«Mi trovo costretto a ritornare sulla questione degli accorpamenti degli istituti scolastici presenti sul nostro territorio, dopo aver letto le considerazioni del sindaco di San Severino Marche, considerazioni che ritengo alquanto scomposte e del tutto incomprensibili, soprattutto quando si parla della difesa delle aree interne».

Così il sindaco di Camerino Roberto Lucarelli , in risposta alle dichiarazioni del primo cittadino di San Severino Marche Rosa Piermattei.
 
«Giova precisare che l’esigenza di andare a modificare gli istituti scolastici presenti sul territorio, in dissonanza con le linee guida deliberate dall’assemblea legislativa della Regione Marche con atto n. 39 del 4 ottobre 2022 che testualmente riporta: “Il dimensionamento delle istituzioni scolastiche e dell’offerta formativa deve essere derogato e non deve applicarsi ai Comuni colpiti dal sisma del 2016 e compresi nell’articolo 1 dell’ordinanza del commissario straordinario n. 101/2020”, il quale individua i comuni maggiormente colpiti dagli eventi sismici, deriva prevalentemente dall’Amministrazione comunale di San Severino Marche che vuole accorpare le due realtà scolastiche presenti nel suo territorio: l’Ipsia “Ercole Rosa” (attualmente sede associata dell’Ipia “Pocognoni” di Matelica) e l’Itis “E. Divini”.

Detto accorpamento - continua Lucarelli - colpisce automaticamente il comune di Matelica il quale, per un mero discorso di numeri, con il distacco dell’istituto “Ercole Rosa” verrebbe a perdere la dirigenza dell’Ipia “Pocognoni”.

Ed ecco che viene tirato in ballo il comune di Camerino con il suo Itcg“Antinori”: al fine di rimediare alla mancanza di numeri derivanti dalla proposta di accorpamento del comune di San Severino Marche, la provincia di Macerata propone la fusione dell’istituto “Antinori” di Camerino con l’Ipia “Pocognoni” di Matelica.

L’accorpamento dell’istituto “Ercole Rosa” con il “Divini”, che viene fatto passare dal sindaco di San Severino Marche come una risposta al territorio (non si sa a quale domanda!), nella sostanza di territori ne va ad indebolire due specifici, quello di Camerino e quello Matelica. Camerino perché perderebbe l’autonomia dell’ITCG “Antinori”, scuola in forte crescita, basti pensare che negli ultimi tre anni ha registrato un incremento di circa il 30 per cento di iscrizioni, e Matelica perché perderebbe un bacino importante di studenti che provengono dalla vallata del Potenza.

Vorrei chiedere al sindaco di San Severino Marche per quale motivo la sua proposta, definita “intelligente e lungimirante”, ha trovato il parere contrario di quasi tutta l’assise dei sindaci presenti alla conferenza provinciale delle autonomie, di gran parte delle sigle sindacali (che evidenziano come questa fusione comporterebbe la riduzione del personale ata, già oggi fortemente ridimensionato), della scuola Itcg “Antinori”, Ipia “Pocognoni” e anche dello stesso Itis “Divini”.

Il dirigente scolastico dell’Itis “Divini”, nella riunione del 21 settembre 2022, dichiara espressamente che l’accorpamento proposto non deriva da esigenze didattiche e scolastiche bensì da una mera volontà del comune, mettendo poi in evidenza come il vero problema dell’Itis sia la mancanza della sede. Quindi l’invito che rivolgo alla mia collega Piermattei è di impegnarsi per risolvere il problema degli spazi nel Comune che amministra, senza fare scelte che vanno a ledere altri territori.

E’ indispensabile rimarcare che la città di Camerino è da sempre il punto di riferimento della formazione scolastica, di ogni ordine e grado, nell’area montana e non solo e che questa è la sua vocazione anche per la presenza di un’antica Università degli Studi.

Quindi se il nobile intento del Sindaco di San Severino Marche fosse stato quello di tutelare le aree interne, l’unica proposta che doveva fare era quella di potenziare gli istituti scolastici della montagna, quindi anche di Camerino, sia per vicinanza territoriale che per vocazione storica.

Il sindaco di San Severino Marche si chiede come mai non mi abbia mai incontrato - evidenzia Lucarelli - . Questa è l’unica cosa che mi lascia veramente confuso, poiché sono io a non averla mai vista, e da quello che mi risulta, il sindaco Piermattei non ha mai partecipato ad incontri ufficiali sulle scuole. Forse i suoi collaboratori non l’hanno informata di quando sono stato presente.

Inoltre, riunioni che hanno il solo scopo di creare acredine tra territori già duramente provati non andrebbero convocate, quando c’è una legge superiore che va a garantire lo status quo.

Volendo condividere la visione futuristica del sindaco di San Severino Marche - conclude la nota firmata da sindaco di Camerino Roberto Lucarelli - per quello che riguarda la riorganizzazione dei servizi fondamentali del territorio, la invito ad estendere il suo stesso ragionamento illuminato alla sanità dove potremmo proporre insieme di accorpare l’ospedale di San Severino Marche a quello di Camerino per “fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano”.


Forse il sindaco di Camerino è un po’ confuso. Sono sorpresa ed allibita dalle sue affermazioni in merito agli annunciati accorpamenti di alcune scuole”.

Così il primo cittadino settempedano, Rosa Piermattei, risponde al collega camerte in una nota in cui si chiede: “Dov’era Lucarelli quando, ai tavoli istituzionali, si parlava di certi argomenti? Mi sembra assurdo che oggi mi tiri in ballo per una questione che segue, peraltro, la normativa nazionale. Vorrei solo ricordargli che negli ultimi anni l’amministrazione comunale settempedana ha realizzato una serie di investimenti sul plesso dell’Ipsia “Ercole Rosa” investendo molto su questa struttura e che l’aggregazione tra il Professionale e l’Istituto tecnico tecnologico statale “Eustachio Divini”, proposta dalla città di San Severino Marche alla provincia di Macerata, va solo nell’ottica unidirezionale di dare una risposta al territorio.
Essa permetterebbe, infatti, la creazione di un nuovo polo scolastico, un istituto di istruzione superiore tecnico-professionale per le aree interne, di cui le stesse sono sprovviste, speculare all’istituto di istruzione superiore di Recanati per l’area costiera. Operando le due scuole sullo stesso territorio si garantirebbe peraltro, e questo ci tengo a sottolinearlo – spiega ancora il sindaco della Città di San Severino Marche, Rosa Piermattei - la qualità di un servizio rispondente alle stesse esigenze e alla stessa realtà locale. Questa proposta di aggregazione permetterebbe poi, al bisogno, un riorientamento degli studenti di entrambe le scuole per contrastare la dispersione scolastica cui le zone interne rischiano di andare incontro”.

Ma la risposta della Piermattei al collega sindaco di Camerino è ancora più articolata e dettagliata: “Quello che mi domando è dove Lucarelli si trovasse quando è iniziato questo percorso – riprende il primo cittadino settempedano, che sottolinea - Mi sembra assurdo che oggi sia proprio lui ad alzare la voce senza conoscere minimamente ciò che è stato fatto per salvaguardare il territorio, mettendo in discussione, senza cognizione di causa, il lavoro che è stato portato avanti da tanti attori e non dalla sola Piermattei. Vorrei ricordare a Lucarelli che la Città di San Severino Marche, anche se rientra nei Comuni presenti nell’ Ordinanza n.101 del Commissario straordinario Ricostruzione sisma 2016, ha richiesto formalmente all’amministrazione provinciale, con Delibera n. 250 del 17.10.2022, di scorporare la sede dell’Ipsia “E.Rosa” di San Severino Marche dall’ Ipsia “Pocognoni” di Matelica, proprio perché fosse accorpata all’Istituto Divini di San Severino Marche. E che il Comune di Matelica, con Delibera n.226 del 19.10.2022, ha chiesto alla Provincia di inserire nel Piano provinciale della rete scolastica per il 2023-2024, l’accorpamento dell’Istituto  Antinori” all’Istituto professionale "Pocognoni".
La duplice proposta a me sembra intelligente e lungimirante: si andrebbero così a creare tre poli in tre diverse realtà dando a tutte un’autonomia scolastica e un’offerta formativa che risponde alle esigenze di un territorio ampio per una crescita dinamica dello stesso rispetto anche alle intese tra scuola ed imprese.
Da ultimo voglio solo ricordare al collega Lucarelli – conclude la Piermattei - che il compito dei sindaci è anche quello di fare il bene comune dei territori e dei cittadini che vi abitano e che la propolsta che l’amministrazione comunale di San Severino Marche ha elaborato, e che è stata presentata dalla sottoscritta, è il frutto di confronto tra tanti attori e in più sedi dove, lo ribadisco, tutti ho incontrato tranne chi oggi finisce per tirarmi in ballo con strampalate ricostruzioni”.

Dimensionamento scolastico, spopolamento dell’entroterra e deroga per le scuole del cratere sismico. La questione, che ha scatenato la protesta dei sindaci e di cui è stato investito anche il ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi, è stata al centro di un’interrogazione presentata in consiglio regionale all’assessore Giorgia Latini.

“Ci ritroviamo nuovamente di fronte allo stesso annoso problema, con l'aggravante che non è più prevista la deroga sisma – la risposta dell’assessore Latini - Ho raccolto le indicazioni dei sindaci, dei sindacati e delle parti sociali sul tema. C’è stata una forte sensibilizzazione anche da parte dei Comuni (almeno 80, pronti a manifestare a Roma) per far presente al Ministero le ragioni dei territori.  Le Marche hanno peculiarità di cui non si può non tenere conto: molti comuni di piccole dimensioni nell’entroterra sono mal collegati e soffrono maggiormente il problema dello spopolamento scolastico e quindi demografico. Per cui nell’incontro col Ministero è stata rimarcata la necessità di dare attuazione anche all’art. 8 del DPR 81/2009 che prevede che nei comuni montani possano essere costituite classi uniche per anno di corso e indirizzo di studi con numero di alunni inferiore a quello minimo e massimo stabilito per la scuola primaria e secondaria.”

Istanze che sono state accolte dal ministro Bianchi, anche se l’assessore regionale all’istruzione intende sensibilizzare tutti i gruppi parlamentari su questo tema e proporre un emendamento unico, bipartisan in modo che si possa finalmente arrivare all’approvazione in Commissione Bilancio. 

“Ho già ottenuto la sottoscrizione dei parlamentari del mio schieramento e ho chiesto di farlo anche presso gli altri gruppi politici. A tal proposito convocherò un tavolo con tutti i parlamentari del territorio affinché questa modifica normativa, più volte rigettata, possa finalmente essere approvata all'unanimità“, ha concluso Giorgia Latini.



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