L'auditorium Benedetto XIII dell'Università di Camerino ha ospitato la presentazione della seconda edizione  di "Musica per il lavoro", bando della Regione Marche, dedicato ai "percorsi formativi nell'ambito della musica popolare".
Significativa e piena di positiva energia l'intera mattinata che ha visto la partecipazione e l'intervento dell'assessore regionale all'istruzione e alla Formazione Loretta Bravi, del Maestro Giulio Rapetti in arte Mogol, dell'assessore  regionale Angelo Sciapichetti, del rettore di Unicam Claudio Pettinari, del sindaco di Camerino Sandro Sborgia e dell'Arcivescovo Mons. Francesco Massara. L’ affollata platea di centinaia di studenti delle classe quarte e quinte degli istituti d'Istruzione superiore " Don Pocognoni", "E.Divini", G. Antinori e "Costanza Varano " di Matelica , San Severino e Camerino, ha potuto testare la bravura dei giovani che hanno già beneficiato del percorso formativo della prima edizione del Bando, finanziato dalla Regione e svoltosi al Centro Europeo di Toscolano fondato e diretto dal Maestro Mogol.
Il primo ad essere stato selezionato  è stato infatti lo scorso anno proprio il progetto del CET, consentendo la formazione di 16 giovani talenti che si sono esibiti nel corso dell'evento. 
Anche per l’anno 2020,  per un importo complessivo di 50.000 euro risorse finanziarie regionali sono state stanziate quali misure di accompagnamento formativo nell’ambito della musica popolare. Il Bando della Regione Marche, oltre a valorizzare la cultura e la musica ha nel contempo la finalità di dare a giovani dai 18 ai 36 anni residenti nelle Marche l’opportunità di perfezionare le proprie competenze nel campo musicale attraverso un percorso mirato volto ad intraprendere o perfezionare la carriera artistica e diventare poi nuovi professionisti della musica popolare, come autori di testi, compositori, interpreti.  
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“ In genere viene presentata la musica come passione o forma di divertimento personale – ha detto l’assessore regionale Loretta Bravi- invece dietro al mondo della musica c’è tutta una complessa organizzazione e dunque anche opportunità di lavoro. Riteniamo che questo investimento a favore dei giovani sia importante anche per insegnare loro che ogni cosa che facciamo deve essere motivata e guidata. Con questo Bando, ho voluto aiutare i marchigiani giovani a tirare fuori quello che hanno dentro di grandioso. Lo abbiamo visto già col progetto che si è concluso lo scorso anno e per il quale il Maestro Mogol mi ha detto che delle 60 domande pervenute non riusciva ad arrivare a 15 per la bravura dei ragazzi e questo, dice la qualità. Al contempo la volontà è quella di accompagnarli come adulti autorevoli, capaci di presentare un qualcosa che viene dalla loro creatività”. Visto il successo della prima edizione, la Regione Marche ha deciso di lanciare nuovamente il bando con la pubblicazione dell'avviso pubblico per la presentazione delle proposte da parte di soggetti pubblici e/o privati, accreditati per la formazione. I progetti potranno pervenire fino al 2 marzo, dopodichè l'avviso sarà aperto alle domande dei giovani.
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“Con il Centro Europeo di Toscolano- ha dichiarato Mogol- ho creduto di dare qualcosa in cambio agli italiani che tanto mi avevano dato. Per le soddisfazioni che ho avute, 28 anni fa ho creato questa scuola che ha diplomato oltre 2800 ragazzi. Le gratificazioni sono state numerose- ha continuato – Sono stato a Boston ad insegnare alla Harvard University e alla prestigiosa Berkley School, ricevendo complimenti per i nostri sistemi didattici. Ora noi stiamo lavorando per fare un grande spettacolo televisivo con le canzoni che nell’arco di 28 anni sono nate al CET e, sarà una rivoluzione”.
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Fra le 12 canzoni dello spettacolo ci sarà anche quella di Max, uno dei giovani che hanno partecipato al percorso grazie al bando finanziato dalla Regione Marche, esibitosi questa mattina al Benedetto XIII. A nome di tutti i ragazzi protagonisti della bellissima esperienza, Mogol ha poi ringraziato la Regione Marche e l’assessore Bravi:
“Non è vero che certa gente nasce con il talento e certa no- ha aggiunto il famosissimo autore-. Noi nasciamo tutti con un talento latente e questo vuol dire che dobbiamo coltivarlo. Ma se lo coltiviamo possiamo produrre qualcosa di inimmaginabile. Tutto sta nel lavorare e nel conquistare l’automatismo, cioè la possibilità di pensare di lavorare grazie a quella parte di cultura e di conoscenze che è entrata nel nostro cervello e che agisce in diretta, senza pensare. Un esempio è in chi guida una macchina che può parlare con una persona, essere molto interessato al discorso e contemporaneamente tenere la strada. Un’altra cosa che abbiamo tutti è la possibilità di scrivere sotto dettatura senza pensare a quello che scriviamo e questa capacità noi la possiamo conquistare in tutte le arti, lavorando con grandi maestri. Sono d’accordo con Einstein nel dire che sono necessarie 10 mila ore –ha concluso Mogol rivolgendosi ai giovani- Sappiate comunque che ovunque vi applichiate con tanta passione e con grandi maestri potrete diventare dei grandi artisti “.
C.C.
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Volontà unanime di collaborare, in sintonia tra le diverse parti. E’ quanto è emerso a Camerino dall’assemblea/ dibattito molto partecipata che sulla scia dell’hashtag Io non urlo lanciato dal comune camerte in collaborazione con Università, associazioni e diversi locali dei quartieri cittadini si è proposta come iniziativa per sensibilizzare contro gli schiamazzi notturni, ridurre al minimo i disagi che possono essere provocati ai cittadini residenti nelle zone più frequentate, in occasione degli eventi del giovedì universitario che muovono tanti giovani e studenti, oltre che fortificare ulteriormente il legame tra comunità studentesca e cittadina.
Nell’aula conferenze del Rettorato sono intervenuti il sindaco Sandro Sborgia il Pro Rettore  Luciano Barboni e il rappresentante degli studenti Unicam Riccardo Cellocco, il legale rappresentante degli esercizi commerciali Jacopo Maria Casaroli  e il Consigliere comunale alle politiche giovanili Riccardo Pennesi.

“L’ esito complessivo è stato indubbiamente positivo – commenta Riccardo Pennesi-. Speriamo che questo possa produrre tranquillità e armonia tra tutti. La cittadinanza e gli studenti hanno risposto bene e, grazie alla collaborazione con tutte le associazioni siamo riusciti a creare un'atmosfera di tranquillità, quiete e soprattutto di collaborazione. Dal momento di dialogo sono venuti fuori diversi nuovi spunti da intraprendere sia nel futuro che durante questo progetto. Contributi sicuramente interessanti e volti a rafforzare uno spirito costruttivo e collaborativo tra cittadinanza, comunità studentesca e le diverse realtà coinvolte. E’ la prima volta che avviene questo tipo di discussione aperta che comunque ha condotto a diverse soluzioni che permettano di continuare a divertirsi rispettando gli altri”. Presentata anche una cartellonistica volta a richiamare l’attenzione verso un atteggiamento responsabile e di rispetto già a partire dalla serata del primo giovedi universitario, mentre i gestori dei locali si sono impegnati ad ottimizzare la collaborazione con il servizio di sicurezza notturna e a provvedere per la pulizia degli spazi antistanti le attività coinvolte. Positiva anche la risposta e la discussione da parte dei cittadini.
“Finalità prioritaria dell’assemblea era proprio quella di ascoltare il loro punto di vista e - conclude il consigliere Riccardo Pennesi-, il dialogo è stato molto democratico tra tutti. Al termine dell’incontro si sono raggiunte delle proposte condivise, pronte per essere attuate. Partiremo con tre serate universitarie che verranno fatte nei vari locali della località LeMosse e in seguito gli eventi potranno essere spalmati su tutti i quartieri e locali di Camerino per dare la possibilità a tutti, di divertirsi rispettando gli altri. Per quanto riguarda le serate da organizzare in futuro, saranno sempre a sorpresa e verranno organizzate dai vari locali, sempre in collaborazione con tutte le associazioni studentesche”.

Carla Campetella
A Muccia, presentato  il nuovo progetto di solidarietà che porterà alla costruzione di una struttura polifunzionale nell'area individuata della località Maddalena. Il progetto, redatto dai docenti della Scuola di Architettura e Design “ E. Vittoria” dell’Università di Camerino coordinati  dal direttore Giuseppe Losco, è in grado di rispondere all'eventualità di situazioni di emergenza e ad altri servizi utili alla popolazione.
Un gesto che dunque porta con sè la valenza di un esempio pionieristico a livello internazionale e la straordinaria testimonianza di un abbraccio 
solidale a favore delle comunità colpite dal sisma. Convinto il forte spirito unitario alla base di tutta l'operazione, il cui obiettivo è quello di far ritrovare fiducia e speranza ad uno dei centri più colpiti dal dramma del terremoto e con il numero più alto di sfollati dell'intero cratere sismico.
Un concreto segnale di speranza che ha potuto prender vita grazie ad una grande rete sinergica  tra le parti sociali datoriali e Sindacali del settore dell’edilizia, con il coordinamento delle Casse edili del sistema. L'attivazione di una raccolta fondi, per il tramite della CNCE- Commissione Nazionale paritetica delle Casse Edili e col coinvolgimento delle sigle sindacali di categoria Cgil, Feneal Uil, Filca Cisl, ANCE ( Associazione Nazionale Costruttori edili) Cna Costruzioni e Anaepa Confartigianato edilizia, ha fatto sì che i contributi fossero donati per la realizzazione della struttura 
Costruire il futuro da protagonisti, il motto di tutta l'operazione, illustrata nella sala grande dell'Eremo del Beato Rizzerioalla presenza dei rappresentanti delle varie sigle sindacali di categoria e delle Casse edili del sistema. All'incontro, moderato dal responsabile provinciale Fillea Cgil Massimo De Luca,  sono intervenuti il prefetto di Macerata Iolanda Rolli e il rettore di Unicam Claudio Pettinari. A illustrare i passi della progettazione e i suoi dettagli, sono stati gli  architetti Giuseppe Losco e Andrea Lupacchini della Scuola di Architettura di Unicam

"Giornata significativa- ha esordito Massimo De LucaA distanza di soli due anni e mezzo, tra lavoratori edili e parti sociali e sindacali di CGIL Cisl e Uil, abbiamo dimostrato tutti insieme che mettere in piedi un sogno era possibile. Il lavoro dei professori dell'Università di Camerino ha portato alla creazione di ciò che noi sognavano e che potrà essere toccato con mano. Dietro a tutto questo, che magari può essere un esempio per tanti altri, c'è la solidarietà di più di 100 Casse italiane. Ridare speranza a questi territori, è per noi la strada giusta".
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A fare gli onori di casa, il sindaco Mario Baroni che ha tracciato i passi attraverso i quali si è potuti approdare al progetto che, una volta realizzato, sarà funzionale a tanti impieghi, ivi compresa la possibilità di ospitare mostre ed eventi di promozione delle produzioni locali per un risveglio dell'economia di tutto il territorio

"L'andare avanti e il guardare in prospettiva è quello che condividiamo in tanti- ha detto il rettore Claudio Pettinari- Nell' immediatezza del sisma molti di noi hanno stretto contatti con le associazioni qui presenti. Ci chiedevano come poter essere utili: servivano strutture e io dissi subito che, per ipotizzare questi spazi che ci servivano,  bisognava partire da come avevamo risolte le Emergenze. A Camerino ad esempio, nelle ore successive al dramma, erano stati messi a disposizione della comunità e degli studenti, i palazzetti e i centri sportivi. Non avevamo bisogno di tendoni, ma di strutture stabili e all'occorrenza sfruttabili per eventuali situazioni d'emergenza, oltre che poter assolvere a funzioni di servizio pubblico o per altri scopi associativi. In un secondo tempo- ha aggiunto Pettinari-  all'Università è stato anche chiesto il supporto per la progettazione di numerosi spazi e, ben volentieri, abbiamo messo in campo le nostre conoscenze a servizio dei problemi.  Ill forte senso di appartenenza  a questi luoghi, seppure nella carenza di risorse che lo Stato riserva agli atenei, ci ha spinti fin da subito ad affrontare un cammino fatto insieme, per rispondere alle richieste della società. L'Università di Camerino si sente e si sentirà sempre parte di un territorio".
 
Il progetto che ha visto in campo la Scuola di Architettura di Unicam, è il quarto realizzato sul territorio, sfruttando le tecnologie e i materiali più innovativi a favore delle comunità. Già realizzati il Sottocorte Village, la scuola d'infanzia di Pieve Torina, la nuova Residenza per anziani "Casa Amica" che sorgerà nel quartiere Vallicelle a Camerino . 
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Dell'intervento, messo in campo in sintonia con le Casse edili  e con la finalità di dare una risposta alle zone colpite dal sisma in termini mutualistici e solidaristici, ha parlato il vicepresidente CNCE Antonio di Franco: "In 
 carenza di interventi pubblici statali, le Casse hanno messo a disposizione questo progetto localizzato in 5 territori.
Il primo che realizziamo è a Muccia ma analoghe strutture verranno realizzate anche ad Acquasanta Terme, Preci, Città Ducale e Teramo. Un progetto virtuoso che ci fa guardare avanti con grande speranza e che racchiude un grande valore di fondo: un
 contributo dato da tutti i lavoratori delle imprese del sistema, in collaborazione con Unicam. Credo che questa sia la parte bella del nostro Paese. Adesso, è nostro desiderio che questa possibilita di ricreare comunità, avvenga nel più breve tempo possibile".
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La parola è passata quindi al prof. Giuseppe Losco,direttore della Scuola di Architettura e Design " E. Vittoria" di Unicam.
Nel raccontare degli inizi del progetto, il prof. Losco ha evidenziato il grande lavoro di studio necessario a conciliare l'insieme delle richieste funzionali, alle quali avrebbe dovuto rispondere la struttura da replicare identica in diversi territori e, per diverse esigenze. In risalto l'impatto visivo dell'intero complesso, capace di rappresentare il momento storico che le popolazioni hanno vissuto e di guardare in avanti. A Maddalena di Muccia il complesso polifunzionale sorgerà su un'area comunale di 3300 metri quadrati, di fronte alla sede della Distilleria Varnelli. La superfice del complesso è di 300 metri quadrati, suscettibili di essere successivamente ampliati grazie alla particolare conformazione dell'edificio che, in modo separato, sarà in grado di rispondere a più esigenze di servizio sia dall'interno che dall'esterno. Due spazi sono fruibili come ambulatori medici dall'interno oltre che fungere da poliambulatorio con ingresso esterno.  
"La nostra responsabilità è stata doppia - ha sottolineato  Andrea Lupacchini di Unicam, artefice della progettazione- Abbiamo reagito con ricerca, sperimentazione e ricerca applicata, costruendo qualcosa che a livello internazionale non esistesse e mettendo a servizio il nostro lavoro da ricercatori". 
 

Tanti i particolari che si sono dovuti curare, tenendo in conto che ,nell'eventualità di un servizio della struttura in caso di calamità, l'attenzione debba focalizzarsi anche sull'aspetto psicologico delle persone ospiti e, le valutazioni hanno riguardato anche la privacy. Si è poi voluto che la struttura fosse un segnale fortemente visibile e, oltre alla plusvalenza di spazio multifunzionale e per le emergenze, restituisse l'immagine di una sorta di scultura  monumento.
"Terzo fattore che non potevamo non valutare- ha detto Lupacchini- quello della 'memoria'. Il suo profilo molto articolato, ricorda infatti i picchi delle scosse più forti dei due terremoti del 2016 e i metri quadrati della struttura richiamano il numero delle vittime. Un progetto scultoreo che dunque, partendo dalla forma di tanti triangoli, realizza uno skiline che ricorda il sismogrago. Ricordare l'evento, come punto per ripartire". 

Di semplice costruzione tutta la struttura, la cui progettazione ha guardato anche all'ottimizzazione di una realizzazione capace di progredire spedita nelle operazioni di cantiere e nella stessa produzione dei pezzi prefabbricati che richiederanno solo di essere assemblati, con abbattimento dei costi, velocità  di esecuzione e assoluta qualità. 
Affidata al Prefetto Iolanda Rolli  la conclusione dell'incontro: "Sono mesi che stiamo lavorando con tutti voi protagonisti per cercare di ricostruire un modello di legalità ma anche un modello rapido per avere una ricostruzione organizzata. E' importante- ha detto il Prefetto - sapere dove vogliamo andare ed è importante mettere insieme le forze. E' quello che stiamo provando a fare e che stiamo riusceno a fare. Se si riesce a fare squadra, se si riesce ad unire le competenze ele capacità, si riesce ad andare avanti più facilmente. Quello di oggi è un bellissimo esempio della capacità di lavorare insieme. Grazie all'ente bilaterale e a tutti gli enti bilaterali nazionali per  la disponibilità che c'è stata per questo territorio e, complimenti all'università di Camerino che è sempre vicina a tutti noi in tanti progetti".

Carla Campetella

*******servizio di approfondimento nel prossimo numero di Appennino Camerte

  concept struttura Muccia 





A Camerino, va avanti secondo la prevista tabella di marcia, la realizzazione di un’ala del nuovo campus universitario di Unicam che ospiterà gli alloggi per gli studenti dell’Ateneo, Presentato nel giugno 2019 il progetto di costruzione è frutto di un’adozione oltreoceano, attivatasi e resa possibile grazie all’impegno del Governo del Canada e della Croce Rossa Canadese, che hanno voluto dare il loro concreto supporto. Una folta delegazione canadese aveva partecipato all’incontro che si era tenuto all’università.

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E giorno dopo giorno, sta prendendo sempre più forma la struttura che permetterà l’ampliamento degli alloggi disponibili nell’area Campus. Soddisfazione è stata espressa dal presidente della sezione Croce Rossa di Camerino Gianfranco Broglia.
“Tutto sta procedendo come previsto- afferma Broglia -. Il bel tempo ci permette di andare avanti senza intoppi con i lavori. Entro il mese di marzo ci auguriamo che la struttura possa essere inaugurata. Un bellissimo gesto da parte dello Stato del Canada e della Croce Rossa Canadese che ha raccolto i fondi necessari. Siamo rimasti veramente colpiti dalla solidarietà di questa nazione che ci è stata molto vicina, adoperandosi per favorire le nostre richieste e per raccogliere un aiuto economico davvero importante sia per Camerino che per Muccia”.
Nel paese di Muccia duramente colpito dal sisma, Croce Rossa e Governo Canadese, oltre all’’impegno della comunità italo-canadese e in collaborazione con l’Associazione Nazionale Magistrati, renderanno concreto il progetto del Centro Polifunzionale, all’interno del quale verranno ospitati una biblioteca, una sala conferenze e spazi dedicati alle attività dei cittadini. Presso la struttura  sarà presente anche un presidio della Croce Rossa, attrezzato per rispondere alle esigenze sanitarie e a eventuali emergenze. 
C.C.
L'architetto Mario Cucinella in collaborazione con Ascolto Attivo è tornato nella città ducale per continuare il percorso avviato dal progetto WSR Camerino con il supporto del Comune di Camerino, UNICAM e Arcidiocesi di Camerino - S. Severino Marche.
Giornata di workshop oggi tra gli architetti dello studio MCA, con la partecipazione del sindaco Sandro Sborgia e di alcuni Consiglieri dell'amministrazione. Presenti anche il rettore di Unicam Claudio Pettinari e rappresentanti dell'Arcidiocesi.
Lincontro con larchittto Cucinella
Nel corso dell'incontro, Mario Cucinella ha illustrato uno studio sullo stato delle trasformazioni che ha subìto la città negli ultimi tre anni e sulle opportunità della ricostruzione. Un lavoro che l'architetto ha deciso di restituire alla città di Camerino, programmando una serie di soluzioni sulla base dei diversi incontri avvenuti nei mesi scorsi con l'amministrazione e l'Università, volti ad aggiornare la prima fase di stesura improntata nei mesi immediatamente successivi al terremoto, con la volontà di trovare insieme dei presupposti per ripartire, nonostante il territorio abbia nel frattempo subito modifiche.
Negli anni del post sisma, la città di Camerino ha registrato lo sviluppo di una nuova centralità urbana di servizi e di residenze ai piedi del centro storico, interventi definiti come “temporanei”  ma che, ad oggi, hanno segnato in modo irreversibile il paesaggio e cambiato le stesse abitudini di vita della comunità. A partire da queste condizioni, risulta però evidente che il centro storico debba rimanere protagonista anche come luogo attivatore di un intervento strategico nella città: il suo “ripopolamento”, per il progetto WSR Camerino, rappresenta l’occasione  di ripartire.

"È stato un incontro molto interessante - ha detto Luca Marassi, Capogruppo di maggioranza e consigliere con delega alla ricostruzione –. Un'opportunità unica per continuare a progettare il futuro insieme alle altre principali istituzioni della città. Soltanto un lavoro in sinergia e coesione d’intenti tra i pilastri del territorio sarà infatti in grado di dare vita ad opportunità reali e positive per la Ricostruzione e lo sviluppo. Tutto va naturalmente considerato con grande attenzione, ma da parte dell'Architetto c'è massima collaborazione ". Riparte dunque una nuova fase progettuale sulla base del confronto con le dinamiche ad oggi in atto nella città e che dovrà inevitabilmente proseguire grazie al coinvolgimento attivo dei cittadini.
L’Istituto di Geofisica e Vulcanologia – INGV ha una nuova sede all'Università di Camerino. Nel Polo di Geologia di Unicam, inaugurati gli spazi  destinati ad ospitare la nuova realtà che contribuisce a rafforzare e istituzionalizzare una già stretta collaborazione tra l'ateneo di Camerino e l'ente di ricerca nazionale.
Nel novembre scorso l'approvazione da parte dei Consigli di Amministrazione dei due enti che oggi arrivano a concretizzare un passo fondamentale da cogliere come segnale propulsivo alla  crescita della prima industria del sapere e della formazione a favore dell'intero territorio e della previsione e prevenzione regionale nel settore della protezione civile.
Una soddisfazione chiaramente espressa nel suo intervento dallo stesso rettore  Claudio Pettinari, protagonista insieme al Presidente INGV  Carlo Doglioni e al direttore della sede Emanuele Tondi, del taglio del nastro dei nuovi locali, presenti  il sindaco di Camerino Sandro Sborgia e il Presidente della Regione Marche Luca Ceriscioli. Alla cerimonia sono intervenuti anche l'assessore regionale alla Protezione civile Angelo Sciapichetti e il responsabile del Dipartimento Marche Davide Piccinini. In sala anche il Commissario Straordinario per la Ricostruzione Piero Farabollini, geologo e docente della Scuola di Tecnologie Unicam.
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 Ricerca di qualità e fondamentale collaborazione sono stati sottolineati nel suo intervento dal rettore Claudio Pettinari: "Da soli non si va da nessuna parte  e dunque la collaborazione con enti, università ed eccellenze come INGV, è qualcosa a cui abbiamo sempre mirato. Fin da subito, abbiamo cominciato a mettere dentro questo obiettivo i contenuti necessari per arrivare ad una concretezza. Di queste attività, delle quali ringrazio tutte le istituzioni per il supporto, beneficeranno non solo ricercatori e studenti di Unicam ma sicuramente tutto il territorio. Un monitoraggio sempre più attento e una ricerca sempre più qualificata- ha aggiunto - potranno consentire chiaramente, non che le catastrofi non avvengano, ma di certo mitigare i rischi e prevenire alcune delle situazioni di disagio che tutti noi abbiamo vissuto. Credo che insieme ad INGV potremo riuscire ad elaborare strategie e scrivere su carta delle linee guida importanti affinchè, nell'evenienza di calamità naturali, queste possano produrre minore impatto e disagio per le comunità. C'è bisogno di buone pratiche, di correttezza e onestà intellettuale, ma c'è bisogno anche di fare le cose come vanno fatte, costruendo dove si può e, fare di tutto perchè i rischi diminuiscano e portino sempre inferiori disagi. Interessa a tutti: c'è dietro la salute e la vita delle persone e poi, c'è dietro un ateneo che sta mettendo l'anima per guardare oltre e al futuro". 
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I saluti istituzionali nell'aula magna del Polo di Geologia, sono poi proseguiti con l'intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia il quale ha portato l'accento su una università considerata vero gioiello di tutto il territorio e che conferma il suo ruolo da protagonista nel campo delle ricerche scientifiche, anche con questo ulteriore tassello di una collaborazione prestigiosa: " Camerino luogo di studio, luogo di ricerca e di prevenzione- ha detto Sborgia-. Prevenzione significa anche conoscere come intervenire in caso di calamità. E questo significa salvare vite umane per cui non posso che esprimere soddisfazione nell'essere qui a rappresentare una città il cui cuore è costituito dall'ateneo e le esperienze che in esso possono essere sviluppate, a servizio non della sola nostra comunità ma di tutta la nazione e degli altri Paesi che ne vorranno usufruire". Il primo cittadino si è detto orgoglioso di essere parte della comunità camerte, che ha nell'università il suo centro di riferimento, anche per uno studio così prestigioso portato avanti insieme a INGV.
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L'inaugurazione della sede ad Unicam" elemento di crescita " secondo il presidente della Regione Ceriscioli, che lo ha definito punto più elevato, in riferimento alle politiche che vengono intraprese, il cui valore è da cogliere sia nella parte accademica che amministrativa.  
" C'è poi il valore aggiunto di un'attività scientifica che viene fatta sul territorio e- ha detto Ceriscioli- un altro valore aggiunto, è l'opportunità della regione di confrontarci con altre competenze che vanno ad arricchire la forte struttura della conoscenza, in particolare della nostra Regione. Quasi un paradosso avere quattro università di prestigio e non avere sul territorio queste presenze- ha continuato il Governatore-. Elemento di novità dunque per noi di fondamentale importanza e sul quale, intendiamo collaborare, investire e crescere assieme. E' l'inizio di un lungo e fruttuoso lavoro da fare tutti insieme".
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A spiegare la motivazione di una sede di INGV all'università di Camerino è stato il presidente Carlo Doglioni, ricordando che l'ateneo è uno tra i più antichi d'Italia, e la sua Scuola di Bioscienze una tra le più qualificate. " Camerino tra le città che hanno maggiormente subito gli effetti devastanti anche dell'ultimo terremoto e la stessa Regione Marche è una delle terre più esposte non solo al rischio sismico, ma anche idro-geologico. La possibilità di lavorare dal punto di vista della ricerca e formazione- ha sottolineato Doglioni- è un'occasione troppo importante e che INGV non poteva perdere.
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E' per questo motivo che INGV ha deciso di rafforzare il proprio impegno nella Regione Marche e, alla sede di Ancona dove si fa ricerca e si attuano soprattutto le parti operative della rete sismica nazionale, aggiungiamo oggi la sede di Camerino. Da qui, lo sviluppo di una parte complementare che è quella di formazione, con dottorati e tesi di laurea, per studenti che siano interessati allo studio dei rischi naturali e delle risorse naturali. E anche se in zona non ci sono vulcani, la sede di Camerino contribuisce agli studi anche nel settore vulcanologico. Con gli altri partner del Consorzio Redi il contributo è anche per gli studi finalizzati ai rischi naturali ad ampio spettro e in tutte le loro sfaccettature anche di tipo socio economico. Un'opportunità che dunque ci permetterà di crescere".  
 
Sono seguiti  gli interventi di Emanuele Tondi, docente della Sezione di Geologia e Direttore della sede INGV di Unicam, del Direttore della Scuola di Scienze e Tecnologie di Unicam David Vitali  e del Dirigente del Servizio Protezione Civile della Regione Marche David Piccinini. A concludere gli interventi prima dell'inaugurazione della sede il numeroso pubblico in sala ha ascoltato l'interessante lectio del prof. Carlo Doglioni sul tema "Terremoti: VALE la pena studiarli", in cui l'acronimo VALE, sta per
Vita, Abitazioni, Libertà, Economia. Condividere insieme i problemi naturali, rischi e risorse, anche a livello europeo è di fondamentale importanza.
"Il Consorzio REDI, di cui l'università di Camerino è il principale referente insieme a INGv e altri partner-
ha concluso il presidente di INGV- ha una missione: studiare i rischi naturali, proprio per cominciare ad avere un rapporto diverso con la natura".

La Sede camerte di INGV che prevede anche il dislocamento presso Unicam del personale dell’ente di ricerca, svolgerà attività di studio e di supporto alla didattica mediante la condivisione di laboratori e strumentazioni. Disporrà, inoltre, di un budget annuale per il finanziamento di borse di dottorato, assegni di ricerca e tecnici laureati aggiuntivi, ovvero spese relative alle collaborazioni scientifiche dei due Enti.
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Nuovi successi per l'università di Camerino, risultata vincitrice di una delle cinque borse di studio messe a disposizione dalla Fondazione Intesa Sanpaolo Onlus, nell’ambito dell'iniziativa "Dottorati e progetti di ricerca in materie umanistiche". Candidati alla terza edizione erano cinquantasei progetti  provenienti da 25 università italiane.

 “Leadership culturale per lo sviluppo rurale”  il progetto risultato vincitore e presentato da Lucia Ruggeri, docente della Scuola di Giurisprudenza, nell’ambito del dottorato di ricerca su “Il diritto civile nella legalità costituzionale”.

Grazie al finanziamento, la dottoranda Karina Zabrodina svolgerà uno studio sulla regolamentazione post-sisma e sulla rivitalizzazione delle zone colpite dal terremoto. L' approccio multidisciplinare è teso ad analizzare possibili direttrici di sviluppo promuovendo l’uso della cosiddetta leadership culturale.
delegazione UNICAM
La dott.ssa Zabrodina (nella foto sopra ) fruirà di periodi di formazione in Giappone in un centro di eccellenza quale è la Toyo University di Tokyo, con la quale la Scuola di Giurisprudenza di Unicam ha già attiva una proficua collaborazione.

Alla cerimonia tenutasi ieri a Milano era presente anche il rettore Claudio Pettinari, ospite della manifestazione unitamente al team di ricerca camerte.

“A nome dell’intera comunità universitaria – ha sottolineato il rettore Pettinari – mi congratulo con la prof.ssa Ruggeri e con il suo gruppo di ricerca per aver ottenuto questo importante risultato, volto alla formazione di giovani ricercatori, con una potenziale ricaduta sullo sviluppo del nostro territorio”.
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Nuovo successo per la ricerca di Unicam. Grazie alla sensazionale scoperta fatta dal gruppo di studio dell’Università di Camerino coordinato dal prof. Roberto Ciccocioppo, può prospettarsi una strategia innovativa nella battaglia per smettere di fumare .
Il gruppo di ricerca della Scuola di Scienze del Farmaco e dei Prodotti della Salute di Unicam, composto dalla dr.ssa Esi Domi e dal prof. Massimo Ubaldi e da colleghi dell’Università di Bologna, della svedese Linköping University e dell’azienda statunitense Omeros Corporation, è arrivato a dimostrare che un farmaco comunemente usato per trattare il diabete di tipo 2, abolisce i segni caratteristici dell’astinenza da nicotina. Lo studio è stato appena pubblicato dalla prestigiosa rivista internazionale Journal of Neurosciences. 
Chi tenta di smettere di fumare, subisce diversi effetti collaterali provocati dall’astinenza da nicotina: aumento dell'appetito, irrequietezza, ansia, irritabilità e depressione, sintomi spiacevoli che scoraggiano la maggior parte dei fumatori pur motivati a smetterla con le sigarette.

“Con il nostro lavoro di ricerca – sottolinea il prof. Massimo Ubaldi – abbiamo dimostrato che le iniezioni dirette di pioglitazone nell’area cerebrale dell'ippocampo di topi, hanno ridotto i segni di astinenza fisica da nicotina, inclusi i tremori. L'iniezione di pioglitazone in un'altra area, l'amigdala, ha invece migliorato i sintomi dell’ansia associati alla sospensione della nicotina”.
Il pioglitazone, farmaco utilizzato nelle terapie antidiabetiche, ha infatti come bersaglio uno specifico recettore,  che si trova in aree del cervello coinvolte nella dipendenza da sostanze. I soggetti fortemente dipendenti dalla nicotina hanno un rischio maggiore di circa il 30% di sviluppare il diabete di tipo 2.
I risultati dello studio suggeriscono che, se usato in pazienti diabetici con abitudine al fumo, il pioglitazone, oltre a migliorare la sensibilità all’insulina, può rappresentare un valido aiuto per smettere di fumare, attenuando i sintomi fisici ed emotivi dovuti all'astinenza da nicotina.

Il gruppo di ricercatori di Unicam ha svolto un ruolo di coordinamento delle altre unità italiane, svedesi ed americane coinvolte nella ricerca  e il laboratorio del prof. Ciccocioppo è stato  anche il primo a dimostrare che il farmaco antidiabetico  può essere utile nel trattamento della dipendenza da sostanze da abuso come alcol e nicotina.

Soddisfazione personale e a nome dell’intera comunità universitaria, è stata espressa dal rettore di Unicam Claudio Pettinari:
“Un ulteriore successo che conferma l’eccellenza della qualità della ricerca scientifica dell’Università di Camerino,  sempre più spesso riconosciuta anche a livello internazionale, in settori di notevole interesse che coinvolgono il benessere e la salute pubblica”. cc
Cordoglio e commozione nell'intera comunità universitaria di Camerino per l'immatura e improvvisa scomparsa di Serafina Larocca, docente e ricercatrice della Scuola di Giurisprudenza di Unicam. Aveva 56 anni e lottava da tempo contro una brutta malattia che non le ha lasciato scampo.  Ne parla come una  figura di riferimento dall'alto profilo il rettore dell'università di Camerino Claudio Pettinari che insieme al Direttore della Scuola di Giurisprudenza Rocco Favale  e al Direttore Generale Vincenzo Tedesco, si sono fatti interpreti del cordoglio di tutta la comunità dell'ateneo, partecipando il dolore della famiglia. 
Dopo la laurea in Giurisprudenza conseguita all’Università di Camerino, la prof.ssa Larocca ha proseguito la sua carriera universitaria sempre ad Unicam, dove attualmente ricopriva il ruolo di ricercatore universitario.
“Unicam perde oggi una persona straordinaria – ha dichiarato commosso il rettore Claudio Pettinari – una valente docente e ricercatrice della nostra Scuola di Giurisprudenza, ma soprattutto una persona di un’umanità non comune. Ricordo il sorriso e la gentilezza di Serafina, sempre pronta a collaborare per il suo Ateneo, il suo modo garbato e gentile di rapportarsi con tutti, la sua serena forza di affrontare la malattia, l’affetto che nutriva per i suoi studenti, per la sua Unicam. Fino a pochi giorni fa la incontravamo nelle aule della Scuola di Giurisprudenza, sorridente e pronta per le sessioni di esami, malgrado ciò le comportasse molta fatica a causa delle sue condizioni di salute. Alla famiglia e ai suoi affetti esprimo tutta la mia vicinanza, nella tristissima consapevolezza di aver perso anche una grande amica.”
Stimata ed apprezzata sia dai colleghi che dagli studenti per la sua competenza, professionalità, gentilezza e cordialità, la prof.ssa Larocca era costantemente impegnata anche nell’attività didattica presso la Scuola di Specializzazione in Diritto civile così come nelle attività di orientamento della Scuola di Giurisprudenza. Era inoltre presidente dello spin off Opendorse.
cc
Va avanti la stretta collaborazione tra Comune e università di Camerino, coinvolti con altri partner europei nel progetto ARCH - Advancing Resilience of Historic Areas against Climate-related and other Hazards sulla capacità di resilienza delle aree d’arte innanzi ad eventi climatici e calamità naturali.
Sul progetto finanziato nell’ambito di Horizon 2020, proprio in questi giorni ha avuto luogo a Bruxelles l’incontro tra le Città-pilota di Camerino, Valencia, Bratislava e Amburgo. Presente nella capitale belga, il gruppo di ricerca di Unicam e per il comune di Camerino, il consigliere Riccardo Pennesi che ha la delega alle progettazioni europee.
“ In questo importante incontro al quale ho avuto l’onore di partecipare in rappresentanza dell'amministrazione comunale  - dichiara il consigliere Riccardo Pennesi- si è parlato di come coinvolgere i vari stakeholders della zona e di tutto il territorio nazionale. La discussione ha riguardato le modalità di approccio per affrontare il progetto dal punto di vista della conservazione del patrimonio culturale che Camerino possiede ma che purtroppo sconta il danneggiamento del sisma. Dal confronto con le altre tre città pilota partecipanti ad ARCH - aggiunge Pennesi- sono emerse problematiche differenti ma che comunque possono essere portate avanti parallelamente e in particolare, con riferimento al rischio idrogeologico e ad altre calamità. Si sono creati dei gruppi di lavoro interni alle città coinvolte e in coordinamento con gli altri partner dell’università di Camerino, Enea e INGV. Ci siamo dati un prossimo step nell’incontro previsto a Bonn nel giugno 2020. Il comune di Camerino è presente con determinazione in questa progettazione europea e vorrà esserlo anche in futuro. Snodo fondamentale adesso  sarà la raccolta dei dati e la sua elaborazione che per il comune di Camerino avverrà attraverso un’equipe di studio, incaricata proprio grazie ai fondi del progetto Horizon 2020”. 
C.C.

*Approfondimento della notizia, nel prossimo numero di “Appennino Camerte"
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