Buone notizie per gli automobilisti. Dopo un periodo di chiusura causa lavori di consolidamento del ponte di Sfercia riapre al traffico nel pomeriggio di domani, giovedì 21, la strada che collega la superstrada 77 Val di Chienti con la provinciale Varanense che conduce a Camerino.

“Ogni minuto di ritardo rappresenta un danno per gli utenti e per questo, sia pure con qualche giorno di ritardo rispetto al crono programma causa maltempo, finalmente viene riaperto il ponte di Sfercia – dichiara il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari – Si tratta di una riapertura importante visto che il ponte rappresenta la porta di accesso, specialmente lungo la direttrice mare-monti, alla città di Camerino e la via più breve per raggiungere il suo ateneo. Per questo non posso che esprimere la mia soddisfazione”.

f.u.
Lavori in fase di completamento per il ponte della strada provinciale 180 “Camerino - Tolentino” in località Sfercia. La Provincia di Macerata, da inizio agosto, ha avviato il cantiere per i primi lavori di ripristino e consolidamento sulla parte superiore e, da circa un mese, ha disposto la chiusura del tratto per effettuare gli interventi principali.

«Siamo perfettamente nei tempi che avevamo ipotizzato per la realizzazione dei lavori - afferma il Presidente Antonio Pettinari - entro la metà di ottobre saremo in grado di aprire il ponte dato che la ditta appaltatrice ha già realizzato la soletta e ora procederàcon la stesura del tappetino».

Il ponte, situato nel Comune di Camerino, nei pressi dell’uscita della superstrada “Sfercia”, permette l’attraversamento del Rio San Luca, un affluente del fiume Chienti: per la sua collocazione e vicinanza con la Statale 77 è un’opera importante e soggetta a un notevole flusso di traffico, soprattutto in direzione Camerino.

I lavori di consolidamento ammontano a 250 mila euro e rientrano nel programma di quelli individuati e pianificati dopo gli eventi sismici del 2016, per mettere in sicurezza e ripristinare la viabilitànei territori del cratere.


ponte provinciale 180

La Provincia di Macerata con provvedimento del 6 agosto 2021, ha espresso il diniego al rilascio dell’autorizzazione alla realizzazione di un impianto fotovoltaico in località Piedicolle nel Comune di Corridonia, presentato dalla ditta VRE s.r.l. di Milano.

L’impianto fotovoltaico avrebbe avuto una potenza di 4,8 MW, occupando una superficie totale pari a 6,6 ettari; l’elettrodotto di connessione avrebbe avuto una lunghezza di 8,5 km, estendendosi anche nei Comuni di Petriolo e Urbisaglia, e attraversando la Riserva Naturale dell’Abbadia di Fiastra.

L’impianto si sarebbe andato a cumulare ad uno già esistente, in un’area dove la Pianificazione territoriale regionale e provinciale riconosce l’alto valore dei caratteri paesistico-ambientali e della condizione di equilibrio tra fattori antropici e ambiente naturale, prevedendo l’attuazione di una politica di prevalente conservazione e di ulteriore qualificazione dell’assetto attuale, utilizzando il massimo grado di cautela per le opere e gli interventi di rilevante trasformazione del territorio.

Valutati, quindi, i vincoli e le tutele ambientali e paesaggistiche presenti che rendono l’area non idonea all’installazione di tali tipi di opere, considerati i pareri espressi dalle Amministrazioni coinvolte nella procedura e, in particolare, dai Comuni e dall’Ente Gestore della Riserva Naturale, la Provincia di Macerata ha espresso il giudizio negativo di compatibilità ambientale e la valutazione di incidenza negativa, precludendo la possibilità di realizzare l’impianto.

“Il fotovoltaico è una risorsa molto importante da utilizzare per creare energia rinnovabile - dichiara il presidente della Provincia Antonio Pettinari - ma va realizzato senza compromettere l’ambiente e il paesaggio”.
c.c.

Un giorno particolare per Ussita e soprattutto per Casali che vede finalmente riaperta, dopo quasi 5 anni, la strada che collega la frazione al capoluogo.

"Più che di festa parlerei di soddisfazione da parte di tutti a partire dal sottoscritto e dall'amministrazione provinciale - dichiara il presidente della provincia Antonio Pettinari - Questa strada provinciale era stata chiusa a causa del terremoto ed oggi finalmente torna ad essere percorribile. Ho deciso di non fare alcuna festa o cerimonia perché è passato troppo tempo e c’è l’amarezza e l’insoddisfazione causata da questo ritardo nella riapertura di un'arteria fondamentale per gli abitanti del luogo e non solo. Tuttavia c'è anche soddisfazione perchè è stato compiuto un passo in avanti sulla via della speranza. Ai cittadini dico di crederci e di scommettere sul futuro, nonostante i mille intoppi provocati dalla burocrazia delle istituzioni. Oggi sono qui, anche rinunciando ad altre importanti manifestazioni per il territorio, perché volevo testimoniare questi sentimenti da parte della provincia, che ha la responsabilità delle strade e che sicuramente non vede l’ora di aprirle tutte".

strada Casali con ruspa

"Al momento - continua Pettinari - una strada è chiusa, la provinciale Frontignano - Castel sant’Angelo, dove i lavori sono già in corso; abbiamo riaperto la 156, il cosiddetto braccio di Monteprata e finalmente eccetto alcuni piccoli tratti ancora chiusi, ad esempio Serrapetrona che speriamo di aprire nei prossimi giorni, siamo in dirittura di arrivo. Sicuramente noi non chiudiamo le strade ed è abbastanza curioso che ci sia chi invece è preoccupato della partecipazione e dell’arrivo di tanti turisti e abbia deciso per la chiusura senza averlo nemmeno condiviso con la parte maceratese. Mi riferisco allo sbarramento della strada provinciale Pianperduto, una cosa che non doveva accadere. Come abbiamo ricordato prima la provincia di Macerata le strade le apre e cerca di aprire anche quelle chiuse dal terremoto".

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal sindaco di Ussita Silvia Bernardini.

"Abbiamo di nuovo una strada che è un biliardo, tutta asfaltata, almeno dalla parte della provincia di Macerata, mentre dall’altra parte, purtroppo, la competenza è quasi totalmente umbra - le parole del primo cittadino - Oggi finalmente riusciamo a riaprire una strada per noi importantissima, che è quella che porta a Casali. Un'arteria importantissima non solo perché finalmente la frazione non è più isolata, ma anche perché Casali è il punto di partenza per meravigliose passeggiate verso il Farnio, Monte Bove, Valle Bove. Ora mettiamoci insieme, visto che anche il rifugio comunale è riuscito ad essere delocalizzato, grazie al titolare Luca Bellesi. Penso che il binomio riapertura della strada e riapertura del rifugio di Casali abbia un grosso significato".

“Un luogo di aggregazione e socialità, dove gli studenti potranno tornare ad avere momenti di confronto e di dialogo”. Questo quello che l’aula magna dell’ITTS “Divini” di San Severino, inaugurata stamattina, è chiamata a rappresentare. Un secondo taglio del nastro in pochi mesi, dopo quello per i laboratori a fine febbraio, nella città settempedana, che rappresenta il percorso di rinascita che la ricostruzione porta con sé.

Stavolta però, oltre alle autorità, c’erano anche gli studenti: è a loro che la scuola si rivolge e si dedica dopo un biennio difficile a causa del Covid. La nuova aula magna “arriva prima di alcune aule e della palestra – ha commentato il Dirigente provinciale per l’Ufficio Scolastico Regionale, Roberto Vespasiani – , perché racchiude in sé l’anima e il cuore di una scuola”. Gli ha fatto eco il Presidente della Regione Francesco Acquaroli, che a sua volta ha usato la parola anima, quella della comunità settempedana: “Negli anni abbiamo visto una comunità forte, unita, capace di affrontare le avversità del sisma e della pandemia: questa è una grande opera perché alle spalle ha una grande anima”.

Benedizione

L’appello del Presidente Acquaroli che, come aveva promesso, ha presenziato alla cerimonia tagliando personalmente il nastro, è stato per gli studenti: “Nella vostra spensieratezza – ha detto – risiedono la responsabilità e le armi per proiettare nel futuro il nostro territorio”.

I giovani al centro della scena, dunque. Emozionata, la sindaca Rosa Piermattei ha chiesto loro di essere fieri del nuovo “Divini”: “La città tiene moltissimo alla sua scuola. È un simbolo di aggregazione, di rinascita, di futuro. Speriamo di poter attrarre tanti nuovi giovani e che questi siano fieri della loro scuola”.

Palco

La nuova aula magna ampia, luminosa, al secondo piano del nuovo edificio in Viale Mazzini, è stata poi visitata dalle autorità e dagli studenti. Quindi la benedizione del cardinale Edoardo Menichelli, che ha parlato di una riscoperta della sacralità “non nella preghiera, ma nella quotidianità. Quello che spendiamo e investiamo per la scuola è sacro, quello che facciamo per i nostri giovani è sacro. La scuola è il luogo dove l’intelligenza diventa sapienza. “Sappiate farvi sentire – il suo appello ai giovani – quando le cose non vanno: la scuola deve insegnare il dialogo tra persone diverse. La diversità è il metro di un futuro libero”.

l.c.
“La pedemontana è un progetto molto importante: penso sia chiaro che non ci possa essere sviluppo economico senza infrastrutture”. Così l’assessore ai lavori pubblici del Comune di Camerino, Marco Fanelli, intervistato sui lavori della pedemontana che riguardano il tratto che attraverserà il territorio camerte.
L’opera, partita a gennaio di quest’anno, su cui il Comune si era già espresso formalmente nel 2018, presenta alcune criticità secondo l’amministrazione Sborgia. La già avvenuta progettazione esecutiva, il finanziamento e la consegna dei lavori renderanno ristretti i margini di manovra per apportare delle migliorie. Fanelli sottolinea che è comunque responsabilità del Comune far presenti queste problematiche e, nei limiti del possibile, trovare soluzioni percorribili.  “Abbiamo riscontrato delle criticità e le stiamo affrontando – ha spiegato Fanelli –, consapevoli comunque che lo spazio di manovra sia ridotto se non addirittura nullo. Il Comune di Camerino si era già pronunciato formalmente nel 2018 e dunque sarà molto difficile intervenire in maniera radicale su determinate scelte. Nonostante questo stiamo cercando di verificare quali siano gli ambiti in cui sarà possibile apportare delle migliorie: la più importante è certamente quella che riguarda lo sbocco della pedemontana in località Rio. La scelta, probabilmente presa per motivi economici, non lascia pienamente soddisfatti: verificheremo se ci saranno margini per apportare modifiche, considerando anche il fatto che una parte della cittadinanza non sembra essere entusiasta. L’amministrazione valuterà tutte le possibilità: siamo consapevoli dell’importanza dell’opera, ma cercheremo spiragli per perfezionarla”.

l.c.
Le elezioni amministrative previste per la prossima primavera anche nella provincia di Macerata, sono state rinviate al prossimo autuno in una data compresa tra il 15 settembre e il 15 ottobre.

"Il provvedimento - diffuso in una nota - è stato adottato tenuto conto del perdurare dell'epidemia covid-19 e delle esigenze di evitare fenomeni di assembramento e di assicurare che le operazioni di voto si svolgano in condizioni di sicurezza per la salute dei cittadini, anche in considerazione della campagna vaccinale in corso".

La scelta è stata presa dal Consiglio dei Ministri su proposta del presidente del consiglio Mario Draghi e del Ministro dell'Interno Luciana Lamorgese.

In provincia i comuni interessati sono 7, di cui 3 con più di diecimila abitanti e sono: Morrovalle, Porto Recanati e San Severino Marche.
Al voto anche Bolognola, Castelraimondo (gestione commissariale) Esanatoglia e Muccia.

I sindaci in questione hanno tutti espresso parere favorevole sulla scelta di rimandare all'autunno le lezioni in sintonia con i sindaci delle altre regioni italiane chiamati al rinnovo dei consigli comunali che vedranno al voto quasi 20 milioni di italiani.

Le province dovranno attendere il voto autunnale per poi decidere quali saranno i nuovi presidenti.

Antonio Pettinari resterà in carica fino alla fine del 2021 e su questo argomento ha rilasciato una dichiarazione ai microfoni di RadioC1inBlu: " Concordo pienamente con la scelta voluta dal presidente della Repubblica Mattarella e confermata dall'attuale governo a guida Draghi.
La priorità - afferma Pettinari - è la salute e la vita di noi tutti, quindi bisogna assolutamente evitare assembramenti e tutto quello che comporta una consultazione elettorale. Inoltre aggiungo che tutte le comunità siano concentrate sull'accelerazione della vaccinazione e di tutte le azioni necessarie per il superamento di questa drammatica emergenza".

Per conoscere chi sarà il successore del "veterano" presidente Pettinari bisognerà attendere il voto amministrativo e dopo due mesi si procederà alla scelta del nuovo consiglio che prevede la partecipazione esclusivamente dei consiglieri comunali e dei sindaci, compresi i nuovi eletti.

Mario Staffolani
 





Un termine che non piace, quello dei "ritardi" al presidente della Provincia, Antonio Pettinari, se si parla del Campus di Tolentino.
Lo definisce soggettivo e per chiarire la sua posizione vuole ripercorrere le tappe che hanno portato fino ad oggi: "Bisogna far riferimento alle questioni concrete - dice - e ai fatti.
È bene ribadire ciò che è successo in questi anni partendo dal reperimento delle risorse perchè.
C'è stata una querelle dell'Ufficio Speciale della Ricostruzione, della stessa Regione e dell'Ufficio Commissariale del terremoto nazionale, che ci ha portato a perdere tempo per questa trattativa lunghissima e anche abbastanza anomala.

Bisogna partire dagli anni che abbiamo speso per convincerli che quelle risorse che volevano assegnarci erano insufficienti al progetto e non eravamo disponibili a ridurre la struttura del Campus togliendo palestre, l'aula magna e una parte dei laboratori, come ci avevano chiesto.

Per portare avanti la nostra idea, nel modo più corretto ed incisivo, d'accordo con l'amministrazione comunale e con la stessa dirigente dell'istituto, la Provincia si è fatta carico del preliminare e della progettazione, non solo per ridurre i costi, ma anche per continuare a sostenere la nostra tesi.

Una lunga storia - ammette - di cui i cittadini sono vittime come anche l'amministrazione provinciale che io rappresento".

pettinari

Alle tempisitche delle risorse si aggiungono quelle degli scavi archeologici: "Abbiamo avuto la fortuna di trovare un sito archeologico importante proprio nell'area dove dovrà sorgere il villaggio scolastico - spiega Pettinari - e anche questo ha comportato un tempo necessario per gli scavi e per decidere con la Sovrintendenza le modalità di tutela, messa in sicurezza e completamento dell'opera.
Operazioni che hanno richiestoaltri 10 mesi.

I cittadini devono ricordarsi di questi avvenimenti" affonda il presidente della Provincia prima di arrivare al progetto: "È la Provincia che si sta occupando del progetto da 20 milioni e 600 mila euro, affinchè possiamo seguire costantemente con la scuola ed Unicam l'andamento della progettazione e trovare la soluzione ai vari problemi che si pongono. Nel frattempo è stata conclusa la questione dell'acquisto dell'area. Il progetto definitivo è completo. Abbiamo iniziato la verifica del progetto ed attendiamo la validazione da parte dell'Erap.


In un paio di mesi saranno concluse queste procedure e andremo in gara. La nostra intenzione - continua - è quella di procedere all'apalto integrato: mandare in appalto il progetto definitivo e non quello esecutivo. Una procedura che velocizzai tempi, perchè ci consente di affidare alla ditta aggiudicataria la redazione del progetto esecutivo.

Quando sento parlare di ritardi - aggiunge Pettinari - , so bene che la scuola è stata dichiarata inagibile dal 2016, ma ho ben presenti tutti questi passaggi.
Proprio pochi giorni fa, abbiamo avuto un incontro con l'asessore regionale alla Ricostruzione, Guido Castelli, il sindaco di Tolentino Giuseppe Pezzanesi, e i progettisti della Provincia per fare il punto della situazione.
Abbiamo spiegato alla Regione che mancano 3 milioni di euro: quelli che la Regione Marche aveva promesso di finanziare con la conversione patrimoniale degli edifici che abbiamo messo a disposizone.
Un accordo con l'allora governatore Luca Ceriscioli - conclude - in base al quale la Provincia cederà l'edificio dell'ITE e dell'istituto professionale, e saranno monetizzati dalla Regione che metterà a disposizione i soldi che mancano".

GS




Ok alle modifiche dell’intervalliva di Macerata. La Provincia ha dato immediatamente il via libera all’ultima richiesta della Quadrilatero riguardo al progetto definitivo dell’intervalliva per quanto riguarda il tratto svincolo di Campogiano - La Pieve.

A seguito dell’approvazione del progetto definitivo sono state quindi avviate le procedure necessarie per l’acquisizione da parte degli enti competenti dei relativi pareri per l’esame della conferenza dei servizi, e la successiva approvazione del CIPE.

Il primo tratto dell’intervalliva era già stato oggetto di valutazione di impatto ambientale (VIA) da parte della Regione Marche, unitamente all’intero tracciato della superstrada Pontelatrave - Foligno. 

Essendo state apportate su tale tratto delle modifiche, la Quadrilatero ha chiesto alla Provincia di valutare se le variazioni apportate comportassero o meno la necessità di effettuare una nuova valutazione di impatto ambientale. La Provincia ha chiuso il procedimento, ritenendo che le variante proposta non richieda una nuova procedura di VIA.

La competenza sulla valutazione ambientale del secondo tratto La Pieve – via Mattei, invece, è del Ministero dell’Ambiente, al quale la Quadrilatero ha già inviato i necessari elaborati.

Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha commentato: “Si confida che anche il Ministero dell’Ambiente, per la valutazione di impatto ambientale del secondo tratto, proceda con la stessa celerità a svolgere quanto di propria spettanza, in relazione pure al fatto che la competenza ministeriale nella valutazione del tratto in esame è sopraggiunta rispetto le precedenti competenze, in capo alla Regione e alla Provincia. Ciò sicuramente stride con le più volte annunciate volontà e normative di semplificazione. È superfluo ricordare l’importanza della realizzazione di quest’opera pubblica, attesa da tempo dalle nostre comunità, specie dopo la realizzazione della superstrada Civitanova - Foligno e la necessità di collegare ad essa la città di Macerata e il suo vasto comprensorio”.
Il Presidente della Provincia di Macerata, Antonio Pettinari, ha approvato con un decreto il progetto esecutivo per i lavori di riparazione della strada “Tolentino – Abbadia di Fiastra” danneggiata dal sisma 2016. Un lavoro per quasi due milioni di euro per la Provinciale 125, che collega il centro di Tolentino con la SS 78 proprio in prossimità dell’Abbadia di Fiastra.

L’intervento, inserito nel quinto stralcio del programma ricostruzione, comprende due progetti separati: il primo riguarda la ristrutturazione della sede stradale, caratterizzata da danni diffusi e dissesti, e prevede la riparazione della pavimentazione, spaccata e soggetta ad abbassamenti in alcuni punti, mentre il secondo, che l’ufficio tecnico provinciale sta redigendo, servirà a sistemare una frana poco oltre il chilometro 3 con la realizzazione di una variante e avrà un costo di 450mila euro.

Nei prossimi giorni, previa nulla osta del Soggetto Attuatore, l’ingegner Fulvio Soccodato, - afferma il Presidente Antonio Pettinari -, inizierà la procedura di appalto a cui seguiranno i lavori diretti dalla stessa Provincia”.

Red.

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