Vaccini nelle farmacie, Kaczmarek: "Nella zona montana hanno aderito in molti"

Giovedì, 22 Aprile 2021 11:22 | Letto 788 volte   Clicca per ascolare il testo Vaccini nelle farmacie, Kaczmarek: "Nella zona montana hanno aderito in molti" Prosegue liter che permetterà alle farmacie di effettuare i vaccini alla popolazione. Sono le strutture che rispondono a determinati requisiti quelle che potranno richiedere loperatività dopo aver seguito un corso teorico e pratico. Molta, secondo la presidente di Federfarma Macerata, Ida Maria Kaczmarek, la partecipazione delle farmacie dellentroterra che permetteranno quindi ai cittadini lontani dai centri di vaccinazione di poter avere il servizio vicino casa.Il protocollo per la vaccinazione nelle farmacie è stato sottoscritto il 20 aprile scorso - dice la presidente - e segue la falsa riga di quello nazionale; in alcune parti la Regione ha la facoltà di effettuare variazioni. È stata sottoscritta tutta la prima parte in cui viene accettato il ruolo della farmacia come centro di vaccinazione. La farmacia si pone in una posizione molto importante di collegamento tra il cittadino ed il servizio sanitario. Sappiamo tutti che in questo periodo è importante riuscire a vaccinare il maggior numero possibile di persone e questo verrà fatto per fasce di età. Probabilmente, quella che riguarderà le farmacie, sarà quella dei 60enni. Ancora non è stata messa a punto tutta la parte tecnica - chiarisce - ed i farmacisti stanno preparandosi con i corsi formativi che si articoleranno in due parti: una teorica e una pratica, al termine delle quali sarà rilasciato un attestato in cui si darà lidoneità al farmacista di effettuare la vaccinazione. La parte pratica - specifica - sarà avallata dalla firma di un medico o un infermiere iscritto allOrdine. In questo momento siamo in attesa di sapere come si svolgerà la seconda parte pratica. Ci stiamo preparanto tutti con il corso teorico e le farmacie in privincia di Macerata sono più della metà. Abbiamo avuto un ottimo riscontro, specialmente per quanto riguarda la fascia montana. Questo risultato è molto importante in quanto permette ai cittadini che abitano nelle zone lontane dai centri di vaccinazione di poter usufruire del servizio della farmacia. Non tutte, però, hanno potuto richiedere lidoneità perchè non rispondono ai requisiti richiesti: Principlamente è importante lo spazio - prosegue - , non tutte hanno spazi idonei per effettuare le vaccinazioni. Già quelle che facevano il tampone o i test sierologici sono già attrezzate e si sono iscritte per effettuare le vaccinazioni. È importante avere un locale dove attendere il proprio turno, uno idoneo per la vaccinazione ed un terzo luogo dove si possono attendere i 30 minuti dopo linoculazione che servono per tenere sotto controllo eventuali gravi reazioni allergiche. Proprio il tema delle possibli reazioni era quello che più preoccupava lutente, dubbioso di rivolgersi ad una struttura non vicina ad un punto di primo intervento, ma la presidente di Federfarma Macerata chiarisce: Immediatamente si chiede lintervento del 118, ma tutti i farmacisti, per obbligo, devono frequentare dei corsi di primo sossorso, quindi cè già da parte nostra una preparazione specifica per poter intervenire. A questo si aggiunge il corso che stiamo facendo e quello pratico che sarà fatto alla presenza di un medico. La possibilità di reazioni è comunque remota, in quanto prima di effettuare la vaccinazione il paziente dovrà compilare un modulo in cui dichiara tutte le patologie e le allergie: una scheda che viene caricata su una piattaforma che ci darà il via libera alla vaccinazione, proprio in base alle patologie della persona.GS
Prosegue l'iter che permetterà alle farmacie di effettuare i vaccini alla popolazione. Sono le strutture che rispondono a determinati requisiti quelle che potranno richiedere l'operatività dopo aver seguito un corso teorico e pratico. Molta, secondo la presidente di Federfarma Macerata, Ida Maria Kaczmarek, la partecipazione delle farmacie dell'entroterra che permetteranno quindi ai cittadini lontani dai centri di vaccinazione di poter avere il servizio vicino casa.

"Il protocollo per la vaccinazione nelle farmacie è stato sottoscritto il 20 aprile scorso - dice la presidente - e segue la falsa riga di quello nazionale; in alcune parti la Regione ha la facoltà di effettuare variazioni. È stata sottoscritta tutta la prima parte in cui viene accettato il ruolo della farmacia come centro di vaccinazione. La farmacia si pone in una posizione molto importante di collegamento tra il cittadino ed il servizio sanitario. Sappiamo tutti che in questo periodo è importante riuscire a vaccinare il maggior numero possibile di persone e questo verrà fatto per fasce di età. Probabilmente, quella che riguarderà le farmacie, sarà quella dei 60enni. Ancora non è stata messa a punto tutta la parte tecnica - chiarisce - ed i farmacisti stanno preparandosi con i corsi formativi che si articoleranno in due parti: una teorica e una pratica, al termine delle quali sarà rilasciato un attestato in cui si darà l'idoneità al farmacista di effettuare la vaccinazione. 
La parte pratica - specifica - sarà avallata dalla firma di un medico o un infermiere iscritto all'Ordine. In questo momento siamo in attesa di sapere come si svolgerà la seconda parte pratica. Ci stiamo preparanto tutti con il corso teorico e le farmacie in privincia di Macerata sono più della metà. Abbiamo avuto un ottimo riscontro, specialmente per quanto riguarda la fascia montana. Questo risultato è molto importante in quanto permette ai cittadini che abitano nelle zone lontane dai centri di vaccinazione di poter usufruire del servizio della farmacia". 

Non tutte, però, hanno potuto richiedere l'idoneità perchè non rispondono ai requisiti richiesti: "Principlamente è importante lo spazio - prosegue - , non tutte hanno spazi idonei per effettuare le vaccinazioni. Già quelle che facevano il tampone o i test sierologici sono già attrezzate e si sono iscritte per effettuare le vaccinazioni. È importante avere un locale dove attendere il proprio turno, uno idoneo per la vaccinazione ed un terzo luogo dove si possono attendere i 30 minuti dopo l'inoculazione che servono per tenere sotto controllo eventuali gravi reazioni allergiche". 

Proprio il tema delle possibli reazioni era quello che più preoccupava l'utente, dubbioso di rivolgersi ad una struttura non vicina ad un punto di primo intervento, ma la presidente di Federfarma Macerata chiarisce: "Immediatamente si chiede l'intervento del 118, ma tutti i farmacisti, per obbligo, devono frequentare dei corsi di primo sossorso, quindi c'è già da parte nostra una preparazione specifica per poter intervenire. A questo si aggiunge il corso che stiamo facendo e quello pratico che sarà fatto alla presenza di un medico. La possibilità di reazioni è comunque remota, in quanto prima di effettuare la vaccinazione il paziente dovrà compilare un modulo in cui dichiara tutte le patologie e le allergie: una scheda che viene caricata su una piattaforma che ci darà il via libera alla vaccinazione, proprio in base alle patologie della persona".

GS


Letto 788 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo