Macerata, rissa in via Roma identificate e denunciate altre 9 persone

Giovedì, 11 Aprile 2024 10:02 | Letto 142 volte   Clicca per ascolare il testo Macerata, rissa in via Roma identificate e denunciate altre 9 persone .Dalla notte del 24 marzo scorso, quando in via Roma si sono affrontati, a colpi di spranghe, davanti al Bar Nino, circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate, senza sosta, le indagini dei carabinieri volte ad identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva. E così, ai sette cittadini egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa, si aggiungono ulteriori nove loro connazionali, tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. Secondo le indagini svolte dai Carabinieri anche loro sono ritenuti responsabili della rissa di via Roma e per tale motivo, nella giornata di ieri, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria. A loro i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata sono giunti dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti a seguito della rissa, che ha portato all’individuazione - oltre a quelli già identificati nella prima fase delle indagini – delle altre nove persone. Sono risultati tutti, sia i primi sette che gli ultimi nove soggetti identificati, far parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Il movente di tale azione delittuosa è stato confermato ed è riconducibile ad attriti irrisolti per motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese, che invece di cercare una soluzione definitiva nelle competenti sedi giudiziarie, hanno preferito risolvere la questione a colpi di bastone. La Procura di Macerata, condividendo le prime risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri, ha assunto la direzione delle stesse emettendo il decreto di perquisizione nei confronti dei primi 7 indagati così come richiesto dagli investigatori dell’Arma. E così, alle prime luci dell’alba di lunedì 08 scorso, i militari della Compagnia di Macerata, coadiuvati da quelli della Compagnia di Tolentino, hanno bussato alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da cittadini egiziani, e hanno dato corso alle operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa e sia alla ricerca di altri strumenti atti ad offendere. Il rinvenimento ed il sequestro di tutti gli abiti indossati ha definitivamente inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette soggetti deferiti che gli altri nove cittadini egiziani; il rinvenimento, però, di altri bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico ed anche di due pistole a salve, un revolver ed una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso, riproducenti però, per dimensioni e caratteristiche armi vere, ha alimentato la convinzione nei Carabinieri che la contesa non è certamente finita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze, pericolo che, con il sequestro delle armi e degli oggetti atti ad offendere, al momento sembrerebbe scongiurato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri ed alle loro meticolose indagini. Anche nei confronti degli ultimi nove denunciati sarà proposto al Questore di Macerata l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio e/o del c.d. DASPO urbano.
.Dalla notte del 24 marzo scorso, quando in via Roma si sono affrontati, a colpi di spranghe, davanti al Bar Nino, circa una ventina di giovani stranieri, sono continuate, senza sosta, le indagini dei carabinieri volte ad identificare tutti i partecipanti alla spedizione punitiva. E così, ai sette cittadini egiziani denunciati nella prima fase dell’attività investigativa, si aggiungono ulteriori nove loro connazionali, tutti di età compresa fra i 20 ed i 33 anni, abitanti tra i comuni di Macerata e Tolentino. Secondo le indagini svolte dai Carabinieri anche loro sono ritenuti responsabili della rissa di via Roma e per tale motivo, nella giornata di ieri, sono stati denunciati all’Autorità Giudiziaria.

A loro i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Macerata sono giunti dopo un minuzioso lavoro di analisi dei video acquisiti a seguito della rissa, che ha portato all’individuazione - oltre a quelli già identificati nella prima fase delle indagini – delle altre nove persone. Sono risultati tutti, sia i primi sette che gli ultimi nove soggetti identificati, far parte di due distinti gruppi occupati, con altrettante distinte ditte, nel settore dell’edilizia. Il movente di tale azione delittuosa è stato confermato ed è riconducibile ad attriti irrisolti per motivi di lavoro tra i titolari delle due imprese, che invece di cercare una soluzione definitiva nelle competenti sedi giudiziarie, hanno preferito risolvere la questione a colpi di bastone.

La Procura di Macerata, condividendo le prime risultanze delle indagini svolte dai Carabinieri, ha assunto la direzione delle stesse emettendo il decreto di perquisizione nei confronti dei primi 7 indagati così come richiesto dagli investigatori dell’Arma.

E così, alle prime luci dell’alba di lunedì 08 scorso, i militari della Compagnia di Macerata, coadiuvati da quelli della Compagnia di Tolentino, hanno bussato alle porte delle abitazioni individuate nei comuni di Macerata e Tolentino, tutte occupate da cittadini egiziani, e hanno dato corso alle operazioni finalizzate sia alla ricerca degli indumenti indossati dai partecipanti alla rissa e sia alla ricerca di altri strumenti atti ad offendere. Il rinvenimento ed il sequestro di tutti gli abiti indossati ha definitivamente inchiodato alle loro responsabilità sia i primi sette soggetti deferiti che gli altri nove cittadini egiziani; il rinvenimento, però, di altri bastoni, spranghe in ferro, spezzoni di catene, cutter, coltelli a serramanico ed anche di due pistole a salve, un revolver ed una pistola semiautomatica, prive di tappo rosso, riproducenti però, per dimensioni e caratteristiche armi vere, ha alimentato la convinzione nei Carabinieri che la contesa non è certamente finita quella notte del 24 marzo e che alla prima favorevole occasione i due gruppi si sarebbero nuovamente affrontati con chissà quali conseguenze, pericolo che, con il sequestro delle armi e degli oggetti atti ad offendere, al momento sembrerebbe scongiurato grazie al tempestivo intervento dei Carabinieri ed alle loro meticolose indagini.

Anche nei confronti degli ultimi nove denunciati sarà proposto al Questore di Macerata l’adozione di misure preventive idonee a garantire la sicurezza (urbana) come il foglio di via obbligatorio e/o del c.d. DASPO urbano.







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