Intitolare il Centro Dialisi a Fernando Castelli. Proposta Udc Tolentino

Venerdì, 18 Giugno 2021 10:15 | Letto 1379 volte   Clicca per ascolare il testo Intitolare il Centro Dialisi a Fernando Castelli. Proposta Udc Tolentino L’UDC Tolentino ha presentato alle Istituzioni competenti la proposta di intitolazione del Centro Dialisi Decentrato del locale Ospedale di Comunità SS. Salvatore,  al Medico Nefrologo tolentinate dott. Fernando Castelli. La dialisi è la terapia salvavita, sostitutiva della funzionalità renale, a cui la persona malata renale cronica deve sottoporsi fino a tre volte a settimana nel Centro Socio-Sanitario di riferimento. La nascita del Centro Dialisi Decentrato di Tolentino si deve al dott. Fernando Castelli, medico nefrologo tolentinate, fondatore e pioniere della cura della malattia renale a Tolentino e nel territorio provinciale, deceduto nel 1 gennaio 2006. Dal racconto del figlio, dott. Paolo Castelli medico nefrologo, attualmente in servizio presso lo stesso Centro Dialisi, si apprende l’inedita storia. Sul campo di tiro a volo, in una gara finale a Rimini, il padre conobbe un giovane medico Vittorio Bonomini, uno dei più grandi nefrologi italiani, l’unico italiano presidente della Società Mondiale di Nefrologia. Nasce per caso una amicizia vera, sincera, durata tutta la vita: il dr Bonomini veniva a Tolentino e frequentava la famiglia, mentre il dr Castelli si recava a Bologna presso l’Ospedale Sant’Orsola ad imparare la dialisi dall’amico medico. Cinquanta anni fa la dialisi non c’era e, piano piano, il dr Castelli apprese la metodica. Mancava però la cosa principale: l’apparecchiatura medicale ovvero il rene artificiale. Capita che un paziente malato renale, ricoverato, ha bisogno della dialisi: il sig. Palombarini, una persona eccezionale. Il padre, senza indugio, gli dice: “Se tu compri la macchina, io ti faccio la dialisi”. Detto, fatto. Si compra la macchina e si costituisce un pool di infermieri professionali. Inizia la dialisi a Tolentino: con una macchina, si dializzano due pazienti. Gli industriali di Tolentino regalano altre quattro macchine. Poiché aumentavano le richieste da tutte le parti della Regione, l’Amministrazione comprò altre cinque macchine. Nel 1973 nasce il Centro Dialisi di Tolentino che attualmente conta 16 reni artificiali, purtroppo 4 non operativi, a causa degli spazi mancanti dopo il sisma 2016. Ancora oggi, il territorio comunale di Tolentino e le vicine Aree Montane, possono contare sul locale Centro di riferimento, diretto in seguito dalla Dott.ssa Paola Vitali e ora dal Dott. Franco Sopranzi. Il Centro dellArea V3 Asur Marche, offre, secondo le norme anti-Covid19, attività ambulatoriale nefrologica e di controllo trapianto renale, 12 posti-dialisi per ogni turno dialitico, emodialisi domiciliare per pazienti idonei, assistenza da parte dell’equipe multidisciplinare costituita da un medico specialista ospedaliero, 15 infermieri, 3 operatrici sociosanitarie, un assistente sociale e una psicologa a chiamata. c.c.
L’UDC Tolentino ha presentato alle Istituzioni competenti la proposta di intitolazione del Centro Dialisi Decentrato del locale Ospedale di Comunità SS. Salvatore,  al Medico Nefrologo tolentinate dott. Fernando Castelli.

La dialisi è la terapia salvavita, sostitutiva della funzionalità renale, a cui la persona malata renale cronica deve sottoporsi fino a tre volte a settimana nel Centro Socio-Sanitario di riferimento.

La nascita del Centro Dialisi Decentrato di Tolentino si deve al dott. Fernando Castelli, medico nefrologo tolentinate, fondatore e pioniere della cura della malattia renale a Tolentino e nel territorio provinciale, deceduto nel 1 gennaio 2006.

Dal racconto del figlio, dott. Paolo Castelli medico nefrologo, attualmente in servizio presso lo stesso Centro Dialisi, si apprende l’inedita storia.

Sul campo di tiro a volo, in una gara finale a Rimini, il padre conobbe un giovane medico Vittorio Bonomini, uno dei più grandi nefrologi italiani, l’unico italiano presidente della Società Mondiale di Nefrologia. Nasce per caso una amicizia vera, sincera, durata tutta la vita: il dr Bonomini veniva a Tolentino e frequentava la famiglia, mentre il dr Castelli si recava a Bologna presso l’Ospedale Sant’Orsola ad imparare la dialisi dall’amico medico.

Cinquanta anni fa la dialisi non c’era e, piano piano, il dr Castelli apprese la metodica. Mancava però la cosa principale: l’apparecchiatura medicale ovvero il rene artificiale.

Capita che un paziente malato renale, ricoverato, ha bisogno della dialisi: il sig. Palombarini, una persona eccezionale. Il padre, senza indugio, gli dice: “Se tu compri la macchina, io ti faccio la dialisi”. Detto, fatto. Si compra la macchina e si costituisce un pool di infermieri professionali. Inizia la dialisi a Tolentino: con una macchina, si dializzano due pazienti.

Gli industriali di Tolentino regalano altre quattro macchine. Poiché aumentavano le richieste da tutte le parti della Regione, l’Amministrazione comprò altre cinque macchine.

Nel 1973 nasce il Centro Dialisi di Tolentino che attualmente conta 16 reni artificiali, purtroppo 4 non operativi, a causa degli spazi mancanti dopo il sisma 2016.

Ancora oggi, il territorio comunale di Tolentino e le vicine Aree Montane, possono contare sul locale Centro di riferimento, diretto in seguito dalla Dott.ssa Paola Vitali e ora dal Dott. Franco Sopranzi.

Il Centro dell'Area V3 Asur Marche, offre, secondo le norme anti-Covid19, attività ambulatoriale nefrologica e di controllo trapianto renale, 12 posti-dialisi per ogni turno dialitico, emodialisi domiciliare per pazienti idonei, assistenza da parte dell’equipe multidisciplinare costituita da un medico specialista ospedaliero, 15 infermieri, 3 operatrici sociosanitarie, un assistente sociale e una psicologa a chiamata.
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