Nuova, buona e a misura di cittadino. Così la Lega descrive la propria politica per Cingoli. Tanti i rumors infondati che così la compagine mette al bando: Francesco Pacetti è il candidato sindaco. Professionista quasi cinquantenne, “è lontano dalla vecchia politica degli accordi di corridoio - cosi lo descrive in una nota Paolo Arrigoni - fortemente motivato e con un curriculum di competenze dirigenziali in ambito lavorativo tale da incarnare la prospettiva di un’amministrazione competente e di qualità. La sua candidatura è l’esempio di come la rivoluzione del buonsenso sia legata al desiderio di buona politica che manifestano anche i cingolani. E la buona politica sa mettere da parte l’autoreferenzialità per il bene della collettività andando oltre i personalismi e le rendite di posizione”. La ricetta per Cingoli è una politica partecipata e a confermarlo è l’onorevole Tullio Patassini: “Abbiamo fatto un lavoro straordinario senza perdere mai di vista la volontà civica. Combatteremo con rinnovato entusiasmo e voglia di fare una battaglia elettorale in cui metteremo al centro temi strategici per la città e che affronteremo nell’unico modo possibile: con il supporto fattivo e responsabile di tutti”.
Cingoli, Pacetti per la Lega
Sabato, 30 Marzo 2019 16:59 | Letto 1094 volte Clicca per ascolare il testo Cingoli, Pacetti per la Lega Nuova, buona e a misura di cittadino. Così la Lega descrive la propria politica per Cingoli. Tanti i rumors infondati che così la compagine mette al bando: Francesco Pacetti è il candidato sindaco. Professionista quasi cinquantenne, “è lontano dalla vecchia politica degli accordi di corridoio - cosi lo descrive in una nota Paolo Arrigoni - fortemente motivato e con un curriculum di competenze dirigenziali in ambito lavorativo tale da incarnare la prospettiva di un’amministrazione competente e di qualità. La sua candidatura è l’esempio di come la rivoluzione del buonsenso sia legata al desiderio di buona politica che manifestano anche i cingolani. E la buona politica sa mettere da parte l’autoreferenzialità per il bene della collettività andando oltre i personalismi e le rendite di posizione”. La ricetta per Cingoli è una politica partecipata e a confermarlo è l’onorevole Tullio Patassini: “Abbiamo fatto un lavoro straordinario senza perdere mai di vista la volontà civica. Combatteremo con rinnovato entusiasmo e voglia di fare una battaglia elettorale in cui metteremo al centro temi strategici per la città e che affronteremo nell’unico modo possibile: con il supporto fattivo e responsabile di tutti”.Nuova, buona e a misura di cittadino. Così la Lega descrive la propria politica per Cingoli. Tanti i rumors infondati che così la compagine mette al bando: Francesco Pacetti è il candidato sindaco. Professionista quasi cinquantenne, “è lontano dalla vecchia politica degli accordi di corridoio - cosi lo descrive in una nota Paolo Arrigoni - fortemente motivato e con un curriculum di competenze dirigenziali in ambito lavorativo tale da incarnare la prospettiva di un’amministrazione competente e di qualità. La sua candidatura è l’esempio di come la rivoluzione del buonsenso sia legata al desiderio di buona politica che manifestano anche i cingolani. E la buona politica sa mettere da parte l’autoreferenzialità per il bene della collettività andando oltre i personalismi e le rendite di posizione”. La ricetta per Cingoli è una politica partecipata e a confermarlo è l’onorevole Tullio Patassini: “Abbiamo fatto un lavoro straordinario senza perdere mai di vista la volontà civica. Combatteremo con rinnovato entusiasmo e voglia di fare una battaglia elettorale in cui metteremo al centro temi strategici per la città e che affronteremo nell’unico modo possibile: con il supporto fattivo e responsabile di tutti”.
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