Un duro attacco che non risparmia nessuno, nemmeno la coalizione di centrodestra rea, a suo dire, di non aver creato un duro fronte di opposizione, quello portato dal candidato sindaco di Macerata per il Popolo della Famiglia Lauretta Gianfelici. Sul tappeto il fatto che, nonostante la città sembri diventata terra di conquista della mafia nigeriana, ulteriori fondi sono stati assegnati al Gus a discapito del benessere di persone e famiglie.

“I proclami del centrodestra maceratese contro la politica di Carancini e Ricotta sono finti  dichiara la Gianfelici - Infatti il centrodestra, che si indentifica nei partiti della nuova coalizione che sostiene Parcaroli, tace di essersi reso di fatto complice dello scempio attuale, che vede Macerata come piazza di conquista della mafia straniera, per non aver mai creato un fronte di opposizione vero, netto coraggioso, vissuto anche al traino degli evidenti consensi del centrodestra a livello nazionale. Nonostante questo, altri soldi sono stati destinati al GUS, dopo tutti quelli già versati a danno della collettività. Ancora risorse economiche e finanziamenti – ottenuti dallo Stato, dalla Regione e dall'Europa – gestiti a discapito del benessere delle singole persone e delle famiglie, che dovrebbe essere il principale obiettivo delle politiche pubbliche”.




“Sembra che Macerata attiri gli interessi della mafia nigeriana come un pollaio attira la volpe”, sottolinea Fabio Sebastianelli, coordinatore regionale del PdF per le Marche, facendo riferimento alla recente notizia del tentato spaccio e dell'aggressione agli agenti di polizia da parte di un nigeriano. “Fa male constatarlo, ma è come se Macerata fosse stata abbandonata dalla politica ad un triste destino: divenire terra di conquista per la criminalità, anche a causa di fallimentari politiche di accoglienza dell’immigrazione clandestina. Nonostante ciò, il Comune nel gennaio scorso ha prorogato l'adesione agli Sprar (ora Siproimi) fino al 2022, prolungando di fatto l'attività del GUS. E' solo grazie al lavoro e ai sacrifici delle nostre Forze dell'ordine, alle quali va la nostra riconoscenza e quella di tutti i cittadini onesti, se tale conquista non è stata ancora completata”.



“A Macerata regna la ‘cattiva’ usanza di salvare la rete viziosa di profitti di ogni natura, clientelismi e coperture a personaggi privati, ancor peggio a chi è già stipendiato dallo Stato, pubblico funzionario delle nostre Istituzioni, e di fatto ‘broker’ attraverso prestanomi all'interno della vasta area che lega le politiche dell'accoglienza degli stranieri ai fondi europei, e a cascata incide sulla sicurezza, sulla criminalità infiltrata, sui progetti finanziati gestiti da privati dietro associazioni come il GUS e non solo”, precisa la candidato sindaco Lauretta Gianfelici. “La persona a cui faccio riferimento è Loredana Gianfelici, vera regina nel regno Carancini-Ricotta-Monteverde. Come mai nessuno lo dice? Come mai neppure Cherubini non si dedica ad una lotta che faccia pulizia delle irregolarità e delle complicità politiche per il vero male cittadino, che crea assoluto e terribile ritardo sul diritto fondamentale della tutela del nucleo familiare e dell'individuo nelle sue più ampie eccezioni? E mi riferisco al male che ha mostrato Macerata al mondo intero come piazza di conquista della mafia straniera, fertile spazio di spaccio, nodo importante per altre attività criminose attigue, non ultima quella del riciclaggio. E’ una battaglia che personalmente ho iniziato molti anni fa, presentando specifiche denunce alla magistratura, e che intendo proseguire anche da sindaco”.

f.u.
"Prosegue la corsa dell'amministrazione uscente ai grandi investimenti, dal mattone all'illuminazione: pronta quella artistica per Piazza della Libertà. Carancini individua in questo ciò che già mesi fa chiamava “ l’asse di crescita generale.... a favore del cittadino che deve poter abitare tutti gli spazi con servizi, comodità, bellezza e sicurezza” Nonostante questo la cecità in ambiti fondamentali -sostegno familiare, welfare socio/economico e dunque benessere, legalità e sicurezza, economia, anche di prossimità, commercio e turismo, a Macerata persiste".
Sono queste le dichiarazioni di Lauretta Gianfelici, candidato sindaco del Popolo della Famiglia per le amministrative di Macerata
<<La città ha consumato i suoi talenti senza evolvere, ma sopravvivere, sfruttando competenze, energie e risorse non per obiettivi comuni per l'intera città, ma per fini individuati dal Pd e forze alleate (non sempre di partito), disperse in favoritismi, elaborati in comunione con soggetti “terzi”,esterni alla governance di Palazzo, anche di quello regionale, non a favore dei fatti, ma delle ideologie o delle simpatie umane.

Decisioni e risultati cascano dall'alto sulla città, a pioggia, spesso da Marte, con risultati che hanno prodotto un tonfo tale da rompere un grande vaso di Pandora, la nostra vergogna davanti a tutto il mondo.
Il Pd maceratese e i suoi alleati hanno a cuore solo progetti e bandi per occupare spazi, invece dei luoghi che i cittadini oggi dovrebbero ri-vivere con regole nuove.
Il Sindaco uscente abdica da un regno, in cui i cittadini sono trattati come sudditi. La successione è prossima e data per “scontata” . Da tempo non è primo cittadino inter pares e non amministra con la responsabilità di essere modello per innescare un movimento di restituzione di stima sociale, di prestigio al comportamento onesto e altruistico, che diventi anche di mentalità e di costumi, di vita nuova e reale che parta dal basso.

E' sotto gli occhi di tutti la crisi della nostra città e della democrazia dei partiti!
Le evidenze sono crollate perfino nel buon senso dell'opposizione, imbavagliata in una grave forma pachidermica, nel limbo dell'impossibile, dentro un compromesso tra potere e lucro che regna sulla buona alleanza, anziché sbarrare tutti i mali ben annidati di una città in cui sembra non si possa sfuggire alla concezione perversa del 'favore', alla generale convinzione che una mano lava l’altra, con il risultato che poi tutte rimangono sporche.

L’impegno ad ascoltare i cittadini è declamato dalle varie liste del Centro Sinistra ma risulta vuoto, perché esce senza convinzione né passione persino dalla bocca di chi lo pronuncia: mentono sapendo di mentire
La politica al servizio dei reali bisogni trasformati in diritti non ce la fa ad emergere, sotto la crosta sartriana del potere.

Ricorrre a strumenti come mutui e altre forme di accesso al credito, al project-financing e ai fondi nazionali ed europei per cementificare ancora, trascurando poi la situazione del Convitto, ad esempio, imporre una macchina amministrativa che non ricerca benessere cittadino, ma si genera dall'ambizione e dai sogni non farà rialzare Macerata.

I rischi prossimi sono giganti. Nascono da

·         il tema sicurezza e lavoro: la criminalità tenterà di conquistare maggiore terreno mettendo sotto una pressione più forte i nostri figli;

·         le parole“servizi, sicurezza e legalità” di un Pd goliardico, senza umiltà, e un centro-destra che si appresta a mettere in campo un altro candidato, uomo di tutto rispetto, ma che nei fatti il Pd maceratese ha favorito nel suo vero mestiere, ossia fare impresa. Perfino la Sovrintendenza delle Belle Arti è stata favorevole alla trasformazione della Villa Storica di fine '800 ad altro uso. Pertanto Carancini e Monteverde non potevano cheessere Vip Testimonial per l'inaugurazione dei locali promossi.

Ecco che anche la Bellezza nonostante le nuove e potenti luci diventa solo esteriore finzione;non porterà mai buoni frutti per sua stessa natura e la somma tra addendi, nella corsa del fare per il fare non valorizzerà il principio della “cosa pubblica per il bene comune ”, ma il catastrofico motto della “cosa nostra per il bene nostro e di coloro che riteniamo amici”.

Giova ricordare anche che nei fatti la città sembra diventata un circolo privato, che il danno rimane verso le priorità e la difesa della stessa democrazia.

Il comizio di Ricotta nel primo Sabato del Mese, giorno dedicato a Maria padrona della città, ha citato finalmente anche gli attori invisibili, ma protagonisti, facendo riferimento “all'Ufficio Europa, Fondi Nazionali ed Europei” da potenziare. Eh sì! E' con l'aiuto dei privati che mirano agli utili per sé e la propria azienda, non per il Bene Comune, che si può stare tranquilli di non abbandonare la vecchia strada per la nuova, definita incerta dal proverbio, ma magari quella che ci vorrebbe!

Ormai neppure la marginalissima fiducia dei cittadini fa più riflettere: un'affluenza ferma al 39,26%, alle scorse amministrative.
Da candidata del PdF chiamo ogni maceratese a divenire cittadino integrale e aperto, con un risveglio nel raggiungere il massimo sviluppo umano che gli è possibile dentro le situazioni che vive alzando la voce e la testa per il cambiamento necessario in città. Invito a non dimenticare le bruttezze da sanare, indifferenti al Pd e ad altre forze sociali: si è già troppo atteso, non si vede all'orizzonte l'umiltà di riconoscerlo e attuarlo". 

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