Matelica, domani tornerà a risplendere la fontana di piazza Mattei

Venerdì, 27 Novembre 2020 19:30 | Letto 828 volte   Clicca per ascolare il testo Matelica, domani tornerà a risplendere la fontana di piazza Mattei A Matelica sono stati ultimati i lavori alla fontana di Piazza Enrico Mattei, ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini: “Grazie al lavoro dei dipendenti dellufficio tecnico, della consigliera dottoressa Emanuela Biocco, della Soprintendenza e al contributo della dottoressa Angela Allegrini potremo riappropriarci di un manufatto di eccellente bellezza e valore storico che si erge al centro della piazza principale della città - dichiara l’assessore - domani tornerà a risplendere nella Piazza Enrico Mattei la bellissima fontana” Lo stesso assessore si è poi prodigato in un excursus storico sulle origini di quello che è uno dei monumenti più caratteristici di Matelica: “Ordinata dal Commissario Visitatore Apostolico del Pontefice Sisto V, Monsignor Giulio Ongarese di Milano, e progettata dallArchitetto della Santa Casa di Loreto, Lattanzio Ventura da Urbino, la fontana venne completata nel 1613: autore dellopera fu lo scultore Francesco Selva, il quale non solo redasse il disegno ma si recò personalmente sul monte Roti  di Matelica, dove si trova una cava di travertino, e scelse una pietra cornea per individuare la pietra del vaso della fontana. Storicamente risultano interventi di restauro nel 1924 su decisione dellufficio tecnico Municipale, nel 1964 ad opera dell ditta Soverchia di San Severino per arrivare al 2004, quando fu eseguito un importante intervento conservativo ed estetico e furono realizzati di nuovo i pilastri perimetrali nonchè il rifacimento della pavimentazione in marnette di pietra arenaria che circoscrive la fontana”. La Procaccini, infine, ha illustrato gli interventi apportati al monumento: “Questanno si è eseguito un intervento di restauro conservativo che ha portato al completamento, in maniera definitiva, della zona di calpestìo al pubblico e della vasca. Sono stati eseguiti interventi mai realizzati in passato, come il riposizionamento di due gradini molto importanti, la realizzazione di  code di rondine nelle porzioni di materia mancante invece della realizzazione di stuccature come in precedenza, molto più fragili e sensibili al deterioramento. Si è intervenuti in maniera circoscritta sull’apparato scultoreo e sul piatto centrale eliminando quasi totalmente tutto il calcare, lasciando solo isole circoscritte fortemente tenaci. Lamministrazione, nel prossimo futuro, dovrà far eseguire dei lavori di pulitura completa dell’apparato  scultoreo per avere un quadro generale e definitivo della stato di conservazione del manufatto. La fragilità della fontana era aumentata negli ultimi anni per la totale assenza di uno strato protettivo idrorepellente, chiamato strato di sacrificio, indispensabile per proteggere e salvaguardare la fragilità della pietra in presenza di acqua calcarea ed agenti atmosferici che si sono sommati al materiale di depurazione messo in circolo. I procedimenti operativi messi in atto sono stati preceduti da analisi diagnostiche mediante lutilizzo di tecniche quali spettroscopia FT-IR e fluorescenza di raggi X. Si è poi effettuata - conclude l’assessore - la pulitura, il preconsolidamento e consolidamento, la disinfestazione e disinfezione, la stuccatura, la revisione cromatica e il protettivo”. Alessio Botticelli

A Matelica sono stati ultimati i lavori alla fontana di Piazza Enrico Mattei, ad annunciarlo l’assessore ai lavori pubblici Rosanna Procaccini: “Grazie al lavoro dei dipendenti dell'ufficio tecnico, della consigliera dottoressa Emanuela Biocco, della Soprintendenza e al contributo della dottoressa Angela Allegrini potremo riappropriarci di un manufatto di eccellente bellezza e valore storico che si erge al centro della piazza principale della città - dichiara l’assessore - domani tornerà a risplendere nella Piazza Enrico Mattei la bellissima fontana” Lo stesso assessore si è poi prodigato in un excursus storico sulle origini di quello che è uno dei monumenti più caratteristici di Matelica: “Ordinata dal Commissario Visitatore Apostolico del Pontefice Sisto V, Monsignor Giulio Ongarese di Milano, e progettata dall'Architetto della Santa Casa di Loreto, Lattanzio Ventura da Urbino, la fontana venne completata nel 1613: autore dell'opera fu lo scultore Francesco Selva, il quale non solo redasse il disegno ma si recò personalmente sul monte Roti  di Matelica, dove si trova una cava di travertino, e scelse una pietra cornea per individuare la pietra del vaso della fontana. Storicamente risultano interventi di restauro nel 1924 su decisione dell'ufficio tecnico Municipale, nel 1964 ad opera dell ditta Soverchia di San Severino per arrivare al 2004, quando fu eseguito un importante intervento conservativo ed estetico e furono realizzati di nuovo i pilastri perimetrali nonchè il rifacimento della pavimentazione in marnette di pietra arenaria che circoscrive la fontana”. La Procaccini, infine, ha illustrato gli interventi apportati al monumento: “Quest'anno si è eseguito un intervento di restauro conservativo che ha portato al completamento, in maniera definitiva, della zona di calpestìo al pubblico e della vasca. Sono stati eseguiti interventi mai realizzati in passato, come il riposizionamento di due gradini molto importanti, la realizzazione di  code di rondine nelle porzioni di materia mancante invece della realizzazione di stuccature come in precedenza, molto più fragili e sensibili al deterioramento. Si è intervenuti in maniera circoscritta sull’apparato scultoreo e sul piatto centrale eliminando quasi totalmente tutto il calcare, lasciando solo isole circoscritte fortemente tenaci. L'amministrazione, nel prossimo futuro, dovrà far eseguire dei lavori di pulitura completa dell’apparato  scultoreo per avere un quadro generale e definitivo della stato di conservazione del manufatto. La fragilità della fontana era aumentata negli ultimi anni per la totale assenza di uno strato protettivo idrorepellente, chiamato strato di sacrificio, indispensabile per proteggere e salvaguardare la fragilità della pietra in presenza di acqua calcarea ed agenti atmosferici che si sono sommati al materiale di depurazione messo in circolo. I procedimenti operativi messi in atto sono stati preceduti da analisi diagnostiche mediante l'utilizzo di tecniche quali spettroscopia FT-IR e fluorescenza di raggi X. Si è poi effettuata - conclude l’assessore - la pulitura, il preconsolidamento e consolidamento, la disinfestazione e disinfezione, la stuccatura, la revisione cromatica e il protettivo”.


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