Trent'anni dopo Camerino ricorda Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto

Martedì, 27 Marzo 2018 12:24 | Letto 3297 volte   Clicca per ascolare il testo Trent'anni dopo Camerino ricorda Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto Solenne cerimonia a Camerino in ricordo dei due giovani carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto vittime di un efferato omicidio avvenuto nella notte del 29 marzo 1988 a Portaiano, nella campagna di Camerino. Nel trentennale della scomparsa, alla presenza dei vertici dell Arma dei carabinieri, delle autorità civili e militari locali, dopo la  messa celebrata dallarcivescovo Brugnaro, nel centro comunità di San Paolo partecipata anche da numerosi studenti, il sacrificio dei due militari già insigniti  della medaglia dargento al valore civile alla memoria, è stato commemorato dagli interventi delle autorità presenti. Alla toccante cerimonia ha partecipato Tiziano, fratello di Donato Chiarelli, accompagnato dai rispettivi familiari.  Per celebrare la memoria dei due giovani carabinier,i una corona dalloro è stata deposta accanto alla lapide della caserma provvisoria della Compagnia dei Carabinieri di Camerino.  Ancora oggi, trascorsi trent anni, quella tragica notte resta ben impressa nella mente dei camerinesi. La generosità con la quale si sono dati in quell ora, e,  la causa del bene -ha sottolineato nell omelia l arcivescovo Francesco- ,li ha resi così forti da affrontare il pericolo.   L energia del di più del quale erano portatori, ha permesso loro di avere un atteggiamento eroico e di sacrificarsi per noi, donando la loro vita . Dal presule un messaggio di Pasqua di ammonimento per tutti: Chi ha avuto il coraggio di donarsi per gli altri ha scoperto il segreto della propria esistenza.Nella messa presieduta dal vescovo e concelebrata dai parroci del duomo e di San Venanzio, anche una preghiera speciale per tutti i tutori dell ordine . Dopo la deposizione della corona dalloro, hanno preso la parola nellordine il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, lIspettore regionale ANC Generale Tito Baldo Honorati, il Comandante della Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fernando Antonio Nazzaro. Schierati sul piazzale antistante la caserma, una rappresentanza di militari della Compagnia Carabinieri di Camerino con il Ten. Roberto Cara, una delegazione del Co.Ba.R. della Legione Carabinieri Marche e le associazioni combattentistiche e darma. Di fronte a questo ricordo- ha detto il sindaco Pasqui- ho difficoltà a dire qualunque cosa. Ogni parola, perde di senso e di significato se non si va a vedere quel presente che è diventato presente di oggi e futuro, grazie alleroismo  di due giovani uomini, espressione di veri valori e  sacrificatisi per noi. Oggi ricordo quei fatti di 30 anni fa come pagina di quel momento, del presente e del futuro- ha proseguito- ; pagine fatte di alto valore, di alto senso di responsabilità,  di rispetto verso la propria divisa e soprattutto verso il prossimo. Pagine che debbono essere alla base del futuro della nostra nazione. Camerino trentanni fa si risvegliò senza riuscire a capire quello che stava accadendo, anche perchè è sempre stata una cittadina tranquilla. Dobbiamo essere orgogliosi di queste persone che portano con grande amore e senso di responsabilità la divisa; dobbiamo essere noi, istituzioni a tutti i livelli, in grado di mettere questi uomini nelle condizioni di esserci realmente vicini. Chiarelli e Corinto sono stati, sono e saranno sempre, cittadini di questa terra e saranno quellesempio che dovremo tramandare ai nostri figli per far comprendere bene i valori di questa terra, dellItalia e il futuro che ci deve aspettare.  Dal Generale Tito Baldo Honorati un referente omaggio a tutti i presenti. Quel tragico fatto- ha sottolineato- rappresenta un emblematico ed esemplare evento di quello che è il servizio quotidiano dei carabinieri. Un normale servizio operativo che può comportare rischi e possibili conseguenze : Camerino per noi è oggi una città sacra, bagnata del sangue di due giovanissimi che si sono donati per noi. Un  commosso pensiero e affettuosa vicinanza sono stati rivolti a nome dellArma dal Comandante della Legione Marche Fernando Antonio Nazzaro, ai familiari dei due carabinieri vittime della furia omocida di un malvivente, caduti per mantenere fede al giuramento prestato e a quel complesso di principi e valori fondanti listituzione stessa: onore, fedeltà, spirito di sacrificio, silente adempimento del dovere. Corinto e Chiarelli due eroi che fanno parte della folta schiera di Carabinieri caduti nelladempimento del dovere- ha detto Nazzaro-; sono vittime valorose e decorate della storia secolare dellArma e della ininterrotta lotta contro ogni forma di prevaricazione.     La cerimonia si è conclusa con lesecuzione dellinno alla Virgo Fidelis.

Solenne cerimonia a Camerino in ricordo dei due giovani carabinieri Donato Chiarelli e Giovanni Liberto Corinto vittime di un efferato omicidio avvenuto nella notte del 29 marzo 1988 a Portaiano, nella campagna di Camerino.

Nel trentennale della scomparsa, alla presenza dei vertici dell' Arma dei carabinieri, delle autorità civili e militari locali, dopo la  messa celebrata dall'arcivescovo Brugnaro, nel centro comunità di San Paolo partecipata anche da numerosi studenti, il sacrificio dei due militari già insigniti  della medaglia d'argento al valore civile alla memoria, è stato commemorato dagli interventi delle autorità presenti. Alla toccante cerimonia ha partecipato Tiziano, fratello di Donato Chiarelli, accompagnato dai rispettivi familiari. 

Per celebrare la memoria dei due giovani carabinier,i una corona d'alloro è stata deposta accanto alla lapide della caserma provvisoria della Compagnia dei Carabinieri di Camerino. 

Ancora oggi, trascorsi trent' anni, quella tragica notte resta ben impressa nella mente dei camerinesi. "La generosità con la quale si sono dati in quell' ora, e,  la causa del bene -ha sottolineato nell' omelia l' arcivescovo Francesco- ,li ha resi così forti da affrontare il pericolo.

ricordo carabinieri vescovo

 

L' energia del di più del quale erano portatori, ha permesso loro di avere un atteggiamento eroico e di sacrificarsi per noi, donando la loro vita" .

Dal presule un messaggio di Pasqua di ammonimento per tutti: " Chi ha avuto il coraggio di donarsi per gli altri ha scoperto il segreto della propria esistenza".Nella messa presieduta dal vescovo e concelebrata dai parroci del duomo e di San Venanzio, anche una preghiera speciale per tutti i tutori dell' ordine .

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Dopo la deposizione della corona d'alloro, hanno preso la parola nell'ordine il sindaco di Camerino Gianluca Pasqui, l'Ispettore regionale ANC Generale Tito Baldo Honorati, il Comandante della Legione Carabinieri Marche Generale di Brigata Fernando Antonio Nazzaro. Schierati sul piazzale antistante la caserma, una rappresentanza di militari della Compagnia Carabinieri di Camerino con il Ten. Roberto Cara, una delegazione del Co.Ba.R. della Legione Carabinieri Marche e le associazioni combattentistiche e d'arma.

" Di fronte a questo ricordo- ha detto il sindaco Pasqui- ho difficoltà a dire qualunque cosa. Ogni parola, perde di senso e di significato se non si va a vedere quel presente che è diventato presente di oggi e futuro, grazie all'eroismo  di due giovani uomini, espressione di veri valori e  sacrificatisi per noi. Oggi ricordo quei fatti di 30 anni fa come pagina di quel momento, del presente e del futuro- ha proseguito- ; pagine fatte di alto valore, di alto senso di responsabilità,  di rispetto verso la propria divisa e soprattutto verso il prossimo. Pagine che debbono essere alla base del futuro della nostra nazione. Camerino trent'anni fa si risvegliò senza riuscire a capire quello che stava accadendo, anche perchè è sempre stata una cittadina tranquilla. Dobbiamo essere orgogliosi di queste persone che portano con grande amore e senso di responsabilità la divisa; dobbiamo essere noi, istituzioni a tutti i livelli, in grado di mettere questi uomini nelle condizioni di esserci realmente vicini. Chiarelli e Corinto sono stati, sono e saranno sempre, cittadini di questa terra e saranno quell'esempio che dovremo tramandare ai nostri figli per far comprendere bene i valori di questa terra, dell'Italia e il futuro che ci deve aspettare". 

Dal Generale Tito Baldo Honorati un referente omaggio a tutti i presenti. " Quel tragico fatto- ha sottolineato- rappresenta un emblematico ed esemplare evento di quello che è il servizio quotidiano dei carabinieri. Un normale servizio operativo che può comportare rischi e possibili conseguenze : Camerino per noi è oggi una città sacra, bagnata del sangue di due giovanissimi che si sono donati per noi".

Un  commosso pensiero e affettuosa vicinanza sono stati rivolti a nome dell'Arma dal Comandante della Legione Marche Fernando Antonio Nazzaro, ai familiari dei due carabinieri vittime della furia omocida di un malvivente, caduti per mantenere fede al giuramento prestato e a quel complesso di principi e valori fondanti l'istituzione stessa: "onore, fedeltà, spirito di sacrificio, silente adempimento del dovere. Corinto e Chiarelli due eroi che fanno parte della folta schiera di Carabinieri caduti nell'adempimento del dovere- ha detto Nazzaro-; sono vittime valorose e decorate della storia secolare dell'Arma e della ininterrotta lotta contro ogni forma di prevaricazione".  

 

La cerimonia si è conclusa con l'esecuzione dell'inno alla Virgo Fidelis.

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