Il sindaco Cecoli risponde

Domenica, 24 Febbraio 2019 11:04 | Letto 1678 volte   Clicca per ascolare il testo Il sindaco Cecoli risponde Il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli interviene nella vicenda che lo vede coinvolto e secondo la quale, avrebbe contravvenuto ad unordinanza, utilizzando la sua abitazione inagibile. Il primo cittadino sarebbe finito sotto accusa in quanto, pur essendo la sua abitazione della frazione di Pantaneto inagibile con tanto di scheda aedes redatta dai tecnici e prescrizione che ne inibisce lutilizzo, avrebbe continuato ad abitarci. Lo stesso sindaco, ha tenuto a spiegarci la sua versione di come sono andate le cose.    Come molte altre persone- dichiara  Pietro Cecoli- subito dopo le scosse del 2016 ho soggiornato in strutture ricettive della costa. A fine 2016 ho deciso di acquistare un container e di fare ritorno a Montecavallo. Ho  posizionato pertanto la struttura acquistata nei pressi della mia casa di Pantaneto sfruttando il container al massimo come abitazione.  Nei periodi invernali più rigidi, come quello particolarmente problematico della  nevicata del 2017, durante il quale oltretutto sono stato colpito anche da una fortissima sciatalgia, per qualche giorno ammetto di aver preferito al container la mia casa, seppure inagibile.  Non è che voglia giustificarmi ma credo di non aver fatto nulla di male;  per carità, è vero che ho trasgredito lordinanza e ne sono a conoscenza.  Ci sarà  un procedimento nei miei confronti- continua Cecoli- ma sono tranquillo e vedremo se si riuscirà a smontare tutte queste accuse che mi riguardano e  che reputo intimidatorie e fatte unicamente solo perché si stanno avvicinando le elezioni amministrative. Ne sono fermamente convinto anche perchè - aggiunge il sindaco-  si è cominciato a dare fastidio anche a qualche altra persona a me vicina.  Quanto alla rimodulazione  del contributo di autonoma sistemazione che avverrà  lunedì prossimo in Regione, il primo cittadino ha tenuto a precisare che non avviene soltanto nei suoi confronti e come misura riferita alle accuse che lo riguardano ma, in base a quanto deciso dagli organi governativi per le quattro regioni colpite dal sisma, nei confronti di tutta la popolazione terremotata.  Una rimodulazione che reputo giusta anche perchè ci sono delle situazioni che meritano di essere aggiustate e si deve chiarire se a percepire il contributo sono persone che non dovrebbero; fanno bene a rivedere il tutto anche perchè di soldi  non è che più ne spendi e più ne arrivano; ci sta un calderone e, più ne prendi e meno ce ne stanno, quindi bisogna risparmiare al massimo essere consoni a far sì  che tutti quanti possano aggiustare le loro proprietà con meno dispendio di energie possibili.  Per la vicenda che mi riguarda- sottolinea ancora Cecoli-  sono sereno e tranquillo; cè un procedimento e ne vedremo gli sviluppi e, naturalmente, sarà il giudice giustamente a stabilirne lesito. Sinceramente cè solo una profonda amarezza nei confronti di queste accuse partite da pochi cittadini-  conclude il sindaco-  Pensavo che queste cose fossero lontane dalle nostre zone e invece, ho dovuto ricredermi. C.C.

Il sindaco di Montecavallo Pietro Cecoli interviene nella vicenda che lo vede coinvolto e secondo la quale, avrebbe contravvenuto ad un'ordinanza, utilizzando la sua abitazione inagibile. Il primo cittadino sarebbe finito sotto accusa in quanto, pur essendo la sua abitazione della frazione di Pantaneto inagibile con tanto di scheda aedes redatta dai tecnici e prescrizione che ne inibisce l'utilizzo, avrebbe continuato ad abitarci. Lo stesso sindaco, ha tenuto a spiegarci la sua versione di come sono andate le cose.   

"Come molte altre persone- dichiara  Pietro Cecoli- subito dopo le scosse del 2016 ho soggiornato in strutture ricettive della costa. A fine 2016 ho deciso di acquistare un container e di fare ritorno a Montecavallo. Ho  posizionato pertanto la struttura acquistata nei pressi della mia casa di Pantaneto sfruttando il container al massimo come abitazione.  Nei periodi invernali più rigidi, come quello particolarmente problematico della  nevicata del 2017, durante il quale oltretutto sono stato colpito anche da una fortissima sciatalgia, per qualche giorno ammetto di aver preferito al container la mia casa, seppure inagibile.  Non è che voglia giustificarmi ma credo di non aver fatto nulla di male;  per carità, è vero che ho trasgredito l'ordinanza e ne sono a conoscenza.  Ci sarà  un procedimento nei miei confronti- continua Cecoli- ma sono tranquillo e vedremo se si riuscirà a smontare tutte queste accuse che mi riguardano e  che reputo intimidatorie e fatte unicamente solo perché si stanno avvicinando le elezioni amministrative. Ne sono fermamente convinto anche perchè - aggiunge il sindaco-  si è cominciato a dare fastidio anche a qualche altra persona a me vicina". 

Quanto alla rimodulazione  del contributo di autonoma sistemazione che avverrà  lunedì prossimo in Regione, il primo cittadino ha tenuto a precisare che non avviene soltanto nei suoi confronti e come misura riferita alle accuse che lo riguardano ma, in base a quanto deciso dagli organi governativi per le quattro regioni colpite dal sisma, nei confronti di tutta la popolazione terremotata. 

" Una rimodulazione che reputo giusta anche perchè ci sono delle situazioni che meritano di essere aggiustate e si deve chiarire se a percepire il contributo sono persone che non dovrebbero; fanno bene a rivedere il tutto anche perchè di soldi  non è che più ne spendi e più ne arrivano; ci sta un calderone e, più ne prendi e meno ce ne stanno, quindi bisogna risparmiare al massimo essere consoni a far sì  che tutti quanti possano aggiustare le loro proprietà con meno dispendio di energie possibili.  Per la vicenda che mi riguarda- sottolinea ancora Cecoli-  sono sereno e tranquillo; c'è un procedimento e ne vedremo gli sviluppi e, naturalmente, sarà il giudice giustamente a stabilirne l'esito. Sinceramente c'è solo una profonda amarezza nei confronti di queste accuse partite da pochi cittadini-  conclude il sindaco-  Pensavo che queste cose fossero lontane dalle nostre zone e invece, ho dovuto ricredermi".

C.C.

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