"Non dobbiamo bloccare niente perchè niente è stato fatto".
Il indaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, risponde così sul rigetto della mozione presentata da Pd e 5 Stelle che chiedeva di sospendere l'iter per la realizzazione del forno crematorio in attesa che la Regione regolamenti questo sistema.

"Usare frasi a sproposito - denuncia il sindaco - , metodi arcaici di contrasto politico per qualche voto in proiezione futura, è solo strumentale. Dopo che nell'ultimo consiglio eravamo stati chiari sulla nostra posizione, sono tornati un mese dopo a chiedere di bloccare qualcosa che non è partito".

Ne fa una questione politica il primo cittadino, tanto che ricorda quanto accaduto in Regione durante il governo Ceriscioli: "Nel 2018 - dice - il centrodestra chiedeva di normare i forni crematori e, all'epoca, gli amministratori di centrosinistra dissero che era necessario un piano ma che intanto potevano essere costruiti. La sotanza è che la politica, indipendentemente dal colore, deve assumersi la sua responsabilità. Attualmente la Regione, con l'assessore Filippo Saltamartini, ha detto chiaramente che sarà realizzata una normativa in merito".

Poi l'esempio della Toscana e di altri governi di centrosinistra: "Visto che spesso la Toscana viene presa da esempio, anche sotto il profilo turistico, vorrei ricordare che conta 14 tempi crematori.
Se fossero stati dannosi per la salute, come sostiene chi sta organizzando raccolta firme e mozioni, le amministrazioni regionale e locali della Toscana non avrebbero a cuore la salute dei cittadini".

Il primo cittadino di Tolentino sottolinea l'impegno dell'amministrazione sotto il profilo ambientale: "Nella nostra città siamo votati a difendere la salute dei cittadini. A tutti diciamo, come scritto nella nostra delibera di giunta, che siamo il Comune con più attenzione alla salute, perchè abbiamo sempre scelto di stare dalla parte dell'ambiente: lo abbiamo dimostrato quando abbiamo spento l'inecenritore del Cosmari e continuiamo a farlo ribadendo l'importanza della raccolta differenziata dei rifiuti. 

Parlare di utopia e incutere terrore ai cittadini - aggiunge - , non rispondono ad un criterio di serietà, ma di politica fine a se stessa".

GS



Il Movimento 5 Stelle di Tolentino interviene sulla questione del Cas che sarà tolto ai cittadini che hanno rinunciato ad un appartamento in sostituzione delle SAE.
Tema su cui era intervenuto anche il Comitato 30 ottobre, diffidando il Comune per l'ordinanza emessa a dicembre scorso.
"Continueremo a sostenere il Comitato - dicono i consiglieri Gianni Mercorelli e Martina Cicconetti che questa mattina hanno convocato una conferenza stampa sul tema - i questa battaglia che hanno deciso di intraprendere".
Poi entrano nel vivo della questione: "A seguito di un accesso agli atti - spiegano - gli uffici comunali ci hanno comunicato che il Comune aveva richiesto un parere alla Protezione Civile Nazionale sul comportamento da tenere con chi avrebbe rinunciato agli appartamenti terminati.
Ricordo - spiega Martina Cicconetti - che i alcuni cittadini hanno rifiutato gli alloggi perchè alcuni si trovano lontani dal centro, c'è chi non ha l'auto o ha persone anziane a casa.
A seguito di questo accesso - prosegue - il Comune ci ha detto che Borrelli è stato contrario a quello che fino ad oggi è stato l'operato del Comune. Il Comune, infatti, ha sempre garantito a coloro che rifiutavano un alloggio, di continuare a restare in graduatoria; stessa garanzia anche a chi ha richiesto di uscire dalla graduatoria perchè, a 4 anni dal sisma è riuscito ad ottenere una sorta di normalità con la propria famiglia. A queste famiglie il Comune ha garantito che avrebbero continuato a percepire il Cas fno a che non sarebbero rintrati nella loro abitazione.
Comunicazioni che Borrelli ha smentito - precisano i grillini - , sppiegando al Comune che queste persone dovranno perdere il Cas".

La contestazione del Comitato 30 ottobre e del Movimento 5 stele sta nel fatto che il Comune di Tolentino non può essere paragonato a chi ha ricevuto le Sae nel periodo dell'emergenza: "Questo non è giusto - dice Martina Cicconetti - perchè per una scelta fatta dalla maggioranza che ha deciso di non costruire le Sae, ne pagano le conseguenze i cittadini. Non possiamo colpevolizzare le famiglie che avevano necessità di una Sae subito, così come chi sceglie di non andare a Paterno. Non possiamo giudicare le scelte di queste persone.
Ci chiediamo - aggiungono - se l'ordinanza del sindaco sia retroattiva e se questa legge vale anche per chi ha rinunciato negli anni passati.
Sono trascorsi quattro anni e a nostro avviso è assurdo che si voglia obbligare le famglie a cambiare la loro vita. Chi ha un contratto d'affitto non può lasciare la propria abitazione da un momento all'altro e il sindaco rimprovera chi ancora non si è trasferito.
Gli immobili sono stati consegnati senza corrente e c'è stato il caso anche di una persona anziana, senza auto, che abita a Civitanova, che forse si troverà costretta a riconsegnare le chiavi per via della mancanza di un ascensore nello stabile dove i lavori sono ancora in corso.
Le esigenze dei cittadini non vengono considerate dal Comune".

Il bilancio negativo dei grillini si sposta anche sul discorso scolastico: "Pezzanesi ci lascerà una città senza scuole - denunciano - perchè per il Campius siamo ancora in alto mare e ne paghiamo le conseguenze dal momento che molti giovani decidono di iscriversi altrive nonostante la validità del Filelfo.
Proprio ieri in consiglio comunale abbiamo votato l'acquisizione dell'ex stabile delle Pie Venerini. Il sindaco due anni fa presentò un progetto al corpo docenti, io - dice Martina Cicconetti - partecipai, ma quando il sindaco mi vide mi fece allontanare perchè non potevo assistere.
Chiesi in Comune il progetto che era stato presentato, ma questo progetto in Comune, a distanza di due anni, ancora non esiste". 

Intanto i consiglieri hanno contattato Borrelli: "Gli abbiamo raccontato la situazione a Tolentino, ma ci siamo resi conto che sono distanti dalla realtà e non comprendono il danno che con questa scelta è stato creato a Tolentino. Borrelli non comprende che a 4 anni dal sisma le esigenze dei cittadini sono cambiate".

GS

È "chiara e serena" come lui stesso la definisce, la replica del sindaco di Tolentino, Giuseppe Pezzanesi, alla critica mossa da alcuni cittadini e dal Movimento 5 Stelle per le mascherine consegnate agli over 65 della città.
"Da questa situazione di emergenza - dice il sindaco . si capisce quanto cuore e quanta organizzazione siano state messe in campo nella nostra città.
Si tratta di una iniziativa mirata agli over 65 - spiega - che molto spesso non hanno la mascherina e non hanno possibilità di uscire spesso di casa. Per questo motivo abbiamo deciso di distribuire quasi 6000 mascherine a questi cittadini.
Ci siamo impegnati a guardare le loro residenze e le abbiamo consegnate.
Sono mascherine lavabili che possono essere imbustate più volte. In Comune, con guanti sterilizzati, sono state imbustate e consegnate, ma dobbiamo ancora terminare.
Credo sia troppo pretendere di riceverle in buste sterilizzate; io credo che arrivino già alla Protezione Civile in pacchi da 50 e non in confezioni sterili.
Se questo per qualcuno e per i grillini può essere un motivo di polemica ci dispiace.
Noi facciamo quello che sappiamo fare - aggiunge - : aiutare la gente e non c'era alcuna normativa che ci obbligava a consegnarle.
Chi non si fida delle modalità con cui è stata imbustata può sempre sanificarla e poi indossarla. 
La polemica sterile non serve a nessuno - conclude - se qualcuno vuole fare il perfezionista, prima di farlo sulla stampa lo faccia rendendosi utile per la società civile".

GS
E' il primo cittadino di Tolentino a rispondere in prima persona ai dubbi mossi dal Movimento 5 stelle su alcuni "rimborsi dubbi".

"Rispondo con grande serenità e fermezza  - dice Giuseppe Pezzanesi - . Queste iniziative sono fatte per buttare fango addosso ad una brillante amministrazione come quella di Tolentino che in questi anni ha valorizzato eventi di carattere nazionale ed internazionale.

Ridurre questi fenomeni di grande portata a questioni campate in aria come le spese per dieci pizze per l'ospitalità dell'artista di turno ritengo che dia la dimensione di un Movimento inadeguato a proporsi alla guida di una qualsiasi amministrazione, sia essa locale o nazionale.

Non abbiamo nulla di cui preoccupoarci, hanno fatto bene a denunciare la questione alle autorità competenti, perchè noi non abbiamo fatto nulla di sbagliato. Ricordo che dai nostri compensi già esigui, perchè io percepisco 1111 euro al mese, noi ci paghiamo il telefono, perchè nessuno di noi ha il telefono aziendale, viaggiamo con la nostra auto e paghiamo con la nostra carta di credito. Dedico 18 ore al giorno all'amministrazione pubblica.

Mi hanno contestato un biglietto del treno di 28 euro del 2016 per una missione che facevo per Tolentino, mi viene da sorridere - aggiunge - e bisogna domandarsi se questa gente sia adeguata anche al ruolo di minoranza.

Continueremo ad amministrare con serenità - annuncia il primo cittadino - poi a percorso chiuso faremo le nostre valutazioni per far stare al proprio posto chi ha buttato fango su questa amministrazione. Noi siamo orgogliosi di quello che abbiamo fatto, ma quando c'è chi ti butta il fango addosso dovrà rispondere delle proprie responsabilità". 

La risposta anche alla questione dei 50 euro che il sindaco avrebbe anticipato ad un cittadino in difficoltà che si è rivolto a lui: "Il sindaco non deve annunciare quante cose fa durante il giorno - chiarisce - . Sono una persona sensibile e che quando i cittadini allo stremo si rivolgono a me nel periodo di chiusura delle casse comunali, posso anticipare un aiuto.
I servizi sociali erogano, in questi casi, buoni pasto o piccoli contributi. Se necessario lo farò altri miliardi di volte perchè poi il procedimento viene ricondotto all'interno dei servizi sociali. Evidentemente - conclude -  chi ha fatto queste osservazioni non ha la mia stessa sensibilità".

GS

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