“Una Yurta sull’Appennino”. Il libro di Marco Scolastici

Martedì, 18 Settembre 2018 19:12 | Letto 2670 volte   Clicca per ascolare il testo “Una Yurta sull’Appennino”. Il libro di Marco Scolastici «Fuori la neve continua a scendere silenziosa. È ormai quasi buio. Nella yurta invece è caldo. Bevo lultimo sorso dalla tazza e infilo la giacca per tornare al lavoro. Ciclopi, terremoti e bufere facciano quel che devono, io sono Marco Scolastici e dalla mia Itaca non me ne vado piú». Questo è solo uno stralcio del libro “Una yurta sull’Appennino”, edito da Einaudi e scritto da Marco Scolastici, il “pastore che ha sconfitto il terremoto”. Sarà nelle edicole a partire dal prossimo 25 settembre. Dalla facoltà di Economia a Roma, il giovane, classe ‘88, si è trasferito sugli Appennini, sulle montagne di Visso. Non è certo stato facile lasciare la capitale, poi la terra ha iniziato a tremare, nel 2016. Ma Marco si è rifiutato di lasciare le sue pecore, i suoi asini e i suoi cani maremmani. Così ha avuto l’idea di costruire una yurta, struttura tipica della Mongolia, di fianco alla sua abitazione inagibile. Qui ha trascorso l’inverno. La sua storia è stata raccontata da cronisti e scrittori e artisti di fama internazionale. A lui è stato conferito anche il premio Rigoni Stern «I Guardiani dellArca». «Per la prima volta ho sentito le montagne urlare e, dopo lurlo, i rumori sono diventati gli stessi che si sentono ovunque. È stato cosí per settimane, mesi, poi lentamente la natura ha cominciato a ricucire le cose, come è avvenuto milioni di volte nella storia di questa terra. Tra poco il silenzio tornerà a essere intatto come lo era nelle prime settimane in cui esploravo Macereto alla ricerca del suo sussurro». g.g.

«Fuori la neve continua a scendere silenziosa. È ormai quasi buio. Nella yurta invece è caldo. Bevo l'ultimo sorso dalla tazza e infilo la giacca per tornare al lavoro. Ciclopi, terremoti e bufere facciano quel che devono, io sono Marco Scolastici e dalla mia Itaca non me ne vado piú». Questo è solo uno stralcio del libro “Una yurta sull’Appennino”, edito da Einaudi e scritto da Marco Scolastici, il “pastore che ha sconfitto il terremoto”. Sarà nelle edicole a partire dal prossimo 25 settembre.

Dalla facoltà di Economia a Roma, il giovane, classe ‘88, si è trasferito sugli Appennini, sulle montagne di Visso. Non è certo stato facile lasciare la capitale, poi la terra ha iniziato a tremare, nel 2016. Ma Marco si è rifiutato di lasciare le sue pecore, i suoi asini e i suoi cani maremmani. Così ha avuto l’idea di costruire una yurta, struttura tipica della Mongolia, di fianco alla sua abitazione inagibile. Qui ha trascorso l’inverno. La sua storia è stata raccontata da cronisti e scrittori e artisti di fama internazionale. A lui è stato conferito anche il premio Rigoni Stern «I Guardiani dell'Arca».

«Per la prima volta ho sentito le montagne urlare e, dopo l'urlo, i rumori sono diventati gli stessi che si sentono ovunque. È stato cosí per settimane, mesi, poi lentamente la natura ha cominciato a ricucire le cose, come è avvenuto milioni di volte nella storia di questa terra. Tra poco il silenzio tornerà a essere intatto come lo era nelle prime settimane in cui esploravo Macereto alla ricerca del suo sussurro».

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