Sequestrate oltre 50 tonnellate di rifiuti pericolosi. Un denunciato

Venerdì, 21 Settembre 2018 10:42 | Letto 1105 volte   Clicca per ascolare il testo Sequestrate oltre 50 tonnellate di rifiuti pericolosi. Un denunciato Stoccaggio illegale di rifiuti industriali pericolosi. Sequestrate, in un capannone di Porto Recanati, più di 50 tonnellate e denunciato un responsabile. Questo il risultato di una operazione della guardia di finanza della tenenza di Porto Recanati messa a segno nella zona industriale della città, precisamente nella sede di una società operante nel settore della produzione di materie plastiche.   Il legale rappresentate della società è stato denunciato alla Procura di Macerata.  Nel corso dell’intervento, i militari hanno riscontrato un consistente quantitativo di materiale plastico, rottami metallici, apparecchiature elettriche, veicoli e fusti contenenti oli esausti in pessimo stato di conservazione, distribuiti su di un’area di 3mila metri quadri.  La presenza di sostanze oleose tracimate da fusti depositati direttamente sul terreno, privi di copertura ed esposti all’azione degli agenti atmosferici, hanno indotto i militari a far intervenire i tecnici dell’Arpam per le verifiche del caso, non potendosi escludere la percolazione nel sottosuolo di sostanze inquinanti.   Il legale rappresentante della società è stato denunciato a piede libero alla Procura mentre l’intera area, il capannone industriale e i materiali rinvenuti sono stati posti sotto sequestro cautelare, in attesa degli accertamenti tecnici già disposti dalla stessa Arpam di Macerata.  Sono in corso, inoltre, specifiche indagini dirette ad accertare la provenienza del materiale sequestrato, atteso che, lo stesso materiale non risulta quale scarto di lavorazione dell’azienda che lo stoccava. g.g.

Stoccaggio illegale di rifiuti industriali pericolosi. Sequestrate, in un capannone di Porto Recanati, più di 50 tonnellate e denunciato un responsabile. Questo il risultato di una operazione della guardia di finanza della tenenza di Porto Recanati messa a segno nella zona industriale della città, precisamente nella sede di una società operante nel settore della produzione di materie plastiche.

 

Il legale rappresentate della società è stato denunciato alla Procura di Macerata. 

Nel corso dell’intervento, i militari hanno riscontrato un consistente quantitativo di materiale plastico, rottami metallici, apparecchiature elettriche, veicoli e fusti contenenti oli esausti in pessimo stato di conservazione, distribuiti su di un’area di 3mila metri quadri. 

La presenza di sostanze oleose tracimate da fusti depositati direttamente sul terreno, privi di copertura ed esposti all’azione degli agenti atmosferici, hanno indotto i militari a far intervenire i tecnici dell’Arpam per le verifiche del caso, non potendosi escludere la percolazione nel sottosuolo di sostanze inquinanti.  

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Il legale rappresentante della società è stato denunciato a piede libero alla Procura mentre l’intera area, il capannone industriale e i materiali rinvenuti sono stati posti sotto sequestro cautelare, in attesa degli accertamenti tecnici già disposti dalla stessa Arpam di Macerata. 

Sono in corso, inoltre, specifiche indagini dirette ad accertare la provenienza del materiale sequestrato, atteso che, lo stesso materiale non risulta quale scarto di lavorazione dell’azienda che lo stoccava.

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