Un margine risicato di appena 46 voti, Camerino sceglie come sindaco Roberto Lucarelli. All’esito del voto, dunque, il capofila della lista “Camerino Insieme” ha avuto la meglio sull’ex primo cittadino Sandro Sborgia dopo un lotta testa a testa risolta sul filo di lana.

Con 1766 voti, contro i 1720 ottenuti da Sandro Sborgia, Roberto Lucarelli è il nuovo sindaco di Camerino

I voti sezione per sezione:

Sezione 1 - Lucarelli 127, Sborgia 178

Sezione 2 - Lucarelli 211, Sborgia 245

Sezione 3 - Lucarelli 215, Sborgia 188

Sezione 4 - Lucarelli 295, Sborgia 301

Sezione 5 - Lucarelli 211, Sborgia 180

Sezione 6 - Lucarelli 297, Sborgia 269

Sezione 7 - Lucarelli 207, Sborgia 150

Sezione 8 - Lucarelli 198, Sborgia 210

I componenti della lista Camerino Insieme
I componenti della lista Camerino Insieme


Valfornace sceglie la via della continuità. Con 356 voti contro i 236 ottenuti dal suo competitor Massimo Citracca viene confermato sindaco del comune sorto dalla fusione tra Pievebovigliana e Fiordimonte per il secondo mandato consecutivo.

“Ringrazio i cittadini che hanno voluto dare fiducia alla continuità – le prime parole del riconfermato sindaco – I cittadini, cui dedico questa vittoria, hanno capito il periodo che abbiamo dovuto affrontare, dalla fusione, al sisma, alla pandemia. Abbiamo lavorato in un periodo difficile e critico, ma è stato premiato anche quello che abbiamo messo in cantiere sulla via della ricostruzione, cui saranno rivolti i nostri sforzi nei prossimi 5 anni. Davvero cercheremo di dare una svolta al nostro splendido paese”.

Accetta con rammarico, amarezza e una nota polemica il verdetto delle urne lo sfidante Sandro Luciani. “Prendo atto della volontà degli elettori – le sue parole – prendendo atto che la continuità della lista guidata da Citracca è quello che la popolazione vuole. Personalmente faccio un definitivo passo indietro anche dal ruolo di minoranza, visto che la divisione tra Pievebovigliana e Fiordimonte, che ancora esiste e viene cavalcata dall’attuale amministrazione, non risponde a quanto penso e sostengo. A questo non ci sto”.


F. U.
A volte ritornano. È proprio il caso di dirlo per parlare del fronte politico di Muccia dove, ad una settimana dalla scadenza per la presentazione ufficiale delle liste elettorali, sembra farsi spazio un terzo candidato.

Un nome che non è nuovo tra le colonne dell’Appennino Camerte che, già lo scorso mese di giugno, aveva ipotizzato una discesa in campo di Fabio Barboni.

Sarebbe, infatti, proprio l’ex sindaco del paese ad aver manifestato l’intenzione di far parte dei giochi, rimescolando le carte che finora erano state attribuite solo al sindaco uscente, Mario Baroni e all’avversario Diego Camillozzi.

Nonostante sia ancora tutto in divenire e nessuno di loro abbia reso ufficiale la propria candidatura, gli scenari che potrebbero prospettarsi nelle prossime ore sono diversi.

Tre liste distinte, capitanate rispettivamente da Mario Baroni, Diego Camillozzi e Fabio Barboni; oppure due sole liste che non escluderebbero comunque la figura di Barboni, ma che anzi la vedrebbero inglobata all’interno di uno dei due gruppi.

In questa ultima ipotesi, però, sembra impossibile immaginare un legame tra Barboni e Baroni dopo che nel 2016 i due corsero da avversari con due liste civiche distinte, a seguito della rottura di un sodalizio politico durato per vent’anni.

Dal 1993, infatti, i due si sono alternati la poltrona a sindaco mantenendo sempre l’altro come braccio destro.

Ora, invece, non è escluso che i rancori di cinque anni fa tornino a galla e rendano ancora più difficile la sfida elettorale nel comune che non conta nemmeno mille abitanti.



GS
“Vedremo”. Una risposta che può essere definita possibilista quella del sindaco di Muccia Mario Baroni, interpellato su una sua eventuale candidatura alle prossime elezioni amministrative in programma ad ottobre.

Tra i Comuni chiamati a rinnovare il consiglio in autunno, infatti, c’è anche il centro dell’entroterra maceratese colpito dal sisma che, negli ultimi trent’anni, ha visto alternarsi la fascia tra il sindaco uscente e Fabio Barboni.

Un avvicendarsi che comincia nel 1993, quando i due facevano parte della Democrazia Cristiana e, mentre uno veniva eletto sindaco, l’altro non era un avversario, bensì il braccio destro.

Una collaborazione andata avanti fino alle consultazioni elettorali del 2016 quando non nacque la solita lista unica, ma due civiche divise che hanno visto rompere un sodalizio durato anni.

Ora che il sindaco uscente ha le carte in regola per ricandidarsi, visto che sarebbe il suo secondo mandato consecutivo, tutto lascia presagire che possa decidere di ritentare.

D’altronde, gli ultimi cinque anni di legislatura hanno coinciso con l’emergenza sismica e Baroni stesso ammette di essere consapevole che qualcuno debba pur portare avanti la ricostruzione avviata.

Solo ipotesi al momento, avvalorate dal fatto che, a poco tempo dalla formazione delle liste, Baroni non nega una sua possibile candidatura. Del resto si sa, quando ci sono le elezioni in vista, gli incontri cominciano molto tempo prima e, se il primo cittadino non smentisce né conferma la sua corsa, tutto sa di strategia e movimenti studiati prima di uscire allo scoperto e annunciare qualcosa che, in fondo, potrebbe essere già certo.

GS

E' del 18,38  % l'affluenza alle urne per le elezioni amministrative registrata alle ore 12 in provincia di Macerata. Aperti dalle ore 7 del mattino i seggi chiuderanno alle ore 23 di questa sera  per il rinnovo del Parlamento europeo e il rinnovo dellle ammnistrazioni comunali di 38 comuni del maceratese. Come noto, lo spoglio delle elezioni Europee inizieràsubito all chiusura delle urne in nottata, mentre bisognerà attendere le ore 14 di domani per l'inizio della scrutinazione delle comunali. 

Con il 38,24% dei cittadini recatisi alle urne è Monte Cavallo il comune che alle ore 12 ha registrato l'affluenza più altaseguito da Castelsantangelo sul Nera con il 33,89% e Fiastra col 33,05%; 29,00%  a Sefro, 26,91   a Visso, 26,78 a  Monte San Martino e, 23, 37 a Belforte del Chienti. 

Seguono Pieve Torina  col 22,51%, Sant'Angelo in Pontano 22,46%, Fiuminata 22,08%, Camerino, 21,96%, Pollenza 21,95%, Gualdo 21,93%,Caldarola 21,26%,,Sarnano 20,95%, Serravalle di Chienti 21,00%, Loro Piceno 19,72%, Matelica 19,54%, Pioraco 19,32%, Apiro 19,24%, Montecassiano 19,10%, Montelupone 18,29%, Recanati 18,14%, Appignano 18,04%, Camporotondo di Fiastrone 17,60%,  Montefano 17,54%, Cingoli 17,53%,Ripe San Ginesio 17,29%,Potenza Picena 17,13%, Mogliano 16,98%, Monte San Giusto 16,96%, Urbisaglia 16,61%,Serrapetrona 15,92%,Treia 15,85%,Poggio San Vicino 15.07%, Montecosaro 14,96%, Colmurano 14,53%  e Cessapalombo 13,57%.

Si avvicina l’Election Day  di domenica 26 maggio. Nelle Marche si andrà alle urne, oltre che per le elezioni europee, anche per esprimere il voto per 152 candidati sindaco. Urne aperte dalle ore 7 alle ore 23 di domenica 26 maggio. Gli elettori dovranno presentarsi al seggio con un documento di identità valido e la tessera elettorale (in caso di smarrimento, va richiesta all’ufficio elettorale del comune di residenza). I primi risultati si avranno il giorno seguente: diversamente  dalle europee (il cui spoglio comincerà domenica sera), lo spoglio per i comuni avrà inizio lunedì alle ore 14.

Le elezioni comunali 2019 interesseranno domenica 152 dei 228 Comuni marchigiani. Solo tre i capoluoghi coinvolti: Pesaro, Urbino e Ascoli Piceno.

Quattro i Comuni sopra i 15mila abitanti i cui elettori andranno a votare: Fano in provincia di Pesaro e Urbino, Osimo in provincia di Ancona, Recanati Potenza Picena in provincia di Macerata.

I Comuni della provincia di Macerata chiamati alle urne per il rinnovo delle amministrazioni:   Apiro ( 2421 abitanti); Appignano ( 4212); Belforte del Chienti (1860); Caldarola (1839); Camerino (6902); Camporotondo di Fiastrone (589); Castesantangelo sul Nera (310); Cessapalombo (546); Cingoli (10.509); Comurano (1278); Fiastra (700); Fiuminata (1497); Gualdo (868); Loro Piceno (2481);  Matelica ( 10,178); Mogliano (4773); Monte Cavallo (149); Monte San Giusto (8071); Monte San Martino (792); Montecassiano (7185); Montecosaro (6198); Montefano (3555); Montelupone ( 3658);  Pieve Torina (1.483); Pioraco (1.250); Poggio San Vicino (297);  Pollenza (6.583); Potenza Picena (15.843), Recanati (21.416); Ripe San Ginesio (860); Sant'Angelo in Pontano (1483);  Sarnano (3.367); Sefro (431); Serrapetrona (1.008); Serravalle del Chienti (1.085); Treia (9.745); Urbisaglia (2.712); Visso (1.180). 

Si avvia a chiusura la campagna elettorale della squadra "Radici al futuro"con la quale si ricandida a Camerino Gianluca Pasqui.  Ultimo atto sarà l'appuntamento di venerdì 24 maggio all'Etoile , intanto , questo pomeriggio la campagna della lista ha ricevuto di persona il sostegno dell'ex capo della Protezione Civile Guido Bertolaso. Molto partecipato l'incontro tenutosi nella Geo Tenda del City Park, nel corso del quale con un esordio dedicato alla ricandidatura di continuità della lista, il sindaco uscente Gianluca Pasqui ha avuto occasione di accogliere l'illustre ospite dichiaratosi disponibile per un lavoro di squadra nel quale influire con la sua esperienza " Nel corso degli anni e in tante situazioni diverse, ho lavorato con 1250 sindaci in tutta Italia  Spero di vedervi tra qualche mese per mettere insieme un meccanismo rivoluzionario che ci veda tutti insieme, uniti con gli altri comuni, per rimettere in piedi tutti i territori dell'Appennino". 

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Esaltandone  i meriti e la grande preparazione, Pasqui ha spiegato le motivazioni dell'aiuto chiesto a Guido Bertolaso " "Subito dopo la gestione dell'emergenza, affrontata senza che nella città si sia fermato nulla, è il momento di iniziare a ragionare in maniera più forte; ho pensato di rivolgermii ad una persona che, con la sua competenza e professionalità, potrà dare il suo contributo di guida". Presentati al pubblico i suoi compagni di corsa, ha quindi ceduto la parola al dott. Bertolaso. Ripercorrendo il grande lavoro di squadra che, nel 2009, lo ha legato alla drammatica esperienza del terremoto dell'Aquila, l'ex capo della Protezione civile ha tracciato il ricordo dello straordinario lavoro all'epoca svolto per un anno intero e per 24 ore al giorno, a livello di struttura di protezione civile e di tutte le forze coinvolte: la difficile gestione di quei tragici momenti, la costruzione delle casette di legno, delle scuole e di altre strutture " Alle 3 di notte, personale dell'ammnistrazione della protezione civile era al tavolo a scrivere contratti, procedure di gara; dietro le quinte ,a gestire i contabili e a fare andare avanti le carte, c'era Angelo Borrelli. Nell'arco di 12 mesi a l'Aquila è stato fatto un lavoro incredibile".  Anche a non far confronti con le sciagure che si sono succedute negli anni, fino ad arrivare allla devastazione di 4 regioni in seguito al sisma del 2016,  Bertolaso non ha potuto negare e, anzi prender atto, che tutta la gestione del post sisma ha mostrato quasi una perversa volontà a rendere tutto più complicato e quasi irraggiungibile. "A l'Aquila avevo creato una piccola unità tecnica, con il compito di registrare puntualmente tutto quello che succedeva; il risultato è che è stato approntato un protocollo utile ad indicare ogni operazione fondamentale, in situazioni di emergenza, nel ripristino della normalità, nella ricostruzione. Tutto quel lavoro è stato buttato via e si è dovuto ogni volta ricominciare daccapo. E' accaduto in Emilia, ad Amatrice e poi sulle 4 regioni dopo l'ottobre 2016. Si sono create norme su norme, ordinanze su ordinanze, sono cambiati 3 commissari e l'esercizio preferito è diventato lo scaricabarile" Come se ne esce? Secondo Bertolaso , con un cambiamento di passo che presuppone unità e fronte comune tra tutte le aree colpite. " E' in questo modo che possono cambiare le cose". 

C.C.

Sono Marcello Cocci, Giancarlo Ricottini e Sauro Scaficchia i 3 candidati sindaci che domenica 26 maggio si contenderanno la fascia di primo cittadino a Fiastra. Un paese, che come molti altri dell'entroterra maceratese, è stato duramente colpito dal terremoto del 2016 e che si trova a fare i conti con una ricostruzione non ancora avviata. Così pubblichiamo una lettera aperta al futuro sindaco di Fiastra a firma di Sabrina Simonelli.

Siamo vicini alle elezioni comunali, quindi faccio appello al nuovo Sindaco, qualunque esso sia, ovviamente meritevole della fiducia che i suoi cittadini hanno decretato in lui. Spero, anzi, mi auguro che Lei insieme a tutta l'amministrazione e ai rappresentanti di minoranza possiate fronteggiare adeguatamente questa grande problematica che da ormai quasi 3 anni ci affligge: la "RICOSTRUZIONE". Io in quanto terremotata e titolare di un'attività recettiva ormai ridotta ad un cumulo di macerie continuerò fino all'esaurimento delle mie forze a monitorare, vigilare e, se necessario, a denunciare qualsiasi inadempienza, inefficienza e indifferenza che possano gravare la nostra già gravosa situazione. Lotterò per me e il mio piccolo paesino "San Lorenzo in Colpolina" come ho fatto fin ora, affinchè si passi dalle parole e promesse ai fatti. Abbiamo bisogno di riappropriarci della nostra vita, della nostra casa, del nostro lavoro; questo deve essere uno dei primari progetti di riqualificazione del territorio, la priorità assoluta il futuro dei terremotati. Abbiamo diritto di poter di nuovo progettare la nostra vita in questi luoghi incantati che amiamo e che, nonostante tutto, continuiamo ad abitare. Abbiamo bisogno di un difensore e patrocinatore dei nostri diritti e non una figura fantasma senza valori morali e civili. Un Sindaco che con molta UMILTA', ONESTA' e SPIRITO DI SACRIFICIO amministri nel pieno interesse della sua comunità. In bocca al lupo a Lei e a noi!

Sabrina Simonelli

fiastra

foto dal sito del Comune di Fiastra

Da tre a due candidati (forse) alla carica di primo cittadino rispetto al 2014. Anche Loro Piceno subisce la contrazione delle liste per le prossime elezioni amministrative del 26 maggio, analogamente a quanto avviene per molti comuni del maceratese, anche se in questo caso potrebbe rinnovarsi la sfida. A candidarsi per la guida dell’amministrazione comunale sarà ancora una volta Robertino Paoloni, principale competitor nell’ultima tornata amministrativa del sindaco uscente Ilenia Catalini che non avrebbe ancora sciolto la riserva se correre nuovamente per la carica di primo cittadino. Ancora da completare l’elenco dei candidati anche se, soprattutto visti i tempi ristretti per la presentazione delle liste, mancherebbero soltanto pochi dettagli. Una compagine rinnovata, rispetto a 5 anni fa, e con diversi volti nuovi quella dello sfidante Paoloni, che accoglierebbe fra le sue fila alcuni elementi di spicco dell’attuale compagine di governo. A fare da ago della bilancia, nell'ipotesi delle due canidature, potrebbe essere il gruppo “Progetto Loro Piceno” che alle precedenti elezioni aveva come candidato sindaco Claudio Tedeschi e che aveva a lungo corteggiato per guidare la coalizione il funzionario della regione Marche Fabrina Mucci, tra l’altro moglie del direttore dell’Ufficio Ricostruzione Cesare Spuri, che alla fine ha scelto di correre insieme a Robertino Paoloni.

Intervista al sindaco Franco Ceregioli dopo il grande successo a Sarnano per lo spettacolo “Tutto Teo” di Teo Teocoli, la protesta dei commercianti, le prossime elezioni politiche e il successo delle Terme.

Franco Ceregioli parla di una grande presenza di pubblico, con circa 2mila persone all’interno del Palasport. Non sono mancate però polemiche da parte dei commercianti.

“Una bella serata, divertente, con un bravissimo artista che è peraltro persona di grandissima umanità. È molto preparato e ha un gran cuore e questo fa sempre piacere”.

L’allerta meteo ha costretto a spostare lo spettacolo all’interno del palazzetto ma questa decisione non è piaciuta ai commercianti tra i quali è scattata la polemica: secondo loro infatti, mai come quest’anno si erano registrate così poche presenze il giorno di ferragosto: “In piazza c’erano poche persone ma questo è stato causato dal forzato spostamento dell’evento. Saremmo stati più felici se fossimo riusciti a farlo dove avevamo previsto, cioè nel nuovo Parco del Serafino ma purtroppo già il giorno prima le previsioni della Protezione Civile davano l’allerta meteo fino alla mezzanotte.

Inoltre - aggiunge - c’erano delle esigenze tecniche da parte dello staff per il montaggio di luci, amplificazione e quant’altro. Ieri ci sono stati momenti di sole e pioggia, l’ultima intorno alle 18:00 e quindi è stata una scelta purtroppo forzata”.

Ceregioli si dice dispiaciuto, poiché lo spettacolo ha richiamato tanto pubblico e i commercianti avrebbero potuto trarne giovamento ma ribadisce che non era possibile organizzare lo spettacolo in piazza con le condizioni meteo che erano state previste: “Certo, a cose fatte è facile criticare ma abbiamo dovuto prendere delle decisioni per permettere la serata”.

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Per quanto riguarda la campagna elettorale e le comunali del 2019, Ceregioli ritiene che sia prematuro parlarne e che solo dopo l’estate inizierà a ragionare sul da farsi: “C’è ancora tempo, l’importante è che Sarnano abbia continuità perché in questi dieci anni abbiamo fatto un grandissimo lavoro e sarebbe un peccato buttare tutto a monte. Ci sono ancora tante cose programmate - sottolinea - e chiunque mi succederà, a prescindere dalla mia presenza o meno nella squadra, è importante che vada avanti seguendo il solco che abbiamo tracciato”.

Non trapelano dunque nomi a distanza di 10 mesi dalla chiamata dei cittadini di Sarnano alle urne: “Davvero è troppo presto, ci sono ancora tante cose da fare e al momento non abbiamo avuto modo di pensare all’argomento. Lo faremo, è ovvio, perché teniamo alla città e pensiamo di aver fatto tanto compatibilmente con le nostre capacità. Tutta la discussione può iniziare dopo l’estate”.

Crisi generalizzata acuita dalla situazione post sisma, Ceregioli ricorda di come basti girare per i comuni del cratere per capire che il momento è brutto per tutti e c’è una questione, quella delle terme, che “è sottovalutata o non ben compresa. Al di là della ricostruzione delle scuole che è stata una cosa fantastica e ci dà tanta sicurezza, ma nell’impatto e nell’immagine di Sarnano, il recupero e la riapertura delle terme è stata la più grande operazioni che si potesse fare, in tempi record e spostando l’impianto in una location con grandissime potenzialità. Abbiamo anche tante altre situazioni su cui dobbiamo ancora lavorare - conclude - ma questa delle terme merita davvero di non essere dimenticata”.

Gaia Gennaretti

 

L'amministrazione comunale (Luca Piergentili, Stefano Censori, Stefania Innamorati e il sindaco ceregioli) con Teo Teocoli

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