Gianni Morandi e Cesare Bocci a Camerino

Mercoledì, 22 Febbraio 2017 19:54 | Letto 2426 volte   Clicca per ascolare il testo Gianni Morandi e Cesare Bocci a Camerino Calore, amicizia, emozioni, speranza. Si può sintetizzare in queste parole il significato della visita che il cantante Gianni Morandi,  accompagnato dall’attore Cesare Bocci, ha voluto fare a Camerino. Sole splendente per una giornata che ha fatto respirare un’aria diversa alle numerose  persone riunitesi nelle diverse situazioni, per accogliere l’abbraccio sincero di due nomi importanti della musica e del cinema. Prima il giro della zona rossa insieme al pro rettore vicario di Unicam Claudio Pettinari; la stretta di mano del sindaco Pasqui; gli sguardi attoniti e increduli davanti a tanta distruzione. “ Si resta senza parole” – ha commentato Morandi- “ Stringe il cuore venire qui e rendersi conto di cosa voglia dire un centro totalmente abbandonato e disabitato. Sentire solo il silenzio e pensare che tutte le persone non sono più nelle loro case, è una sensazione indescrivibile. Cesare ha voluto che venissi qui e avendo lui vissuto qui in centro storico da studente universitario, credo che probabilmente avverta, anche più di me, questo senso di desolazione,” “ Tutti gli angoli della città, i vicoli le piazze mi ricordano gli anni che ho passato qui – ha detto Bocci- e fa male vedere tutte le bellezze di Camerino, ridotte in questo stato. Quello che davvero fa impressione è il silenzio quasi surreale.  Fuori di qui purtroppo c’è poca percezione di quello che è successo. E’ vero che non ci sono stati morti, ma il rischio è di far morire un’intera comunità e questo assolutamente non deve succedere e non  bisogna permetterlo. Quello che si deve riconoscere ai camerti - ha aggiunto Bocci- è la grande forza di reagire da subito, il coraggio di darsi da fare; il governo, e, chi di dovere, è necessario che facciano un enorme sforzo per far rinascere questa città”. Aperitivo e brindisi al Camerino City Park per l’abbraccio ai commercianti ai quali il cantante e l’attore hanno lasciato un piccolo messaggio di speranza, impresso su una gigantografia della città.         Applausi e tanto calore nell’incontro successivo a Vallicelle, con la popolazione e gli studenti ospiti dei container. Morandi ha voluto salutare anche un’anziana donna costretta a letto dalla malattia e si è intrattenuto con ogni persona che gli ha rivolto parola.     Selfie, foto di gruppo e signore commosse nel vedere dal vivo i loro beniamini che hanno ricambiato l’affetto della gente  con  grande sensibilità e solidarietà. Così è stato anche nel vicino centro socio educativo riabilitativo Mille Colori dove le persone in situazione di disabilità hanno accolto festanti l’arrivo dei due personaggi dello spettacolo.       “ La cosa più bella la esprimono oggi gli occhi delle persone – ha sottolineato il pro rettore Pettinari- Penso che a distanza di quattro mesi questa gente che ancora non si è ripresa dalla sofferenza, in queste poche ore passate  con Gianni, abbia trascorso il momento più bello dell’ultimo periodo. Aspettavano tutti questa visita che ha significato un piccolo ritorno alla normalità. Nella vita di prima si ascoltavano le canzoni, si vedevano i film, oggi si è potuti abbandonare per un attimo i pensieri tristi. E qui nel centro Millecolori – ha aggiunto- c’è stato un grande applauso dei ragazzi disabili, questo mi ha emozionato moltissimo perché so che per loro questa presenza di due personaggi importanti venuti a salutarli, ha un valore grandissimo”.   A seguire il pranzo nella mensa universitaria di Colle Paradiso. Bagno di folla, autografi, mini concerto con le canzoni di Gianni, suonate alla chitarra e cantate a squarciagola da tutti i presenti.   “Qui ci sono sorrisi, c’è voglia di musica e di stare insieme ”- ha detto Morandi  in una sala bar gremita - però stamattina sono rimasto davvero senza parole. Se non vieni qui non lo puoi capire quello che è successo. Sono io che ringrazio voi ”. “ Quello che soprattutto ci ha colpito - ha ribadito Cesare Bocci- è stato il silenzio dentro le mura cittadine ed è bello sentire qua una vivace confusione” L’attore ha poi ricordato brevemente i suoi trascorsi all’università di Camerino compresi i pasti consumati nella mensa e le interminabili partite a ping pong. “ Invece di studiare io stavo là al tavolo da ping pong, infatti mi sono iscritto nel 1978 e mi sono laureato 6 anni fa. Non fate come me”. Battute scherzose e sorrisi per una giornata piena di emozioni e di quel pizzico di spensieratezza che mancava da tanto.   

Calore, amicizia, emozioni, speranza. Si può sintetizzare in queste parole il significato della visita che il cantante Gianni Morandi,  accompagnato dall’attore Cesare Bocci, ha voluto fare a Camerino.

Sole splendente per una giornata che ha fatto respirare un’aria diversa alle numerose  persone riunitesi nelle diverse situazioni, per accogliere l’abbraccio sincero di due nomi importanti della musica e del cinema.

Morandi

Prima il giro della zona rossa insieme al pro rettore vicario di Unicam Claudio Pettinari; la stretta di mano del sindaco Pasqui; gli sguardi attoniti e increduli davanti a tanta distruzione. “ Si resta senza parole” – ha commentato Morandi- “ Stringe il cuore venire qui e rendersi conto di cosa voglia dire un centro totalmente abbandonato e disabitato. Sentire solo il silenzio e pensare che tutte le persone non sono più nelle loro case, è una sensazione indescrivibile. Cesare ha voluto che venissi qui e avendo lui vissuto qui in centro storico da studente universitario, credo che probabilmente avverta, anche più di me, questo senso di desolazione,”

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“ Tutti gli angoli della città, i vicoli le piazze mi ricordano gli anni che ho passato qui – ha detto Bocci- e fa male vedere tutte le bellezze di Camerino, ridotte in questo stato. Quello che davvero fa impressione è il silenzio quasi surreale.  Fuori di qui purtroppo c’è poca percezione di quello che è successo. E’ vero che non ci sono stati morti, ma il rischio è di far morire un’intera comunità e questo assolutamente non deve succedere e non  bisogna permetterlo.

Quello che si deve riconoscere ai camerti - ha aggiunto Bocci- è la grande forza di reagire da subito, il coraggio di darsi da fare; il governo, e, chi di dovere, è necessario che facciano un enorme sforzo per far rinascere questa città”.

Aperitivo e brindisi al Camerino City Park per l’abbraccio ai commercianti ai quali il cantante e l’attore hanno lasciato un piccolo messaggio di speranza, impresso su una gigantografia della città.

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Applausi e tanto calore nell’incontro successivo a Vallicelle, con la popolazione e gli studenti ospiti dei container. Morandi ha voluto salutare anche un’anziana donna costretta a letto dalla malattia e si è intrattenuto con ogni persona che gli ha rivolto parola.

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Selfie, foto di gruppo e signore commosse nel vedere dal vivo i loro beniamini che hanno ricambiato l’affetto della gente  con  grande sensibilità e solidarietà. Così è stato anche nel vicino centro socio educativo riabilitativo Mille Colori dove le persone in situazione di disabilità hanno accolto festanti l’arrivo dei due personaggi dello spettacolo.

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“ La cosa più bella la esprimono oggi gli occhi delle persone – ha sottolineato il pro rettore Pettinari- Penso che a distanza di quattro mesi questa gente che ancora non si è ripresa dalla sofferenza, in queste poche ore passate  con Gianni, abbia trascorso il momento più bello dell’ultimo periodo. Aspettavano tutti questa visita che ha significato un piccolo ritorno alla normalità. Nella vita di prima si ascoltavano le canzoni, si vedevano i film, oggi si è potuti abbandonare per un attimo i pensieri tristi. E qui nel centro Millecolori – ha aggiunto- c’è stato un grande applauso dei ragazzi disabili, questo mi ha emozionato moltissimo perché so che per loro questa presenza di due personaggi importanti venuti a salutarli, ha un valore grandissimo”.

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A seguire il pranzo nella mensa universitaria di Colle Paradiso. Bagno di folla, autografi, mini concerto con le canzoni di Gianni, suonate alla chitarra e cantate a squarciagola da tutti i presenti.

Bar M

 

chitarra M

“Qui ci sono sorrisi, c’è voglia di musica e di stare insieme ”- ha detto Morandi  in una sala bar gremita - però stamattina sono rimasto davvero senza parole. Se non vieni qui non lo puoi capire quello che è successo. Sono io che ringrazio voi ”. “ Quello che soprattutto ci ha colpito - ha ribadito Cesare Bocci- è stato il silenzio dentro le mura cittadine ed è bello sentire qua una vivace confusione” L’attore ha poi ricordato brevemente i suoi trascorsi all’università di Camerino compresi i pasti consumati nella mensa e le interminabili partite a ping pong. “ Invece di studiare io stavo là al tavolo da ping pong, infatti mi sono iscritto nel 1978 e mi sono laureato 6 anni fa. Non fate come me”.

Bocci Morandi

Battute scherzose e sorrisi per una giornata piena di emozioni e di quel pizzico di spensieratezza che mancava da tanto.   

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