Operazione "Fuochi sicuri", sequestrati oltre 830mila "botti" illegali, denunciate 7 persone

Giovedì, 22 Dicembre 2022 11:03 | Letto 439 volte   Clicca per ascolare il testo Operazione "Fuochi sicuri", sequestrati oltre 830mila "botti" illegali, denunciate 7 persone Contrasto degli illeciti in materia di articoli pirotecnici. Denunciati 7 responsabili e posti sotto sequestro oltre 830 mila botti”  per un totale di circa  1,8 tonnellate di fuochi dartificio illecitamente stoccatiÈ il bilancio delloperazione Fuochi sicuri  svolta dal Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata Nellambito delle attività di lotta alla contraffazione e commercio di prodotti non sicuri, contrasto agli illeciti in materia di articoli pirotecnici e in particolare,nel dare esecuzione alle disposizioni diramate dal ministero dell’Interno e alla sensibilizzazione da parte del Prefetto, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che prevedono l’intensificazione della vigilanza nello specifico settore, la Guardia di Finanza ha innalzato la soglia di attenzione non solo nei confronti dei “botti” illegali, ma anche verso le attività autorizzate di rivendita dei fuochi artificiali. In tale contesto, gli uomini del Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata  – all’esito di una capillare attività info-investigativa svolta sull’intero territorio provinciale, attraverso un compiuto monitoraggio di tutti gli esercizi dediti al commercio di artifizi pirotecnici – hanno effettuato, in distinti momenti, controlli nei confronti di diversi operatori commerciali, riscontrando per cinque di essi, operanti nelle zone interne del maceratese e sulla costa, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, modalità non idonee di stoccaggio di numerosi fuochi d’artificio, rinvenuti nei luoghi di esercizio dell’attività nonché presso magazzini e depositi nella disponibilità dei medesimi operatori, in assenza di idonee precauzioni. Gli stessi si trovavano ammassati alla rinfusa, unitamente ad altro materiale, in dispregio della vigente normativa, la quale prevede che tali prodotti debbano essere conservati in imballaggi di trasporto appositamente approvati e posti a distanza di due metri da altra merce. I fuochi d’artificio, in gran parte appartenenti alle categorie “F1 e F2”, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie pirotecniche, non potevano essere custoditi con le modalità riscontrate, atteso che la disciplina di settore, anche a seguito dei numerosi episodi di vittime e feriti registrati ogni anno in occasione del Capodanno, regola in maniera puntuale e stringente le cautele da adottare per il relativo deposito. Nel corso dei controlli, i Finanzieri hanno, inoltre, appurato che una delle ditte interessate poneva in vendita specifico materiale pirotecnico sebbene priva della prescritta licenza prefettizia. Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di oltre 830 mila pezzi, per un totale di circa 1,8 tonnellate di fuochi d’artificio, e alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria dei cinque titolari delle imprese controllate e di altri due soggetti facenti capo alle stesse, per il reato di illegale detenzione di materiale esplodente. In corso anche ulteriori accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei flussi di denaro movimentati al fine di verificare la posizione dei responsabili dal punto di vista fiscale.
Contrasto degli illeciti in materia di articoli pirotecnici. Denunciati 7 responsabili e posti sotto sequestro oltre 830 mila "botti”  per un totale di circa  1,8 tonnellate di fuochi d'artificio illecitamente stoccati
È il bilancio dell'operazione "Fuochi sicuri"  svolta dal 
Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata

Nell'ambito delle attività di lotta alla contraffazione e commercio di prodotti non sicuri, contrasto agli illeciti in materia di articoli pirotecnici e in particolare,nel dare esecuzione alle disposizioni diramate dal ministero dell’Interno e alla sensibilizzazione da parte del Prefetto, in sede di Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica che prevedono l’intensificazione della vigilanza nello specifico settore, la Guardia di Finanza ha innalzato la soglia di attenzione non solo nei confronti dei “botti” illegali, ma anche verso le attività autorizzate di rivendita dei fuochi artificiali.

In tale contesto, gli uomini del Nucleo polizia economica finanziaria di Macerata  – all’esito di una capillare attività info-investigativa svolta sull’intero territorio provinciale, attraverso un compiuto monitoraggio di tutti gli esercizi dediti al commercio di artifizi pirotecnici – hanno effettuato, in distinti momenti, controlli nei confronti di diversi operatori commerciali, riscontrando per cinque di essi, operanti nelle zone interne del maceratese e sulla costa, gestiti da cittadini di nazionalità cinese, modalità non idonee di stoccaggio di numerosi fuochi d’artificio, rinvenuti nei luoghi di esercizio dell’attività nonché presso magazzini e depositi nella disponibilità dei medesimi operatori, in assenza di idonee precauzioni. Gli stessi si trovavano ammassati alla rinfusa, unitamente ad altro materiale, in dispregio della vigente normativa, la quale prevede che tali prodotti debbano essere conservati in imballaggi di trasporto appositamente approvati e posti a distanza di due metri da altra merce.

I fuochi d’artificio, in gran parte appartenenti alle categorie “F1 e F2”, tra cui spiccavano bengala, fontane, batterie pirotecniche, non potevano essere custoditi con le modalità riscontrate, atteso che la disciplina di settore, anche a seguito dei numerosi episodi di vittime e feriti registrati ogni anno in occasione del Capodanno, regola in maniera puntuale e stringente le cautele da adottare per il relativo deposito.

Nel corso dei controlli, i Finanzieri hanno, inoltre, appurato che una delle ditte interessate poneva in vendita specifico materiale pirotecnico sebbene priva della prescritta licenza prefettizia.

Al termine delle operazioni, le Fiamme Gialle hanno proceduto al sequestro di oltre 830 mila pezzi, per un totale di circa 1,8 tonnellate di fuochi d’artificio, e alla denuncia alla locale Autorità Giudiziaria dei cinque titolari delle imprese controllate e di altri due soggetti facenti capo alle stesse, per il reato di illegale detenzione di materiale esplodente.

In corso anche ulteriori accertamenti finalizzati alla ricostruzione dei flussi di denaro movimentati al fine di verificare la posizione dei responsabili dal punto di vista fiscale.


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