Caos fondi terremoto: rassicurazioni da Borrelli e Ceriscioli. Ma occhio alle rendicontazioni

Sabato, 13 Ottobre 2018 09:22 | Letto 2848 volte   Clicca per ascolare il testo Caos fondi terremoto: rassicurazioni da Borrelli e Ceriscioli. Ma occhio alle rendicontazioni “Nessun blocco dei fondi per l’autonoma sistemazione e per le spese emergenziali”. Esordisce così la nota stampa del responsabile del dipartimento di Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli. La comunicazione è in riferimento al caos venutosi a creare dopo che Davìd Piccinini, dirigente della ProCiv regionale, ha inviato ai Comuni del cratere, alle Province e alle Diocesi marchigiane una lettera in cui, fra le altre cose, comunicava che i soldi per l’emergenza (cas, messe in sicurezza, e altre spese) erano terminati.  “I fondi - scrive Borrelli - sono sempre stati garantiti e continueranno ad esserlo. Il trasferimento delle risorse nelle contabilità speciali è subordinato alla predisposizione da parte delle Regioni e dei Soggetti Attuatori (quindi Comuni, Regioni, Province, diocesi, Università) della rendicontazione delle spese sostenute, al fine di garantire la corretta gestione delle risorse finanziate attraverso il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea. È opportuno sottolineare che il pagamento del Cas non è legato alla permanenza dello Stato di Emergenza, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2018”. Insomma, rassicurazioni importanti per un popolo, quello dei terremotati e sfollati che vivono nell’incertezza da tre anni ormai. “Si precisa, inoltre, che il Governo valuterà - nei tempi e nei modi previsti dalla legislazione vigente - l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza per la quale il Dipartimento della Protezione Civile ha già quantificato il fabbisogno economico”. Dalle parole di Borrelli dunque tutte le rassicurazioni necessarie per placare la tempesta di polemiche.  D’altra parte, anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli ieri ha confermato, ai microfoni di èTv Marche, che non si tratta della prima volta che l’ente termina i soldi. Ha anche fatto sapere che la cifra richiesta al dipartimento nazionale per coprire le necessità da qui a dicembre è di 230milioni di euro: “Ad oggi - dice - le risorse non sono ancora arrivate ma in realtà non è la prima volta. È già capitato che ci fossero dei momenti in cui si è atteso il rifinanziamento del fondo speciale per l’emergenza. Angelo Borrelli ha garantito che arriverà molto presto il denaro ma ci ricorda anche l’impegno di rendicontare”. Impegno che a ben 20 Comuni sembra essere sfuggito ma che in realtà è fondamentale per il proseguo dell’erogazione dei fondi: “Ai Comuni lo chiediamo da più di un anno eppure ce ne sono 20 che non hanno mai rendicontato, altri che hanno iniziato molto tardi. Insomma non c’è stata la dovuta attenzione. Il problema dei ritardi dei Cas - precisa - al momento è dovuto anche all’indisponibilità di cassa ma la Protezione Civile ha già informato i Comuni che le prossime erogazioni avverranno solo dopo aver ricevuto le rendicontazioni” G.G.

“Nessun blocco dei fondi per l’autonoma sistemazione e per le spese emergenziali”. Esordisce così la nota stampa del responsabile del dipartimento di Protezione Civile Nazionale Angelo Borrelli. La comunicazione è in riferimento al caos venutosi a creare dopo che Davìd Piccinini, dirigente della ProCiv regionale, ha inviato ai Comuni del cratere, alle Province e alle Diocesi marchigiane una lettera in cui, fra le altre cose, comunicava che i soldi per l’emergenza (cas, messe in sicurezza, e altre spese) erano terminati. 

I fondi - scrive Borrelli - sono sempre stati garantiti e continueranno ad esserlo.

Il trasferimento delle risorse nelle contabilità speciali è subordinato alla predisposizione da parte delle Regioni e dei Soggetti Attuatori (quindi Comuni, Regioni, Province, diocesi, Università) della rendicontazione delle spese sostenute, al fine di garantire la corretta gestione delle risorse finanziate attraverso il Fondo di Solidarietà dell’Unione Europea.

È opportuno sottolineare che il pagamento del Cas non è legato alla permanenza dello Stato di Emergenza, attualmente in vigore fino al 31 dicembre 2018”. Insomma, rassicurazioni importanti per un popolo, quello dei terremotati e sfollati che vivono nell’incertezza da tre anni ormai. “Si precisa, inoltre, che il Governo valuterà - nei tempi e nei modi previsti dalla legislazione vigente - l’eventuale proroga dello Stato di Emergenza per la quale il Dipartimento della Protezione Civile ha già quantificato il fabbisogno economico”. Dalle parole di Borrelli dunque tutte le rassicurazioni necessarie per placare la tempesta di polemiche. 

D’altra parte, anche il presidente della Regione Luca Ceriscioli ieri ha confermato, ai microfoni di èTv Marche, che non si tratta della prima volta che l’ente termina i soldi. Ha anche fatto sapere che la cifra richiesta al dipartimento nazionale per coprire le necessità da qui a dicembre è di 230milioni di euro: “Ad oggi - dice - le risorse non sono ancora arrivate ma in realtà non è la prima volta. È già capitato che ci fossero dei momenti in cui si è atteso il rifinanziamento del fondo speciale per l’emergenza. Angelo Borrelli ha garantito che arriverà molto presto il denaro ma ci ricorda anche l’impegno di rendicontare”.

Impegno che a ben 20 Comuni sembra essere sfuggito ma che in realtà è fondamentale per il proseguo dell’erogazione dei fondi: “Ai Comuni lo chiediamo da più di un anno eppure ce ne sono 20 che non hanno mai rendicontato, altri che hanno iniziato molto tardi. Insomma non c’è stata la dovuta attenzione. Il problema dei ritardi dei Cas - precisa - al momento è dovuto anche all’indisponibilità di cassa ma la Protezione Civile ha già informato i Comuni che le prossime erogazioni avverranno solo dopo aver ricevuto le rendicontazioni”

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