La futura discarica della provincia di Macerata al centro di un intervento del candidato in Consiglio regionale con RinasciMarche, Sandro Bisonni.

"Per racimolare qualche voto - scrive in una nota - , numerosi politici si promuovono come difensori del territorio dell'ultima ora e cercano soluzioni alternative vecchie di 50 anni. 
Mi riferisco a chi pensa di sostituire la discarica con un inceneritore o termo-valorizzatore, come in genere viene chiamato per indolcire la pillola, tralasciando però alcuni particolari. Innanzitutto, poiché la massa si conserva e non si può distruggere, il termo-valorizzatore non elimina la discarica ma al contrario ne crea tre: una in aria (che ci respiriamo), una in terra (equivalente se non peggiore di quella che si vorrebbe evitare), una in acqua (con le acque reflue); per avere evidenza di questo basterebbe che questi politici leggessero quanto riportato nero su bianco nel Piano d'Ambito provinciale per la gestione dei rifiuti.

Ricordo poi che le tre discariche generate dai termo-valorizzatori generano pressioni ambientali enormi che persistono per decine e decine di anni con rischi per la salute di notevolissima preoccupazione.

Il termo-valorizzatore, senza incentivi pagati con le nostre tasse, non si sostiene economicamente e che quindi come sistema Paese non ci fa arricchire ma al contrario ci impoverisce.

Infine - aggiune - il termo-valorizzatore è in antitesi al percorso virtuoso delle 3R (riduzione, riuso, riciclo) in quanto perennemente affamato di rifiuti e che quindi se fosse realizzato presto o tardi vanificherebbe tutti gli sforzi fino ad ora compiuti in quella direzione.

Il giusto stupore dei cittadini che si sono svegliati con la notizia della discarica provinciale sotto casa è colpa - accusa Bisonni - di una insufficiente partecipazione democratica che l'ATA e la Provincia avrebbero dovuto mettere in piedi prima di individuare i 70 possibili siti idonei; qui a mio avviso l'errore più grave.

Personalmente rifuggo dalla demagogia elettorale - conclude - sicuro che l'unica via possibile da percorrere sia quella dell'economia circolare verso la quale dobbiamo accelerare e non retrocedere puntando verso un futuro sostenibile e non verso la preistoria come qualche politico, poco informato e per nulla competente, vorrebbe farci regredire".

GS
Prevista questo venerdì 21 agosto alle ore 12 a Villa Fornari di Camerino la presentazione ufficiale della lista civica "Rinasci Marche" in appoggio al candidato presidente Maurizio Mangialardi.
Coordinatore regionale della civica che riunisce anche Verdi e + Europa è Massimiliano Bianchini: "Abbiamo fatto una cosa direi abbastanza diversa e in un certo senso rivoluzionaria; se si pensa infatti che io sono di Macerata e lì ho fatto l'assessore per tantissimi anni sia al comune che in provincia, la presentazione si sarebbe potuta tenere più facilmente nel capoluogo di provincia. Volutamente invece si è scelto Camerino per una testimonianza di vicinanza a quelle terre che tra l'altro, esprimono candidati di grande risalto che abbiamo in lista;  fra tutti, l'ex sindaco storico di Serravalle di Chienti e nostro amico Venanzo Ronchetti che è punto di riferimento di tantissime persone, la manager dell'Università di Camerino Alessandra Zampetti, quindi, già da questi nomi, è evidente che la nostra non è una vicinanza costruita e artificiosa ma molto vera e reale. Personalmente- spiega ancora Massimiliano Bianchini- ho lavorato moltissimo con l'associazione ARCI nelle zone terremotate con le quali ho un rapporto profondo e, presentarci a Camerino, è un segnale che vogliamo dare. Siamo noi i primi e oggettivamente anche gli ultimi a farlo, dato che proprio questo venerdì  scade  la presentazione delle liste. Essere a Camerino per noi vuol dire testimoniare vicinanza e dire che è nostra intenzione non dimenticare mai;  siamo e saremo sempre presenti, ovviamente soprattutto coi nostri candidati e con una lista civica e che in tal senso ha profonde radici in primo luogo nella provincia di Macerata più che da altre parti.
"Rinasci Marche" in realtà è anche una lista che ha al suo interno un'area ambientalista e verde che, come in tutto il mondo dovrà prendere sempre di più il largo visto che i temi legati all'ambiente sono giustamente punto di riferimento di tantissime persone. Anzi, credo che l'Italia sia anche un po' in ritardo su questo, ma credo che, sia pure in ritardo,  arriveremo a capire l'importanza delle politiche ambientali. Perciò la nostra lista ha tanto da dire e tanti progetti: per noi la politica è progetto e penso che davvero potremmo dare un buon contributo". 
Oltre a Venanzo Ronchetti e Alessandra Zampetti fanno parte della compagine anche
Sandro Bisonni, consigliere regionale uscente vicepresidente della III Commissione Permanente: governo del territorio,ambiente e paesaggio, l'avvocato Francesco Acquaroli già candidato presidente della provincia e dal 2016 sindaco di Morrovalle, la civitanovese Sabrina Ercolanoni  che lavora nell'ambito naturalistico e ambientale, Giulia Messere,componente del direttivo provinciale di ARCI a Macerata.
"Una rosa di persone impegnate dunque civicamente e nel sociale, persone che presentiamo a Camerino volutamente perchè tutti i giorni lavorano da quelle parti".

Quanto all'accordo giallorosso tra Pd e M5S, Bianchini è dell'avviso che non vi sia ormai più tempo per raggiungere un'intesa. "E' un po' un dispiacere, non tanto per l'accordo o il mancato accordo in sè; il dispiacere è per come la politica talvolta mostri la sua improvvisazione. Credo che la base dei 5 stelle stia infatti diminuendo in maniera vertiginosa ogni giorno; mi pare che in realtà il  problema sia oggettivamente di orizzonte politico e che la situazione sia molto particolare . La loro piattaforma Rousseau ha detto che in realtà dovrebbero fare più accordi politici.  Poi però in queste regionali appaiono ancora  legati a vecchi schemi. Tuittavia- conclude Bianchini- è una faccenda che certamente quasi neanche ci riguarda;  a noi interessano le nostre attività, la nostra lista e la nostra progettazione. Quello che un po' stupisce​ è che​ si parli a metà agosto di questo, quando ci sono stati 5 anni per portare avanti queste attività. A me sembra che i 5 stelle abbiano dei problemi oggettivi: 5 consiglieri regionali se ne sono andati, il gruppo storico dei 5 stelle di Jesi dice cose molto diverse. Rispetto il dibattito interno, ma sinceramente non capisco molto l'orizzonte politico
".

c.c.























































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































































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