Ondata di furti, il volto peggiore della crisi

Lunedì, 04 Novembre 2013 01:00 | Letto 945 volte   Clicca per ascolare il testo Ondata di furti, il volto peggiore della crisi Non accenna a placarsi londata di furti e rapine che sta interessano il nostro territorio ormai da qualche tempo, non più solamente nelle grandi cittadine ma anche in quelle piccole realtà un tempo considerate oasi di sicurezza. Sono lontani i tempi in cui si potevano lasciare le finestre aperte destate o luscio accostato mentre si scendeva a comprare il pane, e nessuno si sarebbe sognato di munirsi di chiavistelli o porte blindate. Dopo i furti a raffica avvenuti nei giorni scorsi in abitazioni private dellalto maceratese, tra Matelica, Camerino, Fiuminata, Esanatoglia ed altri, dopo furti di rame allinterno di industrie e cimiteri, dopo la sottrazione di offerte in chiesa e persino di fiori al cimitero, torniamo ad occuparci di atti criminali ai danni di attività commerciali. A Porto Recanati, laddetto alla sorveglianza dellazienda G. I.& E. di Ghergo ha sventato nella notte scorsa un tentativo di furto da parte di una banda di sei persone. I ladri vengono sorpresi mentre sono in procinto di  allontanarsi a bordo di due furgoni carichi di materiale, il vigilante riesce pertanto a far dapprima notare la sua presenza, in modo da intimorirli, poi si barrica allinterno degli uffici, dove si trova anche unimpiegata addetta alla segreteria; insieme, i due dipendenti allertano le forze dellordine, le quali intervengono senza purtroppo riuscire ad acciuffare la banda, che si dà prontamente alla fuga. A Fabriano, invece, presa di mira la profumeria Gritti, che è stata svaligiata nella notte del 31 ottobre: i ladri hanno sfondato la vetrina utilizzando la grata di un tombino e sono riusciti ad appropriarsi di merce per un valore pari a circa 35 mila euro, senza che nessuno nella zona si accorgesse di nulla, complice forse la notte di festeggiamenti che si stava vivendo nella cittadina. Qusti sono solo alcuni degli ultimi episodi che si stanno registrando ultimamente e che vanno, appunto, a confermare lemergenza attuale: che la crisi incrementi il tasso di criminalità è dato evidente e piuttosto scontato, ma quando ci si trova a fronteggiare casi quotidiani di furti e rapine bisognerebbe fermarsi a ragionare non solo sulla situazione economica ma anche, forse, sulle carenze sociali ed educative che i numerosi tagli in svariati settori contribuiscono ad aumentare.

Non accenna a placarsi l'ondata di furti e rapine che sta interessano il nostro territorio ormai da qualche tempo, non più solamente nelle grandi cittadine ma anche in quelle piccole realtà un tempo considerate oasi di sicurezza. Sono lontani i tempi in cui si potevano lasciare le finestre aperte d'estate o l'uscio accostato mentre si scendeva a comprare il pane, e nessuno si sarebbe sognato di munirsi di chiavistelli o porte blindate.

Dopo i furti a raffica avvenuti nei giorni scorsi in abitazioni private dell'alto maceratese, tra Matelica, Camerino, Fiuminata, Esanatoglia ed altri, dopo furti di rame all'interno di industrie e cimiteri, dopo la sottrazione di offerte in chiesa e persino di fiori al cimitero, torniamo ad occuparci di atti criminali ai danni di attività commerciali.

A Porto Recanati, l'addetto alla sorveglianza dell'azienda G. I.& E. di Ghergo ha sventato nella notte scorsa un tentativo di furto da parte di una banda di sei persone. I ladri vengono sorpresi mentre sono in procinto di  allontanarsi a bordo di due furgoni carichi di materiale, il vigilante riesce pertanto a far dapprima notare la sua presenza, in modo da intimorirli, poi si barrica all'interno degli uffici, dove si trova anche un'impiegata addetta alla segreteria; insieme, i due dipendenti allertano le forze dell'ordine, le quali intervengono senza purtroppo riuscire ad acciuffare la banda, che si dà prontamente alla fuga.

A Fabriano, invece, presa di mira la profumeria Gritti, che è stata svaligiata nella notte del 31 ottobre: i ladri hanno sfondato la vetrina utilizzando la grata di un tombino e sono riusciti ad appropriarsi di merce per un valore pari a circa 35 mila euro, senza che nessuno nella zona si accorgesse di nulla, complice forse la notte di festeggiamenti che si stava vivendo nella cittadina.

Qusti sono solo alcuni degli ultimi episodi che si stanno registrando ultimamente e che vanno, appunto, a confermare l'emergenza attuale: che la crisi incrementi il tasso di criminalità è dato evidente e piuttosto scontato, ma quando ci si trova a fronteggiare casi quotidiani di furti e rapine bisognerebbe fermarsi a ragionare non solo sulla situazione economica ma anche, forse, sulle carenze sociali ed educative che i numerosi tagli in svariati settori contribuiscono ad aumentare.

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