"Ci vorrebbe tanta colla", Il terremoto raccontato dai bambini. A Pieve Torina l'anteprima

Venerdì, 20 Aprile 2018 12:26 | Letto 3074 volte   Clicca per ascolare il testo "Ci vorrebbe tanta colla", Il terremoto raccontato dai bambini. A Pieve Torina l'anteprima Presentato in anteprima, nella nuova Scuola primaria dellIstituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina, Ci vorrebbe tanta colla.  E Il terremoto raccontato dai bambini di uno dei centri più colpiti dalla devastazione,  attraverso ricordi, disegni, rimedi per scacciare la paura. Il volume, inserito nella collana I quaderni del Consiglio regionale delle Marche, è nato dalla collaborazione tra lAssemblea legislativa delle Marche, la Pubblica Assistenza APE ODV (associazione psicologia demergenza di Ancona) e ANPAS Marche. Cerano il presidente dellAssemblea Legislativa Antonio Mastrovincenzo, il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci,Giorgio Gentili e Maurizio Cavallaro rispettivamente ex e attuale dirigente della Scuola Paoletti.  Presenti anche  il presidente dellANPAS Marche Massimo Mezzabotta e i curatori del volume, gli psicologi Maria Cristina Alessandrini, Maurilio Frontini e Federica Rubicondo. A suggerire il titolo:  Ci vorrebbe tanta colla è stato il disegno di Mirko, un bambino della seconda media che ha disegnato loggetto magico che avrebbe dovuto dare forza e, in un certo senso, tranquillizzare che tutto si sarebbe potuto aggiustare. Mirko ha disegnato un tubetto di colla, immaginando che con essa si potessero incollare le case e il terremoto. Merito del libro- ha dettio Mastrovincenzo- è il dare voce alle emozioni dei bambini e a tutte le sensazioni provate a contatto con la dura realtà del post sisma. Altro merito quello di evidenziare anche laspetto del grande ruolo daiuto che hanno svolto gli psicologi dellemergenza, accanto ai bambini,agli adulti, agli anziani e a coloro che hanno sofferto una grande catastrofe. Ma  da una cosa brutta- come  ha sottolineato il preside Cavallaro- se si ha coraggio e determinazione può nascerne una bella. La prova è questo edificio nuovo ben progettato che prima non cera. Mai perdere dunque la speranza; la natura- ha detto- ha sempre convissuto con luomo che sarà sempre capace di reagire con intelligenza. Abbiamo fatto esprimere ai bambini le emozioni e i ricordi che hanno vissuto- ha dichiarato la coordinatrice del progetto Maria Cristina Alessandrini- Tra le emozioni più gettonate, la paura in primis , ma anche rabbia, disgusto, gioia, tristezza. Allinizio i bambini erano timidi e abbiamo dovuto lavorare un po per incoraggiarli ad esprimersi. Alla fine, lessere riusciti a sfogarsi, li ha fatti sentire sicuramente più leggeri.e, dal canto nostro, abbiamo provato soddisfazione per il risultato raggiunto. Ringraziando Anpas e Ape Odv per aver rappresentato uno dei motori più forti della ripartenza della comunità, il sindaco Gentilucci ha definito contemporaneo il pezzo di storia raccontato nel libro, perchè  le scosse che ancora non danno tregua. Grandi sacrifici quelli affrontati da una popolazione resiliente e ancorata a questa terra. E orgogliosamente attaccati al territorio lo sono anche i bambini, come traspare dalle emozioni che hanno affidato alle parole e disegni riportati nel libro.  Eppure ce labbiamo fatta. Da ultimo, sia dal dirigente Cavallaro che dal sindaco Gentilucci è stato chiesto alle istituzioni regionali. almeno per qualche anno, di trascurare la problematica dei numeri e il conseguente dimensionamento scolastico, chiedendo attenzione e accorgimenti per lorganico, sulla scorta di una politica della rinascita su cui si è puntato. Da parte sua il presidente dellassemblea legislativa ha assicurato che, per quanto di sua competenza, si farà portavoce delle istanze al tavolo istituzionale. Farò presente al presidente Ceriscioli e allassessore Bravi quelle che sono delle richieste assolutamente comprensibili, vista la drammaticità delle situazioni che Pieve Torina ha vissuto. Speriamo di riuscire a dare risposte adeguate ad un territorio che ha già abbondantemente sofferto e, non può soffrire oltre.  .  

Presentato in anteprima, nella nuova Scuola primaria dell'Istituto comprensivo Mons. Paoletti di Pieve Torina, "Ci vorrebbe tanta colla".  E' Il terremoto raccontato dai bambini di uno dei centri più colpiti dalla devastazione,  attraverso ricordi, disegni, rimedi per scacciare la paura. Il volume, inserito nella collana "I quaderni del Consiglio regionale delle Marche", è nato dalla collaborazione tra l'Assemblea legislativa delle Marche, la Pubblica Assistenza APE ODV (associazione psicologia d'emergenza di Ancona) e ANPAS Marche. C'erano il presidente dell'Assemblea Legislativa Antonio Mastrovincenzo, il sindaco di Pieve Torina, Alessandro Gentilucci,Giorgio Gentili e Maurizio Cavallaro rispettivamente ex e attuale dirigente della Scuola Paoletti.  Presenti anche  il presidente dell'ANPAS Marche Massimo Mezzabotta e i curatori del volume, gli psicologi Maria Cristina Alessandrini, Maurilio Frontini e Federica Rubicondo.

A suggerire il titolo:  " Ci vorrebbe tanta colla" è stato il disegno di Mirko, un bambino della seconda media che ha disegnato l'oggetto magico che avrebbe dovuto dare forza e, in un certo senso, tranquillizzare che tutto si sarebbe potuto aggiustare. Mirko ha disegnato un tubetto di colla, immaginando che con essa si potessero incollare le case e il terremoto.

" Merito del libro- ha dettio Mastrovincenzo- è il dare voce alle emozioni dei bambini e a tutte le sensazioni provate a contatto con la dura realtà del post sisma. Altro merito quello di evidenziare anche l'aspetto del grande ruolo d'aiuto che hanno svolto gli psicologi dell'emergenza, accanto ai bambini,agli adulti, agli anziani e a coloro che hanno sofferto una grande catastrofe".

"Ma  da una cosa brutta- come  ha sottolineato il preside Cavallaro- se si ha coraggio e determinazione può nascerne una bella. "La prova è questo edificio nuovo ben progettato che prima non c'era. Mai perdere dunque la speranza; la natura- ha detto- ha sempre convissuto con l'uomo che sarà sempre capace di reagire con intelligenza".

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" Abbiamo fatto esprimere ai bambini le emozioni e i ricordi che hanno vissuto- ha dichiarato la coordinatrice del progetto Maria Cristina Alessandrini- Tra le emozioni più gettonate, la paura in primis , ma anche rabbia, disgusto, gioia, tristezza. All'inizio i bambini erano timidi e abbiamo dovuto lavorare un po' per incoraggiarli ad esprimersi. Alla fine, l'essere riusciti a sfogarsi, li ha fatti sentire sicuramente più leggeri.e, dal canto nostro, abbiamo provato soddisfazione per il risultato raggiunto".

Ringraziando Anpas e Ape Odv per aver rappresentato uno dei motori più forti della ripartenza della comunità, il sindaco Gentilucci ha definito contemporaneo il pezzo di storia raccontato nel libro, perchè  le scosse che ancora non danno tregua. " Grandi sacrifici quelli affrontati da una popolazione 'resiliente' e ancorata a questa terra. E orgogliosamente attaccati al territorio lo sono anche i bambini, come traspare dalle emozioni che hanno affidato alle parole e disegni riportati nel libro.  Eppure ce l'abbiamo fatta". Da ultimo, sia dal dirigente Cavallaro che dal sindaco Gentilucci è stato chiesto alle istituzioni regionali. almeno per qualche anno, di trascurare la problematica dei numeri e il conseguente dimensionamento scolastico, chiedendo attenzione e accorgimenti per l'organico, sulla scorta di una politica della rinascita su cui si è puntato. Da parte sua il presidente dell'assemblea legislativa ha assicurato che, per quanto di sua competenza, si farà portavoce delle istanze al tavolo istituzionale. " Farò presente al presidente Ceriscioli e all'assessore Bravi quelle che sono delle richieste assolutamente comprensibili, vista la drammaticità delle situazioni che Pieve Torina ha vissuto. Speriamo di riuscire a dare risposte adeguate ad un territorio che ha già abbondantemente sofferto e, non può soffrire oltre". 

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