Castelraimondo dà il via a test diagnostici e tamponi alla popolazione,  per il controllo e il monitoraggio del diffondersi del coronavirus.
In previsione di una fase 2 nella quale si assisterà ad un allentamento delle misure restrittive, l'amministrazione comunale ha deciso di avviare uno studio volto a monitorare la diffusione del coronavirus tra i cittadini del territorio. L'attività si svolgerà in collaborazione con l'Università di Camerino  e referente per lo studio sarà il professore Guido Favia, direttore della Scuola di Bioscienze e Medicina Veterinaria, parassitologo da anni impegnato nello studio delle malattie infettive, col contributo del professor Andrea Crisanti, virologo di fama internazionale, professore ordinario all’Imperial College di Londra e all’Università di Padova.  
"Abbiamo ritenuto di dover dare il via a questa indagine- afferma il sindaco Renzo Marinelli- per cercare in qualche modo di essere pronti ad eventuali nuove diffusioni del contagio. Servirà perlomeno ad avere sottomano la situazione e capire quali potrebbero essere gli sviluppi. E' per questo che abbiamo deciso di avvalerci della competenza e della preparazione dell'Università di Camerino, interfacciandoci con il rettore e, in particolare con il professore Guido Favia. Ci avviamo pertanto a sottoscrivere un protocollo d'intesa che ci permetta di procedere a questa indagine, confidando che i risultati possano rivelarsi utili, non solo per il comune di Castelraimondo, ma per tutto il territorio. Crediamo che comprendere una possibile evoluzione del contagio e i suoi eventuali sviluppi, rapresenti un'ottima arma di prevenzione nei confronti di nuove esigenze e problematiche che potrebbero prospettarsi".  

Costruire una strategia di controllo e prevenzione alla diffusione da Covid-19, nella realtà locale dove insiste l'ateneo, è un motivo in più per Unicam di parteciparvi con grande piacere. Ad esprimersi in questo senso è lo stesso prof. Favia, nel sottolineare il valore di una collaborazione che dà la possibilità ad Unicam di mettere a disposizione le proprie competenze in ambito microbiologico e in quello delle malattie infettive per poter avviare l'attività di monitoraggio e contribuire ad una mappatura a livello locale che potrà essere utile per fotografare con puntualità l’andamento della pandemia. 
Lo studio avrà una durata di sei mesi e inizialmente si effettueranno tra i 100 e i 500 test con possibilità di ampliamento in base agli esiti dello studio e all’andamento della pandemia. Le attività prevedono, con questo sviluppo, l’applicazione del tampone diagnostico per la ricerca della presenza del Coronavirus (SARS-CoV-2) a una popolazione di residenti che abbiano avuto contatti con alcuni focolai già identificati, la ripetizione dell’analisi precedentemente descritta al giorno 9 dalla prima applicazione, le analisi epidemiologiche basate sui dati di positività/negativa ai test con i tamponi, eventuali applicazioni dei tamponi a un secondo campione di popolazione residente a Castelraimondo, quantificabile solo successivamente poiché strettamente dipendente dalla prima analisi. Lo studio prevede anche eventuali integrazioni ai test diagnostici mediante tamponi, attraverso l’uso di test sierologici rapidi e la formalizzazione, da parte degli scienziati, di linee guida di comportamento che saranno divulgate con le opportune modalità.

"E' un progetto ambizioso per il quale metteremo già in campo dei nostri fondi- spiega il sindaco Marinelli- dopodichè vedremo se ci sarà la possibilità di contributi da parte di privati o da parte di altri enti. Di sicuro, da parte nostra vogliamo garantire che il tutto venga realizzato. E' quanto abbiamo stabilito con un gruppo di lavoro che si è creato e nel quale è coinvolta anche la minoranza,  per portare avanti iniziative di comune accordo. Ci stiamo impegnando per far fronte a questa attività e, sicuramente ci impegneremo anche per trovare le risorse necessarie - sottolinea -. In un momento come questo- aggiunge il sindaco-  le risorse sono di certo importanti ma credo che il punto essenziale sia comprendere i possibili sviluppi di questa epidemia: salvare anche una sola persona dall'ammalarsi, varrebbe già tutto il costo dell'ipotetico investimento da mettere in campo. L'investimento sulla salute è fondamentale; se pensiamo anche alla preoccupazione di una problematica come quella riscontrata nella nostra Casa di riposo, è chiaro che si rafforza ancora di più la convinzione che occorra per quel che è possibile fare del tutto affinchè certe situazioni non abbiano più a verificarsi. A fatto avvenuto diviene difficile potervi porre rimedio e dunque, credo fermamente che fare un'opera di prevenzione in questo momento sia essenziale. Da parte nostra -conclude Marinelli-  abbiamo messo solo l'idea ma il progetto è stato sviluppato dall'ateneo di Camerino che lo porterà avanti;  il nostro impegno è nel trovare risorse affinchè il campione di popolazione coinvolto possa essere sufficiente e si possano avere dei dati attendibili. Che non vi siano altri focolai è l'augurio che ci facciamo tutti. Augurio che non essendo però sufficiente, ci spinge a mettere in campo delle azioni e cercare di fare tutto il possibile per essere pronti e prevenire". 

Carla Campetella






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