Furto bis in casa del presidente della Settempeda

Mercoledì, 20 Novembre 2013 01:00 | Letto 1055 volte   Clicca per ascolare il testo Furto bis in casa del presidente della Settempeda Cambiando lordine dei fattori il prodotto non muta. Si ripensa alla proprietà commutativa, per la vicenda che ha riguardato ancora una volta, suo malgrado, la famiglia Sileoni, relativamente alla refurtiva. A distanza neanche di un anno – il primo raid avvenne nella notte tra Santo Stefano ed il 27 dicembre 2012 – i ladri sono di nuovo venuti a far visita allabitazione del co-presidente della Settempeda, Piero Sileoni, in via Di Contro, nellomonimo quartiere. Questa volta con modalità diverse, prima fra tutte quella temporale, dalla notte del primo furto al pomeriggio di martedì scorso. Ma con un bilancio ugualmente magro. Durante le festività natalizie del 2012 i ladri trafugarono una play station portatile. Stavolta sono spariti un paio di centinaia di euro e qualche anellino, “ma il bilancio non è trascendentale – cerca di consolarsi il giovane ex attaccante ed ora dirigente biancorosso -, soprattutto in considerazione del fatto che presumibilmente le persone che hanno “visitato” la mia abitazione erano diverse. Sono infatti stati praticati quattro fori nella rete di recinzione a protezione del retro della casa ed allinterno è stato messo tutto a soqquadro. Tende strappate che hanno fatto ipotizzare agli inquirenti (il fatto è stato denunciato ai carabinieri della locale Stazione che hanno immediatamente fatto un sopralluogo, ndr) una fuga immediata al momento del ritorno, alle 17.45, di mio fratello Paolo, forse per la presenza di un “palo” alla finestra. Divani rovesciati, cassetti aperti con la biancheria alla rinfusa, armadi rovistati e tutti i quadri staccati dalle pareti alla ricerca della cassaforte che, dopo il primo raid ladresco, ho lasciato senza valori. Lhanno forzata, ma non hanno trovato nulla di appetibile. Memori della prima disavventura mia madre Giuliana, mio fratello ed io abbiamo prestato costantemente attenzione a non lasciare preziosi e danaro a casa”. Per fortuna! Comunque il portone dingresso è stato danneggiato perché forzato con un pie di porco e necessita di riparazione. Intanto si stanno vagliando possibili testimonianze dato che gli autori dell”impresa” hanno raggiunto la casa dalla campagna del retro, lasciando la loro auto in una via parallela della zona nota come “Morticelli” o addirittura lungo la variante della Sp 361. Potrebbe essere stata notata. Luca Muscolini

Cambiando l'ordine dei fattori il prodotto non muta. Si ripensa alla proprietà commutativa, per la vicenda che ha riguardato ancora una volta, suo malgrado, la famiglia Sileoni, relativamente alla refurtiva. A distanza neanche di un anno – il primo raid avvenne nella notte tra Santo Stefano ed il 27 dicembre 2012 – i ladri sono di nuovo venuti a far visita all'abitazione del co-presidente della Settempeda, Piero Sileoni, in via Di Contro, nell'omonimo quartiere.

Questa volta con modalità diverse, prima fra tutte quella temporale, dalla notte del primo furto al pomeriggio di martedì scorso. Ma con un bilancio ugualmente magro. Durante le festività natalizie del 2012 i ladri trafugarono una play station portatile. Stavolta sono spariti un paio di centinaia di euro e qualche anellino, “ma il bilancio non è trascendentale – cerca di consolarsi il giovane ex attaccante ed ora dirigente biancorosso -, soprattutto in considerazione del fatto che presumibilmente le persone che hanno “visitato” la mia abitazione erano diverse. Sono infatti stati praticati quattro fori nella rete di recinzione a protezione del retro della casa ed all'interno è stato messo tutto a soqquadro. Tende strappate che hanno fatto ipotizzare agli inquirenti (il fatto è stato denunciato ai carabinieri della locale Stazione che hanno immediatamente fatto un sopralluogo, ndr) una fuga immediata al momento del ritorno, alle 17.45, di mio fratello Paolo, forse per la presenza di un “palo” alla finestra. Divani rovesciati, cassetti aperti con la biancheria alla rinfusa, armadi rovistati e tutti i quadri staccati dalle pareti alla ricerca della cassaforte che, dopo il primo raid ladresco, ho lasciato senza valori. L'hanno forzata, ma non hanno trovato nulla di appetibile. Memori della prima disavventura mia madre Giuliana, mio fratello ed io abbiamo prestato costantemente attenzione a non lasciare preziosi e danaro a casa”. Per fortuna! Comunque il portone d'ingresso è stato danneggiato perché forzato con un pie' di porco e necessita di riparazione. Intanto si stanno vagliando possibili testimonianze dato che gli autori dell'”impresa” hanno raggiunto la casa dalla campagna del retro, lasciando la loro auto in una via parallela della zona nota come “Morticelli” o addirittura lungo la variante della Sp 361. Potrebbe essere stata notata.

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