani. Di fondamentale importanza anche le novità illustrate relativamente alla ricostruzione privata sia per quanto concerne i danni più lievi di tipo B che per le inagibilità di tipo E che riguardano, come si sa, la ricostruzione pesante.

"Un incontro proficuo - lo ha definito il governatore delle Marche Luca Ceriscioli - in questa cabina di regia che, normalmente, si riunisce a Roma. Stavolta l'incontro si è tenuto eccezionalmente a Pieve Torina e questo ritengo sia un segnale importante. Come al solito le riunioni sono molto positive perchè si approvano piani importanti, in questo caso il piano delle chiese che per la nostra regione ammonta ad oltre 550 milioni di investimenti".

"La scelta del nostro comune per questo incontro della cabina di regia rappresenta indubbiamente una forte vicinanza al territorio del cratere, quello maggiormente colpito - il parere del sindaco Alessandro Gentilucci - Pieve Torina rappresenta un momento di ripartenza per un percorso di rcostruzione per il quale cerchiamo di dare un impulso fattivo. Mi auguro che le nuove normative rappresentino una velocizzazione di un piano che ha risentito di una forte stagnazione".

c.c.

Il tavolo di lavoro 

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La conferenza stampa del Commissario De Micheli

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Il Commissario De Micheli consegna le ultime casette

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Quota 208, obiettivo raggiunto. le ultime casette consegnate

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La sede della biblioteca in cui si è tenuto l'incontro

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Promesse tante, fatti pochi. Anzi per niente. A Valfornace non è stata consegnata nessuna casetta per gli sfollati del terremoto.

“La mia è una constatazione. Noi – spiega Massimo Citracca - abbiamo atteso con pazienza, senza far troppo rumore, magari andando a bussare alle porte della Regione e raccomandandoci alle ditte che hanno iniziato i lavori. Abbiamo aspettato: le prime date parlavano di ottobtre e nel frattempo siamo arrivati a Natale. Abbiamo fatto una riunione lunedì scorso: sembra che le prime Sae, se il tempo non sarà inclemente, saranno consegnate i primi giorni di febbraio, per le ultime non ci sono indicazioni temporali. Io raccomando a tutti che i lavori vengano fatti in una maniera veloce, precisa, in modo da far rientrare i nostri cittadini, che hanno gli stessi diritti degli altri dell'Alto maceratese che si trovano gia nelle Soluzioni abitative di emergenza. E' dura far digerire l'emergenza che dura da 15 mesi a chi vorrebbe rientrare, avere un po di intimità e ricostruire i nuclei originali in strutture consone. Stare in hotel e in un albergo non è facile”.

I sindaci hanno davvero le mani legate?

“Sulle casette, i sindaci – evidenzia Citracca - hanno scelto le aree dove posizionare le Sae, che a volte non sono risultate non proprio idonee, per cui è è stato necessario fare dei lavori di messa in sicurezza piuttosto impegnativi. A volte ci hanno pensato Erap e Regione a fare la progettazione, appalti e lavori. Qualche cittadino pensa che la colpa sia dell'Amministrazione che non ha fatto abbastanza. Io sono sempre sul campo. Si cerca di avere risposte e soluzioni da chi ci sta sopra. Questo forse non è bastato. Noi ci mettiamo la faccia, ma senza avere colpe”. 

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Martedì, 16 Gennaio 2018 13:23

Muccia- Consegna di 14 Sae a Massaprofoglio

Nuovo segnale di ripartenza per il comune di Muccia. Il prossimo sabato 20 gennaio, è infatti prevista alle ore 11  la consegna di 14 casette nella frazione di Massaprofoglio.

“ Quello che più ci interessa- afferma il sindaco Baroni- è che le persone possano tornare a casa e ricostituire la propria intimità. Daremo la possibilità di un tetto stabile, anche se provvisorio, ad altrettanti nuclei famigliari, contribuendo a far rivivere Massaprofoglio, purtroppo gravemente danneggiata dal sisma. Una bellissima frazione, curata dal comune, amata e  tenuta in ordine, in particolare, dagli stessi abitanti.  Incrementiamo i numeri delle consegne, con la speranza di riuscire a completare anche tutta l’area di Piani di Giove; la zona B dell’area- precisa-  è già a posto e, con le imminenti nuove consegne, presto saremo in grado di ultimare quel che resta. Quanto all’area di Varano- spiega il sindaco – la consegna delle Sae avverrà intorno alla metà del mese di febbraio. Prossimamente predisporremo anche la base sulla quale sorgerà la chiesa che, donata dal CNS, ci auguriamo di poter inaugurare per Pasqua. Un locale dove poter celebrare le messe che, anche se provvisorio, contribuirà a riunire la comunità diventando un punto di riferimento per tutti”. 

C.C.

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Proseguono senza sosta i lavori per il "nuovo studentato" dell’Università di Camerino, la cui realizzazione sta rispettando le tempistiche indicate e aggiornate ad ottobre 2017. Visibili ormai anche dalla strada gli edifici a due piani che sorgono nel terreno attiguo all’attuale Campus. A verificarne costantemente lo stato d’avanzamento, il rettore Claudio Pettinari. “ Si sta pian piano avvicinando al termine il primo lotto, costituito da cinque edifici per un totale di 120 posti letto- dichiara il prof. Pettinari- Attualmente si stanno piazzando gli ultimi due edifici e, contemporaneamente, si sta celermente procedendo ai lavori per la messa in funzione dei primi tre, con la realizzazione degli impianti. In settimana- aggiunge il rettore- partiranno anche il terzo, quarto e quinto lotto che ci consentiranno di completare al più presto tutta l’opera, con il piazzamento di altri 15 edifici per una capienza di circa 150 posti letto. Come ateneo, in contemporanea si sta procedendo al “casermaggio” e agli arredi delle strutture e, non appena ultimata l’operazione, saranno messe a disposizione degli studenti. Gli edifici - sottolinea Pettinari- sono assolutamente di alto pregio e di qualità certificata, garantiti per lungo tempo. Si tratta di strutture in legno ben costruite e confortevoli che offrono allo studente, non solo la possibilità di un posto letto ma anche di cucinare, studiare, viverci e socializzare. Ognuno degli edifici, contiene 4 appartamenti composti ognuno da tre camere, e annessi bagno e cucina.

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Quanto al nuovo polo tecnologico di via Madonna delle Carceri- conclude il rettore Unicam – i nostri progettisti stanno lavorando intensamente e incessantemente.  Dovremmo riuscire a completare il progetto entro la fine del prossimo mese di febbraio, dopodiché, verrà sottoposto all’approvazione dell’amministrazione comunale di Camerino e degli organi regionali. Una volta raccolte le valutazioni positive dei due enti, potremo procedere alla gara d’appalto”. 

Carla Campetella

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Con la consegna delle ultime 27 casette prevista in settimana, il comune di Pieve Torina chiude definitivamente la partita delle 208 Sae, destinate alla popolazione. “Obiettivo raggiunto-commenta il sindaco- Siamo riusciti a dare un ricovero a quanti ne avevano fatto richiesta. Pur tra mille difficoltà, ci siamo dati da fare; eravamo arrivati a 181 casette consegnate nel 2017 e, rispetto alle previsioni iniziali, con gli ultimi lavori che hanno richiesto opere aggiuntive per la presenza di una frana e per l’esserci imbattuti in una falda acquifera, i tempi non hanno subito comunque rilevanti dilatazioni. Siamo dunque già proiettati nell’opera di ricostruzione e verso la politica degli abbattimenti, senza dover spendere due volte, adottando quella dei puntellamenti”.

Dopo le festività natalizie, l’attività scolastica dei circa 100 alunni di elementari e medie, è potuta riprendere nella nuovissima struttura ecosostenibile, al centro del paese. Nel corso degli ultimi giorni, numerose sono state le visite all’edificio, da parte di personale esperto in costruzioni. I professionisti del settore, hanno voluto  rendersi conto di persona del risultato raggiunto e della tipologia di struttura, giudicandola come il fiore all’occhiello degli edifici scolastici delle Marche e di tutto il centro Italia.

“ Orgogliosi di quello che siamo riusciti a realizzare grazie ai donatori – sottolinea il sindaco- Orgogliosi della fantasia e della voglia di non arrendersi e crederci che reputo siano gli ingredienti giusti per far rinascere il territorio. E’ con altrettanta forza che ci proiettiamo verso il ritorno ad una condizione di ‘normalità’, migliorando le case, rendendole sicure, antisismiche, confortevoli, augurandoci, il prima possibile, di poter riuscire a rientrare nella nostra privacy”. 

Carla Campetella 

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Il 15 gennaio prenderanno il via le operazioni per lo spostamento del fiume Nera nell'alveo definitivoIl completamento di questa fase dei lavori è previsto entro il 31 gennaio. Lo ha reso noto l'Anas, precisando che le operazioni(che si svolgeranno  nell'ambito dei lavori per la ricostruzione della ex Strada Statale 209 "Valnerina", nel tratto gravemente danneggiato dal sisma del 30 ottobre 2017 del Comune di Visso), sono estremamente delicate e non compatibili con il transito dei veicoli. Si renderà pertanto necessaria la chiusura, in entrambe le direzioni, del tratto della ex statale in corrispondenza della frana. Attualmente lungo la tratta il traffico è consentito in alcune fasce orarie.  Gli interventi rientrano nel "Programma di ripristino delle strade colpite dal sisma", nell'ambito del quale sono al momento in corso lavori per oltre 110 milioni di euro; in fase di aggiudicazione appalti per complessivi 127 milioni di euro, mentre procedono le attività di progettazione ed approvazione dei restanti interventi.

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