A Gagliole è già tempo di mettere in moto la nuova macchina amministrativa. A dieci giorni dal trionfo plebiscitario di Sandro Botticelli, confermato sindaco per il secondo mandato consecutivo, si pensa già a quelle che saranno le deleghe da assegnare nella nuova giunta comunale. Nomi non ne circolano, ma quello che sembra essere già chiaro nella mente del sindaco sono i criteri con cui i compiti verranno affidati. Riserve ancora da sciogliere dunque, ma che a stretto giro di boa troveranno una risposta. Il termine è fissato per il prossimo 31 maggio, giorno in cui il nuovo consiglio comunale si riunirà per la prima volta.

Lavori pubblici ed urbanistica. Sono questi i due assessorati che affiancheranno il sindaco nell’esecutivo comunale. Botticelli li ha identificati come gli ambiti «decisivi in questo secondo quinquennio alla guida del comune – commenta –. Gagliole deve affrontare le sfide della ricostruzione e della gestione dei consistenti fondi arrivati dalla struttura commissariale, dal Piano nazionale ripresa e resilienza e dal Piano nazionale complementare (Pnrr e Pnc, ndr). Per questo sarà fondamentale individuare tra gli eletti persone capaci e competenti in questi ambiti. Sarà questo il criterio principe con cui sceglierò i miei colleghi in giunta e lo ritengo persino più importante delle preferenze ottenute in sede di voto. Per quello che riguarda il genere, avremo in giunta un uomo e una donna in virtù delle quote rosa, per il resto a fare la differenza sarà appunto la competenza, oltre alla disponibilità ai numerosi impegni che contraddistinguono queste cariche. Occorre considerare, infatti, che nonostante le dimensioni ridotte l’agenda politica di un piccolo comune come il nostro è del tutto paragonabile a quella di un’amministrazione comunale ben più strutturata numericamente. L’altro criterio – conclude Botticelli – sarà appunto quello di poter supplire anche al sindaco nei numerosi impegni che saremo chiamati ad affrontare».

l.c.















Acque del Potenza e dello Scarzito dirottate verso il lago Castreccioni, secco «no» dei sindaci. Un rifiuto annunciato già in conferenza stampa qualche settimana fa e ora ribadito in maniera formale, con un documento inviato al ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, al presidente della Regione Marche, Francesco Acquaroli,  e agli assessori regionali alle Risorse idriche, Stefano Aguzzi, e ai Servizi pubblici e agli Enti locali, Guido Castelli.

L’idea avanzata dal Consorzio di bonifica nella scheda di progetto Pnrr presentata dal direttore dell’area tecnica, Nafer Saqer, prevede la realizzazione di una serie di condutture per prelevare le acque dalle alti valli del fiume Potenza, del suo affluente Scarzito e dal Chienti a Valcimarra. La rete di tubature arriverebbe in questo modo a San Severino, dove sarebbe previsto un raccordo, poi l’attraversamento della valle fino all’invaso di Cingoli.

Le motivazioni dietro al progetto derivano dalla situazione di sofferenza del lago di Castreccioni, i cui livelli si sono abbassati a causa della siccità. La risposta dei sindaci della valle del Potenza è stata chiara: un «no» perentorio, visto che l’assenza di precipitazioni dello scorso inverno sta mettendo a dura prova anche i loro territori. La posizione degli amministratori è trasversale. Il sindaco di Pioraco e presidente dell’Unione montana Potenza Esino Musone, Matteo Cicconi sottolinea come, dopo la preoccupazione della prima ora testimoniata insieme ai vertici Assem e ai sindaci di Sefro e Fiuminata, si sia arrivati a un fronte compatto con tutti i primi cittadini della vallata. «Non si tratta di una protesta campanilistica – precisa –, ma di un rifiuto ragionato. Il nostro territorio vuol fare sentire la sua voce». Proprio Cicconi è il primo firmatario del documento. Con lui il sindaco di San Severino Marche, Rosa Piermattei, in qualità di ente capofila, e i sindaci di Treia, Franco Capponi, di Castelraimondo, Patrizio Leonelli, di Fiuminata, Vincenzo Felicioli, di Sefro, Pietro Tapanelli e di Gagliole, Sandro Botticelli.

I prelievi idrici previsti, secondo questi ultimi «causerebbero inevitabilmente l’impoverimento del bacino idrico dell’area, in quanto il drenaggio previsto in captazione richiamerebbe le acque di falda, con conseguenze per tutto il comprensorio circostante. Attualmente – spiegano i sindaci – il nostro bacino idrico garantisce il fabbisogno idropotabile a più di un territorio comunale, oltre a garantire la sopravvivenza di alcune attività economiche fondate sulle risorse idriche, come le cartiere di Pioraco e la troticoltura a Sefto. L’operazione di prelievo che si prospetta sulla base di questa ipotesi di progetto porterebbe inevitabilmente ad un grave ammanco di acqua ad uso potabile. Già oggi – proseguono –, nei periodi estivi o di prolungata siccità, si assiste ad un notevole decremento delle portate delle sorgenti, tanto da richiedere l’attivazione di misure di contenimento della conseguente carenza idropotabile. In più, tra le sorgenti afferenti al bacino coinvolto dal prelievo in progetto ne ricadono due inserite nei piani emergenziali della Protezione civile, la sorgente San Giovanni di Sefro e Ponte Cannaro di Pioraco, la cui portata deve essere interamente garantita. Oltre a questo disagio per le aree prossime alle sorgenti, la captazione delle acque comporterebbe una significativa riduzione a valle della portata del fiume stesso con conseguente diminuzione della attuale disponibilità e qualità della risorsa idrica, sia per le irrigazioni che come risorsa per la produzione di energia idroelettrica. La valle del Potenza presenta già serie problematiche di carenza idrica: un progetto del genere non farebbe altro che aggravare la situazione. Il nostro rifiuto è totale».

l.c.
Oltre centomila euro di lavori a Gagliole per trasformare, nella frazione di Acquosi, l’ex pista di pattinaggio in un’area polivalente.

Sono cominciati i lavori di sistemazione che restituiranno al paese un luogo di incontro e socializzazione per tutte le età.

“Attrezzeremo anche l’area vicina con giochi per bambini – dice il sindaco, Sandro Botticelli - . Si tratta di un intervento in linea con l’efficientemento energetico, tanto che i finanziamenti ottenuti per la realizzazione sono ben due distinti: uno di 81mila 300 euro destinati ai Comuni inferiori a mille abitanti e l’altro di 100mila euro finanziati dal ministero dell’Interno per l’efficientamento energetico.

In totale - precisa – i lavori ammontano a 181mila 300 euro.

È una cifra importante, ma ne vale la pena per cercare di riuscire a intrattenere il pubblico e i cittadini all’aperto, perché con la pandemia questo sarà il futuro. Il tempo da dedicare ai momenti liberi è sempre più all’esterno”.

L’obiettivo, secondo il sindaco, è quello di renderla fruibile dalla prossima primavera: “La prima tranche di lavori – dice -, se non ci fossero state le piogge di questi giorni, sarebbe finita a breve; la seconda tranche prevede almeno sei mesi di interventi. L’obiettivo è di rendere fruibile l’area per la prossima primavera”.

Il Comune ha in programma anche dei lavori per spazi al chiuso: “A breve – annuncia – installeremo una tensostruttura destinata al calcetto e che potrà essere utilizzata anche in caso di emergenze.

In questo caso i lavori partiranno presto in quanto, proprio oggi, scade il termine per la presentazione delle offerte delle imprese che vogliono partecipare alla gara. L’opera sarà realizzabile grazie al finanziamento del commissario straordinario”.



GS
Aveva appiccato diversi roghi tra Camerino, Castelraimondo e Gagliole: arrestato. Lo fanno sapere i Carabinieri della Compagnia di Camerino che, al termine dell’indagine chiamata Cigno Nero, hanno messo in manette un giovane elettricista trentatreenne.

I luoghi colpiti, tre aziende, due esercizi, un negozio di animali e il pronto soccorso dell’ospedale di Camerino, hanno accusato danni per diverse centinaia di migliaia di euro. Al centro delle indagini la pluralità degli episodi, apparentemente senza collegamento logico ma troppo ravvicinati tra loro per non denotare una matrice comune.

l.c.
Anche il sindaco di Gagliole, Sandro Botticelli, insieme a quelli di Fiuminata e Sefro, sarà presente all'incontro in programma veenrdì prossimo con il vice commissario alla ricostruzione, Gianluca Loffredo.
Al centro delle richieste del primo cittadino l'accelerazione per le pratiche che riguardano le opere pubbliche di Gagliole: "Per quanto riguarda il finanziamento delle opere pubbliche danneggiate nel nostro paese - dice Botticelli - siamo davvero in ritardo. Quando sono arrivato io, nel giugno 2018, non erano ancora state finanziate le opere di primaria importanza come il civico cimitero, il municipio e la Rocca Varano. Proprio per queste opere chiederò, con insistenza, che vengano inserite nei prossimi finanziamenti.
Ho inviato, la scorsa settimana, le relative schede degli elaborati e degli importi necessari per la loro sistemazione.
A suo tempo - sottolinea - non furono neanche operati i relativi sopralluoghi sulle mura castellane che, invece, sono lesionate in più parti.
Insisterò perchè mi diano indicazioni su come intervenire per questa opera così importante: le mura sono un gioiello per il borgo di Gagliole".
Infine una richiesta anche sulla viabilità: "Ho trasmesso anche la richiesta di intervento per le strade vicinali - dice Botticelli - per le quali proverò ad insistere affinchè vengano sistemate con intervento commissariale.
Nel frattempo - aggiunge il sindaco - abbiamo approvato in giunta, e arriverà al prossimo consiglio comunale del 28 maggio, la proposta progettuale per la ricostruzione di Selvalagli, la frazione più danneggiata del paese. Vorremmo infatti dare più lustro a quella zona anche con la realizzazione di una arteria che possa accelerare la ricostruzione degli edifici".

GS
Sembrava che riuscissero a resistere e tenere alto il merito di essere ancora paesi Covid free, invece anche i piccoli centri dell'entroterra Maceratese sono caduti al cospetto del virus.
Sono Bolognola, Gagliole, Monte Cavallo e Poggio San Vicino che ora hanno lasciato sola Castelsantangelo sul Nera a stringere i denti affinchè il Covid non entri nel paese già martoriato dal sisma.

I quattro piccoli centri, infatti, proprio negli ultimi giorni hanno registrato i primi casi, nel momento in cui la zona rossa sembrava una ingiustizia per i paesi con pochi abitanti come loro, e invece il Covid ha ricordato a tutti la sua contagiosità, a prescindere dal numero di abitanti.

Bolognola conta un positivo e due persone in quarantena; Gagliole due positivi e due in quarantena; Monte Cavallo due positivi e stessa sorte per Poggio San Vicino che, anche se non ha raggiunto cinque contagi è comunque in allerta per monitare la situazione.

GS



Recuperare ed esaltare fontane e mulini. E' questo l'obiettivo dell'amministrazione del Comune di Gagliole, guidata dal sindaco Sandro Botticelli, che ha incaricato per questo lavoro l'architetto Silvano Iommi di Macerata, autore di opere di valorizzazione delle architetture storiche legate all’acqua.
Inviato dal primo cittadino, infatti, Iommi ha svolto un sopralluogo su tutto il territorio di Gagliole per portare avanti uno studio finalizzato al recupero ed all’esaltazione dei fontanili e molini presenti nella zona, come ad esempio Fonte Usciano.
Si tratta di reperti che sono stati già inseriti nell’ambito del progetto turistico “Lungo i sentieri dell’alto Potenza”, cui verrà destinato un finanziamento di 174 mila euro nei primi mesi del 2021.

AB
Sicurezza stradale: dopo la richiesta dell’amministrazione comunale di Gagliole, il presidente della provincia di Macerata Antonio Pettinari e l’ingegner Alessandro Mecozzi hanno effettuato, insieme al sindaco Sandro Botticelli ed ai tecnici della provincia, un sopralluogo sulla strada Molini, dove si sta posizionando un guardrail nell’ambito del prosieguo dei lavori di messa in sicurezza delle strade comunali, tra i quali rientrano anche quelli inerenti alla cestonata della stessa via Molini ed al cedimento della strada di località Cerqueto, per i quali sono già stati fatti i rispettivi rilievi geologici e che hanno già ricevuto parziale esecuzione mediante la sistemazione della curva salendo per frazione Celeano e l’asfaltatura dello stesso tratto di strada Molini.

AB
Progetti e investimenti in particolare nelle zone dell'entroterra maceratese colpite dal terremoto sono stati deliberati dal consiglio regionale delle Marche. "E' stato previsto uno stanziamento di 14 milioni e mezzo di euro per la demolizione e la ricostruzione dell'ospedale di comunità di Tolentino e circa 6 milioni di euro per la messa in sicurezza della casa di riposo di San Ginesio - a parlare il capogruppo dell'Udc in consiglio regionale Luca Marconi (nella foto sotto) - Inoltre, tra i diversi interventi per il risanamento idrogeologico e la messa in sicurezza dei fiumi il blocco più corposo riguarda lo stanziamento di 2 milioni 600 mila euro per l'asta fluviale del Potenza nel suo tratto iniziale e che coinvolge i comuni di Fiuminata, Pioraco, Castelraimondo, Gagliole e San Severino Marche.

Luca Marconi
Luca Marconi

Infine è stata modificata una legge regionale riguardante la trasformazione urbanistica degli edifici produttivi rimasti inutilizzati, il cui termine è stato spostato dall'originario 2007 all'attuale 2018. In sostanza i capannoni industriali, artigianali, commerciali, compresi nelle zone abitative, che dal 2018 non sono stati utilizzati potranno essere trasformati a richiesta in civile abitazione, esercizio commerciale, ufficio con la possibilità anche di aumentarne la cubatura fino al 30 per cento".

f.u.



Nessun caso di positività al Coronavirus o presenza di situazioni sospette è stato registrato sia negli ospiti della Casa di riposo Chierchetti di Gagliole, sia nella residenza protetta di Sarnano che in quella di Urbisaglia.  Le misure stringenti e le precauzioni adottate hanno dunque, nei tre casi, sortito degli effetti positivi.
" Ad ora -afferma il sindaco di Gagliole Sandro Botticelli- nessuna positività registrata.. E' l'esito dei tamponi tutti negativi effettuatti in via precauzionale sugli ospiti della struttura,  dopo l''invito rivolto da me medesimo e dalla direttrice Laura Taccari all'Asur . Al momento dunque- continua Botticelli- possiamo stare tranquilli, pur essendo ovvio che tutto è dipeso  prima di tutto dalla solerzia di chi dirige la casa di riposo, in quanto fin da subito sono state applicate tutte le misure restrittive e molto rigorose da parte di chi di dovere". A preoccupare era stata in particolare e, nonostante tutte le precauzioni prese, la positività al Covid-19 riscontrata nel medico della struttura.  "La nostra premura è stata proprio quella di chiedere  immediatamente i tamponi per gli ospiti che comunque  avessero avuto dei sintomi ma l'esito negativo dei test ci ha rincuorati . Del resto, - prosegue il sindaco- il medico giustamente si è immediatamente auto- isolato in casa e la possibilità di contagio ha dunque potuto essere prevenuta".  La solerzia nel rispettare molto rigidamente  le norme, come del resto è avvenuto  per  tutte le case di riposo non in tutte le situazioni ha sortito positivo effetto.  " In questo momento , di certo non possiamo parlare di bravura- sottolinea Botticelli-; oltre ai contatti che si sono potuto avere con una persona positiva, è infatti  anche la casualità che gioca molto in questo caso. Per quel che ci riguarda,  dobbiamo ringraziare solo il Signore  se  in questo momento,  così come per  altre case di riposo vicine, non abbiamo casi di positività". Anche nel caso di Gagliole tuttavia il sindaco lamenta carenze nei dispositivi di protezione individuale  di sicurezza per gli operatori della struttura e per gli stessi ospiti: " Le mascherine e tutti gli altri dispositivi di protezione sono assolutamente necessari; sappiamo che vanno utilizzati con parsimonia ma è anche vero che il loro utilizzo è di breve durata. Purtroppo vuoi la difficoltà di reperimento, vuoi i costi saliti alle stelle, ne siamo rimasti sprovvisti  ed è indispensabile averne una scorta.  L'impegno al reperimento di questi materiali indispensabili c'è naturalmente sia da parte dell'ammnistrazione comunale che della direzione della struttura, in quanto rappresentano  la garanzia e la sicurezza del personale e degli stessi ospiti e se venissero a mancare sarebbe davvero grave.  La Protezione Civile ne ha recapitata una fornitura, tuttavia si tratta di mascherine che non sono così professionali da far stare tranquilli gli operatori". La struttura di Gagliole ospita 42 persone anziane alle quali si aggiungono in una costruzione adiacente ulteriori 8 persone con disabilità. Sin dalla chiusura alle visite dall'esterno, gli ospiti hanno continuato a svolgere le loro attività e, assistiti da personale, attraverso le video chiamate, possono interagire con i loro cari.  " Noi sindaci ci teniamo in contatto quotidianamente proprio per attenzionare le nostre realtà delle residenze degli anziani e proprio ieri abbiamo inviato una lettera all'Asur Area Vasta 3 per cercare di intervenire  con l'effettuazione di tamponi , unica maniera per verificare che la situazione è tranquilla". 

Tutto sotto controllo anche per quel che riguarda  la residenza protetta per anziani di Sarnano. " Fin dalla scorsa settimana- dichiara il sindaco Luca Piergentili-  siamo riusciti ad avere i tamponi e quindi  siamo sicuri che tra i nostri ospiti e tra i nostri operatori non ci sono casi di covid-19  Noi abbiamo fatto questo perché il dott. Bruè  che è il medico di base tra i suoi  utenti ha anche persone ospiti della casa di riposo. Il dottore è risultato positivo ed è domiciliato a San Ginesio, per cui a seguito di questo suo caso  abbiamo fatto i tamponi a tutti.  72 in tutto i tamponi negativi e riferiti ai 51 ospiti della struttura e al personale che vi opera".   Se non altro a Sarnano non viene evidenziata al momento una carenza di dispositivi di protezione  individuale.  "Fortunatamente siamo riusciti ad ovviare a questo problema perché con l'aiuto di donazioni private di aziende sarnesi e di una società locale,  la nostra casa di riposo è stata rifornita di tutti i dispositivi che permettono agli operatori di lavorare con tranquillità" .  Seppur limitate rispetto a prima, continuano a svolgersi gran parte  delle attività ricreative all'interno della struttura " Qualche restrizione c'è stata - dice il sindaco-  perché noi dai primi di marzo abbiamo dovuto vietare l'ingresso  alle associazioni che davano una mano per questa tipologia di attività ; adesso se ne sta occupando esclusivamente il  personale della Pars che ha la gestione della casa di riposo;  gli ospiti  hanno comunque la possibilità di fare  videochiamate con i loro cari, già dall'inizio dell'emergenza . La situazione è sotto controllo - conclude il sindaco - noi abbiamo preso tutte le precauzioni sin dal primo momento poi abbiamo anche personale molto qualificato e quindi andiamo avanti fortunatamente senza alcun tipo di problema.  Adesso abbiamo intrapreso un'iniziativa insieme a tutti i comuni dell'Unione Montana per chiedere che  i nostri medici di base e dei nostri presidi  siano forniti di un kit comprensivio di mascherine,calzari e tute . Speriamo di riuscire a venir fuori da questa situazione critica per tutti il prima possibile. L'importante è che le persone stiano a casa e osservino le regole,  soprattutto nel rispetto di chi sta lavorando per far sì che questa emergenza dura il meno possibile". 

C.C.








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