Viabilità e rilancio delle imprese del territorio. Sono questi i temi cardine del programma di mandato del nuovo presidente della Provincia di Macerata, Sandro Parcaroli. Da sindaco sogna una Macerata come “Atene delle Marche”, da presidente della Provincia, invece, un forte rilancio economico del territorio. Questo con le importanti partite della viabilità e della ricostruzione post sisma, in un’ottica di collaborazione a 360 gradi.

Aveva detto di voler diventare il sindaco della provincia e c’è riuscito Sandro Parcaroli che, dopo la sua elezione commenta: “Credo fermamente nel potere del dialogo, le porte saranno sempre aperte a Calamita (Mariano, candidato sconfitto per il centrosinistra, ndr). Non solo, tutti i 55 sindaci della provincia dovranno essere uniti per portare avanti progetti di ampie vedute, intercettando quanti più fondi possibili dall’Europa. Il nostro territorio è bellissimo e merita un’amministrazione che sappia portarlo tra i primi in Italia. Calamita è una brava persona – Parcaroli torna sul rivale –, lo conosco da molto. Sicuramente avremo dei contrasti, ma insieme potremo fare molto. Lo stesso vale per Ricotta (Narciso, già candidato sindaco per il Pd a Macerata e ora consigliere provinciale, ndr), ma le discussioni dovranno essere costruttive e non ideologiche”.

La chiusura di Parcaroli è per il passaggio di consegne e per il testimone raccolto dalle mani di Antonio Pettinari, le cui competenze “non dovranno essere sprecate – conclude il neoeletto presidente –: Pettinari è una persona di grande esperienza che potrà continuare a dare molto al territorio. I suoi consigli, seppur dall’esterno, potranno essere molto utili a questa amministrazione provinciale”.

l.c.
Sarà messo in campo anche quest'anno il sostegno del Comune di Sarnano nei confronti delle attività economiche del paese.

"Per la seconda volta - dice il sindaco Luca Piergentili - perchè lo avevamo già fatto lo scorso anno, abbiamo deciso di dare un sostegno alla nostra cittadinanza ed alle nostre attività commerciali. Abbiamo stanziato un fondo di 50mila euro per tutte attività economiche, commerciali ed artigianali che hanno la ragione sociale nel Comune e che dovranno dimostrare, con una autocertificazione, una riduzione del fatturato 2020 del 25% rispetto a quello del 2019.

Ogni attività - precisa - potrà percepire un contributo straordinario non superiore a mille euro. 
Stasera il progetto sarà approvato in giunta e la prossima settimana sarà emesso il bando che scadrà il 30 aprile prossimo.
I fondi saranno erogati in tempi molto breve.
Abbiamo inserito criteri molto ampi - dice - proprio per dare la possibilità al maggior numero possibile di attività di rientrare nel finanziamento".

GS
Il Coronavirus non risparmia neanche il settore agroalimentare: lo fa sapere Coldiretti Marche. I dati sull’export del settore agroalimentare regionale sono infatti in controtendenza rispetto al dato positivo nazionale. Se il Made in Italy fa segnare un +1,9%, le Marche subiscono una battuta d’arresto. Un volume di affari considerevole, 410 milioni di euro, ma in calo, secondo lo studio di Coldiretti Marche su base Istat, di 12,6 milioni di euro, il 3%, rispetto al 2019. Una battuta d’arresto dopo tre anni di crescita: l’ultimo segno meno risaliva infatti al 2017, l'anno del post terremoto.

Pesano le difficoltà negli scambi commerciali e il lockdown, che ha colpito in particolar modo il settore ristorazione, principale mercato di sbocco del vino marchigiano. Il settore enologico ha perso infatti quasi 9 milioni (-14,5%), male anche l’olio EVO (-26%) e l’ortofrutta lavorato e conservato (-3,7%).

La Presidente di Coldiretti Marche, Maria Letizia Gardoni, ha commentato: “La nostra regione è culla di eccellenze agroalimentari e oltre alla pandemia è spesso penalizzata rispetto agli altri territori dalla poca visibilità, senza contare i ritardi infrastrutturali che si traducono in perdita di redditività per le aziende. Per far tornare la crescita del Made in Marche occorre anche agire su questi ritardi e sbloccare le opere per collegare meglio la nostra regione con il resto del mondo. Questo è uno dei punti più importanti che abbiamo chiesto al nuovo governo regionale per colmare il divario con le altre regioni e dare sostegno alle aziende già provate dalla crisi, poi dal terremoto e ora dal Covid”.

l.c.
"Bisogna dare un segnale positivo e propositivo ai cittadini".
È questa la richiesta unanime della minoranza di Monte San Martino i cui rappresentanti sono Raffaele Anselmi e Massimiliano Anselmi, rappresentanti di due gruppi distinti.
A preoccupare l'opposizione è "la volontà di affrontare la crisi puntando sul turismo e la cultura, senza preoccuparsi - scrivono nella nota - di chi accoglierà e offrirà servizi ai potenziali turisti, mettendoli in condizioni di farlo".
Per questo motivo i due gruppi chiedono al sindaco e alla giunta di "sospendere per l'anno corrente il pagamento del canone di affitto dei locali comunali fino alla riapertura; sospendere ed abbattere la TARI per coloro che hanno interrotto l'attività a causa della pandemia; sospendere la tassa sulla segnaletica commerciale e la tassa di soggiorno".
Massimiliano e Raffaele Anselmi chiedono poi di "sospendere la tassa di occupazione del suolo pubblico e concedere gratuitamente ulteriori spazi all'aperto ai ristoratori e ai gestori dei locali del centro, per permettere di lavorare meglio nel rispetto dei protocolli Covid".
Attenzione poi alla liquidità: la minoranza chiede all'amministrazione di "concedere liquidità a fondo perduto per le attività in crisi ed erogare contributi a fondo perduto per le spese di adeguamento sanitario".
Infine un aiuto che riguarda la scuola: la minoranza chiede infatti di "restituire il pagamento per il trasporto pubblico scolastico e dei buoni mensa dell'anno in corso e renderli gratuiti per il prossimo".

GS

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