Parole forti e la richiesta di dimissioni per l’assessore maceratese Stefania Monteverde. Poi un aspro faccia a faccia col sindaco Romano Carancini. 

Questo il risultato della visita dell’europarlamentare Alessandra Mussolini a Macerata. Era a Bruxelles, ha detto, ma non appena il consigliere comunale Debora Pantana le ha fatto sapere quando accaduto in piazza Cesare Battisti il 25 aprile, ha deciso di prendere un aereo e venire in città.

Nel giorno del ricordo della Liberazione infatti, il gruppo Antifa ha allestito, di fronte al bar Venanzetti, il gioco della pignatta con il fantoccio del duce, scimmiottando in maniera grottesca i fatti di piazzale Loreto. Cosa più grave, il gioco era rivolto ai bambini e alle bambine che passavano di lì. In premio, nel momento in cui la testa del fantoccio è stata spaccata, tante caramelle. 

Il gesto ha scatenato reazioni bipartisan, e l’amministrazione soltanto 24 ore dopo, ha preso le distanze definendolo “ignobile”.

Affiancata dal gruppo maceratese di Forza Italia, Mussolini aveva portato con se una scatola di vermi: “Una volta mi recai in Veneto - ha raccontato - e nei pressi dell’hotel in cui mi trovavo mi gettarono dei vermi per farmi capire che non ero ben accetta. Ho ripensato a quel gesto. I vermi hanno una loro funzione nell’ecosistema. Ma l’assessore Stefania Monteverde non ha neanche quello. Non volevo credere alle sue parole, eppure si occupa di cultura e infanzia. Quello che è accaduto qui - ha aggiunto - è una cosa così grave, antieducativa. È una manipolazione violenta di un fatto atroce, di uno scempio che non va rievocato. Se dopo tanti anni continuiamo con la violenza e con l’odio, allora non ci sarà mai una pacificazione”.

Tanto astio nei confronti della Monteverde, deriva da alcune affermazioni della stessa in un post pubblicato su Facebook ma estrapolate da un contesto di riferimento che non era quello di pizza Cesare Battisti. Parole insomma mal interpretate e diffuse anche da un giornale online, da cui si sarebbe scatenata la bufera nei confronti dell’assessore alla cultura.

Alessandra Mussolini 2

“Pretendo delle scuse alla mia famiglia - ha poi detto l’onorevole - perché non si può non essere coscienti dell’impatto che possono avere certe iniziative nel giorno del 25 aprile. Se la destra avesse fatto giocare alla pignatta i bambini, facendoli colpire un fantoccio raffigurante un partigiano, sarebbe stato considerato un gesto gravissimo”. La Mussolini non ha poi potuto fare a meno di ricordare l’efferato omicidio di Pamela Mastropietro, ritenendo ancora più grave il gesto degli Antifa proprio in virtù dei fatti recentemente avvenuti a Macerata: “Non lancerò i vermi alla Monteverde - è tornata a dire - in onore di Pamela. Proprio per quello che è accaduto in questa città, si dovrebbe tutti fare un sforzo in più, soprattutto l’amministrazione, per non alimentare la cultura dell’odio. Chiedo un incontro al sindaco (poi ottenuto, ndr) e le dimissioni della signora Monteverde. Gli vengano ritirate le deleghe. Eppure mi sorprende perché le donne di solito hanno una marcia in più”.

Dopo la conferenza stampa al bar Venanzetti, l’europarlamentare ha ottenuto l’incontro col sindaco Carancini. In realtà si è trattato di un asprissimo faccia a faccia di pochissimi minuti in cui le voci della Mussolini e del primo cittadino si sono sovrapposte fino ad arrivare ad accusarsi reciprocamente.

“Pretendo che chieda scusa alla città e alla mia famiglia - ha più volte ripetuto l’onorevole -. Chieda scusa a me”.

A questo ha ribattuto il sindaco:  “Ho già condannato esplicitamente quel gesto. Ho già detto di ritenerlo ignobile. Lei si deve vergognare per quello che ha detto stamattina. Lei chieda scusa, piuttosto, all’amministrazione per aver insultato la Monteverde”.

Il battibecco si è concluso con la Mussolini che ha definito il primo cittadino una persona “disumana e incivile”, dopo di che, l’ultima tappa è stata in Prefettura dove ha incontrato il Prefetto Roberta Preziotti.
g.g.

È di pochi istanti fa la risposta del Comune di Macerata in merito alla rappresentazione di piazza Cesare Battisti, in occasione del 25 aprile. 

Gli Antifa hanno infatti permesso a bambini e bambine di giocare alla pignatta con un fantoccio del Duce appeso a testa in giù. 

Ora, dopo l’annuncio di Alessandra Mussolini che sarà a Macerata domani mattina, la ferma condanna del sindaco Romano Carancini e della giunta, che fino ad ora erano rimasti silenti. 

“L’Amministrazione - si legge in una nota - condanna duramente quanto accaduto in piazza Cesare Battisti in occasione del 25 aprile 2018 e si dissocia respingendo ogni responsabilità in merito ai gravi fatti a cui è completamente estranea. Le iniziative programmate in piazza Cesare Battisti non sono state organizzate dal Comune, né patrocinate dalla giunta comunale, né finanziate”. Gli uffici comunali, si legge nel comunicato, hanno concesso, come previsto dal regolamento, l’occupazione di suolo pubblico richiesta dall’associazione Collettivo CSA Macerata in collaborazione con l'Associazione ASD Popolare Macerata per occupare dalle 14 alle 20 del 25 aprile la piazza con un gazebo, un tatami e un tavolo “allo scopo di svolgere esibizioni di pratiche sportive. Dalla richiesta non si evince nessuna altra indicazione sui contenuti - sottolinea l’amministrazione -. Si precisa che la richiesta di suolo pubblico è una pratica burocratica che può essere fatta da tutti e di norma, se non si ravvisano motivi di sicurezza, viene concessa senza nessuna valutazione da parte dell’amministrazione”.

Carancini l’ha definita “una messa in scena ignobile e indegna”. Una posizione ferma e decisa, dunque, per “una provocazione inaccettabile per la nostra comunità, che tradisce il vero senso della Festa del 25 aprile, infanga il significato stesso dell'antifascismo e fa male alla città. Abbiamo comunicato alla Digos, su richiesta della stessa, le circostanze dei fatti e trasmesso i documenti al fine di accertare le eventuali responsabilità, rispetto alle quali l’amministrazione si riserva ogni azione. Allo stesso modo vergognoso - aggiunge - è l'attacco personale al vice sindaco e assessore alla cultura Stefania Monteverde fatto da un giornale online”.

Il sindaco ricorda infine quali siano state le iniziative patrocinate dal Comune per la ricorrenza e concordate con la Prefettura: la cerimonia al Monumento della Resistenza, il pranzo condiviso con le associazioni in piazza Vittorio Veneto, il concerto con l'Anpi in piazza Mazzini, “eventi molto partecipati dalla cittadinanza - conclude - in serenità e civiltà”.
g.g.

Sarà a Macerata, domani mattina, l’onorevole Alessandra Mussolini. Il motivo è presto detto: in occasione della ricorrenza del 25 aprile, festa della Liberazione, l’amministrazione Carancini ha permesso agli “Antifa” di allestire un’area, in piazza Cesare Battisti, in cui i bambini potessero giocare alla pignatta con il fantoccio di Benito Mussolini. Ed è così che è stato, i passanti, soprattutto bambini, hanno potuto prendere a legnate il fantoccio appeso a testa in giù in una riproduzione dei fatti di piazza Loreto. Questo gesto ha scatenato non poche critiche, sia per l’iniziativa in sé, sia per il pubblico a cui era rivolto ed ha provocato anche l’intervento della nipote. Quest’ultima, in un più che sintetico messaggio Twitter ha scritto: “Domani sarò a #Macerata”. È attesa intorno alle 11. Nel frattempo l’amministrazione, seppur criticata da più parti, non ha ancora preso una posizione in merito ai fatti.
g.g.

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