I due ex rettori di Unicam Flavio Corradini e della Politecnica Marche Sauro Longhi e Roberto Oreficini,(ex capo della Protezione Civile regionale della Marche, ex vice capo dipartimento Protezione civile nazionale e vice presidente Commissione Grandi Rischi) compongono la rosa dei nomi proposti dalle forze politiche e movimenti alleati del centrosinistra  alle prossime regionali. 
Manifestato dissenso su scelta e metodo unilaterale intrapresi dalla direzione generale del PD nell'indicare in Maurizio Mangialardi il candidato governatore del centrosinistra, le rappresentanze delle forze alleate riunitesi ieri sera, puntano a trovare una sintesi unitaria e una convergenza dell'intera coalizione sul nome del candidato.
 
Tra i rappresentati nell'incontro di ieri,  Art.1, Azione, Partito Socialista, + Europa, Diem 25, Le Nostre Marche, Italia in Comune e Liste civiche
Atteso per oggi un confronto unitario con il Partito Democratico nel corso del quale la delegazione degli alleati comunicherà ufficialmente  la rosa dei nomi che è stata unanimemente condivisa dalle rappresentanze. 

La prospettiva degli alleati è quella che l'intera coalizione di centrosinistra trovi dunque sintesi su un candidato che sia vera espressione della "fase nuova" che tutti hanno condiviso per rilanciare la regione. Con disponibilità al dialogo, posto questo obiettivo, l'invito al PD che viene evidenziato nella nota è " a trovare la più ampia unità su una delle candidature, espressione alta del mondo civico che permettono di giungere ad un'alleanza ampia e, che erano già state ipotizzate dallo stesso PD e cioè, in ordine alfabetico: Flavio Corradini, Sauro Longhi, Roberto Oreficini". 

C.C.
Attende il via libera ufficiale del sindaco di Pesaro Matteo Ricci e di Valeria Mancinelli ma tutto fa presagire che il candidato del PD  per le prossime elezioni regionali possa essere Maurizio Mangialardi, sindaco di Senigallia e presidente Anci Marche. Impegnatissimo con l'emergenza coronavirus, il governatore uscente Luca Ceriscioli ieri sera ha rilasciato una dichiarazione che lascia pochi dubbi sulla volontà di sostenerne con forza la candidatura, facendo dunque un personale passo indietro.

"La situazione di difficoltà che stiamo attraversando in questi giorni, l’impegno straordinario di tutti, e contestualmente lo stallo che si è determinato nella coalizione di centro sinistra per l’individuazione del candidato Presidente- afferma Ceriscioli-  impongono un atto di forte responsabilità a tutti.
Per questo nei giorni scorsi ho chiesto la disponibilità a Maurizio Mangialardi, presidente dell’Anci Marche e sindaco uscente del comune di Senigallia, persona di grande valore ed ottimo amministratore, di verificare se su una sua ipotetica candidatura a presidente, ci fosse il sostegno degli amministratori delle Marche ".

La nota prosegue alludendo anche al favore dimostrato dalle firme  di oltre 90 sindaci convergenti sul nome di Mangialardi, 11 delle quali apposte da primi cittadini della provincia di Macerata.

"Ho preso atto di una grande risposta e della straordinaria adesione che in queste ore si sta consolidando sulla sua figura- dice Ceriscioli- Invito pertanto Maurizio ad andare avanti con determinazione e con il mio pieno sostegno e chiedo al mio partito, agli alleati, ai sindaci che ancora non hanno aderito, di appoggiarlo con lealtà, convinzione ed entusiasmo per continuare a garantire il buon governo della nostra regione.
Ritrovare una forte unità del centrosinistra e un sostegno da esponenti che ne superano i confini, è il miglior contributo per costruire insieme il futuro della nostra amatissima regione".

 Affidato al segretario Regionale Giovanni Gostoli il percorso che cerca di trovare nuova unità e compattezza all'interno del PD ma, per come si stanno mettendo le cose e se nel frattempo giungeranno ulteriori segnali di sostegno al nome di Maurizio Mangialardi, si può ipotizzare che finisca nel cassetto "la candidatura civica" sostenuta da parte degli alleati e che, per ricomporre i contrasti, lo stesso Gostoli aveva considerata. Gran parte degli alleati di centrosinistra fino ad un settimana fa decisi a tenere unita la coalizione convergendo sul nome forte di un candidato civico, ha fatto tuttavia sapere che nell'ipotesi che tale linea non venga confermata, ognuno potrà sentirsi legittimato a presentare proprie candidature.  
Prova del nove per capire se le divisioni nel partito saranno davvero superate, quella di domenica a Chiaravalle con la Direzione regionale  del PD, presente il vice-segretario nazionale Orlando.

c.c. 
















"Il tavolo nazionale si è riunito e noi non abbiamo motivo di credere che i nostri alleati non siano leali con quello che è stato stabilito". Così Francesco Acquaroli di FdI,  raggiunto poco prima di Natale dall'accordo di coalizione per l'investitura ufficiale a candidato governatore del centrodestra, alle regionali Marche 2020.  Le ultime dichiarazioni dell'alleato della Lega Matteo Salvini hanno però ingenerato qualche dubbio; dopo un risultato non particolarmente felice in Emilia Romagna, pare infatti che Salvini abbia fatto capire che potrebbe essere orientato a rivedere le candidature alle regionali di Campania, Puglia e Marche, già decise con gli alleati di FdI e Forza Italia. Un summit tra lo stesso leader del Carroccio, Giorgia Meloni e Silvio Berlusconi, è in pogramma per la settimana prossima. Risuona ormai da alcuni giorni il nome del sindaco di Civitanova Fabrizio Ciarapica, sostenuto da una lista di amministratori del territorio e al quale Salvini ha mostrato di avvicinarsi. Di fronte a ventilate ipotesi, chiaro il concetto espresso da Francesco Acquaroli nel rivendicare un accordo raggiunto dagli alleati sul suo nome: " La mia candidatura è venuta da Giorgia Meloni che ha annunciato una scelta fatta sul tavolo nazionale e concertata con gli altri partiti- sottolinea il deputato di Fratelli d'Italia-. Questo è un momento in cui stiamo girando molto nei nostri terrirìtori- ha aggiunto-. Stiamo cercando di allargare la nostra coalizione e di approfondire le tematiche che riteniamo centrali e soprattutto, cerchiamo di guardare ad una proposta unitaria e compatta, come alternativa credibile a chi sta governando in questo momento la Regione Marche".  
C.C.

E' Francesco Acquaroli il candidato del centrodestra per le regionali Marche 2020. Ufficializzata la scelta di Giorgia Meloni per le Marche, una delle regioni che il tavolo nazionale del centrodestra ha assegnato a Fratelli d'Italia.  Il deputato, ex sindaco di Potenza Picena è riuscito dunque a spuntarla su Guido Castelli, ex sindaco di Ascoli Piceno tra i favoriti per la candidatura a governatore fino a qualche settimana fa. 
" Annunciamo le candidature del copresidente del gruppo dei conservatori europei Raffaele Fitto per la Puglia e del deputato Francesco Acquaroli per le Marche", recita la nota del partito  nella quale viene ribadito nel rispetto degli accordi assunti con gli alleati di centrodestra, il suo appoggio alle candidature della senatrice della Lega Lucia Borgonzoni a presidente della Regione Emilia-Romagna e alla candidatura della deputata di Forza Italia Jole Santelli alla presidenza della Regione Calabria. "Come sempre- conclude la nota- Fratelli d’Italia sarà coerente e leale rispetto agli impegni presi con gli alleati del centrodestra, e siamo certi che anche loro sapranno fare altrettanto. Lavoreremo insieme, con convinzione ed entusiasmo, per vincere in tutte le Regioni e garantire ai cittadini dei governi alternativi alla sinistra".
c.c

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