Si dilatano i tempi per la costruzione della nuova scuola “Dante Alighieri” a Fiuminata. Il cantiere per la demolizione e la ricostruzione dell’istituto scolastico va avanti - le fondazioni sono ormai ultimate - ma ha accumulato qualche ritardo durante gli ultimi mesi. Nel frattempo il comune è al lavoro per l’acquisizione dell’area antistante la scuola, con l’obiettivo di realizzare un parcheggio. Un percorso lungo, però, quello che porta alla nascita di quest’opera collaterale. 

Settecentomila euro - questa la somma stanziata dalla struttura commissariale guidata da Giovanni Legnini - per la realizzazione dell’area di sosta. L’iter prevede dapprima l’acquisto del terreno da parte dell’amministrazione comunale, poi la realizzazione di una variante al piano regolatore per cambiarne la destinazione d’uso. Solo a questo punto potranno cominciare le fasi progettuali e in seguito quelle operative. Tempi considerevoli, che porteranno presumibilmente all’avvio dei lavori in concomitanza con la consegna della scuola. Ne ha parlato il sindaco, Vincenzo Felicioli, la cui priorità resta quella di «consegnare quanto prima la struttura scolastica agli alunni - sottolinea -. Sarà difficile riuscire a recuperare il tempo perduto, ma il ritmo dei lavori ci lascia ben sperare nello scongiurare altri ritardi. Le nostre aspettative sono quelle di riuscire a traslocare da Villa Felicioli (l’edificio di proprietà comunale che in questo momento ospita le aule, ndr) prima della fine dell’anno scolastico appena cominciato. Per quanto riguarda la realizzazione del parcheggio - prosegue il sindaco -, le tempistiche non potranno essere parallele a quelle del cantiere della scuola. L’acquisizione dell’area e la variante al piano regolatore per cambiare la destinazione d’uso del terreno impongono attese più lunghe. Ottimisticamente speriamo di poter far partire i lavori in concomitanza con la consegna della nuova scuola».

l.c.
Nasce il Consorzio Alte Valli del Potenza e dello Scarzito, un consorzio turistico tra i comuni di Fiuminata, Pioraco e Sefro. Si tratta di un nuovo stimolo a ragionare per territorio, abbandonando ogni sterile campanilismo.

Questo quanto scaturito dall’assemblea che si è tenuta a Pioraco, presentiPietro Tapanelli, sindaco di Sefro e Presidente dell’Assemblea Consorzio.Marta Pierozzi, consigliere comunale di Sefro,Vincenzo Felicioli, sindaco di Fiuminata,Marco Grandoni, consigliere comunale di Fiuminata,Matteo Cicconi, sindaco di Pioraco con il suo vice Luca Gagliardi.

L’assemblea ha eletto il Consiglio di Amministrazione del Consorzio che risulta così composto: Alessandro Mannelli (Presidente), Deborah Biordi e Giulio Cotechini. Direttore del Consorzio Maria Pia Melonari.

“Un sogno che si realizza – ha dichiarato il sindaco di Fiuminata Vincenzo Felicioli – e per questo voglio ringraziare gli altri due colleghi sindaci che mi hanno seguito su questa strada. Il territorio deve essere compatto e insieme potremo mettere a disposizione del turismo di ogni genere una terra che ha caratteristiche peculiari. Possiamo, così, offrire un pacchetto, dalla montagna al mare, che poche altre terre possono vantare. Questo non è un punto di arrivo, ma di partenza aspettando che altri comuni si uniscano a noi”.

“Il territorio forse è ancora più pronto di noi amministratori – il parere del primo cittadino di Pioraco Matteo Cicconi – Si tratta di un primo passo, che deve portarci ad aprire all’Alta valle del Potenza, dell’Esino, dello Scarzito e mettere insieme le nostre ricchezze e le nostre potenzialità per creare proposte sempre più attrattive per i turisti che provengono da fuori, ma anche per migliorare i servizi per i nostri cittadini che, purtroppo, sono sempre di meno”.

A chiudere il cerchio il sindaco di Sefro Pietro Tapanelli: “Siamo riusciti a concretizzare questo progetto che da anni è sul tappeto anche a livello giuridico e amministrativo, creando la base su cui lavorare. Ora abbiamo uno strumento per poter lavorare e far sì che si sviluppino anche le professionalità del settore culturale, turistico, naturalistico che da un lato possono creare posti di lavoro e dall’altro alimentare l’appetibilità del nostro territorio”.

f.u.





L'approvazione del bilancio uno dei punti fondamentali dell'ultimo consiglio comunale di Fiuminata. In linea con gli anni precedenti, l'amministrazione Felicioli lascia invariate tutte le tariffe. La razionalizzazione delle risorse presenti ha consentito di evitare ogni aumento tariffario dell'Imu, della Tari e dell'addizionale Irpef comunale.
"È questo un motivo di soddisfazione - afferma il sindaco Vincenzo Felicioli-; lo è  soprattutto in un periodo difficile e per certi versi drammatico che tutti i cittadini e le attività stanno attraversando, a seguito del terremoto e in particolare di questa epidemia che sembra non voglia assolutamente mollare. Fattori che dunque incidono sia sulla salute, sia sugli aspetti economici delle comunità. A questa soddisfazione si aggiunge tuttavia anche una preoccupazione che non posso fare a meno di esternare- continua Felicioli-. A turbarci è il fatto che l'ammnistrazione è destinataria di una sentenza esecutiva da parte della Cassazione per una causa iniziata addirittura negli anni '70 che impone di liquidare agli eredi di colui che  a quei tempi entrò in contrapposizione con l'amministrazione di allora e a quelle che poi si sono succedute, una cifra per questa comunità molto molto elevata, tra l'altro aumentata da una ulteriore ed elevata cifra che dovrebbe essere devoluta all'abbattimento di un  fabbricato che è stato considerato abusivo e quindi non può essere mantenuto in sede. Due cifre che sommate insieme pesano in maniera molto forte e- spiega il sindaco di Fiuminata- talmente importanti che per il futuro di una comunità come la nostraprobabilmente provocherebbero gravissimi problemi di bilancio, tanto da dover rischiare una procedura di dissesto. Stiamo  cercando di trovare un accordo che innanzitutto possa essere di soddisfazione dei destinatari della sentenza perché è pacifico che le sentenze vanno poi eseguite ma che nel contempo possa in qualche maniera riuscire ad evitare gravissimi problemi per i bilanci futuri che una procedura di dissesto verrebbe a provocare in una comunità come la nostra e  soprattutto ad un periodo come questo. Dover arrivare ad esborsare cifre così consistenti - conclude Felicioli- potrebbe impedire al comune e alle amministrazioni comunali che poi si succederanno nel tempo, di partecipare a tutti quei bandi che a seguito di questa epidemia potrebbero essere supportati da fondi europei". 

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