Sull’intervalliva San Severino-Tolentino è tornata a parlare anche la minoranza consiliare targata San Severino Futura. Francesco Borioni e Alessandra Aronne hanno diramato una nota stampa in cui denunciano il «temporaneo definanziamento da oltre 40 milioni di euro per la realizzazione dell’opera», a loro avviso passato completamente sottotraccia.

Stando alla Gazzetta ufficiale dello scorso 16 marzo, infatti, il Cipess ha deliberato lo spostamento di una parte dei fondi destinati all’intervalliva San Severino-Tolentino, assegnandoli alla bretella via Mattei-La Pieve a Macerata. Questo per motivi legati alle tempistiche. L’intervalliva maceratese è in fase più avanzata rispetto a quella settempedana, per la quale invece «non è prevista la cantierabilità a breve scadenza». È per questo che gli enti preposti hanno deciso di dirottare le risorse economiche, così come legittimato dalla legge di stabilità del 2016.

San Severino Futura però non ci sta. Non è piaciuto, in particolare, il fatto che le delibere del Cipess non siano state rese note e discusse all’interno del tavolo istituzionale di settimana scorsa. «Nel corso dell’incontro tra le amministrazioni comunali e i soggetti coinvolti nella progettazione e realizzazione dell’opera non c’è stato accenno alla delibera del Cipess che ha dirottato i finanziamenti destinandoli all’intervalliva via Mattei-La Pieve, a Macerata – sostengono da San Severino Futura –. La nostra città continua a perdere pezzi e forse c'è da chiedersi se è tramontata definitivamente l'opportunità regina di sviluppo e crescita per la nostra città. Al momento non possiamo fare altro  che considerare vano l’impegno profuso da più forze politiche nel reperire i finanziamenti e nell’elaborare un tracciato funzionale e sostenibile dell’asse viario. Perdiamo le premesse di sviluppo collegate a questo progetto, determinante per le imprese produttive locali, per il turismo, per restare collegati al resto del mondo».

«È la sorpresa nell’uovo di Pasqua che il sindaco Piermattei ha donato ai suoi elettori – rilanciano Borioni e Aronne –. Che al vertice non sapessero del definanziamento? Perché non parlarne? A pensar male verrebbe da ipotizzare che questo tema sia stato trattato, ma che i nostri amministratori si siano ben guardati dall’informare la comunità di quanto sta accadendo. L’alternativa a questo scenario sarebbe anche peggiore, perché vorrebbe significare che sindaco e amministratori non sono a conoscenza del fatto, che non è coperto da segretezza visto che è stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Ad ogni modo il panorama politico istituzionale descritto ,in entrambi i casi è desolante, mentre i nostri amministratori dimostrano ancora una volta mancanza di autorevolezza e rilievo  istituzionale. L’unica domanda da farsi a questo punto è: “Come e quando saranno ripristinati gli oltre 40 milioni di fondi sottratti all'Intervalliva Tolentino-San Severino?”. Probabilmente mai più. Rischiamo che un altro sogno nel cassetto della nostra San Severino resti chiuso nel cassetto».




L’amministrazione Piermattei continua a mostrare l’inconsistenza della propria azione politica e manca di una vera visione futura.
Un’accusa pesante quella che i consiglieri di minoranza del gruppo “San Severino Futura” Francesco Borioni e Alessandra Aronne lanciano attraverso una nota con particolare riferimento all’attivazione del reparto Covid all’ospedale settempedano e ai problemi generali riguardanti la sanità.

Di seguito la nota integrale:

Che cosa ci si aspettava? Forse durante lo scorso mandato c'erano stati segnali di una attenzione sui reali bisogni della città in ambito sanitario e di una conseguente azione diplomatica presso le autorità competenti? Ma se da anni la palla è stata lasciata alla voce delle solite associazioni e comitati, quando non proni alla regione, con la quale talvolta si trovano in condizione di sussidiarietà...! 

E oggi l'attivazione del reparto Covid davvero la vogliamo fare passare come un vanto? È l'ennesimo specchietto per le allodole, che preannuncia il peggiore dello scenario invece, perché va a mettere a rischio i (pochi) percorsi attivi e fondamentali per la sanità del nostro territorio. 

Ancora una volta le esigenze di un territorio che l'amministrazione non è in grado di riconoscere e tutelare. Ancora questa retorica (per non dire manfrina) delle eccellenze... quando alle reali esigenze della comunità avevamo pensato solo noi che già ai primi di novembre avevamo sollevando il problema della sostituzione della dott.ssa Ferretti e in generale della conseguente precarietà del reparto oncologia e Hospice. Questione per la quale adesso guarda caso si muove una petizione. 

Dietro alle solite stucchevoli e roboanti promesse c'è ancora una volta l'inconsistenza dell'azione politica dell'attuale maggioranza. 

La conferma della mancanza di una vera visione futura su quelli che dovrebbero essere i tre cardini della sanità locale, gli acuti, i lungodegenti e la medicina del territorio. 

La conferma dell'incapacità di individuare le soluzioni che siano verosimilmente praticabili e soprattutto che affrontino le problematiche che maggiormente creano disagi alla popolazione.  

Più che prendersi i meriti di una scelta tecnica (quella appunto di aprire il punto covid a San Severino) bisogna ascoltare le preoccupazioni degli addetti al settore ed intentare percorsi che salvaguardino la medicina, la geriatria (che è a rischio anche se nessuno ne parla), il day hospital oncologico, l'hospice, la lungodegenza, e proteggere e potenziare tutti i servizi ambulatoriali. 

Qui la nostra maggioranza coi suoi massimi rappresentanti, invece che lusingarsi dovrebbe alzare la voce, far valere le nostre necessità e non farci fare da ruota di scorta per non intaccare qualche equilibrio fondato su pacchetti elettorali, a favore non certo nostro. La sanità non è merce di scambio! Chi non si rende conto di questo, che si dimetta! Non dimentichiamo che la nostra zona subisce ancora i disagi di un terremoto che ha già portato via troppo dall'entroterra, anche a causa di chi per farsi bello non si rende conto di quali siano le sue reali condizioni e le necessità.

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