Sarnano: accusati per indebita percezione di fondi Ue, assolti Loddo e Antonelli

Giovedì, 18 Novembre 2021 11:26 | Letto 2669 volte   Clicca per ascolare il testo Sarnano: accusati per indebita percezione di fondi Ue, assolti Loddo e Antonelli Assolti dopo sette anni Pier Giorgio Loddo e la sua commercialista, Stefania Antonelli. Nel 2015 erano finiti al centro di un’indagine della Guardia di Finanza, Compagnia di Macerata. Loddo, imprenditore agricolo e amministratore di unazienda di trasformazione e vendita di pellet per lalimentazione animale, con sede a Sarnano, insieme alla sua consulente, la commercialista Stefania Antonelli, sono stati assolti dallaccusa di frode comunitaria. I due imputati erano rispettivamente assistiti dagli avvocati Marco Massei e Giovanni Chiarella del Foro di Macerata.Il Tribunale Penale Collegiale di Fermo, presieduto dal Dott. Castagnoli, ieri si è pronunciato con una sentenza di assoluzione della commercialista con formula piena, per non aver commesso il fatto, ed con il proscioglimento di Loddo per estinzione del reato. La Compagnia della Guardia di Finanza di Macerata, nel 2015, aveva contestato allazienda Biofutura srl lindebita percezione di fondi comunitari per oltre 400 mila euro, somma concessa per la trasformazione del pellet per un importo di oltre un milione di euro. La procura di Fermo, competente per territorio, aveva iscritto nel registro degli indagati, oltre alla società, il Loddo e la Antonelli ritenendoli artefici del reato di indebita percezione di fondi comunitari.E la fine di un incubo durato oltre 6 anni questa la dichiarazione della commercialista Antonelli che “si è vista costretta a dover affrontare un processo penale con accuse pesantissime dalle quali però è stata completamente scagionata - fanno sapere gli avvocati -. Proprio a causa di queste accuse, poi rivelatesi infondate, la consulente si era cancellata dallalbo dei commercialisti vedendo quindi gravemente compromessa la propria attività lavorativa, macchiata da un accusa infamante rivelatasi poi infondata. Cè soddisfazione per una sentenza che riporta verità e giustizia, ma rimane ovviamente lamarezza per chi ha dovuto attendere oltre 6 anni per poter veder riconosciuta la propria innocenza”.   In foto i legali Massei e ChiarellaGaia Gennaretti
Assolti dopo sette anni Pier Giorgio Loddo e la sua commercialista, Stefania Antonelli. Nel 2015 erano finiti al centro di un’indagine della Guardia di Finanza, Compagnia di Macerata. Loddo, imprenditore agricolo e amministratore di un'azienda di trasformazione e vendita di pellet per l'alimentazione animale, con sede a Sarnano, insieme alla sua consulente, la commercialista Stefania Antonelli, sono stati assolti dall'accusa di frode comunitaria. I due imputati erano rispettivamente assistiti dagli avvocati Marco Massei e Giovanni Chiarella del Foro di Macerata.

Il Tribunale Penale Collegiale di Fermo, presieduto dal Dott. Castagnoli, ieri si è pronunciato con una sentenza di assoluzione della commercialista con formula piena, per non aver commesso il fatto, ed con il proscioglimento di Loddo per estinzione del reato. La Compagnia della Guardia di Finanza di Macerata, nel 2015, aveva contestato all'azienda Biofutura srl l'indebita percezione di fondi comunitari per oltre 400 mila euro, somma concessa per la trasformazione del pellet per un importo di oltre un milione di euro. La procura di Fermo, competente per territorio, aveva iscritto nel registro degli indagati, oltre alla società, il Loddo e la Antonelli ritenendoli artefici del reato di indebita percezione di fondi comunitari.

"E' la fine di un incubo durato oltre 6 anni" questa la dichiarazione della commercialista Antonelli che “si è vista costretta a dover affrontare un processo penale con accuse pesantissime dalle quali però è stata completamente scagionata - fanno sapere gli avvocati -. Proprio a causa di queste accuse, poi rivelatesi infondate, la consulente si era cancellata dall'albo dei commercialisti vedendo quindi gravemente compromessa la propria attività lavorativa, macchiata da un accusa infamante rivelatasi poi infondata. C'è soddisfazione per una sentenza che riporta verità e giustizia, ma rimane ovviamente l'amarezza per chi ha dovuto attendere oltre 6 anni per poter veder riconosciuta la propria innocenza”.   

In foto i legali Massei e Chiarella

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