Torna a Camerino il ritratto su tela di Giulia da Varano bambina. Scomparso insieme ad altre opere trafugate dall’ex chiesa di San Francesco nel 1980, all’epoca pinacoteca, il quadro attribuito al pittore tardo-rinascimentale Dosso Dossi (vero nome Giovanni di Niccolò Luteri) era stato recuperato dai Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Culturale nel 2018 in una casa d’aste on line di Genova.
Ad annunciare la restituzione dell'opera, l’assessore alla cultura del comune di Camerino Giovanna Sartori la quale, nel corso di una conferenza stampa, illustrerà i vari dettagli riferiti al dipinto e alla sua futura collocazione. Una notizia che non può che essere accolta positivamente dall'intera comunità che, passo dopo passo, è sempre più determinata a ricucire legami col passato e a guardare in avanti. Un segnale significativo che rimanda all'antica e fulgida storia di Camerino e delll’ultima dinastia che regnò nella città prima di essere formalmente ceduta allo Stato della Chiesa.
Giulia da Varano, era figlia del duca di Camerino Giovanni Maria e di Caterina Cybo. Nel 1527, morto il padre, gli succedette con il titolo di duchessa di Camerino con la reggenza della madre. All’età di 14 anni andò in sposa a Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino, mentre la madre Caterina continuava a provvedere all'amministrazione del ducato che però, nel 1535 dovette cedere formalmente al papa, segnando la fine dell'indipendenza di Camerino. Fino al 1539 solo duchessa titolare insieme al consorte, Giulia infatti fu costretta a cedere i diritti a Paolo III per 78.000 scudi. Giulia da Varano morì a Fossombrone nel 1547, all’età di 24 anni.
cc
Ad annunciare la restituzione dell'opera, l’assessore alla cultura del comune di Camerino Giovanna Sartori la quale, nel corso di una conferenza stampa, illustrerà i vari dettagli riferiti al dipinto e alla sua futura collocazione. Una notizia che non può che essere accolta positivamente dall'intera comunità che, passo dopo passo, è sempre più determinata a ricucire legami col passato e a guardare in avanti. Un segnale significativo che rimanda all'antica e fulgida storia di Camerino e delll’ultima dinastia che regnò nella città prima di essere formalmente ceduta allo Stato della Chiesa.
Giulia da Varano, era figlia del duca di Camerino Giovanni Maria e di Caterina Cybo. Nel 1527, morto il padre, gli succedette con il titolo di duchessa di Camerino con la reggenza della madre. All’età di 14 anni andò in sposa a Guidobaldo II della Rovere, duca di Urbino, mentre la madre Caterina continuava a provvedere all'amministrazione del ducato che però, nel 1535 dovette cedere formalmente al papa, segnando la fine dell'indipendenza di Camerino. Fino al 1539 solo duchessa titolare insieme al consorte, Giulia infatti fu costretta a cedere i diritti a Paolo III per 78.000 scudi. Giulia da Varano morì a Fossombrone nel 1547, all’età di 24 anni.
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Da Camerino a Fabriano per la Madonna Benois, celebre opera di Leonardo da Vinci.
E’ l’iniziativa promossa dalla Pro Loco (Associazione turistica Pro Camerino) e dall’assessorato alla cultura del Comune di Camerino che, in collaborazione con la locale sezione Archeoclub, hanno organizzato per sabato 29 giugno una visita alla Pinacoteca Molajoli di Fabriano, per godere dello spettacolo della celebre opera del genio toscano, eccezionalmente esposta nella città della carta fino al 30 giugno, prima di far ritorno a San Pietroburgo. Occasione più unica che rara dal momento che, per la prima volta dopo 35 anni, la Madonna Benois è stata spostata dal museo dell’Hermitage, nell’occasione del Meeting internazionale Unesco di Fabriano.
“Vista l’opportunità di poter godere di un’opera così importante per un brevissimo periodo -ha spiegato l’ assessore alla cultura Giovanna Sartori- ci siamo subito mossi insieme alla Pro Loco, proprio per creare la possibilità per i concittadini camerti di fare visita a questo capolavoro esposto a pochi chilometri dalla nostra città"
E’ l’iniziativa promossa dalla Pro Loco (Associazione turistica Pro Camerino) e dall’assessorato alla cultura del Comune di Camerino che, in collaborazione con la locale sezione Archeoclub, hanno organizzato per sabato 29 giugno una visita alla Pinacoteca Molajoli di Fabriano, per godere dello spettacolo della celebre opera del genio toscano, eccezionalmente esposta nella città della carta fino al 30 giugno, prima di far ritorno a San Pietroburgo. Occasione più unica che rara dal momento che, per la prima volta dopo 35 anni, la Madonna Benois è stata spostata dal museo dell’Hermitage, nell’occasione del Meeting internazionale Unesco di Fabriano.
“Vista l’opportunità di poter godere di un’opera così importante per un brevissimo periodo -ha spiegato l’ assessore alla cultura Giovanna Sartori- ci siamo subito mossi insieme alla Pro Loco, proprio per creare la possibilità per i concittadini camerti di fare visita a questo capolavoro esposto a pochi chilometri dalla nostra città"