La vicenda risale al 2014 e riguarda una cena di beneficenza cui parteciparono tra gli altri Silvia Luconi e Orietta Leonori, all'epoca dei fatti consiglieri comunali a Tolentino. Le due furono poi accusate sulle pagine social dalla collega in consiglio comunale Carla Domizi di aver richiesto indietro, a titolo di rimborso, la cifra versata in quanto la loro partecipazione all'evento sarebbe avvenuta in rappresentanza delle istituzioni. La vicenda finì in tribunale, dove Silvia Luconi e Orietta Leonori citarono per diffamazione la Domizi, condannata in primo grado ad una multa di 600 euro e al risarcimento delle due parti offese. Oggi sulla vicenda si è pronunciato il giudice di appello, adito da Carla Domizi, che ha confermato la sentenza di primo grado condannando la stessa al pagamento delle ulteriori spese processuali, pari a 1170 euro. "Non ho mai avuti dubbi sulla pronuncia del giudice anche in questo caso - le parole di Silvia Luconi, oggi vice sindaco di Tolentino nell'amministrazione Pezzanesi - perchè so benissimo cosa ho fatto al termine di quella cena, alla quale ho partecipato come chiunque altro pagando regolarmente e senza chiedere alcun rimborso quale rappresentante del comune. Sono sicuramente soddisfatta e mantengo la decisione, presa insieme all'ex collega Leonori, di devolvere la cifra in beneficenza, magari nell'ambito dei servizi sociali".
f.u.
L'appello dà ragione al vice sindaco, ex consigliera di Tolentino condannata
Lunedì, 06 Luglio 2020 15:53 | Letto 4100 volte Clicca per ascolare il testo L'appello dà ragione al vice sindaco, ex consigliera di Tolentino condannata La vicenda risale al 2014 e riguarda una cena di beneficenza cui parteciparono tra gli altri Silvia Luconi e Orietta Leonori, allepoca dei fatti consiglieri comunali a Tolentino. Le due furono poi accusate sulle pagine social dalla collega in consiglio comunale Carla Domizi di aver richiesto indietro, a titolo di rimborso, la cifra versata in quanto la loro partecipazione allevento sarebbe avvenuta in rappresentanza delle istituzioni. La vicenda finì in tribunale, dove Silvia Luconi e Orietta Leonori citarono per diffamazione la Domizi, condannata in primo grado ad una multa di 600 euro e al risarcimento delle due parti offese. Oggi sulla vicenda si è pronunciato il giudice di appello, adito da Carla Domizi, che ha confermato la sentenza di primo grado condannando la stessa al pagamento delle ulteriori spese processuali, pari a 1170 euro. Non ho mai avuti dubbi sulla pronuncia del giudice anche in questo caso - le parole di Silvia Luconi, oggi vice sindaco di Tolentino nellamministrazione Pezzanesi - perchè so benissimo cosa ho fatto al termine di quella cena, alla quale ho partecipato come chiunque altro pagando regolarmente e senza chiedere alcun rimborso quale rappresentante del comune. Sono sicuramente soddisfatta e mantengo la decisione, presa insieme allex collega Leonori, di devolvere la cifra in beneficenza, magari nellambito dei servizi sociali.f.u.
La vicenda risale al 2014 e riguarda una cena di beneficenza cui parteciparono tra gli altri Silvia Luconi e Orietta Leonori, all'epoca dei fatti consiglieri comunali a Tolentino. Le due furono poi accusate sulle pagine social dalla collega in consiglio comunale Carla Domizi di aver richiesto indietro, a titolo di rimborso, la cifra versata in quanto la loro partecipazione all'evento sarebbe avvenuta in rappresentanza delle istituzioni. La vicenda finì in tribunale, dove Silvia Luconi e Orietta Leonori citarono per diffamazione la Domizi, condannata in primo grado ad una multa di 600 euro e al risarcimento delle due parti offese. Oggi sulla vicenda si è pronunciato il giudice di appello, adito da Carla Domizi, che ha confermato la sentenza di primo grado condannando la stessa al pagamento delle ulteriori spese processuali, pari a 1170 euro. "Non ho mai avuti dubbi sulla pronuncia del giudice anche in questo caso - le parole di Silvia Luconi, oggi vice sindaco di Tolentino nell'amministrazione Pezzanesi - perchè so benissimo cosa ho fatto al termine di quella cena, alla quale ho partecipato come chiunque altro pagando regolarmente e senza chiedere alcun rimborso quale rappresentante del comune. Sono sicuramente soddisfatta e mantengo la decisione, presa insieme all'ex collega Leonori, di devolvere la cifra in beneficenza, magari nell'ambito dei servizi sociali".
f.u.
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