La scelta dei due consiglieri regionali pentastellati, Gianni Maggi e Romina Pergolesi di uscire dal Movimento 5 Stelle e passare al gruppo misto, in un momento in cui ci si prepara alle prossime elezioni regionali, avrà sicuramente delle ripercussioni per il partito di Beppe Grillo.
A commentare come potrebbero cambiare gli assetti politici dopo questa mossa è il candidato governatore Gian Mario Mercorelli: "Inesorabilmente inciderà - dice - . Credo che, visto l'astio con cui Maggi e Pergolesi se ne sono andati, inciderà positivamente piuttosto che in maniera che negativa.
Pensando di destabilizzare il Movimento - spiega - non si sono resi conto che con la loro operazione di appesantimento di qualsiasi attività erano diventati ingombranti in senso negativo. La loro mossa solleverà l'animo di molte persone e ci sottrae chi, tecnicamente, negli ultimi mesi, si è comportanto come un sabotatore interno".

Romina pergolesi
Romina Pergolesi

Mercorelli fa quindi riferimento alla loro posizione per l'emendamento alla modifica della legge elettorale: "Entrambi lo hanno votato in maniera convinta - dice - quando tutto il Movimento era in opposizione a quella modifica. Senza voler essere antipatico credo che la loro decisione inciderà in meglio".
Poi un commento sulla volontà dei due consiglieri passati al gruppo misto di una possibile allenza giallo-rossa per le prossime elezioni regionali: "Le alleanze il Movimento le fa sui temi e sulla discontinuità - precisa - . Queste operazioni si svolgono nel Movimento con trasparenza e partecipazione. Non voglio mettere in discussione le loro buone intenzioni in quella fase, ma volevano creare le condizioni per incatenare il Movimento ad un progetto che avrebbe fatto solo Maggi.
Era lui - conclude - che aveva degli incontri per possibili alleanze. E' la modalità che era sbagliata".


GS

Via libera dell’Assemblea Legislativa Marche a tamponi e test alle forze dell’ordine e operatori del soccorso che prestano servizio nel territorio regionale al fine di certificarne la negatività al Covid-19, avviando contestualmente una campagna di prevenzione per tutta la popolazione interessata.
Approvata la richiesta dei consiglieri regionali Gianni Maggi e Romina Pergolesi che hanno presentato la mozione divenuta risoluzione, grazie all'appoggio di altre forze politiche e che l'Assemblea Legislativa Marche ha approvato oggi .

In considerazione della situazione emergenziale causata dal Coronavirus e del relativo coinvolgimento diretto delle forze dell’ordine e degli operatori del pubblico soccorso, Maggi e Pergolesi hanno proprio evidenziato l'esigenza di preservare tali lavoratori «onde evitare di dover mettere in “quarantena” intere articolazioni del servizio», chiedendo l'avvio di un monitoraggio costante.

"Gli operatori di polizia e del soccorso, proprio per la particolare funzione che sono chiamati ad assicurare al nostro paese, hanno numerosi contatti con i cittadini oltre che ovviamente con i colleghi stessi – rimarcano Maggi e Pergolesi -. Al momento, si sono già verificati casi di contagio proprio tra questi lavoratori, che operano spesso in squadra. I test sierologici permettono di verificare attraverso un prelievo del sangue, in tempi molto rapidi, la presenza e il tipo di anticorpi nell’organismo, e quindi di stabilire se la persona analizzata è venuta in contatto con il virus. Questa modalità diagnostica si affianca agli esami virologici di biologia molecolare (tamponi), che rimangono l’esame elettivo di seconda fase alla quale rivolgersi comunque nel caso di positività riscontrata nell’esame sierologico, il quale ha il vantaggio di una notevole velocità dei tempi di risposta».

Nella risoluzione si impegna pertanto la regione "ad adoperarsi, anche nei confronti del Governo, per istituire un protocollo unanime con gli enti interessati che preveda test sierologici e tamponi agli appartenenti alle Forze dell'Ordine, Soccorso Pubblico, assistenza sanitaria, sociosanitaria e sociale qualora si verificassero ulteriori emergenze sanitarie; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione tramite attivazione del relativo protocollo sanitario su menzionato, per garantire il test sierologico ed i tamponi agli appartenenti delle Forze dell’Ordine, Forze di Polizia in servizio del territorio regionale, e membri della Protezione Civile impegnati nell’emergenza, anche asintomatici; ad avviare una adeguata campagna di prevenzione anche alla popolazione interessata della Regione Marche".
C.C.

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