Sindacati: "Non firmeremo accordo mobilità ex JP"

Martedì, 25 Agosto 2020 13:01 | Letto 612 volte   Clicca per ascolare il testo Sindacati: "Non firmeremo accordo mobilità ex JP" “Noi non firmeremo alcun accordo sulla mobilità”. Questa la ferma presa di posizione dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm ribadita durante l’assemblea dei lavoratori della Indelfab di Fabriano, ex JP Industries svoltasi questa mattina, 25 agosto. Assemblea alla quale hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori e che è servita per fare il punto della situazione.Pierpaolo Pullini, Gianpiero Santoni e Isabella Gentilucci hanno raccontato gli esiti dell’incontro di ieri pomeriggio con la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani. “Ci è stato garantito l’utilizzo ulteriore di cassa integrazione nelle more di una soluzione definitiva. O con causale Covid, quindi altre 11 settimane. O per cessazione di attività, in questo caso 12 mesi, prorogabili a 18. Ma appare evidente che si tratterebbe di una soluzione tampone. Anche perché l’imprenditore, Giovanni Porcarelli, ha confermato che non intende ritirare la procedura di mobilità che riguarda 583 lavoratori, 300 residenti nel fabrianese, e che pare voglia precedere con un concordato liquidatorio. In pratica, non vuole più questa azienda con tanti dipendenti. Al massimo, un’altra con 150 lavoratori, forse. E gli altri? A casa. È inaccettabile.Per questo si starebbe pensando di utilizzare i fondi presenti ancora per l’Accordo di programma per le aree colpite dalla crisi della Antonio Merloni, più ulteriori fondi derivanti dall’emergenza Covid, anche europei, per arrivare a una reindustrializzazione del territorio. “La sottosegretaria Morani ci ha riferito che dal Mise si stanno proponendo ad altre aziende l’acquisto della Indelfab. In questi giorni ci dovrebbero essere altri incontri fra ministero e proprietà aziendale.In attesa di ulteriori notizie, come la convocazione al Mise promessa dalla Morani entro la prima metà del mese di settembre, oggi i sindacati hanno inviato formale richiesta di incontro con la proprietà aziendale per iniziare a intavolare la discussione sulla procedura di mobilità aperta. Si hanno a disposizione 30 giorni per trovare un accordo. Altrimenti, si passa in sede ministeriale. “Noi non firmeremo mai l’accettazione della procedura di mobilità”, hanno ribadito i sindacati.SS
“Noi non firmeremo alcun accordo sulla mobilità”. Questa la ferma presa di posizione dei sindacati di categoria Fim-Fiom-Uilm ribadita durante l’assemblea dei lavoratori della Indelfab di Fabriano, ex JP Industries svoltasi questa mattina, 25 agosto. Assemblea alla quale hanno partecipato circa un centinaio di lavoratori e che è servita per fare il punto della situazione.

Pierpaolo Pullini, Gianpiero Santoni e Isabella Gentilucci hanno raccontato gli esiti dell’incontro di ieri pomeriggio con la sottosegretaria al ministero dello Sviluppo economico, Alessia Morani. “Ci è stato garantito l’utilizzo ulteriore di cassa integrazione nelle more di una soluzione definitiva. O con causale Covid, quindi altre 11 settimane. O per cessazione di attività, in questo caso 12 mesi, prorogabili a 18. Ma appare evidente che si tratterebbe di una soluzione tampone. Anche perché l’imprenditore, Giovanni Porcarelli, ha confermato che non intende ritirare la procedura di mobilità che riguarda 583 lavoratori, 300 residenti nel fabrianese, e che pare voglia precedere con un concordato liquidatorio. In pratica, non vuole più questa azienda con tanti dipendenti. Al massimo, un’altra con 150 lavoratori, forse. E gli altri? A casa. È inaccettabile".

Per questo si starebbe pensando di utilizzare i fondi presenti ancora per l’Accordo di programma per le aree colpite dalla crisi della Antonio Merloni, più ulteriori fondi derivanti dall’emergenza Covid, anche europei, per arrivare a una reindustrializzazione del territorio. “La sottosegretaria Morani ci ha riferito che dal Mise si stanno proponendo ad altre aziende l’acquisto della Indelfab. In questi giorni ci dovrebbero essere altri incontri fra ministero e proprietà aziendale".

In attesa di ulteriori notizie, come la convocazione al Mise promessa dalla Morani entro la prima metà del mese di settembre, oggi i sindacati hanno inviato formale richiesta di incontro con la proprietà aziendale per iniziare a intavolare la discussione sulla procedura di mobilità aperta. Si hanno a disposizione 30 giorni per trovare un accordo. Altrimenti, si passa in sede ministeriale. “Noi non firmeremo mai l’accettazione della procedura di mobilità”, hanno ribadito i sindacati.

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