Cingoli, arrivano i medici militari e la Procura apre un fascicolo

Giovedì, 19 Marzo 2020 10:11 | Letto 602 volte   Clicca per ascolare il testo Cingoli, arrivano i medici militari e la Procura apre un fascicolo Li chiedevano da giorni e ieri, nel pomeriggio, sono finalmente arrivati. Cè voluto che si arrivasse a ricorrere alla stampa nazionale e a far diventare la casa di riposo di Cingoli un focolaio di Coronavirus, con 4 morti già registrate perché si decidesse di inviare in città dei medici militari in auslio al dottor Ippoliti e al personale della struttura. Il sindaco Michele Vittori e il vicesindaco Filippo Saltamartini, hanno descritto una situazione da vero e proprio incubo, un dramma, così lo avevano definito (il link per ripercorrere i fatti e la protesta http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/10853-coronavirus-qui-e-un-vero-e-proprio-incubo) e pare che sui fatti sia stato aperto un fascicolo da parte della Procura di Macerata per omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni personali. Da parte sua lArea Vasta 3, colpevole secondo lamministrazione cingolana, si è detta totalmente innocente tramite il direttore Alessandro Maccioni che anzi, rimanda le accuse al mittente. A far sapere dellarrivo dei medici militari è stato il senatore Matteo Salvini che ha inviato al primo cittadino la risposta del premier Giuseppe Conte: Gentile Senatore, caro Matteo, mi è stata oggi sottoposta la tua lettera con la quale mi segnali la grave criticità della struttura del Comune di Cingoli. Ho immediatamente contattato la Protezione Civile e il Ministero della Difesa. Ti preannuncio che personale medico dellesercito si sta recando in loco per verificare la situazione e approntare tutti gli strumenti necessari per affrontare lemergenza. Nel ringraziarti per la segnalazione, ti saluto con la più viva cordialità. Ieri pomeriggio il vicesindaco Saltamartini ha espresso sulla sua pagina Facebook, anche a nome del sindaco, tutta la sua gratitudine dopo giorni in cui sono rimasti inascoltati: Quando abbiamo constato che il servizio sanitario nazionale non era in grado di affrontare lepidemia allinterno della casa di riposo, abbiamo subito pensato agli angeli con la divisa, ed abbiamo chiesto lintervento dellEsercito. Lo abbiamo chiesto alla Prefettura, al Governo, al Ministero dellInterno, ma senza avere risposte. Ieri - scrive ancora - lintervento di Salvini ha sbloccato la situazione che rischiava di impantanarsi tra polemiche dei responsabili della sanità marchigiana chiamati a rispondere del loro operato. Questo pomeriggio (ieri, ndr), abbiamo avuto il grande piacere di ricevere due Ufficiali medici della marina Militare. Domani, sapremo quale sarà il contributo in termini di risorse umane fornito dalla marina Militare. Abbiamo così la forte speranza che tutti i nostri ammalati potranno essere curati in modo professionale e continuativo. Ringraziamo Salvini, per averci aiutati ma anche i volontari della Croce rossa e soprattutto il personale della cooperativa e gli infermieri dellAsur che da ieri mattina lavorano allinterno di una struttura che ha 34 malati di Coronavirus. Non per ultimi, tutti i medici di ogni disciplina e grado. Quando sei di fronte al rischio della vita, comprendi bene chi sono e che cosa fanno. Grazie, questa è lItalia che ci piace, pur nelle aversità dellepidemia.(servizio in aggiornamento)g.g.
Li chiedevano da giorni e ieri, nel pomeriggio, sono finalmente arrivati. C'è voluto che si arrivasse a ricorrere alla stampa nazionale e a far diventare la casa di riposo di Cingoli un focolaio di Coronavirus, con 4 morti già registrate perché si decidesse di inviare in città dei medici militari in auslio al dottor Ippoliti e al personale della struttura. Il sindaco Michele Vittori e il vicesindaco Filippo Saltamartini, hanno descritto una situazione da "vero e proprio incubo", "un dramma", così lo avevano definito (il link per ripercorrere i fatti e la protesta http://www.appenninocamerte.info/notizie-cronaca/item/10853-coronavirus-qui-e-un-vero-e-proprio-incubo) e pare che sui fatti sia stato aperto un fascicolo da parte della Procura di Macerata per omicidio colposo aggravato plurimo e lesioni personali. Da parte sua l'Area Vasta 3, colpevole secondo l'amministrazione cingolana, si è detta totalmente innocente tramite il direttore Alessandro Maccioni che anzi, rimanda le accuse al mittente. 
A far sapere dell'arrivo dei medici militari è stato il senatore Matteo Salvini che ha inviato al primo cittadino la risposta del premier Giuseppe Conte: "Gentile Senatore, caro Matteo, mi è stata oggi sottoposta la tua lettera con la quale mi segnali la grave criticità della struttura del Comune di Cingoli. Ho immediatamente contattato la Protezione Civile e il Ministero della Difesa. Ti preannuncio che personale medico dell'esercito si sta recando in loco per verificare la situazione e approntare tutti gli strumenti necessari per affrontare l'emergenza. Nel ringraziarti per la segnalazione, ti saluto con la più viva cordialità". 

Ieri pomeriggio il vicesindaco Saltamartini ha espresso sulla sua pagina Facebook, anche a nome del sindaco, tutta la sua gratitudine dopo giorni in cui sono rimasti inascoltati: "Quando abbiamo constato che il servizio sanitario nazionale non era in grado di affrontare l'epidemia all'interno della casa di riposo, abbiamo subito pensato agli angeli con la divisa, ed abbiamo chiesto l'intervento dell'Esercito. Lo abbiamo chiesto alla Prefettura, al Governo, al Ministero dell'Interno, ma senza avere risposte. Ieri - scrive ancora - l'intervento di Salvini ha sbloccato la situazione che rischiava di impantanarsi tra polemiche dei responsabili della sanità marchigiana chiamati a rispondere del loro operato. Questo pomeriggio (ieri, ndr), abbiamo avuto il grande piacere di ricevere due Ufficiali medici della marina Militare. Domani, sapremo quale sarà il contributo in termini di risorse umane fornito dalla marina Militare. Abbiamo così la forte speranza che tutti i nostri ammalati potranno essere curati in modo professionale e continuativo. Ringraziamo Salvini, per averci aiutati ma anche i volontari della Croce rossa e soprattutto il personale della cooperativa e gli infermieri dell'Asur che da ieri mattina lavorano all'interno di una struttura che ha 34 malati di Coronavirus. Non per ultimi, tutti i medici di ogni disciplina e grado. Quando sei di fronte al rischio della vita, comprendi bene chi sono e che cosa fanno. Grazie, questa è l'Italia che ci piace, pur nelle aversità dell'epidemia".

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