Elezioni a Recanati, per il centrodestra corre Simonacci

Giovedì, 28 Marzo 2019 07:10 | Letto 637 volte   Clicca per ascolare il testo Elezioni a Recanati, per il centrodestra corre Simonacci È il 39enne Simone Simonacci ad aver  messo d’accordo tutto il centrodestra della città leopardiana. Intorno a lui infatti si sono stretti la Lega, Fratelli d’Italia e tre gruppi civici. Nella vita è un export manager e marketing specialist: “È finita l’epoca di una politica miope, falsa e divisiva - afferma Simonacci -. Una politica che non ha alcuna visione strategica, non solo del futuro, ma anche del presente della città. La Recanati che ci riconsegneranno è impoverita, meno sicura, sempre più spopolata e sporca. I commercianti chiudono i battenti, il centro storico è inaccessibile e desolato, le periferie abbandonate a sé stesse, la microcriminalità crescente, il valore delle nostre case si è dimezzato. Ci si vanta dei numeri del nostro turismo, ridicoli rispetto alle nostre potenzialità. I nostri anziani sono imprigionati in un paese privo di servizi sanitari: ci hanno tolto l’ospedale e - guardando i dati demografici - tra un decennio non ci sarà più neanche qualcuno da curare, né tantomeno da far nascere. I giovani stanno fuggendo da questa città, la disoccupazione giovanile è ai massimi storici, le imprese disincentivate a investire”. Parole dure quelle del candidato sindaco nei confronti dell’uscente sindaco Fiordomo. Quella di proporsi come primo cittadino, dice, è stata una scelta dettata da un senso del dovere: “Molti mi conoscono per il mio attivismo nel territorio e sanno che sono un uomo del fare e del buon senso. Ho girato il mondo per lavoro e ho avuto modo di accrescere le mie competenze. Avendo sempre creduto nella mia città, fatta di gente laboriosa, creativa e solidale, mi sento ora onorato di spendere la mia esperienza per la mia terra”. Si dice poi orgogl che il centrodestra lo abbia ritenuto una figura innovatrice e capace di unire. “La squadra che mi sostiene ha l’esperienza necessaria, lenergia e le competenze per supportarmi in questo progetto, per far sì che da queste ceneri possa rinascere una città che funga da faro socioeconomico e culturale per tutti ed è interesse della stessa coalizione lasciare le porte aperte a chiunque voglia cambiare in meglio il destino di questa città. Ci hanno rubato la speranza a spese nostre ma è ora di dire basta - conclude - rimboccarsi le maniche e riprenderci ciò che ci hanno tolto, prima che sia troppo tardi.”

È il 39enne Simone Simonacci ad aver  messo d’accordo tutto il centrodestra della città leopardiana. Intorno a lui infatti si sono stretti la Lega, Fratelli d’Italia e tre gruppi civici. Nella vita è un export manager e marketing specialist: “È finita l’epoca di una politica miope, falsa e divisiva - afferma Simonacci -. Una politica che non ha alcuna visione strategica, non solo del futuro, ma anche del presente della città. La Recanati che ci riconsegneranno è impoverita, meno sicura, sempre più spopolata e sporca. I commercianti chiudono i battenti, il centro storico è inaccessibile e desolato, le periferie abbandonate a sé stesse, la microcriminalità crescente, il valore delle nostre case si è dimezzato. Ci si vanta dei numeri del nostro turismo, ridicoli rispetto alle nostre potenzialità. I nostri anziani sono imprigionati in un paese privo di servizi sanitari: ci hanno tolto l’ospedale e - guardando i dati demografici - tra un decennio non ci sarà più neanche qualcuno da curare, né tantomeno da far nascere. I giovani stanno fuggendo da questa città, la disoccupazione giovanile è ai massimi storici, le imprese disincentivate a investire”. Parole dure quelle del candidato sindaco nei confronti dell’uscente sindaco Fiordomo. Quella di proporsi come primo cittadino, dice, è stata una scelta dettata da un senso del dovere: “Molti mi conoscono per il mio attivismo nel territorio e sanno che sono un uomo del fare e del buon senso. Ho girato il mondo per lavoro e ho avuto modo di accrescere le mie competenze. Avendo sempre creduto nella mia città, fatta di gente laboriosa, creativa e solidale, mi sento ora onorato di spendere la mia esperienza per la mia terra”. Si dice poi orgogl che il centrodestra lo abbia ritenuto una figura innovatrice e capace di unire. “La squadra che mi sostiene ha l’esperienza necessaria, l'energia e le competenze per supportarmi in questo progetto, per far sì che da queste ceneri possa rinascere una città che funga da faro socioeconomico e culturale per tutti ed è interesse della stessa coalizione lasciare le porte aperte a chiunque voglia cambiare in meglio il destino di questa città. Ci hanno rubato la speranza a spese nostre ma è ora di dire basta - conclude - rimboccarsi le maniche e riprenderci ciò che ci hanno tolto, prima che sia troppo tardi.”

Letto 637 volte

Radioc1inblu

Radio FM e Internet
P.za Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax 0737.633180
Cellulare: 335.5367709

radioc1inblu@gmail.com

L'Appennino Camerte

Settimanale d'informazione dal 1921
Piazza Cavour, 8
62032 Camerino (MC)

Tel - Fax: 0737.633180
Cell: 335.5367709

appenninocamerte@gmail.com

Scopri come abbonarti

Questo sito utilizza i cookie

Puoi accettare e proseguire la navigazione o per maggiori informazioni Per saperne di piu'

Approvo
Clicca per ascolare il testo