Dino Latini è stato confermato Presidente del Consiglio regionale delle Marche. L’Assemblea legislativa ha provveduto, infatti,  al rinnovo dell’Ufficio di Presidenza, così come previsto dallo Statuto allo scadere dei trenta mesi dall’inizio del mandato.

Conferma anche per i due Vicepresidenti Gianluca Pasqui (FI) e Andrea Biancani (Pd). Per quanto riguarda i Consiglieri segretari, resta al suo posto Micaela Vitri (Pd), mentre Pierpaolo Borroni (FdI) subentra a Marco Marinangeli (Lega).

Latini (Udc) era stato eletto per la prima volta il 19 ottobre del 2020 con l’avvio dell’undicesima legislatura. Nel suo intervento, subito dopo l’esito del voto, ha ringraziato l’Assemblea sottolineando che  “i più di voi che mi hanno dato fiducia hanno legittimato il primato della politica che si assume l’onere della scelta, senza deflettere a insidie, più o meno dirette, di ogni altro potere. Cercherò di fare meglio di quanto fatto fino ad ora, certo che sarò aiutato da tutti voi, più con le critiche che con gli elogi”.

Eppoi l’auspicio di “aprire in questo scorcio di legislatura una strada di lavoro in cui chiarezza, trasparenza e rispetto dei rapporti migliorino e si consolidino”. Concludendo, il Presidente  ha  evidenziato che “in ogni caso il mio impegno sarà di fornire ad ognuno il suo ruolo e il suo compito, senza sovrapposizioni, né rivendicazioni, ma uniti insieme per dare la miglior funzionalità possibile all’Assemblea legislativa”. Impegno ribadito anche negli interventi degli altri componenti l'Ufficio di Presidenza.

In apertura di seduta il nome di Latini è stato proposto in prima istanza dal capogruppo della Lega Renzo Marinelli ed ha raccolto l’appoggio negli interventi di Carlo Ciccioli per FdI, Jessica Marcozzi per FI e Giacomo Rossi per Civici Marche.  Come dichiarato dal  capogruppo Pd, Maurizio Mangialardi, avendo ricevuto  dalla maggioranza garanzie sul “rispetto dei ruoli”  per quanto riguarda gli altri organismi consiliari, a partire dalle Commissioni, anche lo stesso Pd, il M5s ed il Gruppo Misto  hanno sostenuto la candidatura di Latini.
Il consiglio regionale delle Marche ha approvato all'unanimità la legge per la "riqualificazione e valorizzazione dei borghi e centri storici e promozione e sviluppo del turismo diffuso e sostenibile".

Una legge che si muoverà su tre direttrici strategiche – i progetti relativi al Borgo Accogliente, all’Albergo Diffuso e alle Residenze diffuse – e su una serie di interventi divisi per settori, come la transizione al digitale, lo sviluppo delle attività economiche, i beni e attività culturali, le politiche attive del lavoro e il sostegno alla creazione d’impresa e la promozione della filiera agricola e alimentare.

La legge vuole mettere al centro dell’azione del rilancio della regione interventi a favore dei borghi, dei centri storici, delle aree interne e si inserisce pienamente nella strategia per la rivitalizzazione del tessuto socio-culturale ed economico-produttivo, sviluppate intorno a nuove politiche per il turismo, per la valorizzazione dei prodotti enogastronomici, della sapienza artigianale e della capacità imprenditoriale e della riqualificazione del tessuto urbano.

Quella votata dal Consiglio regionale, “è una legge importante per il nostro territorio, perché rivolge uno sguardo concreto a tutti quei luoghi che rappresentano un patrimonio fondamentale della nostra identità ma che stanno vivendo una fase di difficoltà – questa la dichiarazione in aula del presidente Acquaroli - Difficoltà, anche di stili di vita, che hanno determinato lo spostamento della popolazione verso nuove aree urbane con maggiore potenzialità infrastrutturali, penalizzando le aree interne: proprio le aree che rappresentano e racchiudono quello che è il patrimonio secolare, millenario, della nostra cultura e identità. L’impegno deve essere quello di offrire una nuova fase di vita a questi territori”.


Via libera, con 21 voti favorevoli e 9 contrari, per la risoluzione sottoscritta dai capigruppo di maggioranza, Carlo Ciccioli (Fdi), Renzo Marinelli (Lega), Jessica Marcozzi (FI), Dino Latini (Udc), Giacomo Rossi (Civici). Nell’atto si condivide “la relazione del Presidente della Giunta in sede di comunicazione all’Assemblea”. La risoluzione impegna l’Esecutivo regionale “a continuare in questo cambio di passo tramite quattro punti essenziali.

In primis la redazione di un nuovo Piano sociosanitario regionale, che superi e cancelli le gravi criticità e la palese inadeguatezza di quello attuale e che abbandoni il sistema degli ospedali, in modo da costruire una rete ospedaliera e una sanità che garantisca, in egual modo, il diritto alla salute a tutti i cittadini marchigiani delle aree costiere come di quelle interne, delle città capoluogo come dei centri minori”.

Inoltre, sempre la Giunta viene chiamata al “potenziamento dell’organizzazione della medicina territoriale, sia dei distretti che dei medici di famiglia, delle cure domiciliari e delle equipe specialistiche territoriali, alla sanitarizzazione preventiva delle residenze protette e delle case di riposo, spesso gestite da fondazioni o comunali senza l’indispensabile assistenza medica del servizio sanitario nazionale”. Infine si chiede all’Esecutivo di prevedere “una riserva di posti letto ospedalieri di emergenza in strutture ospedaliere riconvertite, ma già attrezzate o facilmente riattivabili, sempre disponibili in occasioni di eventi avversi o imprevedibili”.

Respinta (8 favorevoli, 18 contrari e 2 astenuti) la risoluzione presentata dal Pd che impegnava il governo regionale “a costituire, con tutti i gruppi presenti nell’Assemblea legislativa delle Marche, una cabina di regia operativa e decisionale insieme al Presidente Francesco Acquaroli e all’assessore alla Sanità Filippo Saltamartini sull’emergenza pandemica”. 

“Ancora una volta, malgrado un’epidemia ormai fuori controllo e il rischio di un commissariamento, la maggioranza chiude la porta a ogni possibile collaborazione con l’opposizione per provare a uscire dal dramma del Covid. Lo fa nel peggiore dei modi, lanciando strali e offendendo pesantemente i consiglieri di opposizione per l’intera durata del consiglio regionale solo per aver presentato democraticamente delle proposte”.


 “Tutto questo – conclude la nota dei consiglieri del Pd –mentre continuano a pesare come un macigno sulla salute dei marchigiani le lentezze della campagna vaccinale, soprattutto per quanto concerne i soggetti fragili come gli anziani over 80 e le persone non deambulanti o affette da disabilità insieme ai loro caregivers, anche a causa dei pochissimi centri vaccinali attivati. Senza ovviamente dimenticare l’opaca vicenda delle dosi ricevute dalla Regione Marche. Con la bocciatura della cabina di regia proposta dal Partito Democratico, assolutamente di buon senso e molto concreta, si è persa l’ennesima occasione di dare una risposta efficace alla crisi e ai cittadini”.

 

Si è svolta regolarmente, ma a porte chiuse, la seduta del Consiglio regionale delle Marche, convocata ad Ancona per questa mattina.
La decisione era stata assunta dal presidente dell'Assemblea legislativa Antonio Mastrovincenzo in base a quanto disposto nell'ordinanza emanata il 25 febbraio dal presidente della Giunta regionale.
La seduta è stata aperta dalle comunicazioni del presidente, Luca Ceriscioli, sulla stessa emergenza epidemiologica.
A destare preoccupazione, le condizioni di salute di della consigliera leghista, Marzia Malaigia che questa mattina era febbricitante. Viste le misure precauzionali, le sarebbe stato consigliato di tornare a casa.
Nessun allarme, dal momento che potrebbe trattarsi di una semplice influenza, pare però che la Malaigia sarà sottoposta agli esami del tampone per escludere che si tratti di Coronavirus.
La consigliera, nelle settimane scorse, aveva avuto modo di incontrare a Milano anche il governatore della Regione Lombardia Fontana, per poi rientrare nelle Marche.

Intanto, nell'ordinanza diramata questa sera dalla Regione Marche, viene fatto il punto della situazione sui contagiati che pubblichiamo di seguito:

Provincia di Macerata:
Macerata 1
Matelica 1

Provincia di Ancona:
Ancona 3
Osimo 1

Provincia di Pesaro Urbino:
Pesaro 26
Fano 10
Vallefoglia 5
Urbino 4
Montecavallo in Foglia 2
Cartoceto 2
Gabicce 2
Colli a Metauro 1
Tavullia 1
Sassocorvaro 1
Sssofeltrio 1

GS

   
Si chiama “Nuovi Sentieri di sviluppo per l’Appennino marchigiano dopo il sisma del 2016” la ricerca che vuol porre le basi per nuove ipotesi di sviluppo. Promossa dal Consiglio regionale, è stata realizzata dalle 4 università delle Marche e l'ateneo di Modena e Reggio Emilia. Di recente lo studio è stato presentato alla Camera dei Deputati presente l’ onorevole Turco, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. La strategia di sviluppo sarà oggetto d'illustrazione, nel corso dell’incontro in programma questo venerdì 15 novembre alle ore 17  nei locali del Contram in via Le Mosse a Camerino
“ Dopo averla già presentata alla Camera dei Deputati- spiega il coordinatore generale Daniele Salvi- ci vogliamo ritornare in un appuntamento specifico insieme alle università che ci hanno lavorato e con il professore Massimo Sargolini che ha coordinato la ricerca dal punto di vista scientifico  L’evento si rivolge in particolare agli operatori economici e alle forze istituzionali e rappresenta un'occasione per far conoscere i contenuti di quella che è una strategia di sviluppo. Non stiamo infatti parlando della Ricostruzione fisica, non stiamo parlando di singoli progetti, ma di uno strumento che consente di orientarsi rispetto al futuro che immaginiamo per queste zone colpite dal sisma. L’incontro in programma- continua Daniele Salvi- è pertanto un'occasione per condividere un quadro di insieme, degli indirizzi e dei sentieri che si possono percorrere e che il consiglio regionale sollecita. La ricerca di cui stiamo parlando – prosegue Salvi- è stata infatti approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale, quindi è un atto dell'amministrazione regionale che, ai soggetti pubblici e privati dagli enti locali agli operatori economici, indica una strada all’interno della quale potersi inserire con singole progettualità che puntano appunto allo sviluppo dell'area del Cratere sismico, partendo dalle aree più colpite, quindi dall'appennino”.

Una ricerca sulla quale, proprio in un passaggio del suo intervento nel corso dell’inaugurazione del nuovo anno accademico dell’università di Camerino, il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha espresso apprezzamento e che dunque sarà possibile conoscere nei contenuti nell’appuntamento camerte, promosso da CNA Macerata, insieme a Camera di Commercio delle Marche , Confidi Uni.Co col patrocinio del Comune di Camerino. Ad illustrare la ricerca saranno Massimo Sargolini e Daniele Salvi, rispettivamente coordinatore scientifico del progetto e coordinatore NSSAM. Interverranno anche gli onorevoli Patrizia Terzoni e Mario Morgoni, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il sindaco Sandro Sborgia, il presidente CNA zonale Camerino Giuseppe Corridoni. Coordinerà i lavori il direttore CNA Macerata Luciano Ramadori. 

“ Già in sede di conversione del decreto sisma – aggiunge il Capo Gabinetto del Consiglio regionale Salvi- è stata depositata una serie di emendamenti che puntano a rafforzare gli strumenti previsti per lo sviluppo già presenti nel decreto. Oggetto di emendamenti che raccolgono in qualche modo le sollecitazioni che sono venute avanti, sono ad esempio la misura per le startup, le agevolazioni per le imprese esistenti, la zona franca urbana e zona economica speciale, il finanziamento delle azioni di sviluppo con meccanismi tecnici a valere sulle risorse già stanziate per la ricostruzione post sisma. Per quel che riguarda poi le strategie e i Patti sottoposti all’attenzione del Governo- sottolinea- per ottenere un risultato concreto c’è necessità di fare sintesi perché come marchigiani siamo sempre portati alla frammentarietà alla prolificità delle idee e delle proposte. Quello di cui abbiamo bisogno – spiega ancora Salvi- è che essendoci uno strumento pronto quale la ricerca “ Nuovi sentieri “già approvato dal Consiglio Regionale e dunque dalla casa di tutti i marchigiani, quello può essere lo strumento all’interno del quale cerchiamo di inserire anche atti iniziative progetti e proposte che vengono da singoli pezzi di territorio, quali le unioni montane, singoli comuni o più comuni insieme, che sappiamo aver avanzato delle proposte. Insomma, se non vogliamo essere inutili e sterili, l’obiettivo dovrebbe essere di cercare di assumere una cornice ampia come la ricerca “nuovi sentieri di sviluppo" e presentarci in maniera unità e univoca sui tavoli dove bisogna decidere. Quindi è anche il senso dell'iniziativa di venerdì, perché vorremmo sollecitare che nei confronti del governo possa esserci una cabina di regia nazionale a Palazzo Chigi che si occupi delle tematiche dello sviluppo: è una proposta che abbiamo fatto è però Riusciamo a portarla a casa se ci presentiamo in maniera compatta no Se ognuno propone il suo patto con la sua strategia”.
C.C.

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