Approvato dall'Aula del Senato il testo modificato del decreto Sblocca Cantieri che ora passa alla Camera per il via libera definitivo per la conversione in legge entro il 17 giugno 2019.
Nel decreto sono contenute le norme per velocizzare la ricostruzione post sisma del Centro Italia e di Ischia, Catania e L'Aquila.
Quasi in extremis è stata anche inserita la proroga di altro 4 mesi per l'avvio della restituzione delle rate della "busta paga pesante", proroga che diverrà operativa dopo il via libera definitivo della Camera ( i primi rimborsi slittano alla fine di ottobre 2019).
Tra le misure atte a scongiurare il fenomeno dell'abbandono dei territori terremotati, c'è l'estensione delll'emendamento " Salva Peppina" per i comuni che abbiano oltre il 50 per cento degli immobili inagibili con esito E, dove c'è la possibilità per i privati di insediare abitazioni temporaneee e mobili.
Per quel che riguarda la ricostruzione privata, previo accordo con l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), i comuni potranno avere competenza sulle istruttorie oltre che delle abitazioni con danni B e C, anche di quelle inagibili di livello L4 da demolire e ricostruire. Per agevolare l'aumento del carico di lavoro, per il 2019-2020, è prevista l'assunzione nei comuni di 200 dipendenti a tempo determinato.
Quanto alla ricostruzione pubblica, per incarichi inferiori ai 40 mila euro, sarà possibile l'affidamento diretto e, per incarichi invece superiori, attraverso procedure negoziate tra professionisti iscritti nell'elenco speciale. Interventi più veloci riguardano il recupero dei 700 edifici ecclesiastici inagibili.
Per le scuole del cratere , nel testo sono anche contenute le deroghe sul numero minimo e massimo degli alunni per classe e docenti per l'anno scolastico 2019-2020.
Tra le altre misure, viene confermata nel decreto la normativa che dà la possibilità di vendere il proprio immobile inagibile o gravemente danneggiato, già beneficiario di contributo per la ricostruzione.
Dovendo essere convertito entro il prossimo 17 giugno, dati i tempi ristretti, si ritiene che il decreto non dovrebbe subire modifiche nella sua sostanza.
C.C.
Nel decreto sono contenute le norme per velocizzare la ricostruzione post sisma del Centro Italia e di Ischia, Catania e L'Aquila.
Quasi in extremis è stata anche inserita la proroga di altro 4 mesi per l'avvio della restituzione delle rate della "busta paga pesante", proroga che diverrà operativa dopo il via libera definitivo della Camera ( i primi rimborsi slittano alla fine di ottobre 2019).
Tra le misure atte a scongiurare il fenomeno dell'abbandono dei territori terremotati, c'è l'estensione delll'emendamento " Salva Peppina" per i comuni che abbiano oltre il 50 per cento degli immobili inagibili con esito E, dove c'è la possibilità per i privati di insediare abitazioni temporaneee e mobili.
Per quel che riguarda la ricostruzione privata, previo accordo con l'Ufficio Speciale per la Ricostruzione (USR), i comuni potranno avere competenza sulle istruttorie oltre che delle abitazioni con danni B e C, anche di quelle inagibili di livello L4 da demolire e ricostruire. Per agevolare l'aumento del carico di lavoro, per il 2019-2020, è prevista l'assunzione nei comuni di 200 dipendenti a tempo determinato.
Quanto alla ricostruzione pubblica, per incarichi inferiori ai 40 mila euro, sarà possibile l'affidamento diretto e, per incarichi invece superiori, attraverso procedure negoziate tra professionisti iscritti nell'elenco speciale. Interventi più veloci riguardano il recupero dei 700 edifici ecclesiastici inagibili.
Per le scuole del cratere , nel testo sono anche contenute le deroghe sul numero minimo e massimo degli alunni per classe e docenti per l'anno scolastico 2019-2020.
Tra le altre misure, viene confermata nel decreto la normativa che dà la possibilità di vendere il proprio immobile inagibile o gravemente danneggiato, già beneficiario di contributo per la ricostruzione.
Dovendo essere convertito entro il prossimo 17 giugno, dati i tempi ristretti, si ritiene che il decreto non dovrebbe subire modifiche nella sua sostanza.
C.C.