“Le opinioni vanno espresse nelle sedi opportune. Il comitato è una mera iniziativa elettorale”. La pensano così Alessandro Delpriori, sindaco di Matelica, e Roberto Paoloni, sindaco di Belforte del Chienti, in merito al comitato costituitosi martedì a Roma fra una 70ina di primi cittadini del cratere.

Emanuele Tondi invece, sindaco di Camporotondo sarebbe favorevole, ma ha qualche riserva.

“Il comitato è una cosa profondamente sbagliata - afferma Delpriori - un comitato esiste già ed è quello istituzionale che la Regione riunisce quando ci sono decisioni importanti da prendere e quindi non capisco che motivo ci sarebbe di fare un ulteriore comitato. Magari chi ha promosso questa iniziativa avrebbe potuto partecipare alle riunioni già previste. Io la vedo come una mera iniziativa elettorale”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Paoloni che aveva partecipato alla prima riunione del comitato convocata a Camerino qualche settimana fa: “Ci sono diversi motivi per cui non sono d’accordo con questa iniziativa. Innanzitutto faccio un passo indietro alla prima riunione organizzata da Gianluca Pasqui. Ci sono andato, ho ascoltato, e ho detto già allora che qualcosa non funzionava. Ci sono dei ritardi nella ricostruzione - spiega - e delle difficoltà ed è giusto fare pressione su chi ci governa, ma dobbiamo farlo sui tavoli preposti. Lunedì ad esempio c’è stata una riunione alla presenza di Angelo Borrelli della Protezione Civile e del governatore Luca Ceriscioli, si discuteva di Cas, e Pasqui non c’era. Abbiamo avuto una grande opportunità - aggiunge - quando gli è stato affidato il coordinamento dei sindaci del crateri. Era stata una scelta giustissima di Anci ma quella opportunità non è stata colta e oggi si cercano escamotage diversi. Non è creando sottocomitati che siamo più forti. Per i comuni più colpiti bisogna fare qualcosa di diverso necessariamente, ma non dobbiamo dividerci”.

Per Emanuele Tondi invece c’è il desiderio di attendere i cambiamenti annunciati da Vito Crimi e le elezioni comunali: “Crimi e Farabollini hanno promesso delle modifiche alle normative per la ricostruzione che saranno inserite nel decreto Catania. Quindi ritenevo fosse il caso di aspettare queste modifiche che sono necessarie per far partire la ricostruzione. Quindi non sono contrario al comitato, anzi un coordinamento era auspicabile. Un’altra ragione - prosegue - è che siamo molto vicini alle elezioni, saranno a fine maggio ma già 40 giorni prima l’amministrazione ha dei poteri limitati. Si stanno definendo le liste e quindi in questo momento, anche per non strumentalizzare questa attività è preferibile aspettare”.

g.g.

Nella riunione di mercoledì 6 luglio, in preparazione all'assemblea di venerdì 8, il Comitato dei Sindaci dell’A.A.t.o. 3 Macerata convocato dal presidente Francesco Fiordomo ha fatto il punto sul delicato percorso intrapreso per la costituzione del gestore unico di Ambito del Servizio idrico da attuarsi a breve con l’aggregazione degli attuali soggetti operanti sul territorio. Le difficoltà maggiori risiedono nel riuscire a tutelare le diversità esistenti nel territorio provinciale e nella volontà di alcuni comuni di continuare a mantenere il controllo diretto del servizio, rischiando in tal modo di non rispettare neanche i minimi standard di sicurezza e qualità del servizio obbligatori per legge. È stata ribadita la necessità che il percorso approvato a fine 2015 dall’Assemblea dell’A.A.t.o. vada a conclusione velocemente.

Altro argomento di interesse è l’approvazione delle tariffe per gli anni 2016-2019. Dopo un lungo lavoro preparatorio, di raccolta ed elaborazione dei dati, i Sindaci hanno valutato le proposte di aumenti tariffari redatte dagli uffici e si apprestano a presentarle all’Assemblea contenendo l’aumento previsto per l’anno in corso al 3,5%. “Un aumento fisiologico - dice Fiordomo - visti gli aumenti delle materie prime e del costo del lavoro ma, soprattutto, vista la rilevante mole di investimenti che le aziende hanno fatto in passato e che iniziano oggi ad essere riflessi nella tariffa, dopo la loro entrata in funzione. Tale risultato conferma le ottime capacità di gestione e di contenimento dei costi espresse dai gestori del territorio visti anche gli aumenti tariffari che recentemente altre aree del territorio regionale hanno approvato e che si collocano fra il 7 e il 9% annui. Per l’anno in corso sono previsti circa 15 milioni di euro di investimenti in nuove infrastrutture idriche, prevalentemente dedicate al miglioramento del sistema depurativo”.

Altro argomento che verrà trattato dall’Assemblea è l’aumento a 400.000 euro del fondo per sostenere le famiglie in difficoltà con il pagamento della bolletta idrica (cd. “bonus idrico” o “voucher idrico”) e la proroga al 20 luglio dei termini di scadenza per la presentazione delle domande.

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