Parrucchieri e centri estetici: "Ecco come ci prepariamo a riaprire"

Mercoledì, 13 Maggio 2020 11:06 | Letto 2404 volte   Clicca per ascolare il testo Parrucchieri e centri estetici: "Ecco come ci prepariamo a riaprire" Dopo il via libera al protocollo della Regione Marche per far ripartire il settore Benessere dal 18 maggio, si attende solo lapprovazione da parte del Governo ma, stando alle prime indiscrezioni, non dovrebbero esserci problemi per lapertura di parrucchieri ed estetiste che sono già impegnati nella sanificazione dei locali e per organizzare il lavoro come richiede il protocollo.Nel nostro salone abbiamo preparato una postazione allentrata con guanti e mascherine per le clienti - dice Michela Farabolini di Tolentino, sempre in prima linea anche dopo le difficoltà del sisma - . Utilizzeremo il termoscanner sia per le dipendenti (come obbligatorio) sia per le clienti (una nostra scelta per tutelarle e tutelarci maggiormente).Maglie o capotti saranno appoggiate su stampelle ricoperte di teli usa e getta e le borse saranno inserite in sacchi di plastica.Michela FaraboliniOgni cliente - prosegue la parrucchiera che si era fatta portavoce dei suoi colleghi in un incontro con il sindaco di Tolentino - sarà seguita dalla stessa operatrice fino alla fine del servizio. Noi siamo quattro operatrici e potremmo ricevere fino ad un massimo di 4 clienti contemporaneamente, ma per i primi tempi abbiamo deciso di riceverne al massimo 3. Per quel che riguarda i teli e gli asciugamaini sarà tutto monouso.Il locale di Michela FaraboliniStiamo già ricevendo richieste per appuntamenti - spiega Michela Farabolini - che possono essere presi solo telefonicamente e dovranno essere rispettati nel migliore dei modi. Al momento - conclude - visto che in questo modo riceveremo meno clienti, lavoreremo ad orario continuato.Preoccupato per come cambierà il suo modo di lavorare è Enzo Marziali, voce della trasmissione sportiva Tribuna Stadio di Radio C1...inBlu che è titolare di un salone da barba di Montecosaro.Il classico luogo di ritrovo anche per scambiare quattro chiacchiere tra amici, oltre che per sistemarsi barba e capelli.Enzo MarzialiCè molta confusione - dice - tra quello che si dice e quello che dovremo fare. In un primo momento mi sono occupato della sanificazione e dellacquisto dei dispositivi di protezione per me stesso e per i clienti. Due mesi di chiusura sono stati lunghi. Un tempo impensabile per qualsiasi attività commerciale. Sicuramente sarà tutto diverso rispetto a prima: il mio motto era quello dellentrata libera, senza appuntamento. Da lunedì cambieranno le mie abitudini e quelle dei clienti che stanno già telefonando per i primi appuntamenti. Prima ci si ritrovava a parlare del più e del meno, mentre ora si opterà per una soluzione più rapida, volta soprattutto al servizio. Abbiamo visto che il virus è un avversario duro da affrontare (utilizzando il gergo calcistico) quindi bisognerà rispettare tutti i provvedimenti.Si attivano anche le parrucchierie dei piccoli paesi che avevano già affontato lemergenza sisma come Catia Gratani di Caldarola che dice: Sto prendendo i provvedimenti per la riapertura. Ho già diverse chiamate di cliente che vogliono prendere lappuntamento per venire in negozio. Siamo pronti per ripartire, speriamo vada tutto bene.A Belforte del Chienti, pronta per rialzare la saracinesca anche Giada Tardarelli del centro estetico Gocce di Rugiada: I protocolli di sicurezza non sono cambiati molto da quelli che avevamo in atto - spiega - . Stiamo acquistando mascherine, guanti e pannelli in plexiglass e ci stiamo organizzando per non avere clienti in sala di attesa, ma li riceveremo solo su appuntamento telefonico. In merito alla sanificazione, fin dallapertura del centro abbiamo utilizzato un sanificatore dellambiente per tutte le cabine. Stesso comportamento per la sterilizzazione in autoclave. Giada TardarelliNon sono regole che ci colgono alla sprovvista. Ci sono già alcune richieste per gli appuntamenti - aggiunge - , sento pareri di chi non vede lora di tornare, ma anche chi ha ancora un po di timore, non solo per la salute ma anche per la crisi del lavoro. Ovvio che chi è stato costretto a restare a casa o è rimasto senza lavoro cercherà di fare a meno delle spese che non riguardano le prime necessità. È un problema globale, non di un settore specifico. Credo - conclude - che le persone debbano essere fiduciose perchè se ci diamo un aiuto a vicenda potremo, pian piano, riminciare a fare quello che amavamo, ma sempre facendo attenzione.Giulia Sancricca
Dopo il via libera al protocollo della Regione Marche per far ripartire il settore Benessere dal 18 maggio, si attende solo l'approvazione da parte del Governo ma, stando alle prime indiscrezioni, non dovrebbero esserci problemi per l'apertura di parrucchieri ed estetiste che sono già impegnati nella sanificazione dei locali e per organizzare il lavoro come richiede il protocollo.
"Nel nostro salone abbiamo preparato una postazione all'entrata con guanti e mascherine per le clienti - dice Michela Farabolini di Tolentino, sempre in prima linea anche dopo le difficoltà del sisma - . Utilizzeremo il termoscanner sia per le dipendenti (come obbligatorio) sia per le clienti (una nostra scelta per tutelarle e tutelarci maggiormente).
Maglie o capotti saranno appoggiate su stampelle ricoperte di teli usa e getta e le borse saranno inserite in sacchi di plastica.

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Michela Farabolini

Ogni cliente - prosegue la parrucchiera che si era fatta portavoce dei suoi colleghi in un incontro con il sindaco di Tolentino - sarà seguita dalla stessa operatrice fino alla fine del servizio. Noi siamo quattro operatrici e potremmo ricevere fino ad un massimo di 4 clienti contemporaneamente, ma per i primi tempi abbiamo deciso di riceverne al massimo 3. Per quel che riguarda i teli e gli asciugamaini sarà tutto monouso.

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Il locale di Michela Farabolini

Stiamo già ricevendo richieste per appuntamenti - spiega Michela Farabolini - che possono essere presi solo telefonicamente e dovranno essere rispettati nel migliore dei modi. Al momento - conclude - visto che in questo modo riceveremo meno clienti, lavoreremo ad orario continuato".
Preoccupato per come cambierà il suo modo di lavorare è Enzo Marziali, voce della trasmissione sportiva Tribuna Stadio di Radio C1...inBlu che è titolare di un salone da barba di Montecosaro.
Il classico luogo di ritrovo anche per scambiare quattro chiacchiere tra amici, oltre che per sistemarsi barba e capelli.

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Enzo Marziali

"C'è molta confusione - dice - tra quello che si dice e quello che dovremo fare. In un primo momento mi sono occupato della sanificazione e dell'acquisto dei dispositivi di protezione per me stesso e per i clienti. Due mesi di chiusura sono stati lunghi. Un tempo impensabile per qualsiasi attività commerciale. Sicuramente sarà tutto diverso rispetto a prima: il mio motto era quello dell'entrata libera, senza appuntamento. Da lunedì cambieranno le mie abitudini e quelle dei clienti che stanno già telefonando per i primi appuntamenti. Prima ci si ritrovava a parlare del più e del meno, mentre ora si opterà per una soluzione più rapida, volta soprattutto al servizio. Abbiamo visto che il virus è un avversario duro da affrontare (utilizzando il gergo calcistico) quindi bisognerà rispettare tutti i provvedimenti".
Si attivano anche le parrucchierie dei piccoli paesi che avevano già affontato l'emergenza sisma come Catia Gratani di Caldarola che dice: "Sto prendendo i provvedimenti per la riapertura. Ho già diverse chiamate di cliente che vogliono prendere l'appuntamento per venire in negozio. Siamo pronti per ripartire, speriamo vada tutto bene".
A Belforte del Chienti, pronta per rialzare la saracinesca anche Giada Tardarelli del centro estetico Gocce di Rugiada: "I protocolli di sicurezza non sono cambiati molto da quelli che avevamo in atto - spiega - . Stiamo acquistando mascherine, guanti e pannelli in plexiglass e ci stiamo organizzando per non avere clienti in sala di attesa, ma li riceveremo solo su appuntamento telefonico. In merito alla sanificazione, fin dall'apertura del centro abbiamo utilizzato un sanificatore dell'ambiente per tutte le cabine. Stesso comportamento per la sterilizzazione in autoclave.

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Giada Tardarelli

Non sono regole che ci colgono alla sprovvista. Ci sono già alcune richieste per gli appuntamenti - aggiunge - , sento pareri di chi non vede l'ora di tornare, ma anche chi ha ancora un po' di timore, non solo per la salute ma anche per la crisi del lavoro. Ovvio che chi è stato costretto a restare a casa o è rimasto senza lavoro cercherà di fare a meno delle spese che non riguardano le prime necessità. È un problema globale, non di un settore specifico. Credo - conclude - che le persone debbano essere fiduciose perchè se ci diamo un aiuto a vicenda potremo, pian piano, riminciare a fare quello che amavamo, ma sempre facendo attenzione".

Giulia Sancricca


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