Fondi per 2 mln per la messa in sicurezza della strada Pintura- Fargno

Lunedì, 10 Gennaio 2022 13:08 | Letto 1256 volte   Clicca per ascolare il testo Fondi per 2 mln per la messa in sicurezza della strada Pintura- Fargno Nel Comune di Bolognola, tra i progetti legati al sisma del 2016 che godono dello stanziamento di fondi, c’è anche la messa in sicurezza della strada che collega Pintura al Fargno. Al riguardo, doppio è il finanziamento per un importo di circa 2 milioni di euro, attraverso il quale si potrà intervenire per la stabilizzazione dei tratti che sono soggetti a pericolo valanghe. I fondi sono messi a disposizione per una parte dalla struttura commissariale in collaborazione con Anas e per la restante da un bando del Ministero dell’interno per la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Le opere di stabilizzazione prevedono linstallazione di reti antivalanghe, bullonature, tiranti e reti paramassi.  Un sentiero purtroppo molto pericoloso - spiega Cristina Gentili, sindaco di Bolognola-;  taglia un versante  di montagna in maniera notevole e, già a seguito del sisma del 2016 si sono verificati numerosi distacchi di roccia. con un peggioramento della situazione rispetto a tutti gli anni precedenti. Quindi, dal 2016 in poi, bisogna stare anche molto più attenti anche destate dal momento che, da detriti più grandi a più piccoli, si verificano distacchi di roccia. Tutti gli anni quindi cè necessità di intervenire e - continua  la sindaco-, lo scorso anno è capitato anche che nellarco di un mese abbiamo dovuto ripulire tutti i giorni per via del materiale detritico che quotidianamente è caduto. Pertanto, quella strada non è pericolosa solo con la neve e a causa delle valanghe che comunque ne vengono giù abbondanti, ma anche in conseguenza dei distacchi di roccia. Ecco perchè, anche destate, il sentiero non viene riaperto subito; nonostante sia infatti assente neve su strada, permangono forti pericoli che vengono dallalto. E, oltre che dai cumuli di neve che piombano a valle, sono rappresentati da rocce che a causa del ghiaccio e della neve si sono distaccate e vengono a trovarsi in bilico, costituendo serio pericolo per chi passi lì sotto. Adesso- prosegue Cristina Gentili- grazie ai finanziamenti del sisma, riusciamo a mettere in sicurezza solo una porzione del percorso che è quella dove si verificano i maggiori distacchi di detriti rocciosi. Deve essere chiarissimo che non potrà mai essere comunque raggiunto il rischio zero; parliamo di una parete di montagna di circa 40 metri e la situazione è tale che non sarà mai totalmente in sicurezza anche si dovessero spendere miliardi per stabilizzarla. In montagna, il rischio zero non esiste da nessuna parte - sottolinea - non solo in riferimento alla strada del Fargno, ma anche in altre situazioni che potrebbero sembrare più semplici. Loperazione che facciamo è dunque quella di cercare di mettere il versante in sicurezza al meglio, ma deve essere chiaro che le persone dovranno sempre avere la massima cautela e attenzione, la stessa di quando si va al mare,  vicino ai laghi o ai fiumi. Ogni territorio - conclude - ha le sue bellezze  ma anche i suoi problemi che sono sempre da attenzionare.  Dunque, anche in assenza di neve, fondamentale è il rispetto dei divieti e delle ordinanze che, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, non vengono fatte solo perché il sindaco se ne vuole lavare le mani. Non è così; noi il turismo lo vogliamo e non è una ordinanza che mi fa lavare le mani dalle responsabilità e tirar fuori il turismo. Apriremo quella strada, a chi va in bici o a piedi, quando sarà possibile farlo e il rischio potrà essere diminuito, anche se mai azzerato. Diminuendo il rischio ovviamente verrà aperta e poi, cercheremo di fare il massimo possibile per diminuire il pericolo, ma ripeto, non sarà mai a rischio zero”.c.c.
Nel Comune di Bolognola, tra i progetti legati al sisma del 2016 che godono dello stanziamento di fondi, c’è anche la messa in sicurezza della strada che collega Pintura al Fargno.
Al riguardo, doppio 
è il finanziamento per un importo di circa 2 milioni di euro, attraverso il quale si potrà intervenire per la stabilizzazione dei tratti che sono soggetti a pericolo valanghe.
I fondi sono messi a disposizione per una parte dalla struttura commissariale in collaborazione con Anas e per la restante da un bando del Ministero dell’interno per la prevenzione dei dissesti idrogeologici. Le opere di stabilizzazione prevedono l'installazione di reti antivalanghe, bullonature, tiranti e reti paramassi. 
strada fargno con neve

"Un sentiero purtroppo molto pericoloso 
- spiega Cristina Gentili, sindaco di Bolognola-;  taglia un versante  di montagna in maniera notevole e, già a seguito del sisma del 2016 si sono verificati numerosi distacchi di roccia. con un peggioramento della situazione rispetto a tutti gli anni precedenti.
Quindi, dal 2016 in poi, bisogna stare anche molto più attenti anche d'estate dal momento che, da detriti più grandi a più piccoli, si verificano distacchi di roccia. Tutti gli anni quindi c'è necessità di intervenire e - continua  la sindaco-, lo scorso anno è capitato anche che nell'arco di un mese abbiamo dovuto ripulire tutti i giorni per via del materiale detritico che quotidianamente è caduto. Pertanto, quella strada non è pericolosa solo con la neve e a causa delle valanghe che comunque ne vengono giù abbondanti, ma anche in conseguenza dei distacchi di roccia. Ecco perchè, anche d'estate, il sentiero non viene riaperto subito;
 nonostante sia infatti assente neve su strada, permangono forti pericoli che vengono dall'alto. E, oltre che dai cumuli di neve che piombano a valle, sono rappresentati da rocce che a causa del ghiaccio e della neve si sono distaccate e vengono a trovarsi in bilico, costituendo serio pericolo per chi passi lì sotto. Adesso- prosegue Cristina Gentili- grazie ai finanziamenti del sisma, riusciamo a mettere in sicurezza solo una porzione del percorso che è quella dove si verificano i maggiori distacchi di detriti rocciosi. Deve essere chiarissimo che non potrà mai essere comunque raggiunto il rischio zero; parliamo di una parete di montagna di circa 40 metri e la situazione è tale che non sarà mai totalmente in sicurezza anche si dovessero spendere miliardi per stabilizzarla. 
In montagna, il rischio zero non esiste da nessuna parte - sottolinea - non solo in riferimento alla strada del Fargno, ma anche in altre situazioni che potrebbero sembrare più semplici. L'operazione che facciamo è dunque quella di cercare di mettere il versante in sicurezza al meglio, ma deve essere chiaro che le persone dovranno sempre avere la massima cautela e attenzione, la stessa di quando si va al mare,  vicino ai laghi o ai fiumi. Ogni territorio - conclude - ha le sue bellezze  ma anche i suoi problemi che sono sempre da attenzionare.  Dunque, anche in assenza di neve, fondamentale è il rispetto dei divieti e delle ordinanze che, contrariamente a quel che si potrebbe pensare, non vengono fatte solo perché il sindaco se ne vuole lavare le mani. Non è così; noi il turismo lo vogliamo e non è una ordinanza che mi fa lavare le mani dalle responsabilità e tirar fuori il turismo. Apriremo quella strada, a chi va in bici o a piedi, quando sarà possibile farlo e il rischio potrà essere diminuito, anche se mai azzerato. Diminuendo il rischio ovviamente verrà aperta e poi, cercheremo di fare il massimo possibile per diminuire il pericolo, ma ripeto, non sarà mai a rischio zero”.
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