Inaugurata la Tac di ultima generazione donata all'ospedale

Mercoledì, 01 Luglio 2020 11:35 | Letto 1701 volte   Clicca per ascolare il testo Inaugurata la Tac di ultima generazione donata all'ospedale Veronica Berti Bocelli, vice presidente di ABF, insieme al Direttore Generale Laura Biancalani, al sindaco di Camerino Sandro Sborgia, al Presidente della Regione Luca Ceriscioli  e a Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità Generali Country Italia, hanno ufficialmente inaugurato questa mattina la nuova TAC Revolution Evo donata all’ospedale di Camerino e già consegnata nei giorni scorsi.  Al taglio del nastro dello strumento di ultima generazione, erano presenti il capo della sanità regionale  Nadia Storti, il Direttore Generale AV3 Alessandro Maccioni, la direttrice darea Vasta Nadia Mosca il direttore responsabile sanitario di riferimento Giorgia Scaloni, larcivescovo Francesco Massara, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il consigliere Regionale Francesco Micucci, lassessore regionale Angelo Sciapichetti. In collegamento telematico è intervenuta  Lucia Sciacca di Generali il cui personale ha devoluto 10 mila ore del proprio lavoro al Fondo Intermazionale del Gruppo, per metterlo a disposizione del raggiungimento del risultato, concretizzatosi per il tramite della Andrea Bocelli Foundation.Presente con le sue azioni benefiche sul territorio marchigiano dal sisma del 2016, da allora ABF ha stretto un legame profondo con le comunità, dapprima per rispondere all’emergenza dettata dal terremoto e costruendo le due scuole di Sarnano e Muccia e l’accademia della musica di Camerino in fase di completamento nel quartiere di Fonte San Venanzio. Ma l’impegno della Fondazione è proseguito anche nella fase più recente dell’emergenza sanitaria, attivando più raccolte fondi che hanno consentito di donare respiratori e dispositivi di protezione individuale all’ospedale di Camerino e l’acquisto di 30 letti per il reparto Covid del nosocomio di Macerata.  La donazione della nuova TAC vuole essere testimonianza di rinnovato impegno e vicinanza alla comunità di Camerino e al territorio marchigiano. In evidenza anche la concreta opportunità per il presidio sanitario camerte di accrescere il suo potenziale, quale punto di riferimento per la diagnostica in ambito medicale per tutto l’entroterra montano.  Prima di ripercorrere la nascita della donazione, il DG Av3 Alessandro Maccioni nel suo intervento ha riferito del legame con la Fondazione, fortemente decisa a dare una mano anche in unemergenza sanitaria così diffiicile. In programma cera lacquisto per Camerino di una nuova Tac, tomografia assiale computerizzata  Di última generazione la strumentazione, va ad aggiungersi ad altre donazioni importanti di altri soggetti che durante il periodo più critico della pandemia hanno raggiunto il territorio.  Estremamente soddisfatto Maccioni perché Camerino non solo chiude con bilancio positivo una esperienza  professionale e umana di eccellenza, ma attraverso lacquisito della donazione in beni per un volume di oltre un milione di euro, sarà in grado di offrire una sanità ancora più efficiente, efficace e di alto livello. Il tutto è stato possibile grazie ad un importante lavoro di squadra. Questi risultati si sono ottenuti perché siamo stati credibili, riuscendo a mettere in piedi unopera immensa.Quindi le parole del presidente Luca Ceriscioli Avere una macchina come questa significa recuperare le prestazioni rinviate a causa della pandemia. Poche del genere ne esistono in tutta la regione e dal punto di vista diagnostico questa strumentazione rappresenta il non plus ultra. Nellospedale di Camerino la ripartenza con uno strumento così importante, significa avere quello che cera prima  ma che dora in poi, sarà anche migliore.Un dono che è dunque  punto di partenza per nuove esperienze da fare insieme. Della vicinanza alle Marche ha parlato la vice presidente di ABF Veronica Bocelli, ricordando i tre diversi progetti realizzati dopo il sisma a Sarnano, Muccia e da ultimo quello della scuola della Musica di Camerino la cui inaugurazione è prevista per il 10 settembre  Il Mondo della musica è fermo ma loperatività donazioni non si è mai fermata. Durante l’emergenza Covid-19 ci siamo chiesti come poter essere utili con aiuti che andassero oltre il ‘qui e ora’ che potessero rappresentare una vera e propria implementazione delle strutture già presenti .Per questo, abbiamo deciso di sostenere in particolare gli edifici ospedalieri di Camerino e Macerata. A tracciare tutta la vicenda della riconversione della struuttura sanitaria di Camerino, avvenuta in poche ore lotto marzo scorso, è stata il Direttore Asur Marche Nadia Storti Oggi non potevo non essere qui- ha affermato- Da quel giorno ho preso un impegno che quando fosse finita lemergenza, il punto sarebbe stato potenziato. Sono passati 4 mesi, la fase più critica del post covid è stata scavallata e fortunatamente nella nostra regione a parte alcuni casi sintomatici. siamo a quota zero contagi. Non possiamo ancora abbassare la guardia, ma lospedale di Camerino torna finalmente quello che era nel pre-covid e con due grossi vantaggi rispetto a quella che è stata la fase iniziale: in primo luogo la crescita professionale, culturale e umana di tutti gli operatori che hanno lavorato allinterno del presidio per tutto il periodo. Erano già dei bravissimi professionisti, ma hanno acquisito qualcosa in più.Hanno saputo correggere e mettere in piedi un percorso di emergenza mai visto prima riuscendo a fronteggiarlo  e in una maniera meravigliosa che rimarrà sempre nei loro cuori e nelle loro menti come un patrimonio professionale culturale e umano che resterà sempre. Dal primo allultimo tutti hanno dato il massimo per raggiungere questo obiettivo e ci sono riusciti con una crescita che non perderanno mai. In più- ha aggiunto Nadia Storti-  tutta la strumentazione che da quella sera è entrata dentro il presidio di Camerino è diventata patrimonio dei cittadini di Camerio e di tutto il comprensorio circostante che travalica anche lArea Vasta 3. Lospedale di Camerino rispetto al pre-covid è dunque cambiato, sia dal punto di vista delle teconologie  che delle risorse. Tutto ciò è stato possibile grazie allimpegno del Direttore Generale Maccioni e grazie alla generosità di tante persone e al grande supporto e sostegno della Fondazione Bocelli. Tantissime le donazioni che ci hanno raggiunto. Cercheremo di meritare la fiducia che tutti voi ci avete dato.  Quindi lintervento di Lucia Sciacca che, collegata da Trieste, ringraziando personalmente i medici e tutti gli operatori sanitari, ha ricordato del contributo delle 10 mila ore di lavoro offerte dai dipendenti di Generali  nonché  la storia del bel legame con la fondazione ABF che in questo caso è riuscita a raccogliere il contributo di oltre 3300 persone messesi a disposizione per raggiungere lobiettivo.  Ci siamo chiesti cosa potevamo fare in questo frangente e di nuovo, abbiamo messo in campo lagire insieme. Ci siamo risentiti con ABF e la proposta che è arrivata,riguardava il progetto della TAC per lospedale di Camerino. Tornare nelle Marche, dare continuità a quanto già fatto prima, ha restituito una nuova utilità.  Il momento di contatto con Generali e il raggiungimento in una settimana dei 300 mila euro per rendere concreto il progetto, è stato sottolineato dal Direttore Generale ABF Laura Biancalani, seguita dallintervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia che  a sua volta ha ringraziato tutti a nome della città e dellintera area montana Linaugurazione di oggi conferma che questo ospedale continua e continuerà ad essere un punto di riferimento, così come lo è stato negli anni passati. Eterno il debito di gratitudine e di riconoscenza nei confronti della Fondazione Bocelli e di tutti coloro che hanno rinunciato a qualcosa di proprio per donarlo agli altri. Lesempio dei dipendenti di Generali è testimonianza del valore della solidarietà. E il segno più alto che lessere umano può dare in un momento di difficoltà. Il primo cittadino ha rivolto un sentito ringraziamento alla Fondazione Bocelli per la sua vicinanza diretta e spontanea, testimoniata su tutto il territorio. Il grazie è riduttivo per il sentimento che noi proviamo nei vostri confronti. Non abbiamo superate ancora  tutte le difficoltà - ha concluso Sborgia- ma questa, come tutte le altre donazioni, ci aiutano a guardare avanti con più ottimismo. La volontà  di segnare linizio di una nuova normalità, è stata sottolineata ancora da Laura Biancalani, con tutto il team di ABF, reduce poco prima dallapertura della Summer School nella scuola De Amicis di Muccia, contornata dallentusiasmo di 60 bambini. Presto porteremo nelle scuole le nostre biblioteche di device per lacquisizione del nuovo linguaggio informatico. Il 10 settembre consegneremo la Scuola della Musica  di Camerino e l11 settembre il percorso device delle biblioteche nelle scuole di Muccia e di Sarnano. Voglia di normalità e soprattutto , voglia di essere presenti- ha detto-. Sapete infatti che lo stile della famiglia Bocelli e della Fondazione ABF non è quello di prendere e lasciare le cose. Sappiamo di essere invasivi, talvolta anche troppo insistenti, ma alla fine con tutto il territorio e le sue istituzioni è nata una collaborazione produttiva. Ormai ci sentiamo parte di voi.  A chiudere gli interventi le parole dellArcivescovo Francesco Massara che ha detto di essere rimasto colpito dalla personalità carismatica di Andrea Bocelli e dalla bellissima testimonianza della sua famiglia. Alla fine della vita - ha affermato Mons. Massara- il ricordo più bello che noi potremo lasciare  è il bene che abbiamo fatto. E i segni che voi avete lasciato ovunque, sono segni di bene. La società ha bisogno di esempi positivi. Grazie per testimoniare col vostro amore che le cose si possono fare, così potrebbe essere anche per la ricostruzione se riusciremo ad uscire da questa benedetta burocrazia. Si può e si deve fare perchè le persone hanno il diritto di avere una casa e la dignità di un posto di lavoro. Nellesprimere gratitudine a tutti gli operatori sanitari che hanno dato il massimo di se stessi, ha aggiunto: da unesperienza del genere non si può non uscire cambiati e trasformati in meglio.  Nonostante vi siano stati momenti di tensione e paura, credo che Camerino abbia dimostrato anche un grande senso di solidarietà, ricambiando anche tutti i segnali a sua volta ricevuti in questo senso durante il post sisma. Lospedale ora ha potuto trovare garantito un incremento di macchinari che serviranno a tutta la Regione e anche come immagine di una efficiente sanità nazionale ai turisti che fossero di passaggio . Infine una richiesta anche dallArcivescovo Massara: I macchinari e la strumentazione sono importantissimi- ha rimarcato- . Ma ogni macchinario ha bisogno del personale: niente si muove se non cè chi può farlo funzionare. Credo dunque che questa struttura debba essere arricchita del personale medico e sanitario. Qui si sono salvate delle vite e dietro ogni malattia cè un dramma: arricchire questo posto é il completamento. La montagna non può morire e ha bisogno di servizi, delluniversità e di strutture fondamentali come l’ospedale. Il vescovo è il portavoce dei poveri e di chi non ha voce e lospedale di Camerino ha bisogno di un incremento di personale. Poco dopo ci si è spostati nella sala della radiologia dove, presente il responsabile dott. Maurizio Lucarelli, è avvenuto il taglio del nastro della nuova Tac e la benedizione della strumentazione da parte dellArcivescovo. C.C.. 
Veronica Berti Bocelli, vice presidente di ABF, insieme al Direttore Generale Laura Biancalani, al sindaco di Camerino Sandro Sborgia, al Presidente della Regione Luca Ceriscioli  e a Lucia Sciacca, Direttore Comunicazione e Sostenibilità Generali Country Italia, hanno ufficialmente inaugurato questa mattina la nuova TAC Revolution Evo donata all’ospedale di Camerino e già consegnata nei giorni scorsi.  Al taglio del nastro dello strumento di ultima generazione, erano presenti il capo della sanità regionale  Nadia Storti, il Direttore Generale AV3 Alessandro Maccioni, la direttrice d'area Vasta Nadia Mosca il direttore responsabile sanitario di riferimento Giorgia Scaloni, l'arcivescovo Francesco Massara, il rettore di Unicam Claudio Pettinari, il consigliere Regionale Francesco Micucci, l'assessore regionale Angelo Sciapichetti. In collegamento telematico è intervenuta  Lucia Sciacca di Generali il cui personale ha devoluto 10 mila ore del proprio lavoro al Fondo Intermazionale del Gruppo, per metterlo a disposizione del raggiungimento del risultato, concretizzatosi per il tramite della Andrea Bocelli Foundation.

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Presente con le sue azioni benefiche sul territorio marchigiano dal sisma del 2016, da allora ABF ha stretto un legame profondo con le comunità, dapprima per rispondere all’emergenza dettata dal terremoto e costruendo le due scuole di Sarnano e Muccia e l’accademia della musica di Camerino in fase di completamento nel quartiere di Fonte San Venanzio. Ma l’impegno della Fondazione è proseguito anche nella fase più recente dell’emergenza sanitaria, attivando più raccolte fondi che hanno consentito di donare respiratori e dispositivi di protezione individuale all’ospedale di Camerino e l’acquisto di 30 letti per il reparto Covid del nosocomio di Macerata.  La donazione della nuova TAC vuole essere testimonianza di rinnovato impegno e vicinanza alla comunità di Camerino e al territorio marchigiano. In evidenza anche la concreta opportunità per il presidio sanitario camerte di accrescere il suo potenziale, quale punto di riferimento per la diagnostica in ambito medicale per tutto l’entroterra montano.  
Prima di ripercorrere la nascita della donazione, il DG Av3 Alessandro Maccioni nel suo intervento ha riferito del legame con la Fondazione, fortemente decisa a dare una mano anche in un'emergenza sanitaria così diffiicile. In programma c'era l'acquisto per Camerino di una nuova Tac, tomografia assiale computerizzata  Di última generazione la strumentazione, va ad aggiungersi ad altre donazioni importanti di altri soggetti che durante il periodo più critico della pandemia hanno raggiunto il territorio.  Estremamente soddisfatto Maccioni perché Camerino non solo chiude con bilancio positivo una esperienza  professionale e umana di eccellenza, ma attraverso l'acquisito della donazione in beni per un volume di oltre un milione di euro, sarà in grado di offrire una sanità ancora più efficiente, efficace e di alto livello. Il tutto è stato possibile grazie ad un importante lavoro di squadra. "Questi risultati si sono ottenuti perché siamo stati credibili, riuscendo a mettere in piedi un'opera immensa".
Quindi le parole del presidente Luca Ceriscioli " Avere una macchina come questa significa recuperare le prestazioni rinviate a causa della pandemia. Poche del genere ne esistono in tutta la regione e dal punto di vista diagnostico questa strumentazione rappresenta il non plus ultra. Nell'ospedale di Camerino la ripartenza con uno strumento così importante, significa avere quello che c'era prima  ma che d'ora in poi, sarà anche migliore.Un dono che è dunque  punto di partenza per nuove esperienze da fare insieme".
Della vicinanza alle Marche ha parlato la vice presidente di ABF Veronica Bocelli, ricordando i tre diversi progetti realizzati dopo il sisma a Sarnano, Muccia e da ultimo quello della scuola della Musica di Camerino la cui inaugurazione è prevista per il 10 settembre  "Il Mondo della musica è fermo ma l'operatività donazioni non si è mai fermata. Durante l’emergenza Covid-19 ci siamo chiesti come poter essere utili con aiuti che andassero oltre il ‘qui e ora’ che potessero rappresentare una vera e propria implementazione delle strutture già presenti .Per questo, abbiamo deciso di sostenere in particolare gli edifici ospedalieri di Camerino e Macerata".
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A tracciare tutta la vicenda della riconversione della struuttura sanitaria di Camerino, avvenuta in poche ore l'otto marzo scorso, è stata il Direttore Asur Marche Nadia Storti " Oggi non potevo non essere qui- ha affermato- Da quel giorno ho preso un impegno che quando fosse finita l'emergenza, il punto sarebbe stato potenziato. Sono passati 4 mesi, la fase più critica del post covid è stata scavallata e fortunatamente nella nostra regione a parte alcuni casi sintomatici. siamo a quota zero contagi. Non possiamo ancora abbassare la guardia, ma l'ospedale di Camerino torna finalmente quello che era nel pre-covid e con due grossi vantaggi rispetto a quella che è stata la fase iniziale: in primo luogo la crescita professionale, culturale e umana di tutti gli operatori che hanno lavorato all'interno del presidio per tutto il periodo. Erano già dei bravissimi professionisti, ma hanno acquisito qualcosa in più.Hanno saputo correggere e mettere in piedi un percorso di emergenza mai visto prima riuscendo a fronteggiarlo  e in una maniera meravigliosa che rimarrà sempre nei loro cuori e nelle loro menti come un patrimonio professionale culturale e umano che resterà sempre. Dal primo all'ultimo tutti hanno dato il massimo per raggiungere questo obiettivo e ci sono riusciti con una crescita che non perderanno mai. In più- ha aggiunto Nadia Storti-  tutta la strumentazione che da quella sera è entrata dentro il presidio di Camerino è diventata patrimonio dei cittadini di Camerio e di tutto il comprensorio circostante che travalica anche l'Area Vasta 3. L'ospedale di Camerino rispetto al pre-covid è dunque cambiato, sia dal punto di vista delle teconologie  che delle risorse. Tutto ciò è stato possibile grazie all'impegno del Direttore Generale Maccioni e grazie alla generosità di tante persone e al grande supporto e sostegno della Fondazione Bocelli. Tantissime le donazioni che ci hanno raggiunto. Cercheremo di meritare la fiducia che tutti voi ci avete dato". 
Quindi l'intervento di Lucia Sciacca che, collegata da Trieste, ringraziando personalmente i medici e tutti gli operatori sanitari, ha ricordato del contributo delle 10 mila ore di lavoro offerte dai dipendenti di Generali  nonché  la storia del bel legame con la fondazione ABF che in questo caso è riuscita a raccogliere il contributo di oltre 3300 persone messesi a disposizione per raggiungere l'obiettivo "Ci siamo chiesti cosa potevamo fare in questo frangente e di nuovo, abbiamo messo in campo l'agire insieme. Ci siamo risentiti con ABF e la proposta che è arrivata,riguardava il progetto della TAC per l'ospedale di Camerino. Tornare nelle Marche, dare continuità a quanto già fatto prima, ha restituito una nuova utilità".  Il momento di contatto con Generali e il raggiungimento in una settimana dei 300 mila euro per rendere concreto il progetto, è stato sottolineato dal Direttore Generale ABF Laura Biancalani, seguita dall'intervento del sindaco di Camerino Sandro Sborgia che  a sua volta ha ringraziato tutti a nome della città e dell'intera area montana " L'inaugurazione di oggi conferma che questo ospedale continua e continuerà ad essere un punto di riferimento, così come lo è stato negli anni passati. Eterno il debito di gratitudine e di riconoscenza nei confronti della Fondazione Bocelli e di tutti coloro che hanno rinunciato a qualcosa di proprio per donarlo agli altri. L'esempio dei dipendenti di Generali è testimonianza del valore della solidarietà. E' il segno più alto che l'essere umano può dare in un momento di difficoltà". Il primo cittadino ha rivolto un sentito ringraziamento alla Fondazione Bocelli per la sua vicinanza diretta e spontanea, testimoniata su tutto il territorio. " Il grazie è riduttivo per il sentimento che noi proviamo nei vostri confronti. Non abbiamo superate ancora  tutte le difficoltà - ha concluso Sborgia- ma questa, come tutte le altre donazioni, ci aiutano a guardare avanti con più ottimismo".
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La volontà  di segnare l'inizio di una nuova normalità, è stata sottolineata ancora da Laura Biancalani, con tutto il team di ABF, reduce poco prima dall'apertura della Summer School nella scuola De Amicis di Muccia, contornata dall'entusiasmo di 60 bambini. "Presto porteremo nelle scuole le nostre biblioteche di device per l'acquisizione del nuovo linguaggio informatico. Il 10 settembre consegneremo la Scuola della Musica  di Camerino e l'11 settembre il percorso device delle biblioteche nelle scuole di Muccia e di Sarnano. Voglia di normalità e soprattutto , voglia di essere presenti- ha detto-. Sapete infatti che lo stile della famiglia Bocelli e della Fondazione ABF non è quello di prendere e lasciare le cose. Sappiamo di essere invasivi, talvolta anche troppo insistenti, ma alla fine con tutto il territorio e le sue istituzioni è nata una collaborazione produttiva. Ormai ci sentiamo parte di voi". 
A chiudere gli interventi le parole dell'Arcivescovo Francesco Massara che ha detto di essere rimasto colpito dalla personalità carismatica di Andrea Bocelli e dalla bellissima testimonianza della sua famiglia. " Alla fine della vita - ha affermato Mons. Massara- il ricordo più bello che noi potremo lasciare  è il bene che abbiamo fatto. E i segni che voi avete lasciato ovunque, sono segni di bene. La società ha bisogno di esempi positivi. Grazie per testimoniare col vostro amore che le cose si possono fare, così potrebbe essere anche per la ricostruzione se riusciremo ad uscire da questa benedetta burocrazia. Si può e si deve fare perchè le persone hanno il diritto di avere una casa e la dignità di un posto di lavoro". Nell'esprimere gratitudine a tutti gli operatori sanitari che hanno dato il massimo di se stessi, ha aggiunto: "da un'esperienza del genere non si può non uscire cambiati e trasformati in meglio.  Nonostante vi siano stati momenti di tensione e paura, credo che Camerino abbia dimostrato anche un grande senso di solidarietà, ricambiando anche tutti i segnali a sua volta ricevuti in questo senso durante il post sisma. L'ospedale ora ha potuto trovare garantito un incremento di macchinari che serviranno a tutta la Regione e anche come immagine di una efficiente sanità nazionale ai turisti che fossero di passaggio" . Infine una richiesta anche dall'Arcivescovo Massara: "I macchinari e la strumentazione sono importantissimi- ha rimarcato- . Ma ogni macchinario ha bisogno del personale: niente si muove se non c'è chi può farlo funzionare. Credo dunque che questa struttura debba essere arricchita del personale medico e sanitario. Qui si sono salvate delle vite e dietro ogni malattia c'è un dramma: arricchire questo posto é il completamento. La montagna non può morire e ha bisogno di servizi, dell'università e di strutture fondamentali come l’ospedale. Il vescovo è il portavoce dei poveri e di chi non ha voce e l'ospedale di Camerino ha bisogno di un incremento di personale".
Poco dopo ci si è spostati nella sala della radiologia dove, presente il responsabile dott. Maurizio Lucarelli, è avvenuto il taglio del nastro della nuova Tac e la benedizione della strumentazione da parte dell'Arcivescovo. 
C.C.

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